Una rosa per te.

Titolo: I'am a big girl in a big world
Fandom : Harry Potter
Personaggio/Coppia : Rose Wasley, Rose Weasley/ Scorpius Malfoy
Prompt :  011- Rosso
link : http://sorellinadolce.livejournal.com/909.html
Rating : verde
Disclaimer : I personaggi di Harry Potter non appartengono assolutamente a me ma a J.K. Rowling.

Rose teneva stretta la mano della madre e del padre  mentre camminava ad Hogsmead. Quel giorno erano andati a fare le ultime compere natalizie. Le piaceva stare in compagnia dei suoi genitori e di suo fratello Hugo. Il piccolo infatti aveva solo cinque anni mentre lei sei. Ma era molto protettiva verso il fratellino. Avevano appena finito di acquistare l'ultimo regalo per sua cugina Lily quando Ron decise di fare un salto a Mielandia. Inutile dire che i due bambini erano felicissimi. Rose lasciò la mano dei genitori e corse avanti.

squittì Hermione.

" Lasciala fare. non si allontanerà."

disse il rosso alla moglie che decise di fidarsi.Anche se fissava la figlia di continuo. In breve tempo si ritrovarono davanti alla porta del negozio che era gremito di gente.

" Oh mamma! Ron! Guarda che confusione! Non ci entreremo mica tutti!"

sbuffò la ex Grifondoro guardando il marito.

" Senti facciamo così. Entro io,prendo qualche dolce e poi andiamo,va bene?"

cercò di accontentarla sorridendogli. Hermione a quel sorriso si sciolse mentre Rose guardava in modo strano i suoi genitori.

" D'accordo. Ti aspetto qui."

concluse poi sospirando. Rimase fuori a dare attenzione al piccolo Hugo che stava borbottando qualcosa d'incomprensibile per Rose che era troppo attenta alla gente che passava per farci attenzione. I grandi erano così strani. Ma si sentiva affascinata dal loro mondo. Dal loro modo di parlare e di fare. Non vedeva l'ora di diventare grande anche lei.

Fu lì che lo vide per la seconda volta in vita sua.

Un bambino con corti capelli a caschetto biondi e liscissimi. Sembravano quasi bianchi. Indossava un bel vestito. Era di buona famiglia sicuramente. Ma gli sembrava triste. Era come se avesse pianto. Anzi stava cercando di trattenere le lacrime.

" Adesso tuo padre ti compra delle caramelle. Va bene Scorpius? Le tue preferite. Sù,non fare quel broncio. Vedrai che ti divertirai dai nonni. Fai il bravo e aspetta qui. Torniamo subito."

disse una bellissima donna dai capelli corvini. Sicuramente e senza dubbio era sua madre. Il bambino annuì stancamente.

Il destino volle che il bambino rabbioso si andasse a sedere distante dalla madre. Su una scalinata. Poco distante da Rose.

Non sapeva cosa le prendeva ma voleva a tutti i costi parlare con quel bambino. Sapere cosa avesse. Perchè voleva piangere ma non lo faceva. Vide sua mamma intenta in una discussione con una donna alta con i capelli biondi. Diceva cose del tipo:" Ciao Lavanda. Come và?"  cose così. Allora decise di avvicinarsi scivolando via agilmente e silenziosamente da sua madre che era voltata e teneva per mano Hugo. Gli fece segno di tacere. Quando gli fu vicino gli si posizionò davanti.

" Ciao!"

esclamò sorridendo. Il bambino fissò quella strana femmina. Cosa voleva da lui?

" Chi sei?"

" Io sono Rose. Tu?"

" Mamma non vuole che parlo agli sconosciuti."

" Ma io mi sono presentata. Non sono più una sconosciuta!"

replicò lei in risposta. Ma non ricevette risposta alla sua replica.

" Perchè piangi?"

domandò innocentemente guardondolo.

" Io non piango!"

protestò il biondino alterandosi.

" E invece sì!"

" No! Io sono un Malfoy! E i Malfoy non piangono perchè sono forti!"

disse tutto dun fiato

" Io invece dico che stai piangendo."

" Finiscila! E vattene via!"

disse lui rabbioso stringendo i pugni. Lui non piangeva. Punto.

" Sei cattivo!"

piagnucolò Rose.

" Non è vero! Sei stata tu!"

si difese Scorpius.

" Sì,invece. Sei cattivo!"

Gli occhi di Rose cominciarono a inumidirsi e pian piano scesero lacrime sulla sua faccia.

Scorpius abbassò lo sguardo colpevole. Forse aveva un po' esagerato.

" Non piangere."

le disse più docile di prima. Rose si calmò quasi subito ma non se ne andò. Rimase lì davanti a quel bambino burbero. Perchè non se ne andava? Perchè un giorno avrebbe capito che già da allora il bambino nascondeva i suoi sentimenti attraverso una maschera e lei voleva aiutarlo.

" Scorpius!"

la voce femminile della stessa donna di prima raggiunse le loro orecchie e Rose finalmente si voltò. Rivide quella donna fare un gesto al bambino di andare da lei.

" Devo andare ora."

disse semplicemente.

" Di già?"

chiese Rose contrariata.

" Sì,la mia mamma mi sta chiamando. Tieni questa. Ma promettimi che non piangi più. Va bene?"

disse ad un  tratto serio. Era strano vedere quell'espressione sul volto di un bambino così piccolo.

Rose annuì con forza e vide il bambino prendere qualcosa nella tasca dietro dei pantaloni che indossava.

Una piccola rosa,un bocciolo di rosa rossa teneva fra le mani. Ed era bellissima.

" Grazie! E' bellissima"

disse prendendola delicatamente per paura che si potesse spezzare o per paura di rovinarla.

Il bambino sorrise timidamente e prima di mettersi a correre dalla madre si voltò un'ultima volta.

" Mi chiamo Scorpius!"

gridò mentre Rose gli faceva ciao con la mano. Subito anche lei si avvicinò a sua madre che era furiosa.

" Rose! Stanto cielo dove sei stata? Ero preoccupatissima. Tu non ti allontani più da me,chiaro? Dammi la mano. E quella dove l'hai presa?"

disse indicando la rosa che la bambina teneva fra le mani gelosamente.

" Me l'hanno regalta!"

ma Hermione non indagò oltre pensando che sicuramente qualche tizzio che vendeva rose vedendola gliene avesse regalata una. Avrebbe dovuto fare più attenzione. E mentre Ron usciva dal negozio con tanti sacchetti nelle mani Rose vide quel bambino allontanarsi mano nella mano con un uomo alto dai capelli biondissimi. Ma sentì comunque Astoria dire al figlio :

" Scorpius ma che fine ha fatto la rosa che avevi comprato per la nonna?"