Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: pensa_e_potrai    12/10/2014    4 recensioni
Questa storia è il seguito di Io ci sono, scritta sempre da me.
Draco e Hermione, prima di sposarsi, decidono di andare in vacanza a Barcellona con Harry, Ginny, Ron e Lavanda. Ma Hermione detta una regola: niente magia.
Costringerà Draco ad adattarsi alla vita Babbana, scoprendo, non senza incidenti, che non è poi così male!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Lei Grifondoro. lui Serpeverde'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quello sarebbe stato l'ultimo giorno che avrebbero trascorso in Spagna, di conseguenza l'ultimo senza magia.

E Draco non poté non rallegrarsene. Anche se, nonostante non volesse ammetterlo, non aveva avuto troppe difficoltà ad adattarsi alla vita Babbana. Anzi, si poteva dire che gli fosse addirittura piaciuto! E sapeva che avrebbe avuto nostalgia di quell'astinenza forzata. Ma non lo avrebbe mai capito veramente, insomma, era pur sempre Draco Malfoy!

Invece Hermione pensava a tutt'altro. Dopo aver scoperto di essere incinta si era letteralmente calmata. L'idea di avere una famiglia la faceva sorridere ogni qualvolta le venisse in mente. Quel giorno avrebbe dato la notizia anche ai suoi migliori amici. Ma non prima di una più che tradizionale partita a beach volley di fine estate. Erano ancora dei ragazzini, un questo caso.

Ancor più tradizionali erano le squadre. Lavanda, Hermione e Ginny contro Ron, Draco e Harry. E, ovviamente, le ragazze erano scoppiate a ridere pensando a ciò che sarebbe successo sfidando dei ragazzi che erano allenati solo a stare a cavallo di una scopa, mentre loro si erano viste varie volte per delle partite a tre.

Era strano come Hermione e Ginny avessero legato con Lavanda quando quest'ultima si era rimessa con Ron. Ma capita, a volte, di "risintonizzare il cervello" come dicevano sempre loro.

Inutile dire come sia finita. L'importante è sapere che i nostri ragazzi hanno offerto da bere, una Cola, tanto per cambiare.

"Come mai sorridi così, Hermione?" Le aveva chiesto Harry, notando la sua faccia sognante

"Oh, niente..." moriva dalla voglia di dirglielo, ma non credeva fosse il momento giusto

"Non mentire, sembri un ebete!" si era messo a ridere Ron

"Hey!" improvvisando una faccietta offesa, si voltò dall'altro lato

"Un po ebete ci sembri!"

"E ci si mette pure Draco? Cos'è, una cospirazione?"

"Piantala che è colpa tua!" come se le dispiacesse

"Semmai tua!" lei sgranò gli occhi

"Lo sai che se tu-"

"Insomma, spiegate anche a noi?" Ginny, sempre curiosa, stava morendo dall'impazienza

"Ok-" prese un respiro e istintivamente si toccò la pancia, mentre Draco le metteva un braccio attorno alla spalla

"-Aspetto un bambino!" tutti i presenti rimasero a bocca aperta, prima di applaudire. Ginny e Lavanda andarono subito ad abbracciare Hermione, che per poco non si commuoveva.

Tra i ragazzi era scoppiato un improvviso silenzio, ma c'era da aspettarselo. Quello che nessuno si aspettava era invece ciò che accadde dopo. Ron tese la mano a Draco, non per strangolarlo, per stringergliela, e forzò un sorriso.

"Compimenti, Mal... cioè... Draco" disse con leggero imbarazzo Harry

"Beh, dobbiamo festeggiare no?" gridò euforica Lavanda

"Voi andate, io vi raggiungo, devo fare una cosa..." senza sentire obbiezioni il Serpeverde baciò Hermione e... prese un taxi per il centro della città.

Cosa dovrà fare? era la domanda che si posero tutti nello stesso istante

 

"Hermione, devo farti vedere una cosa!" le aveva detto il suo fidanzato sbucandole dietro le spalle.

Lei tentò di chiedere qualche cosa: dove fosse stato, cosa avesse fatto, ma le fu impedito. Infatti lui la prese per mano e si smaterializzarono.

Quando lei vide che si trovavano nella piccola pineta dove si erano fermati (baciati) dopo il viaggio con la scopa, Hermione divenne sempre più perplessa.

"Chiudi gli occhi!"

Lei obbedì, e lui la trascinò verso la fine del verde. Erano davanti al palazzo pieno di graffiti. Quando si fermarono, Hermione d'istinto aprì gli occhi. Davanti a sè vide ciò che non avrebbe immaginato.

Tra le scritte e i disegni di mille colori, ne spiccava uno inequivocabile. Le loro iniziali in rosso-oro e in verde-argento, circondate da disegni come pattini, ombrelloni e lattinedi cola, e tra essi volava una cicogna. Ma la cosa che la commosse era ciò che aveva scritto sotto di esso

Non abbiamo bisogno di magia...


Gli saltò con le braccia al collo e lo baciò per minuti interminabili, ripetendo a intervali regolari

"Ti amo!"

Quando si staccarono lui le sussurrò

"Sei la mia magia! Quella di cui non farei a meno!" si smaterializzarono ancora, e tornarono all'albergo. Sarebbero ritornati a Londra, per vivere la loro nuova vita, come una famiglia.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: pensa_e_potrai