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Autore: Skody    12/10/2008    4 recensioni
A volte i sogni sono inscindibili dagli incubi. e spesso succedono le cose più inaspettate. Layla ha 15 anni ed è relativamente felice. ma cosa succederà nella sua incasinatissima vita? vi prego recensite numerosi!
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Jess io vado! – strillò Layla dall’ingresso.
Era in anticipo di 10 minuti, come sempre. Non poteva proprio farci nulla, arrivare prima del tempo a qualsiasi appuntamento era una sua nota caratteristica.
- Ok…
- Avverti la mamma. Non toccare i fornelli, non aprire la porta, non usare il telefono, non…
- Non usare i coltelli o le forbici, - la interruppe lui – non abbuffarti di cioccolato e non toccare le prese elettriche. Lo so, l’ho capito.
La ragazza rimase a fissarlo immobile. – Ah…Bene, questo evita molte cose.
- Sei in anticipo.
- Lo so. Comunque ora vado. Vado davvero.
Si guardò un’ultima volta nello specchio dell’ingresso, passandosi una mano tra i capelli.
- Ciao…- disse infine aprendo la porta di casa e richiudendola alle sue spalle.
Si sedette sul muretto di casa aspettando che arrivassero anche gli altri. Con le gambe che dondolavano cominciò a canticchiare tra sé, come del resto faceva sempre quando doveva aspettare qualcuno. Sperava con tutte le sue forze che almeno loro sarebbero stati puntuali a differenza della sua amica Jenny, che aveva l’incredibile capacità di fare sempre tardi di almeno 10 minuti.
Sentì dei passi provenire dal fondo della strada. Scese dal muretto e smise subito di cantare per evitare brutte figure. Gli altri ragazzi la raggiunsero velocemente, soprattutto Shayne, che non faceva altro che sorridere. Layla cominciava ad essere impaurita da quello splendido sorriso.
- Ciao Layla!
- Ciao a tutti…
Brad si avvicinò a lei con fare quasi furtivo. – Scusa il ritardo, - disse sottovoce – loro due erano terribilmente impegnati!
Jack sorrise e scosse lievemente la testa, mentre Shayne si affrettò a smentire. – Brad tappati quella dannata bocca che ti ritrovi! Sei tu che vedi cose che non esistono!
- Non ho specificato nulla Shayne. Hai la coda di paglia forse?
- …No. – sibilò la sorella arrabbiata.
L’altra li guardava confusa. – Mi sono persa qualcosa?
- No, - disse Jack tranquillo – non era nulla d’importante. Vogliamo andare allora?
- Certo! Forza...
Shayne saltellò tutta contenta affianco a Jack, mentre Brad stava davanti a loro insieme alla compagna.
- Ma loro due non avevano litigato stamattina? – bisbigliò curiosa Layla.
Il ragazzo strinse le spalle. – Alla fine tornano sempre amici. Non stanno molto tempo senza parlarsi.
- Ah. E tu litighi mai con loro?
- A volte. Spesso. No, no…Per la verità quasi sempre. Soprattutto con lei. Jack delle volte ha ragione, ha un caratteraccio insopportabile. Qualche volta mi piacerebbe ucciderla, ma alla fine è pur sempre mia sorella, me la devo tenere ugualmente.
- Sembra abbastanza…esuberante come ragazza.
- Infatti è esuberante. Anche troppo…
- Ti ho sentito maleducato! – gridò Shayne da dietro.
Layla soffocò una risata e guardò Brad, anche lui sorridente. Vi fu un lungo silenzio, durante il quale la ragazza si guardò intorno. Aveva fatto quella strada almeno un milione di volte, ma in quel momento ci vedeva qualcosa di diverso.
- Cos’hai? – domandò Brad vedendola pensierosa.
- Non ricordavo quella crepa. – rispose lei indicando il muro alla loro destra.
Gli altri tre si voltarono nella direzione indicata e, per alcuni interminabili istanti, rimasero come paralizzati. Jack fu il primo a riprendersi scuotendo la testa, dopodiché diede una gomitata all’amica come per risvegliarla dal coma.
- C’è anche sangue…- constatò ancora Layla con un filo di disgusto.
Gli sguardi di tutti seguirono la scia rossa che proseguiva lungo il muro fino a terminare nel bel mezzo della strada. Brad spalancò la bocca assumendo un colorito piuttosto paonazzo.
- Tutto bene? – chiese la ragazza preoccupata.
- Si, - si intromise l’altra – è solo che gli da fastidio il sangue!
I due ragazzi puntarono immediatamente i loro sguardi stupiti verso Shayne, mentre Layla guardava confusa Brad. – Davvero ti da fastidio il sangue?
- Come?!Ah,ehm…Bhé, certe volte si. Si, un po’ mi infastidisce, ma non più di tanto…
- Capisco…Non credevo, sai?
- Non credevo nemmeno io…E invece… - disse lui lanciando un’ultima occhiata alla sorella.
Ripresero a camminare, mentre Layla si domandava il senso dell’ultima frase pronunciata dal compagno.

- Nick!
La voce risuonò più volte nella stanza spoglia.
- Mi ha chiamato signore?
- Si. – rispose l’altro freddo. – C’è un cambio di programma.
Nick fece una smorfia, lievemente sorpreso dalla notizia. – Mi dica…
- Vorrei affrettare i tempi. – disse dopo una lunga pausa di silenzio. – Non mi posso permettere di attendere oltre. Non sono decisamente nelle condizioni.
- Scusi ma io non capisco il motivo…
- C’è qualche problema qui? – squillò una voce dall’ingresso della sala.
Entrambi si voltarono verso la figura slanciata da cui proveniva la voce.
- Oh, salve mia bella Keyra… - disse Clay alzandosi dal suo trono e avvicinandosi a lei per baciarle la mano.
La donna agitò sorridente la lunga cascata di capelli biondi e ricci. – Salve Clay…
Poi si voltò verso l’altro presente nella sala. – Nick…- disse con una mezza smorfia.
L’altro non si degnò nemmeno di rispondere, volgendo il suo sguardo altrove.
- Allora, – continuò Keyra guardandosi intorno – qualcosa non va?
- Oh no mia cara…Solo che non mi resta ancora molto tempo…
- Vedo che è difficile resistere… - disse con noncuranza.
- Dovresti essere impaziente anche tu. - fece l’altro tornando a sedersi.
La donna si diresse verso le ampie vetrate della sala, dalle quali si vedeva un’immensa distesa di oscurità assoluta, affollata da esseri mostruosi e raccapriccianti. – Mmh…Diciamo pure di si. Che succede qua fuori? Sembra l’alba dei morti viventi… - disse con una risatina.
- Quelli?! Non sono altro che mie personalissime creazioni.
Uno degli esseri si attaccò al vetro, muovendo lentamente la sua bocca marcia e putrefatta, mentre bussava con le mani ossute e grigiastre e con gli occhi bianchi imploranti rivolti verso Keyra.
Lei distolse lo sguardo con una smorfia di disgusto. – Sono orribili. Mi auguro che almeno servano a qualcosa. Sarebbe seccante avere appresso un migliaio di questi esseri inutili e ripugnanti…
- Torneranno utili. – la rassicurò lui – Piuttosto, a cosa devo la tua visita?
- Oh, nulla di particolare. Ero semplicemente curiosa di vedere come procedevano le cose. Vedo con piacere che va tutto bene.
- Si, tutto bene. Nick, fai in modo che quei tre buoni a nulla vengano informati. E questa volta cerca di non danneggiarli, li rivoglio indietro integri.
- Subito signore. – rispose l’altro uscendo dalla sala.
Per alcuni istanti l’unico suono che si sentiva era quello dei passi di Nick che pian piano si allontanavano. Poi Keyra prese a parlare. – Ricordi ancora cosa ti avevo chiesto, Clay?
- Certo. Ce l’ho ben in mente.
Gli occhi cielesti della donna si illuminarono improvvisamente. – Meglio così. – disse infine soddisfatta.

- Allora, vi piace la città? – chiese Layla mentre i quattro ragazzi si camminavano in una stradina buia e desolata.
- Mmh…si. – disse Jack poco convinto – Tu che dici, Brad?
- A me piace.
- Bravo Brad! – disse la sorella esultante – Piace pure a me! La adoro!
- A te piace tutto Shayne. – disse l’altro scocciato.
La ragazza fulminò Jack con lo sguardo, sperando con tutte le sue forse che si incenerisse. Tutte le volte che quel ragazzo apriva bocca aveva l’incredibile capacità di farla arrabbiare irrimediabilmente. E viceversa, ovviamente.
- No, non tutto. Per esempio tu non mi piaci. Sei antipatico e maleducato. E cretino.
- Nemmeno tu mi piaci. Sei un'oca stupida e sciocca. E presuntuosa.
- Io presuntuosa? Ma come ti permetti? – disse lei fermandosi in mezzo alla strada deserta.
- Tieni i toni bassi. – la ammonì lui - Anzi, stai proprio zitta.
- Non darmi ordini. – fece a denti stretti.
Jack sbuffò e alzò gli occhi al cielo esasperato. Andava sempre a finire così. Secondo lui la sua amica era decisamente troppo isterica. – Sei infantile.
Spalancò gli occhi incredula. – Cosa hai detto razza di un imbecille?
- Ho detto che sei infantile. Sei una bambina, ecco. E non incazzarti tanto perché…Shayne? – disse voltandosi verso di lei.
Shayne, nella penombra, tremava convulsamente, mentre il suo viso angelico si distorceva in una smorfia mostruosa. La pelle divenne violacea, mentre gli occhi divenivano completamente neri e i denti assumevano una forma più allungata e aguzza. I capelli, da castani, erano pian piano diventati argentei e le unghie si erano trasformate in lunghi artigli neri.
- Shayne… - la chiamò Brad allarmato nel tentativo di farla riprendere.
In un ultimo scatto Shayne strappò i suoi vestiti in più punti e si dimenò in aria. Con un ghigno tutt’altro che amichevole, tornò a guardare Jack. – Avevi detto qualcosa Jack?
- Cazzo…- sibilò quest’ultimo.
Brad si voltò preoccupato verso Layla, che nel frattempo stava indietreggiando impaurita.
- C-che… Che cos’è qu-quello?




Hello people!!!!!!
Allora…Da queste parti le cose si muovono! Per prima cosa devo proprio ringraziare OnlyAShadow per i complimenti e mi devo congratulare con lei per gli ottimi gusti musicali! Ovviamente ringrazio anche chi ha letto la storia e chi l’ha inserita tra i preferiti! Spero davvero che questo capitolo vi piaccia e che mi lascerete qualche commento. Un bacione a tutti! Skody!

  
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