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Autore: pervylovehan    13/10/2014    3 recensioni
Sehun è stato lasciato dal suo ragazzo. Non esce più di casa. Ma l' incontro con un angelo di nome Luhan gli farà tornare la voglia di amare e vivere. Però, come la vita, questo amore ha qualche ostacolo da superare. Ce la faranno Sehun e Luhan a superare l' ostacolo più grande?
Hunhan (accenni Baekyeol e Kaisoo)
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Prima ff siate clementi... ho intenzione di scivere più capitoli e per ora vi dico che ne scriverò di sicuro più di 4... spero vi piaccia... l' abbiamo fatta io e una mia amica (xoxo_kisschan_hugyeol)... quindi il merito è anche suo... va beh vi lascio, buona lettura. Al prossimo capitolo.
Ps: se recensite ci fa piacere
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Sehun POV*

 

'Perchèperchèperchè?!?! Sono uno stupido. Io e il mio intuito. Adesso non vorrà più saperne nulla di me. Aveva detto che quando si sarebbe sentito pronto me l'avrebbe detto e io come un creti*o ho rovinato tutto' pensai arrabbiato. D'un tratto mi venne una super idea. In fretta mi vestii e dopo aver rifatto il letto uscii chiudendo bene la porta. Presi il cellulare e..

 

"Pronto Hunnie, che vuoi?" mi chiese il mio amichetto con la voce impastata dal sonno.

 

"Baek, ho bisogno di un favore" dissi ignorando la sua voce infastidita.

 

"Oh...un favore eh?...e saresti così gentile da spiegarmi che cazz* di favore devo farti ALLE SETTE DEL MATTINO?!?" mi urlò nell'orecchio.

 

"Devi dirmi dove lavora SooYoung, la ragazza di Lul-Luhan".

 

"Ehm...aspetta un secondo! YEOLLIE, DOVE LAVORA SOOYOUNG?" con quell'urlo il mio timpano era andato a farsi benedire, ma se ciò significava aiutare Lulù, ne valeva la pena.

 

"Lavora in un bar nel centro di Seoul. Il Lucky. Ci eravamo andati per festeggiare la sera prima che Yixing partisse per la Cina" sisi mi ricordavo. staccai il telefono senza ringraziarlo, non avevo tempo eh.

 

Presi la macchina e partii in direzione del bar.

 

Arrivai poco dopo. Scesi e appena entrato addocchiai subito Soo-sgualdrina. Mi avvicinai a lei.

 

"Heilà. Ci incontriamo di nuovo eh?" le dissi fingendomi felice.

 

"Ciao. Sei Sehun vero?" mi chiese sorridente.

 

'Quanto sei falsa' pensai.


"Esatto. A che ora finisci di lavorare?" chiesi.

 

"Tra 5 minuti perchè? Cos'hai in mente?" mi chiese maliziosa, avvicinandosi a me con fare provocante.

 

"Beh, potremmo andare a farci un giro" proposi cercando si essere il più convincente possibile.

 

"Va bene. Aspettami fuori" disse e, con mia grande sorpresa, mi baciò. Cercai di non oppormi perchè se no avrebbe capito tutto. Poi si staccò e dopo avermi fatto un sorriso da angioletta, tornò al lavoro.

 

'Quanto sei puttan*!' pensai tra me e me con disprezzo, dopodichè uscii fuori.

 


 


 


 

*Luhan POV*


 

Stavo camminando per una piccola stradina del centro pensando a quanto bella fosse la mia vita.

 

'sono un ragazzo bellissimo, abito in una città mozzafiato, ho un lavoro e un appartamento stupendo, una ragazza dolce, bella e intelligente, insomma cosa voglio di più dalla vita?’ pensai scoppiando a ridere subito dopo. 'Ma chi voglio prendere in giro? Che sono un bellissimo ragazzo e vivo in una città mozzafiato è vero, ma il resto? Il resto fa solo parte di una messinscena creata dal passato. Una falsissima maschera messami con forza e che da solo non riuscirò mai a togliere. Questa è la mia vita. Un susseguirsi di avvenimenti già organizzati e lavorati per bene da altre persone' il mio flusso di pensieri venne interrotto da ciò che avevo davanti. Un Sehun tutto sorridente e una SooYoung dallo sguardo malizioso. Un sentimento di disgusto mi nacque dentro. Ma questo diventò rabbia quando vidi le luridissime labbra di quella troi* su quelle del MIO Sehunnie. ‘Adesso vado lì, la prendo per i capelli e le faccio ingoiare una per una tutte le ruote delle macchine di questo parcheggio’ cominciai ad avvicinarmi ma mi bloccai subito quando mi accorsi che Sehun, non aveva fatto una piega. Aveva sempre quello stupidissimo sorriso sulle labbra. Mi sentii le gambe deboli, il cuore rallentare, gli occhi bruciare e la vista offuscarsi. Senza perdere altro tempo corsi via, senza una meta precisa,ma lontano dalla gente falsa che mi circondava.

 

Arrivai al fiume Han.


'Sono circondato solo da gente falsa e bastard*’ le lacrime non volevano fermarsi. La rabbia ribolliva dentro di me, dovevo sfogarmi. Quei sentimenti di odio trattenuti per anni dovevano uscire fuori,o sarei scoppiato. Ero da solo,cosa aspettavo?

 

Mi rivolsi al cielo e mi sfogai con la persona che mi aveva rovinato la vita.

 

“MALEDIZIONE. Tu mi hai rovinato, tu mi hai fatto diventare ciò che sono ora. Per colpa tua io sono costretto a vivere così. E anche se sei morto sono vincolato al mondo che mi hai creato tu stesso. Sin dalla mia nascita tu mi hai odiato, lo so. Mi compravi solo cose da femmina, perché sapevi che mi avrebbero preso in giro a vita, e sapevi bene che non potevo nemmeno ribellarmi. Per tutte le elementari, mi hai fatto vestire da bambina. Così tutti i bambini mi deridevano davanti a tutti. Mi picchiavano e mi umiliavano per puro divertimento e nessuno faceva nulla perché io non parlavo. Perché sapevo che se lo avrei fatto avrei solo peggiorato la situazione. Sia a casa che a scuola. Quando arrivavo a casa col labbro spaccato, il naso sanguinante e le lacrime agli occhi, tu non mi degnavi di uno sguardo. Ti rivolgevi alla domestica e dicevi solo quelle nove e semplici parole che per me erano come pugnalate al petto ‘Seohyun, aiuta Luhan per favore, credo abbia bisogno di aiuto’. La stessa cosa succedeva alle medie. Otto anni della mia vita tra umiliazioni, botte, offese e prese in giro. QUELLA ERA LA VITA CHE MI AVEVI PRESERVATO. Alle superiori però, successe ciò che tu non avresti mai voluto che accadesse. MI RIBELLAI. Ricordi quel giorno? Io sì e perfettamente anche. Per la prima volta indossai vestiti maschili e non appena mi vidi tornare a casa con quei vestiti cominciasti a picchiarmi, ignorando la mamma che ti urlava di smetterla. Non ce la feci più e ti diedi un pugno in piena faccia. Per la prima volta reagii a tutte quelle torture. Così riuscii a cambiare la mia vita. Speravo di essere riuscito a crearmi la mia personalità, a diventare una persona nuova che tu avresti rispettato, ma Dio solo sa quanto mi sbagliavo. Beh, ero diventato molto popolare a scuola. La maggior parte dei ragazzi e ragazze della scuola mi andava dietro. Ogni giorno trovavo lettere d’amore nel mio armadietto. Avevo il mio gruppetto di amici. Eravamo inseparabili, sempre insieme, io, Minseok, Yixing, il suo ragazzo Junmyun e Zitao. Quando scopristi che erano tutti e quattro gay, mi obbligasti a non frequentarli più. Poco dopo conobbi una ragazza e me ne innamorai follemente. Ci fidanzammo e dopo un anno e mezzo di relazione decisi di presentarvela. Lei voleva conoscervi e voi lo stesso, così la portai a casa. Legaste molto con lei. Ci lasciammo dopo un altro anno, e appena lo sapesti, cominciasti a picchiarmi. Mio caro, non sei e non sei mai stato degno di essere chiamato papà-Yi Fan. Quanto ti divertiva picchiarmi? Vedermi soffrire? Mi picchiavi per puro divertimento, o per sfogarti. Ma quella volta, c’era un motivo ben preciso, ma di certo non potevi dirlo davanti a tua moglie Jessica eh? Ti saresti rovinato la vita, la carriera. TUTTO. Dietro quei pugni, schiaffi, calci e urli, c’era un segreto. Un segreto che solo io e te condividevamo. L’hai mascherato con un susseguirsi di ‘Mi fai pena, non sai nemmeno tenerti stretto una ragazza’ ma il vero motivo era un altro. Tua avevi paura di me. Perché sapevi che in qualunque momento ti avrei potuto rovinare, e per sempre. Eri convinto che sarei andato dalla mamma a dirle il VERO motivo per cui io e Taeyeon ci eravamo lasciati. Se fossi stato più coraggioso l’avrei detto sicuramente. Perché tu avevi da sempre avuto bisogno di fare SESSO con tutte le ragazze che entravano in casa, o almeno, con quelle che tu ritenevi degne. E Taeyeon la ritenevi più che degna. Te la sei portata a letto e per dispetto l’avete fatto nel mio di letto. Ovviamente non volevi che io vi scoprissi sapevi che ti avrei rovinato definitivamente e fu così vi sorpresi a farlo la sera in cui io e lei compivamo due anni di fidanzamento. Ti vedevo ansimante sul mio letto, nudo mentre il tuo membro era nella bocca della mia ragazza. La stessa bocca che io per due anni ho baciato tutti i giorni. Mi facevate schifo, tutti e due. Ti potevo rovinare, se avessi detto alla mamma la verità, avrebbe chiesto il divorzio e tutti i soldi che la mamma aveva ereditato dalla sua famiglia, sarebbero andati solo a me e a te sarebbe rimasta solo una coperta, un cuscino e le strade della città. Chiunque mi potrebbe chiedere ‘Perché non hai rovinato tuo padre?’ la mia risposta sarebbe una. Stupida si, ma vera. Perché anche se mi hai rovinato la vita, io non riesco a non volerti bene” nuove lacrime cominciarono a rigarmi gli occhi. Avevo bisogno di continuare, anche se lo stavo gridando all’aria, sapevo che lui mi sentiva.

 

“Due anni fa scoprii di essere gay. Ovviamente non te lo dissi. Però cominciai a uscire con ragazzi maschi, di nascosto. Però un giorno vennero a cena un tuo amico con sua figlia, che aveva la mia età. La figlia del tuo amico, Sooyoung, cominciò a passare molto tempo da noi e non passò molto che riuscisti a portartela a letto. Ma lei non era esperta come le altre ragazze, lei era ancora vergine. Ti stavi rovinando con le tue stesse mani. Ma non volevi affondare da solo, volevi portare giù anche me. Così le chiedesti cosa voleva per mantenere il segreto e quando lei ti disse che voleva semplicemente sposarmi, accettasti senza compromessi. Qualche mese dopo moristi d’infarto. La tua azienda la ereditai io. Ero rovinato per sempre. Raccontai tutto a mamma, ma lei, disperata quanto me, mi disse che non avevo scelta. Mi avevi fatto affondare. Avevi creato un mondo falso in cui io dovevo vivere. Perché solo tu potevi vivere in un mondo felice e spensierato. E adesso, mi ritrovo da solo in questo mondo creato da TE. Tra un anno io e SooYoung ci sposeremo e vivremo per sempre infelici e scontenti, o almeno io, come è sempre stato. Vorrei uscire da questa condanna, ma non c’è soluzione. Se la lasciassi, lei rivelerebbe tutto ciò che TU hai fatto, al padre, e quell’uomo farebbe chiudere la tua azienda. Non posso permetterlo. Non perché è la tua azienda, ma perché all’interno ci lavorano milioni di persone con una famiglia da mantenere. Chi sono io per rovinare la loro vita? Non sono come te. Tu non ti saresti fatto problemi a rovinare la vita di milioni di persone. Ci avresti solo goduto vero?” mi ero calmato adesso. Mi ero sfogato alla grande. Adesso dovevo solo andare da SooYoung, dire a Sehun di starci alla larga e vivere la vita che mi hai creato, da cui non potrò mai scappare. Quindi, ancora una volta, rinunciare ai mie sogni.

“SPERO TU SIA FELICE DI QUELLO CHE SONO DIVENTATO. MA TANTO SO CHE NON LO SARAI MAI. SARAI FELICE SOLO QUANDO SCOMPARIRO' DALLA FACCIA DELLA TERRA PER SEMPRE” urlai con tutto il fiato che avevo in gola.


All’improvviso sentii due possenti braccia abbracciarmi da dietro accompagnate da piccoli singhiozzi.


“Ho sentito tutto” mi disse tra le lacrime.


Strabuzzai gli occhi dalla sorpresa.


"Sehun..”

   
 
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