Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _LIKEARAINBOW_    13/10/2014    1 recensioni
Questa è l'accantivante vita di Nicole.
Nicole ha 18 anni, vive a Londra da 2 anni in completa solitudine ma ha origini Tedesche.
Ha un passato difficile e burrascoso ed evita molto spesso di parlarne.
Nicole è una bellissima ragazza, incompresa e vittima della società di oggi giorno.
Nicole è una ragazza con dei valori morali meravigliosi, ma che nessuno è mai riuscito a tirar fuori dalla sua corazza protettiva.
Questa è una vaga rappresentazione della sua vita, una vita da lei tanto, forse troppo odiata, una vita che le metterà davanti:ostacoli, difficoltà, sorpese e incontri di ogni genere.
Ma soprattutto una vita che grazie ad un ragazzo verrà stravolta enormemente.
Spero di avervi incuriosite almeno un pò...
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[Capitolo 6]
 
 
 
Spalanco l'armadio in piena crisi, non ho la più pallida idea di cosa mettermi, sono uscita dalla doccia pochi minuti fa e mi rimane solo una mezz'ora per pensare a cosa indossare, asciugare i capelli alla meglio e truccarmi decentemente.
 
In pochi minuti la mia stanza era piena di vestiti, magliette, shorts, mini gonne e quant'altro, ma niente di quello che mi capitava tra le mani mi sembrava sexy o adatto alla situazione, come mi aveva consigliato Jess.
Impreco mentalmente pensando che sarebbe ora di fare un po' di shopping e rinnovare il mio guardaroba, ma in questo momento non ho neanche il tempo per pensare. 
Tra tanti altri vestitini attillati ne trovo uno nero, senza spalline...
È nero e il nero è un colore accettabilmente sexy. 
Lo indosso e fortunatamente mette in mostra le mie (poco accentuate) forme.
 
Scelgo accuratamente un paio di decoltè tra le troppe scarpe nella mia scarpiera. Nero lucido, tacco 13.
Ho un debole per le scarpe alte, ogni qual volta ne vedo un paio che mi attirano particolarmente devono essere mie, non importa il prezzo.
 
Corro in bagno e cerco di dare una forma accettabile ai miei capelli senza senso, mi è sempre piaciuto acconciare i capelli, i miei o quelli degli altri e devo ammettere che mi riesce anche bene, come per il trucco.
Finisco di fare dei piccoli boccoli sui miei capelli e passo ad un trucco veloce, sempre sul nero e rossetto rosso che non può mai mancare quando esco.
 
Finito il tutto prendo una piccola pochette e metto dentro l'essenziale per poche ore, cellulare, rossetto e soldi.
 
Esco di casa, è molto freddo e mi stringo nel leggero comprispalla, non cè un'anima e il chè è strano per un sabato sera londinese...
Cammino nella disperata ricerca di un taxi prima che muoia di freddo ma niente.
Questa città é fottutamente morta e non ho voglia di farmi tutti quegli isolati a piedi per arrivare da Jess, ho una paura tremenda e una voglia pari a zero.
Sto per stornarmi quando sento il cellulare suonare, é Jess che mi chiama.
 
-Pronto Jess...?-, dico velocemente.
-Ma dove sei Nic ti aspetto da 10 minuti, hai avuto un contrattempo? Non dirmi che mi dai buca...-, parla a raffica e non mi da il tempo di replicare, solo quando alla fine sento la sua voce affievolirsi leggermente riprendo a dire:
-Jess, merda, calmati!
Sto arrivando ma tu sai benissimo che io non ho la patente e che sono costretta a spostarmi a piedi... E sei anche al corrente della distanza tra casa mia e casa tua...-
Lei: -Si hai perfettamente ragione non ci ho pensato proprio per niente che venivi a piedi... Facciamo così dove sei? Ti vengo a prendere io...-
Mi guardo in torno riprendendo il filo del discorso cercando di capire dove fossi precisamente. 
Dal lato opposto della strada l'unico punto di riferimento è un negozio di abiti da sposa dove Jess si ferma ogni santissima volta che passiamo di qui, così le spiego velocemente dove mi trovo e la incito a fare velocemente perché sto gelando, lei mi dice che farà il più veloce possibile e chiude la chiamata senza aggiungere altro.
 
Così attraverso la strada, accendo una sigaretta e mi siedo su un piccolo muretto davanti il negozio e penso a cosa a caso.
Le prime cazzate che mi vengono in mente diventano improvvisamente interessanti.
Penso alla serata che verrà, penso alla possibilità di fare qualche soldo grazie alle mie "abilità"... Sperando di non rovinare la serata a Jess, e rifletto anche sul perché era così ansiosa e veloce al telefono, o almeno così mi era apparsa.
Finisco di fumare e getto il mozzicone a terra e improvvisamente mi sento come una sigaretta.
Usa e getta.
Qualcosa che può far male.
Qualcosa che in poco tempo finisce, ed è così, sembro forte, una ragazza resistente ma non è così... In poco, pochissimo tempo la mia forza finisce.
 
Il rumore e i fari di una macchina che viene verso la mia direzione mi risveglia dai miei sempre troppo profondi pensieri.
È il Porche Cayman bianco di Jess, è un piccolo regalo del suo fratellastro Zayn, secondo me quel ragazzo ha qualche giro di spaccio per riuscire a fare certi regali a soli venti anni.
É un bellissimo ragazzo però, ha la pelle ambrata, un viso dai lineamenti seri e dall'espressione sexy, capelli neri come la pece e un ciuffo all'insù sempre ordinato, occhi nocciola e leggera barbetta.
Fisico muscoloso e slanciato, è proprio un gran figo anche Jess lo dice.
Suo padre ha origini pakistane mentre sua madre è inglese e si è sposata circa 7 anni fa con il padre di Jess.
Hanno un ottimo rapporto fratello e sorella, non ci fanno caso al fatto di non essere fratelli carnali.
È un ragazzo simpatico, anche se è uno dei soliti morti di figa, oramai non se ne salva uno.
 
Jess suona il clacson allora mi affretto a salire in macchina prima di farla agitare.
Mi siedo e chiudo lo sportello dietro di me, mi giro verso di lei ed è bella come sempre, quel sorriso perfetto sul quel viso d'angelo.
Mi sporgo per baciare una guancia e lei ricambia con entusiasmo.
 
-Ciao cuore-, dice dolcemente.
 
-Ehi...-, non sono una di quelle ragazze che riesce a tirare fuori una quantità industriale di dolcezza, la vita mi ha fatto diventare così, le persone, la mia infanzia, il mio odiato passato...
Jess sa di questa mia cosa, è l'unica a saperlo, è l'unica che mi ha ascoltata, aiutata, non è scappata come avrebbe fatto chiunque altro.
 
È rimasta con me.
 
È l'unica di cui mi fido, anche se non riesco ad essere del tutto spontanea neanche con lei, cè sempre qualcosa che mi blocca, che mi fa rimanere nel mio, qualcosa che mi fa essere più fredda rispetto agli altri.
Sento che cè qualcosa che mi manca, magari semplicemente dell'affetto, un pò d'amore.
 
-Destinazione paradiso, cara mia-, scoppia a ridere, con quella sua risata fragorosa, è la risata più strana del mondo, ma anche la più viva e vera.
 
-Quale paradiso Jess? Dove hai intenzione di portarmi?-, 
sgrano gli occhi spaventata, riesce sempre a sorprendermi quindi mi aspetto di tutto.
 
-Ho un amico... Paul, ti ricordi di quel ragazzo che ti ho presentato tempo fa a quella festa?-
 
-Quello che poi si è appartato con il cameriere? Oddio, si che mi ricordo. Chi se lo dimentica...-, inizio a ridere a crepapelle ripensando a quella sera.
 
Paul è un ragazzo che frequenta l'università di Jess, la sera che ho fatto la sua conoscenza ci ha anche dichiarato, in modo evidente, la sua omosessualità, ricorderò sempre la faccia allibita di Jess, non ha nulla contro questo genere di cose, è stato solo un piccolo shok saperlo in quel modo.
A fine serata dopo esserci divertiti tutti insieme, io e Jess, mentre tornavamo alla sua macchina abbiamo visto lui e il cameriere che ci serviva quella sera, baciarsi molto, molto appassionatamente nel retro del locale.
Il giorno dopo Jess, essendo una ragazza che non si fa i cazzi suoi, ha chiesto i particolari e le spiegazioni a questo povero ragazzo che ha subito il suo straziante interrogatorio, e che alla fine ha confessato di aver scopato allegramente con il cameriere dopo quell'intenso bacio e che si sono felicemente fidanzati.
La mia espressione quando mi è stato riferito il tutto qualche giorno dopo, è stata davvero epica.
 
-Bene, ieri mi ha contattato e mi ha detto che forse è giunta l'ora di presentarmi questo famoso cameriere, quindi questa sera io e te andremo in una delle discoteche più fighe di Londra per incontrarli, e ovviamente per divertirci e passare una bella serata come quelle che passavamo qualche mese fa.-
 
-Perfetto, dov'è questo posto?-, non ero nella pelle all'idea della grande serata che mi si presentava davanti.
Dice pensierosa che la discoteca non dista moltissimo da qui, così riaccende l'auto e partiamo.
Jess è la peggiore guidatrice del mondo, dio solo sa come sia riuscita a prendere la patente.
È impacciata e lenta come una tartaruga, la gente ci sorpassa dicendoci le peggio imprecazioni e suonando rumorosamente i clacson.
È esilarante assistere al tutto, le macchine che una dopo l'altra ci superano e la mia amica che nella difensiva inizia a dire che la prudenza viene prima di tutto che, chi va piano va sano e va lontano e che lei non vede nulla di sbagliato nella sua guida, io ogni volta rido osservando la buffa situazione.
Ogni volta è così solo che fortunatamente questa sera ci sono poche macchine.
 
-Vedrai che ti divertirai, magari cerca di lasciare il "lavoro" da parte per stasera... Magari trovi qualcuno Nic...-, dice improvvisamente facendomi sussultare sul sedile.
 
-Va bene Jess... Solo che ultimamente sono a corto ma cercherò di evitare cose del genere stasera... Chi vuoi che trovi? Solo pezzi di merda in cerca di figa, attiro solo questa gente io...-
 
-Cè anche Mettew questa sera, magari ti presenta qualcuno...-
 
-Ancora lui Jess?! Quando capirai che quel ragazzo non è alla tua altezza?-
 
-Nic... Otto mesi, non posso mollarlo così, cazzo!-
 
-Tradiscilo!-
 
-Non lo farò mai, lo sai! Non posso Nic mi sentirei terribilmente in colpa...-
 
-In colpa di cosa? Se lo merita Jess è un cretino, nell'ultimo mese non ha fatto altro che flirtare con altre ragazza poi...!
Smettila di pensare che sia un povero ragazzo che non merita nessun male, non è assolutamente così!
Hai 19 anni Jess, stai sprecando il tuo tempo e la tua gioventù, mandalo a fanculo una volta per tutte.-
 
-...Forse hai ragione, ci proverò  Nic... Grazie del consiglio, tesoro.-
 
-Questo ed altro Jessi... Non è niente in confronto a quello che  tu hai fatto per me...-
 
Nel frattempo la macchina si era fermata, eravamo arrivate, ci trovavamo in un enorme parcheggio.
Sicuramente se il parcheggio è così grande la discoteca lo è il triplo...
Percorremmo la strada che ci divideva dall'entrata a piedi, in breve tempo.
"Green eyes", questo c'è scritto nell'enorme scritta illuminata, all'entrata.
Accesi una sigaretta per riscaldarmi un po...
Jess si allontanò di poco, sembrava stesse andando in contro a qualcuno.
 
-Jess ma dove stai andando?!-
 
Vidi Mettew stringerla in un abbraccio  mentre lei ricambiava con meno entusiasmo.
Si avvicinarono a me e lo salutai come al solito con un cenno forzato della testa che lui ricambio con un ghigno strafottente.
La voglia di prenderlo a calci aumenta sempre di più ma non ho voglia di fare una figura di merda per colpa di un coglione qualsiasi.
 
-Jess chi stiamo aspettando? È tardi voglio entrare!-
-Mett abbi pazienza per favore. Sto aspettando due amici.-
-Bene, vale a dire che puoi benissimo aspettarli dentro.-
 
Seguivo la loro conversazione, innervosita dal comportamento di quell'esemplare, chi pensa di essere?
Così intervengo.
-Senti datti una calmata.-
-Ma che cazzo c'entri tu?- risponde lui con stizza.
-Ho detto datti una calmata, smettila di darle ordini. Non sei nessuno.-
-Ragazzina dacci un taglio.-
Stavo per ribattere quando la voce di un ragazzo richiama la mia attenzione, Jess sorride e corre ad abbracciarlo.
 
-PAULLLLL TESORO MIO- grida Jess felice di vedere il suo amico.
-Piccola Jessy!- ricambia lui.
 
-Ciao Paul, ti ricordi di me?-
-Nicole, bellezza come stai?-
-Tutto benone...-
-Ragazze questo è Dylan, Dylan queste sono Jessica e Nicole.- dice indicandoci.
-...Piacere...- dice la voce esile del ragazzo dietro le sue spalle.
 
-Bene. Ora possiamo entrare.- borbotta Mettew, con la sua solita arroganza.
Con la cosa dell'occhio vedo Paul che lo polverizza con lo sguardo.
Bene, ho un nuovo alleato.
 
Questa volta entriamo davvero e la musica entra dentro di me, la sento martellate in ogni singolo punto del mio corpo e istintivamente inizio ad ondeggiare i fianchi.
Amo ballare... Paul mi segue a ruota prendendomi per mano e portandomi in pista.
L'attenzione di molti ragazzi è su di me e alcuni di loro iniziano a ballarmi dietro sperando che inizi a ballare con loro.
Li ignoro e mi scateno con Paul e Jess, che ci ha appena raggiunti.
 
Passa un'ora e inizio a sentire la stanchezza sulle mie povere gambe, non ci siamo fermati un secondo.
Io adoro quel ragazzo...
Così mi allontano per prendere qualcosa da bere.
Arrivo al bancone e la barista mi guarda dolcemente.
-Desideri?-
Non risco a rispondere perché due braccia possenti mi tirano all'indietro, mi volto verso questo idiota pronta ad insultarlo ma più mi accorgo di aver davanti gli occhi nocciola di Zayn.
 
-Nic...- mi saluta con un bacio sulla guancia.
-Pati...- lo bacio anch'io sulla guancia, sapendo di averlo irritato col nomignolo con cui l'ho chiamato.
Lo chiamo così praticamente da sempre, perché è dolce e perché a lui da fastidio.
 
-Perché ti sposti da sola in questo posto, non potevi chiamare anche Jess?-
-Zayn smettila...-
-Vieni qui ti offro qualcosa da bere.-
 
Torniamo al bancone e chiedo alla barista di prima un Angelo Azzurro, mentre Zayn si butta su un bicchiere di vodka alla pesca.
 
-Con chi sei venuto?- chiedo sorseggiando il liquido azzurro nel mio bicchiere.
-Amici...-
-E non me li presenti?-
-Perché dovrei presentarteli se potrei averti tutta per me?-
-Dai Pati, fammi divertire...-
Sbuffa e mi prende per mano guidandomi tra la folla e sorrido vittoriosa, riesco sempre ad ottenere quello che voglio con Zayn.
 
Ci avviciniamo ad un gruppo di ragazzi tutti sui 19/20 anni, almeno credo.
Uno di loro alla mia vista mano per mano con Zayn fa un sorrisetto malizioso e dice:
-Zayn chi è questo splendore? Nuova preda?-
-Come scusa?- dico sbalordita. Che sfacciato.
-Louis smettila l'ha spaventi.- scoppiano tutti a ridere. Tutti tranne me, che osservo la scena spazientita.
-Lei è Nicole, la migliore amica di mia sorella Jess, nonché la mia.
Nic, lui è Niall, il simpaticone è Louis, e lui è Liam... Dov'è Harry?- presenta tutti i sui amici che uno per volta mi sorridono garbatamente.
-Chi è Harry?-
-È un mio altro amico, ma sembra sia scomparso...- mi spiega Zayn.
-Prima era qui. Non so dove sia andato...-dice quello che dovrebbe essere Liam.
 
Iniziamo a parlare tutti insieme, si stanno facendo le 3 del mattino e non vedo Jess e gli altri da quando mi sono allontanata con Zayn...
Mi guardo intorno per cercarli ma niente da fare, così chiedo a Zayn di aiutarmi.
Ci alziamo dal tavolo, saluto gli altri ragazzi con cui già ho legato è sempre mano per mano con Zayn, per non perdere di vista anche lui, ci allontaniamo.
Non penso a cosa sto facendo, urto chiunque mi capita davanti pur di passare.
Non l'avessi mai fatto, vado a sbattere contro un ragazzo altissimo e la bevuta tra le sue mani si versa tutta sul mio vestito.
Porca troia. 
Alzo lo sguardo pronta a fulminarlo con lo sguardo ma quando gli occhi di quel ragazzo entrano in contatto con i miei non riesco a far altro che balbettare cose a caso.
Ricevo i suoni e le parole in modo ovattato, continuo a fissare il ragazzo che mi guarda divertito e sento Zayn dietro di me dire: 
-Bene Nic... Lui è Harry.-
 
Ecco svelato il nome del ragazzo della scorsa mattina...Harry.
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _LIKEARAINBOW_