Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kashinosa    15/10/2014    5 recensioni
STORIA INTERATTIVA -ISCRIZIONI CHIUSE-
Albus, Lily, James, Rose, Scorpius, Roxanne, Fred, Hugo, Dominique... così tanti nomi, così tante storie diverse l'una dall'altra: chi può mai sapere qual'è il segreto che custodisce così gelosamente Albus? Chi vede oltre il muro della bellezza esotica di Roxanne? Chi ha imparato a guardare Scorpius, Scorpius e non Malfoy? Chi non fissa Rose con scherno, perché ama più i libri che le persone? Chi riesce a capire che dietro la spericolatezza di Dom, si nasconde un'animo sensibile?
Starà a voi rispondere a queste domande, starà a voi creare un personaggio che possa entrare nel mondo di Hogwars come avete sempre sognato, starà a voi e a qualsiasi altro, perché alla fine, siamo tutti delle piccole streghe e dei piccoli maghi che aspettano con impazienza l'arrivo della loro lettera.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
L'inizio della fine
 
-storia interattiva-




 
Viaggio per Hogwarts

-complicazioni-






Lily è uscita un attimo dallo scompartimento per andare in bagno, un sorrisino spensierato e.....
“Oh. Porco. Merlino....”
Suo padre è lì, davanti a lei. O meglio, suo padre e lì, davanti a lei, con la sua uniforme da Auror.
Non è una bella cosa quando questo accade, Lily lo sa bene. Non è mai una bella cosa: di solito significa un bel salto al San Mungo, al suo capezzale o, ancora peggio, niente Harry a casa per settimane, senza sue notizie e con sua madre Ginny disperata.
Sì, Harry James Potter non porta nulla di buono in uniforme, e questo Lily lo sa meglio di chiunque altro.
<< Ciao papà.. >>
<< Hey Lils... >> L'uomo si passa una mano fra i capelli ribelli, imbarazzato per essere stato scoperto e ormai con le spalle al muro. << emh ... come va? >>
<< Che ci fai tu qua? >>
Passano alcuni secondi di relativo silenzio, eppure la paura di Lily non è per suo padre, quanto per l'uomo nascosto poco dietro di lui, un ghigno sulle fini labbra mentre guarda la scenetta familiare: la ragazzina lo conosce bene, per questo arretra di un passo.
Il padre le mette una mano sulla chioma rossa, mentre la scruta con affetto << Lily, va tutto bene... >>
Con la scusa di abbracciarlo, la Grifondoro avvicina il viso a quello del padre << Che ci fa lui qui? >>
<< Non dirlo ad Albus, per nessuna ragione. Promettilo! >>
<< Promesso >> “Ti odio quando fai così, papà.....”
Harry stringe più forte la figlia, per poi staccarsi << Lily, vai nel tuo scompartimento e non uscire, mai, fino all'arrivo per Hogwarts, intesi?! >>
Annuisce, mentre vede il padre allontanarsi con quell'uomo. << Andiamo, signor Potter. >>
Oh, eccome se lo conosce bene: quello è lo stesso Indicibile che si è portato via suo fratello Albus tanti anni fa.....








Molly si guarda allo specchio disperata, frustata: nulla è come dovrebbe essere, nulla è come vorrebbe....
Gli echi delle parole di suo padre si rincorrono confusi, sprazzi di memoria senza logica, che la fanno precipitare in un baratro senza fine: lei non è Lucy, lei non è la Corvonero intelligente con il massimo dei voti, lei non è una Grifondoro come suo padre, impavida e senza macchie.... lei non è neanche normale, come tutti gli altri.....
Calde lacrime le scorrono lungo il viso troppo magro, bello, ma sciupato da una punizione che si infligge senza neanche pensarci, forse dettata da un subconscio troppo crudele.
“Nessuno, nessuno se ne accorge...” 
Tutti la guardano, ma nessuno la vede, o meglio, ai accorgono soltanto di quello che vogliono vedere: la figlia di Percy Weasley, grande per il suo lavoro al Ministero, e di Audrey Leightoon, Purosangue di tutto rispetto, sorella della dolce e perfetta Lucy Weasley.  Insignificante, rispetto agli altri.
“Nessuno che si accorge di come sono in realtà, di chi sono...”
Eppure, eppure sa di star sbagliando, sa che ci sono persone che l'amano così com'è, senza vedere nient'altro che Molly, ma ormai è troppo difficile rimanere a galla e non affogare nella disperazione.
Si lascia scivolare giù, la schiena che struscia sul muro del bagno, sedendosi sul pavimento freddo e nascondendo la testa tra le gambe, i singhiozzi che le scuotono le spalle a ritmi irregolari.
<< Molly! >> E poi quella voce, quella voce che la porta lentamente alla realtà, quella voce che la capisce e che comprende il suo dolore... quella voce che intende solo Molly, e nient'altro: la voce della sua migliore amica, Margaret Hill, con alle spalle Nicolò Morgesten, Nico, che non la guarda con quella fastidiosa compassione, ma con rispetto 
per il suo dolore. L'apprezza.
Si lascia cullare dalle braccia della ragazza Serpeverde che, nonostante abbia un carattere tutt'altro che dolce, la capisce e cerca di aiutarla, per quanto può. “Lei è come me...”
Rimangono in silenzio, in quel bagno, senza bisogno di aggiungere parole al vuoto, ognuno che guarda l'altro, ma che in realtà guarda se stesso.
I singhiozzi della ragazza piano piano si attenuano, mentre nasconde il viso nella maglia dell'altra. << Perché non posso essere come tutti gli altri.... normale? >>
Nico sorride leggermente, un sorriso triste e disilluso, mentre guarda la piccola Molly, come mai nessuno l'ha vista. << A persone come noi è vietato questo diritto. >>
Tende la mano alla ragazza, aiutandola a rialzarsi, mentre Molly si tira poco elegantemente su il naso; si dirige verso un lavandino, evitando di guardare lo specchio, e si sciacqua velocemente il viso. << Non ditelo a nessuno >>
<< Non preoccuparti >>
Proprio mentre la Tassorosso si calma, la porta dello scompartimento viene aperta con forza << Tutti fuori dal bagno, tornare immediatamente nelle proprie cabine! >> La voce che ha detto così meccanicamente queste parole, senza neanche guardare chi ci fosse all'interno, altri non è che....
<< Zio Ron?! >> Molly guarda il fratello minore di suo padre con gli occhi spalancati, ancora leggermente arrossati, vestito nella sua tenuta Auror e con la bacchetta sguainata.
<< Miseriaccia Molly, come stai? >> Se in un primo momento non se n'era accorto, ora guarda gli altri occupanti con un lieve moto di disgusto -o meglio, guarda i loro stemmi con disgusto-.
<< Tutto bene zio, non preoccuparti. >> Molly stringe il braccio della Serpeverde come a intimarle di stare calma, dato che anche quest'ultima ha notato l'occhiataccia del rosso. << succede? >>
<< Nulla di che, ma ora dovete andare immediatamente nel vostro scompartimento e non uscirne fino all'arrivo per Hogwars >>
<< Perché? >> La domanda, stavolta, l'ha posta Nico, il quale guarda il sergente Weasley con una leggere aria di sfida.
<< Non ti deve interessare ragazzo! Adesso filate nel vostro scompartimento e non uscitene per nessuna ragione! >>
I tre non possono fare altro che annuire.
<< Venite, vi accompagno io >>

<< Non ti sembra strano? >>
<<Altroché..>>








...BOOM!!!!

<< Accidenti a te, Weasley, ma che hai nella testa?! Nargilli?! >>
<< E' solo colpa tua, Scamandro!! >>
<< Siete tutti e due degli idioti! >>
Fred, Lysander e Robert, una cabina molto più che puzzolente e un carico di Caccabombe esplose.
<< Se tu non ti fossi impuntato nel avere quelle Caccabombe, a quest'ora non sarebbe succcesso niente! >>
<< Guarda che sei stato tu a giocarci e a farle cadere! >>
Una risata interrompe la discussione, limpida e divertita. Robert fissa i due amici senza riuscire a smettere di ridere, una mano a tapparsi il naso per l'odoro pestilenziale e l'altra a reggersi lo stomaco perché, dai, le espressioni dei due sono molto più esilaranti: dove lo ritrovi un Lysander con i capelli biondi praticamente sparati in aria e mezzi bruciacchiati, l'aria omicida negli occhi chiari, con uno sbafo marrone proprio sulla punta del naso, e un Fred Weasley con i capelli rossi tutti arruffati, la faccia sporca e la maglietta tutta strana e penzolante per l'esplosione?!
I due guardano l'amico come se improvvisamente gli fossero spuntate le corna, ma anche loro non possono fare a meno di finire per ridere, verso l'aspetto tutt'altro che ordinato del biondo.
<< Siete ridicoli! >>
<< Guardati allo specchio! >>
Nuove risate riempiono la cabina, mentre i tre si guardano l'un l'altro con divertimento, tappandosi il naso.





Uscire dalla cabina è stato molto più che necessario e, mentre Lys e Robbie sono andati per i fatti loro, Fred si è ritrovato a gironzolare per il treno come un povero idiota, i segni dell'esplosione ancora presenti....
“Accidenti a lui, a Salazar e a quelle maledette Caccabombe..”

...SBAM...

“Ok, questa non è la mia giornata fortunata...”
Incoerentemente gli vorticano queste parole per il capo, mentre indietreggia leggermente dopo aver sbattuto contro quello che sembrerebbe un corpo minuto, che a differenza sua è proprio caduto a terra dalla botta.
<< Claire! >> “Sì, questa non è proprio la mia giornata....” << Merlino, scusami, tutto bene? >> Le tende la mano, amichevole, mentre l'aiuta a rialzarsi.
La ragazza, piuttosto piccola quando si ritrova davanti all'altezza irragionevole di tutti i Weasley, si passa una mano sulla nuca un po' dolorante, accenna a un timido sorriso e scuote la testa. << Tutto a posto, non guardavo dove stavo andando... >>
<< Non eri l'unica >> Risponde al sorriso, mentre si aggiusta la maglietta, per quanto può.
<< Che ti è successo? >> Se in un primo momento Claire non ci ha fatto caso, stordita dalla caduta, ora non può fare a meno di notare l'aspetto trasandato e la faccia sporca del ragazzo, piuttosto divertente a detta sua.
<< Nulla, guarda, lascia stare.. >> Alza gli occhi chiari al cielo -o meglio, al soffitto- << La mia preziosa scorta di Caccabombe è praticamente esplosa: tutta, non è rimasto quasi nulla. >>
La bionda ride divertita, mentre porta un dito sulla guancia del ragazzo, ancora sporca. << Eppure nessuno ha sentito l'esplosione..>>
<< Ovvio, mio padre l'ha potenziate e rese silenziose, il che, ora, mi sembra meno esaltante >>
Claire estrae la bacchetta dalla tasca -cedro, 13 pollice, corde di cuore di drago, flessibile- e divertita la porta alla faccia del rosso. 
<< Ohi, che vuoi fare? >>
<< Mica vorrai restare così per sempre?.... Gratta e netta >> Il viso torna pulito e splendente, mentre Fred sorride con calore alla ragazza.
<< Grazie Claire, sei grande! >> Gli arruffa i capelli biondi, divertito, mentre la ragazza dagli occhi verdi arrossisce leggermente. << Non era nulla di che... >>
<< Dove stavi andando? >> Sorride ampiamente Fred, prendendo a braccetto la ragazza. << Ti accompagno! >>











In un altro scompartimento, Albus non è nel suo momento migliore: le spalle si alzano e si abbassano a ritmi irregolari, i grandi occhi verdi sono sgranati e sembrano guardare il vuoto, mentre il corpo è scosso da numerosi tremiti, persino le labbra rosse sono leggermente aperte alla ricerca di aria. 
Alison e Nina, la fredda Nina, scuotono delicatamente le spalle del ragazzo, come a fargli riprendere coscienza di sé, entrambe preoccupate e terrorizzate.
<< Che gli succede? >> Anche Damon, solitamente così distaccato, sembra preoccupato per la sorte del suo compagno di Casa. <<... sembra in trans >>
Il rampollo Malfoy, con gli occhi grigi spalancati, sventola una mano chiara davanti al viso dell'amico << Al... AL!! >>
Niente sembra sortire l'effetto sperato, mentre Alison piano si calma, come a cercare di trovare una soluzione. << Scorp, sei il suo migliore amico, sai per caso se Albus soffre di qualcosa? >>
Il biondo scuote la testa sconfitto, mentre osserva l'amico peggiorare sempre di più, senza poter far nulla. << No, non lo so... >>
<< Sembra un attacco di panico, solo a scala più grande... >> Pondera la ragazza dai capelli colorati mentre osserva l'amico -e il ragazzo di cui è segretamente innamorata- scosso da nuovi fremiti, tutt'altro che piacevoli.
“Al diavolo...” Scorpius va per aprire la porta dello scompartimento e esci per chiedere aiuto, quando quest'ultima rimane bloccata, non facendolo muovere da lì. << Cazzo, è bloccata! >>
A questo punto anche Damon si alza e cerca di aprire la porta con rinnovato vigore, ma.... niente. “ Cazzo..”
<< Spostatevi! >> L'ordine di Nina è brusco, mentre estrae la bacchetta -Biancospino, corde di cuore di drago, 13 pollici, abbastanza flessibile- e la punta alla porta << Alohomora >> 
Spera che l'incantesimo funzioni, non tanto per sé, quanto per Albus, lo sguardo che torna a osservare il ragazzo per cui ha una cotta: niente, non sortisce alcun effetto. 
<< Al mio tre gridate..... 1, 2, 3.. >> Insieme, prendono fiato, augorando che qualcuno li senta. << AIUTO!! >>



<< non c'è bisogno di scaldarsi tanto.... >> La voce che risponde al loro richiamo, dall'altra parte dello scompartimento, è fredda come una lama, calma e sicura.
 Albus si blocca improvvisamente: è lui.
<< C-che ci fai..tu..qua? >> I ragazzi si voltano verso il corvino, stupiti dalla ripresa dell'amico, sebbene i suoi grandi occhi sembrano gridare aiuto in maniera assordante.
<< Oh Albus, vedi di rimanere calmo, sai anche te quello che potrebbe succedere... >>
<< Loro sono qui? Per me? >> 
Una risata leggere gli giunge come risposta << Chissà... godetevi il viaggio, ci siamo noi a proteggervi... >>
Gli echi dei passi sono l'ultima cosa che sentono.


<< Albus, che succede? >>
<< Preparatevi... fra poco ce ne andiamo. >> Ed estrae dalla tasca quello che sembrerebbe uno specchietto.










Mentre James e Damian parlano tutti eccitati, come dei bambini il giorno di Natale, su come dovrà essere la festa, sotto qualche intervento di un estasiata Zoey, Katelin sposta lo sguardo grigio per la stanza, preoccupata “Dov'è?..dov'è?”
<< Katy-Katy, successo qualcosa? >> Damian la guarda con un sorrisetto, stranito per il suo strano comportamento.
<< Smettila di chiamarmi così!!.... non trovo più Bon-bon >> Lo sguardo perlustra nuovamente lo scompartimento, con maggiore peculiarità, mentre porta una mano a stringere i tre braccialetti che ha al polso, indossati per l'inizio di Hogwarts.
<< Il topo? Effettivamente è strano non vederlo occupare abusivamente la tua spalla, ogni volta che mi avvicino cerca di mordermi... >>
La bionda annuisce, mentre ripensa al suo topolino, quello che considera il suo migliore amico << Non lo vedo da nessuna parte... >>
<< Ti aiutiamo a cercarlo >> Si offre Zoey con un sorriso, mentre inizia a guardare ovunque, anche sotto i sedili.
<< Io vado a vedere se magari è uscito.. >> James, tutto tranquillo, va per aprire la porta, ma....<< É bloccata, porca puttana, la porta è bloccata.. >> Spalanca gli occhi ambrati, mentre cerca, inutilmente, di aprire la porta.
<< Che cazzo stai dicendo Jamie.. >> A sua volta, con passo baldanzoso, Damian si dirige verso la porta che afferra con presa sicura.... << Per le mutande di Merlino, hai ragione... >>
<< Te l'avevo detto.... >> Il più grande dei Potter sbuffa in direzione dell'amico.
<< State dicendo che siamo bloccati qui dentro? >> Kat spalanca gli occhioni grigi, mentre una mano corre portarsi indietro i corti capelli biondi, per poi tornare a torturarsi i braccialetti al polso: la preoccupazione stampata a piene lettere nei suoi grandi occhi.
<< Che intuizione, miss >> Damian la guarda a sua volta insicuro sulla reazione esagerata dalla Tassorosso.
<< .... sono claustrofobica. >> la risposta gli arriva in un sussurro impercettibile.
<< Merlino... >>
<< Ok, adesso ci provo io.. >> Zoey pronuncia queste parole, la bacchetta tra le mani -11 pollici e 3/4, frassino, crine di unicorno, flessibile- << Alohomora >>
Fiduciosa va ad aprire la porta, ma... niente.
<< E se.... >> James si guarda attorno, negli occhi la scintilla di quando sta per fare qualcosa di grosso, veramente grosso << Ragazzi, spostatevi... >>
<< Che vuoi fare? >>


<< Bombarda! >> Il ragazzo si gira verso gli amici, un sorriso infantile sul volto e una porta saltata in aria alle spalle. << Chi ha detto che le maniere forti non funzionano? >>












 
“Emergenza Potter-Weasley. Passaporte. Livello 9. 
Chiama gli altri, cabina 2. 
15 minuti.

Albus"

Il messaggio è chiaro, conciso e, per quanto possa rileggerlo più volte, questo non cambia, rimane lì, galleggiante, sullo specchietto.
<< Rose.. Rose.... ROSE! >> Alza gli occhi, stralunata, verso la sua migliore amica, Lena, che la guarda un tantino preoccupata per la distrazione. Non le presta attenzione.
“livello 9.... livello 9..”
Sia lei che Albus erano -e sono- sempre stati definiti paranoici dalla loro famiglia, sebbene non gli avessero mai detto nulla al riguardo, ( del resto Albus ha sempre avuto una buona ragione per esserlo) eppure lei conosce bene, molto bene, il cugino e sa meglio di chiunque altro che lui non esagererebbe mai una situazione, anzi......
<< Dom, manda un messaggio a tuo fratello e a tutti gli altri, devi scrivergli di ritrovarsi nella cabina 2 fra dieci minuti esatti. >>
<< Che succede? >> 
<< Complicazioni. >> Senza aggiungere altre parole, si dirige verso la porta. << Muovetevi >>
Rose rimane immobile, con alle spalle le altre ragazze, la mano posata sulla porta. << Tsk, dovevo aspettarmelo.... >> 
<< Cosa? >> Dominique, apparsa alle sue spalle, guarda sua cugina Rose, di solito così mite e precisa, guardarsi attorno con disagio e.... preoccupazione? Ma per cosa?
<< Lo scompartimento non si apre. >> Concisa, guarda la porta, spaesata, mentre cerca di far chiarezza, anche se il messaggio di suo cugino le vortica nella mente, estenuante.... 
Emergenza, emergenza....”
<< Che stai dicendo, Rose? Non prenderci in giro.... >> Lena guarda preoccupata l'amica, lo spavento che le vortica nei suoi occhi scuri, i riflessi chiari più visibili mentre li allarga, impaurita. “No, non possiamo essere bloccate qui.....”
Dominique si fa seria in volto, mentre guarda la confusione e la paura farsi sempre più presenti in Rose, mentre cerca maldestramente di forzare la maniglia. Le afferra un polso.
<< Dimmi che sta succedendo, immediatamente, Rose.. >> “Oh no, quando mi chiama così non è una reazione positiva.....”
Lo sguardo di Dom, color ghiaccio e sicuro, trafigge quello perso della rossa. << Io..io.. mi ha mandato un messaggio Albus, dice che c'è un problema, un grosso problema... >>
<< Che succede ad Albus? >> Lena pone la frase guardando insicura l'amica, le labbra che le tremano e l'aria che inizia a farsi soffocante, le pareti a schiacciarla....
<< Non lo so.. >> Sospiro, solo un sospiro tremante. Ha un brutto presentimento.
<< Okay, adesso bisogna calmarci >> Demi interrompe tutte, facendo un respiro. << Ricapitolando: Albus ha un problema, non si sa quale, la porta è bloccata e noi..... che bisogna fare? >>
<< Albus ha detto di ritrovarci nel suo scompartimento e che bisogna usare delle Passaporte. >> Spiega la rossa alle altre.
<< E dove le dovremmo prendere delle Passaporte?! >>
<< Emh... diciamo che io e Al giriamo sempre con una in borsa. >> 
<< Andate in giro con delle Passaporte?! >>
<< Basta, chi se ne importa se girano con delle Passaporte, adesso bisogna pensare a come uscire di qui! >> Demi, eletta come mente ragionevole del gruppo, interrompe, nuovamente, le altre in una discussione delirante.
Guarda lo scompartimento truce, alla ricerca di una soluzione.











“Hugo è completamente andato...”
Questo è quello che pensa Luis mentre guarda suo cugino sorridere come un'idiota davanti a Melody McNaron -okay, non proprio da idiota, ma da pesce lesso sì.-
Una gomitata ben assestata gli arriva allo stomaco, girandosi a guardare sconvolto la sua migliore amica che lo fissa con disapprovazione e divertimento. << Che c'è? >> Le domanda, lagnoso.
<< Smettila >>
<< Di far che? >>
<< Di trucidare tuo cugino con lo sguardo, credo che stia facendo preoccupare Melody. >> Gli sussurra in un orecchio l'amica, facendo un piccolo cenno di direzione della ragazzina mora, gli occhi chiari ridenti a una frase di Hugo.
<< Mio cugino è andato, andato, ti rendi conto che quando non parlava di Imperment, parlava di lei, quest'estate?! >> Prese le spalle dell'amica e le scosse, fissandola con espressione tragicomica.
<< L'ho perso!! Non ci posso ancora credere, l'ho perso!! >> Quasi non si era reso conto di aver urlato, facendo girare i due soggetti in questione con sguardo interrogativo.
<< Non preoccupatevi ragazzi, ha soltanto perso un regalo che gli avevo fatto! >> Batte delle piccole pacche sulla schiena del biondo amico, mentre para la sua inevitabile figura di merda. << Tornate pure a quello che stavate facendo... >> Stira pure un sorriso sulle labbra sottili.
Luis torna a sedere normalmente, la piega sulle labbra ancora corrucciata, gli occhi color cielo posati sull'amica: Luis è senza ombra di dubbio figlio di Fleur Delacaur, visto che persino in questo momento è adorabile e bello in una maniera abbagliante.
Alessia distoglie lo sguardo. << Dovresti essere contento per Hugo... >>
<< Ma lo sono >> Ribatte.
<< Certo certo.... >>
<< Il punto è che piacerebbe anche a me avere una ragazza da fissare in quel modo.... >> Quasi l'ha detta per caso la frase, senza soppesarla, mentre vede lo sguardo dell'amica farsi scuro, gli occhi verdi, con quelle strane -affascinanti- striature gialle, posarsi sul finestrino, guardando il paesaggio scorrere lontano, i capelli color bronzo che le coprono il viso chiaro. << I..io... >> Non sa bene per cosa scusarsi, Luis.
<< Sì, deve essere bello... >> Sussurra la ragazzina, piano.
<< Ma dov'è Lily? >> La domanda, piuttosto banale, di Hugo interrompe lo strano momento fra i due, anche Melody che si guarda intorno, preoccupata.
<< Aveva detto di dover andare in bagno... >> Titubante, risponde Alessia.
<< Sapete com'è, molto probabilmente avrà incontrato qualcuno e si sarà messa a parlare,oppure sarà andata a stuzzicare Albus... >> Luis alza le spalle, come se la questione non fosse poi così importante. Peccato, però, che proprio in questo istante sente bruciare lo specchietto che ha nella tasca: è una rivisitazione di suo zio George sul pezzo di specchio di zio Harry, quello che gli aveva regalato il suo padrino: Hugo afferma che sia molto simile al cecciulare babbano, soltanto con l'opzione di emergenza.
Dopo aver letto il messaggio di sua sorella, alza lo sguardo azzurro preoccupato e stravolto, specchiandosi nella stessa espressione di suo cugino Hugo.
<< Merlino.. >>
<< Che facciamo? >>
<< Non lo so.. >>
Melody e Alessia alternano lo sguardo fra i due, prima che la seconda prendi parola. << Che succede? >>
<< Siamo bloccati... >> giù il primo groppone << ....mio cugino ha un problema, grande... >> giù il secondo << ..... e bisogna usare le Passaporte di mia sorella>> e giù il terzo.
<< Bloccati? >>
<< A quanto pare >>
Hugo, impacciato, va per provare ad aprire la porta, ma, come si aspettano, questa non si apre.
<< Okay, che facciamo? >>
<< Ovvio, proviamo a scassinarla! >>










Ron Weasley, il sergente Weasley, ammette di trovarsi in una situazione spinosa, mentre procede i sei ragazzi alle sue spalle: se all'inizio aveva pensato di dover riaccompagnare solo sua nipote e due suoi compagni, ora si ritrova anche Lucy ed altri due nella processione. 
“Miseriaccia, non solo il treno è infestato da quei cosi, ma neanche i ragazzi ascoltano delle piccole direttive....” ghigna leggermente “... mi ricordano molto me, Harry ed Hermione, ma la differenza è che non siamo più in guerra..... non ancora....”
Nico, Molly e Margaret, insieme ai nuovi venuti, Lucy, Stefan e Babs, seguono l'uomo dai capelli rossi con sospetto, non capendo perchè un Auror si trovi qui, sull'espresso per Hogwarts.
<< Secondo te perché zio Ron è qui? >> Molly pone la domanda a sua sorella Lucy, che l'aveva seguita -insieme a Stefan e Babs- dopo un po' di tempo che non la vedevano tornare.
<< Non ne ho idea, ma penso che sia qualcosa di grave.... insomma, Auror?! >> Sua sorella la guarda, come per enfatizzare ancor di più la parola. << Perché non dei semplici Tiratori Scelti, perché gli Auror, che si occupano principalmente -soltanto- di Maghi Oscuri? La cosa non mi torna, per niente... >> Scuote i capelli castani come per allontanare una brutta idea dalla mente, tornando a guardare gli amici con una lieve preoccupazione nei perspicaci occhi azzurri.
<< Effettivamente è strano... >> Stefan pondera, mentre osserva la schiena possente del sergente Weasley procedere avanti a loro.
Nico, nel frattempo, sembra come estraniato dal discorso, sulla pelle la sensazione che stia accadendo qualcosa di molto brutto. Si guarda intorno circospetto, gli occhi neri che cercano di seguire qualsiasi spostamento nell'aria, come se potesse apparire qualcosa di spaventoso in qualsiasi momento.
<< Nico, tutto bene? >> Margaret si gira verso l'amico, notando il suo strano comportamento.
<< Sì, io... tutto bene >> Il ragazzo continua a puntare gli occhi in ogni direzione, spaesato.
La ragazza alza le sopracciglia, per nulla convinta. << Che succede? >>
<< Mi devi coprire. >> E, senza aspettare risposta, scappa via nella direzione opposta a quella che stavano prendendo, talmente silenzioso che nessuno se ne accorge, tranne lo sguardo preoccupato della sua migliore amica. 
<< Nico.. >>






Sente dei movimenti strani nell'aria e, no, non sta diventando pazzo: nella sua famiglia, da secoli, si tramanda una maledizione, la maledizione di poter vedere, evocare e parlare con gli spiriti delle persone morte. 
Lui non ci ha mai creduto particolarmente, almeno fino alla sua litigata col Barone Sanguinario: da quel giorno ha capito quanto fosse vera quella leggenda.
Eppure, in questo momento, Nico capisce che è qualcosa di diverso quello che sente, che non si tratta di semplici spiriti, ma di qualcosa di... inafferrabile, che non rientra in quelli che sono i suoi “poteri”.
Sente l'aria stringersi, come se respirasse, e alcuni versi d'aiuto di persone ormai morte, ma non riesce a capire da dove provengano: corre, corre, corre.
Si guarda attorno come se fosse impossessato, negli occhi neri lampeggia una scintilla di terrore, in contrasto con la pelle chiara, bianca: è la prima volta che i suoi poteri si manifestano così forti.
Quasi non si accorge, nella sua corsa folle, di aver sbattuto contro una ragazza dai corti capelli castani, che stava camminando nella parte opposta alla sua.
<< Scusami >> Il tono è stato quasi rude, mentre lo sguardo febbrile percorre il corridoio: “devo sembrare un pazzo..” si rende conto.
La ragazza lo scruta un attimo, come ponderando se accettare o meno le sue scuse. << Non preoccuparti, comunque mi chiamo Athenaïs, Athenaïs Blanc. >>
<< Nico Morgesten >>
La giovane Blanc, uscita dallo scompartimento che divideva con suo fratello e gli altri, si stava dirigendo alla ricerca delle sue amiche Roxanne e Seraphine, almeno finché non si è scontrata contro quel ragazzo dalla pelle cadaverica, il quale sembra aver appena avuto un rapporto ravvicinato con un Dissennatore.
I due, però, non hanno molto tempo per continuare la discussione..........
Nico allarga gli occhi scuri, le labbra rosse che si schiudono, in contrasto con la pelle sempre più bianca; persino Athenaïs, la quale ha affrontato dei vampiri e li ha sconfitti, sembra indietreggiare davanti a quei mostruosi esseri.....
Inferi.
“Sono Inferi, demoni, quelli davanti a noi, non semplici spiriti morti”, ecco che cosa nota Nico, impietrito davanti ai sorrisi aguzzi delle creature.
Vorrebbe scappare. Non ci riesce.










<< State bene? >>
<< No che non stiamo bene, siamo bloccate! Che razza di domande fai?! >> Roxanne, nel suo scompartimento, inveiva contro il fratello che le parlava dall'altro lato della porta. Claire, poco prima, si era dimenticata di aver lasciato la sua uniforme nello scompartimento dell'amica, così, insieme a Fred, è tornata indietro, ritrovandosi in questa bizzarra situazione.
D'altra parte, invece, Seraphine, Robin e Roxanne, fissano la porta incredule, non sapendo bene cosa fare e volendo a tutti i costi uscire da lì.
<< Sei all'ultimo anno, cazzo, qualcosa saprai fare per farci uscire di qua! >>
<< Ho provato con vari incantesimi, ma non funzionano.... >>
<< Allora sfondala! >>
<< Come pensi che possa riuscirci? >>
<< Devo pensare a tutto io?! >>
<< Sei.....! >>
Roxanne cerca di recuperare la calma, mentre inveisce contro quel cretino di suo fratello, che dimentica sempre il suo essere claustrofobica; anche Robin, che solitamente non avrebbe perso l'occasione di insultare Fred, è immobile, zitta, fissando a occhi spalancati la porta. 
L'unica che sembra tranquilla è Seraphine, la quale guarda la porta come cercando una soluzione.
Poi, uno strano calore, lo specchietto di suo padre nella tasca.
Il rumore di qualcosa che cade.
<< Che succede? >> Il grido di suo fratello la riscuote, riportandola alla realtà.
<< Devi andare nello scompartimento di Albus, ora, la cabina 2 >>
<< Che stai dicendo?! >>
<< Se ti portassi dietro lo specchietto di papà ora lo sapresti! Adesso muoviti e vai! >>
<< Roxie, sei sicura?... >>
<< VAI! >>
Fred e Claire lanciano un'ultimo sguardo alla porta, prima di allontanarsi.

<< Roxanne, puoi dirci che hai letto? >> Stavolta la domanda la pone Robin, chiusa insieme alle altre in una situazione che sembrerebbe senza via d'uscita.
<< C'è un problema... >>
<< Quale? >>
<< Non lo so... >>
<< Ah, grande... >>
Senza prestare ascolto alle amiche, Seraphine estrae dalla tasca la bacchetta, osservandola per qualche istante. << La porta è bloccata da un incantesimo. >> Sentenzia, guardando le altre due e zittendole. << Perciò: o si effettua un incantesimo di portata più grande, o si prova alla babbana.... io credo che bisogni provare entrambi... >> Velocemente si avvicina alla Weasley e le ruba una forcina dai lunghi capelli rossi. 
<< Hey.. >> Riceve in risposta solo un piccolo occhiolino. 
<< Incendio >> Una piccola fiammella esce dalla bacchetta della rossa Serpeverde, bruciando maniglia il contorno della porta, ma non ancora sufficente per uscire. << Aguamanti >> Spenge il piccolo fuoco.
 Per qualche minuto lavora con la forcina su quel che rimane della serratura bruciacchiata.
<< Beh, vogliamo andare?! Tuo cugino ci aspetta.... >> Si gira verso le altre due, ghignando.
<< Sei un genio! >>











<< Non ti sembra strano tutto questo silenzio? >> Robert si gira verso Lysander, dubbioso: effettivamente il corridoio risulta essere silenzioso, con nessuno che gironzoli o gridi da una parte all'altra, persino la donna dei dolci è scomparsa nel nulla.
<< Sì, molto... >> Lysander risponde con tono serio, anche lui accortosi della strana situazione: mentre si guarda intorno nota tutti gli scompartimenti chiusi, neanche uno socchiuso o leggermente aperto. Persino i suoni risultano attutiti, quasi sussurri, rispetto agli altri anni, dove era possibile sentire un chiasso enorme.
<< E' strano. >>
<< Stranissimo. >>
<< Stiamo diventando pure sordi! >> Robert la butta sul ridere, mentre cerca di scrollarsi di dosso la strana sensazione di pericolo: è come se gli scorresse sotto pelle, ghiacciandogli le vene e portandolo a guardare circospetto il corridoio, senza un vero motivo apparente.
Lysander sembra avere la stessa sensazione, mentre si avvicina di più a Robert; istintivamente si mette avanti all'altro, quasi la mente gli avesse suggerito di dover proteggere, in caso di pericolo, prima Robert che se stesso: è una reazione talmente naturale per lui che neanche ci fa caso, non pensando affatto alle implicazione del gesto.
<< Sembriamo due pazzi... >>
<< Perché, non lo siamo?! >> Il sorriso birichino di Lysander risplende nel corridoio vuoto, tanto che, per un attimo, entrambi si scordano di ogni cosa, se non ridere con l'altro.
<< Forse sì... forse lo siamo. >>
<< Togli pure quel forse! >>
Ovviamente, però, il momento di tranquilla quiete deve essere interrotto e non nel modo migliore: un urlo risuona nel corridoio, un grido femminile che fa drizzare i capelli ad entrambi, mentre si guardano entrambi negli occhi: due tempeste marine si perdono e si infrangono l'una contro l'altra, cercando di capirci qualcosa.
<< Aiuto! >> Eppure quella voce fa smuovere qualcosa dentro Lysander, perché, nonostante il tono diverso, l'assenza di arrogante superiorità e il timbro più alto del normale, il giovane Scamandro capisce subito chi è la ragazza: Cassandra, la ragazza di suo fratello.
Velocemente, di furia, afferra il polso dell'amico e lo guarda negli occhi << Tu devi rimanere qui, ok? Chiuditi in qualche cabina, non so.... ma non seguirmi, io devo andare a vedere cos'è successo! >>
Robert spalanca gli occhi azzurri, schiudendo la bocca incredulo. << Che ti sei fumato?! Io non vado da nessuna parte senza di te, tanto meno me ne rimango qui come un cretino...... Adesso muoviti, che dobbiamo andare a vedere cos'è successo! >> Enfatizzando la parola, Robert corre verso il grido, lasciando dietro di sé un inebetito Lysander.
<< Aspettami! >>










Entrambi immobili, non sanno che fare, se non rimanere, appunto, immobili.
Nico e Athenais, sono lì, un grido strozzato nella gola che non riesce ad uscire, rimanendo incastrato fra gli occhi e la bocca, senza avere la forza necessaria per collegarli.
"Inferi"
La parola rimbomba nelle loro menti, graffiando e stridendo come un gessetto passato troppo forte su una nera lavagna, appannando ogni cosa se non quell'orrenda consapevolezza: riescono solo a perdersi negli occhi di brace delle creature, di un rosso vermiglio come una ferita appena inferta, senza una pupilla nera con cui far contrasto e  stemperare quello sguardo di morte.
E' spaventoso.
Quasi senza accorgersene iniziano a respirare più velocemente, con ritmi sempre più brevi..... sanno solo perdersi in quello sguardo...
....lo sguardo....
.....rosso.....
Una mano corre a tappare la bocca di Nico, così come un'altra si occupa di fare lo stesso con la Corvonero, mentre i due, invano, cercano di liberarsi, avendo smesso finalmente di guardare gli esseri.
<< Shh...non muoverti, questi Inferi sono ciechi, se rimani immobile come prima hai qualche speranza... >> Una gentile voce maschile, probabilmente della sua età, sussurra all'orecchio del ragazzo queste parole, continuando a serrargli la bocca, sebbene la stretta si sia fatta più leggera, quasi uno sfioramento, per fargli capire di non dover parlare. Nico annuisce. Non riesce a capire chi sia il ragazzo che lo blocca.
Athenais, d'altra parte, sembra una fiera imbizzarrita mentre cerca di liberarsi dalla persona che la sta bloccando, gli occhi che brillano furiosi.
<< Sta ferma se non vuoi morire! >> Il sussurro è quasi impercettibile, tanto che nè Nico, nè l'altro ragazzo, riescono a sentirlo, eppure ha una nota di comando e persuasione che fanno fermare Athenais. Capisce che è una ragazza quella che la blocca.
Ovviamente, però, non è come nei film, dove i nemici aspettano che fai tutto quello che vuoi prima di attaccarti, oh no......
Athenais, improvvisamente, sente la sua mente scorrere libera, abbandonata, gli occhi socchiusi e l'anima.... dov'è l'anima? Chi è Athenais?
Il rosso è ovunque nei suoi occhi e nella sua mente, lei stessa non esiste più, se non in quel rosso....
<< Expecto patronus! >>
Quasi inconsciamente la giovane Corvonero riesce a vedere un'agile aquila volare sopra di lei e andare contro lo strano Infero che poco prima è riuscito a toccarla, fluttuando come una nube di inchiostro e di sangue; l'essere si ritrae, come scottato, mentre anche gli altri due scompaiono nel nulla, come se tutto quello che è avvenuto fosse stata solo un'apparizione, un'illusione.
Athenais cerca di darsi un contegno, mentre lo sguardo castano, che fino a pochi istanti era sbarrato nel nulla, torna a brillare di quella luce fredda e intelligente che l'ha sempre caratterizzata.
Sospira. 
<< Grazie >> Si gira verso la ragazza che in qualche modo l'ha salvata, finalmente riuscendo a vederla: ha lunghi capelli scarlatti che le accarezzano quasi tutta la schiena, luminosi occhi verdi contornati da una matita nera, un percing sul labbro inferiore e un piccolo ghigno che definisce la bocca carnosa.
Non è solita essere così gentile con un'estranea, ma diamine, quella le ha salvato la vita!
<< Oh, non preoccuparti.... >> La "Salvatrice" le tende la mano, quasi studiandola con i suoi intelligenti occhi verdi, come se si stesse chiedendo se ha fatto bene a salvarla. << Io sono Scarlett, Scarlett Rose Amilton. >>
La Corvonero accetta l'implicita sfida, stringendo la mano dell'altra con sicurezza. << Athenaïs Blanc. >>
<< Ed io sono Grisam Lawrence, il cugino di questa piccola Serpe. >> Il ragazzo che poco prima aveva bloccato Nico, arriva alle spalle di Scarlett, sorridendo gioviale, mentre cerca di spezzare la strana tensione che ha percepito nelle due ragazze: non è stupido e non a caso è finito in Corvonero. << Tu come ti chiami, invece? >> Si gira verso Nico con un sorriso.
Il Serpeverde, spiazzato, si ritrova a guardare Grisam senza saper esattamente cosa rispondere: quasi nessuno è così gentile con lui, ed in pochi si interessano ad interagirci, se non, appunto, per quella faccenda del Barone Sanguinario. "Re degli spettri"
<< Nicolò Morgesten, per gli amici Nico >>
<< Bene Nico.... che situazione pazzesca, vero?! >>
Il povero ragazzo Serpeverde si ritrova, nuovamente, a guardare l'altro con gli occhi spalancati: lo conosce bene, oh, se lo conosce bene..... del resto chi ignora la presenza di Grisam Lawrence, Corvonero per eccellenza e sogno romantico di quasi tutta la popolazione femminile -e non- di Hogwarts?! 
Nico alcune volte ha desiderato essere come lui, apparentemente senza problemi, normale come tutti e sotto l'attenzione e il rispetto di ogni studente di Hogwarts....... ma questo non potrà mai accadere, perché lui è Nico Morgesten, asociale, freddo, anormale, e non Grisam Lawrence, il quale gli sta sorridendo con espressione gioviale e aperta.
<< Già, che situazione.... >> Chissà perché, finisce con il ghignargli con complicità, quasi a non far trasparire nulla del suo stato d'animo.

<< NICO! >> Un grido gli arriva alle spalle, concitato, e non può che riconoscere la voce della persona che lo sta chiamando: Margaret Hill, con alle spalle Stefan, Lucy, Molly e Babs, corrono verso di lui e Athenais preoccupati.
<< Athena, cos'è successo? >> Stefan si dirige velocemente verso la sorella, evitando e sorpassando chiunque si trovi verso la sua traiettoria. << Tutto bene? >> 
<< Tutto bene >> Gli concede un piccolo sorriso, provando un moto di tenerezza verso quel ragazzo trovato in orfanotrofio, che è a tutti gli effetti suo fratello.
Il ragazzo per nulla convinto, la riguarda negli occhi, prima di scuotere la testa << Athena... >>
<< Non c'è tempo per inutili preoccupazione, bisogna andare da mio cugino, adesso >> Lucy esclama con serietà queste parole, per poi iniziare ad incamminarsi.
Gli altri la seguono.

<< Come siete riusciti a liberarvi del sergente Weasley? >>
<< E' strano, ma è lui che ci ha lasciato soli.... >>











Cassandra struscia sulla parete del corridoio, sconvolta, gli occhi castani fissi nel nulla, il battito accelerato per quello che è appena successo.
<< Lorcan... >> Il suo sussurro è ricco di bisogno e riconoscenza, verso quel ragazzo che le ha rubato il cuore e le ha salvato la vita. 
"Quelle creature.... " Rabbrividisce, fermando il pensiero. "Quelle creature...." 
<< Shh, piccola, ci sono io... >> Lorcan si china verso di lei, stringendola in un abbraccio, mentre le posa un lieve bacio sulla fronte, leggero come le ali di una farfalla: è la prima volta che vede Cassandra senza maschere, abbandonata e fragile.....
Capisce di amarla ancor più di prima. 
<< Ci sono qua io >> La Serpeverde annuisce, passandosi le mani sopra gli occhi, come a voler cancellare quella minima parte di lucidità e spavento che contenevano.
<< Lo so >> Niente di più, niente di meno. 

<< Cassandra sei tu? Stai bene? >> Lysander, insieme a Robert, arriva correndo verso quell'area del treno, preoccupato come non mai.
Si blocca, però, quando nota suo fratello abbracciare la ragazza: forse, in fondo in fondo, non è così male per quel cretino di Lorcan, forse non gli spezzerà il cuore....
<< Lysander, sai cosa sta succedendo? >> Lorcan, accortosi della presenza del fratello, si rivolge al fratello con serietà.
<< No Lorcan, non lo so proprio.... >>
<< Bisogna andare da Albus, lui lo saprà... >> Oh, deve saperlo, del resto lui c'era quel giorno.......




























Gente su gente si accalca nella cabina 2, mentre tutti si chiedono come siano riusciti ad entrarci: ad Albus, Scorpius, Damon, Nina ed Alison si sono aggiunti Zoey, James, Damian e Katelin, senza contare Hugo, Luis, Alessia e Melody, insieme a Roxanne, Robin, Seraphine, Fred e Claire, con Rose, Lena, Dominique e Demi, in più Lucy, Molly, Babs, Margaret, Nico, Athenais, Stefan, Scarlett e Grisam, oltre a Cassandra, Lorcan, Lysander e Robert. Nessuno si è accorto che a un certo punto Rose ha dovuto fare un incantesimo estensivo, visto che ancora si ritrovano spiaccicati e senza respiro.
<< Okey ragazzi, fra poco dovete stringere questi oggetti e verremmo smaterializzati nei pressi della foresta, capito? >> La voce che un tempo doveva essere autoritaria, esce a Rose come un pigolio, non riuscendo a respirare. << Ahi..!! >> Si gira arrabbiata verso Sgorbius, incollato a lei per via del poco spazio.
<< Ragazzi... >> Albus guarda negli occhi i due, come a intimargli di stare calmi, sebbene abbia tutta l'aria di stare male, veramente male....... forse per questo Rose e Scorpius smettono di lanciarsi fulmini con gli occhi.
<< Al mio tre..... >> Perlustra con lo sguardo smeraldino il vagono. << Uno, due.... TRE >>







<< Signori, siete in punizione. >>
Davanti a loro, arrivati tutti bagnati e spossati, si presentano in tutta la loro magnificenza la preside McGranitt, il sergente Weasley e il capitano Harry Potter. 
<< Cazzo... >>





Nessuno si accorge dell'assenza di Lily Luna Potter.






























 
Angolo Autrice:

Ciao a tutte!
Mi dispiace per aver aggiornato così tardi, giuro che pensavo di farcela, ma con la scuola lontana, due autobus da prendere, compiti e cose varie, non sono riuscita a mettermi più di tanto al computer. Chiedo venia :(
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che sia riuscita a rispettare i caratteri dei personaggi :)
Vi faccio delle domande:
1) Dove sono finiti tutti gli Auror? Come hanno fatto i ragazzi a camminare per i corridoi e a non imbattersi in nessuno di loro? Perché Ron ha lasciato il gruppo che doveva accompagnare allo scompartimento?
2) Qual'è l'Oscuro Passato di Albus? Cosa nasconde? 
3) Chi è l'uomo con cui parlava Albus? Perché avrebbe dovuto prenderlo?
4) Lily, dove sarà finita?
Sono curiosa di sapere le vostre congetture, visto che questi saranno pezzi importanti nella storia....... ;)

Ringrazio, poi, Keira Lastrenge, la mia beta, che ha corretto questo capitolo lunghissimo <3


KASHI
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kashinosa