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Autore: sissigreys    16/10/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa fanfic nasce dal mio amore per i Japril perché penso che la loro relazione sia qualcosa di unico ed emozionante e da una simile esperienza di vita. Ho voluto collocare la storia tra la 9x06 e la 9x07, dopo che Jackson si dichiara ad April, dicendole che prova dei sentimenti per lei, prendendo spunto dalla frase finale di April "Ci vediamo domani". Penso che non sia stato adeguatamente sviluppato il dopo e mi piacerebbe condividere con il lettore questi miei pensieri.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April Kepner, Jackson Avery
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione
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Erano le 19.55…la giornata a lavoro era stata tranquilla…April ritornò nella sua stanza per lavarsi…era un po’ agitata, era la prima volta che si vedevano da soli fuori dall’ospedale....Continuava a pensare a cosa sarebbe successo anche se i suoi pensieri erano un continuo immaginarsi lui prenderla con foga per farla sua, come tutte le volte.....si morse il labbro al pensiero, lo desiderava troppo……si cambiò, si sciolse i morbidi capelli rossi e uscì per andare nella stanza medici. Appena aprì la porta lo trovò già li….stavano anche Alex Meredith e Cristina, appena arrivata per il turno serale. A: Ehi…sei pronto? - Disse tutta dolce rimanendo alla porta. Mer e Cristina la guardarono stupite e Cristina iniziò ad imitare April tutta cotta mentre parlava con lui. April la guardò male e Mer si mise a ridere. Jackson le sorrise: Si…prendo le chiavi della macchina. Alex alzò lo sguardo dal computer e guardò April : Finalmente andate a trombare fuori dall’ospedale. Casa di Avery è grande, Kepner. Il divano è perfetto non solo per guardare il baseball - Girò divertito lo sguardo verso Jackson che abbassò gli occhi ma con un mezzo sorriso sulle labbra. L’amico aveva colto nel segno. April lo guardò schifata: Karev sei il solito maiale. Andiamo Jackson - disse girandosi. Jackson alzò le spalle sorridendo e salutò tutti “A domani, ragazzi” “Buona trombata Kepner” disse Alex, con Meredith e Cristina stramazzate a ridere sul divano. Uscirono insieme dall'ospedale e lei era ancora tutta indispettita da Karev. A: Possibile che sia un tale maiale? Pensa solo a quello. J: Dai lo conosci…è fatto così…non devi prestare peso – disse Jackson aprendo la macchina, il suo suv nero. A: E’ volgare e cafone…io non vedo il sesso in quella maniera…lo sai…- arrossì, si rese conto che parlava come una fidanzatina. J: Lo so…so bene cosa significa per te….. Le sorrise e come al solito lei si sciolse. Stavano parlando come due fidanzati e non le dispiaceva. Sentiva che c’era una bella atmosfera tra di loro. Entrarono in macchina e Jackson si diresse verso il centro città. April era incantata dalla vista. A: Mi è mancata Seattle, è una città così suggestiva. J: Già....- disse Jackson e girandosi un attimo a cercare i suoi occhi disse - Mi sei mancata troppo quando stavi lì… April si girò e lo guardò intensamente. Il suo cuore batteva a mille. J: In questi giorni non te l’avevo mai detto, siamo stati così presi da altro – sorridendo maliziosamente – avrei voluto dirtelo prima, vorrei dirti tante di quelle cose. April sentì qualcosa dentro…una valanga di parole confuse ad emozioni uscì fuori dalla sua bocca: Anche tu mi sei mancato, Jackson, troppo. E’stata dura a Moline. Pensavo e ripensavo a te, a noi…poi quando ti ho rivisto non hocapito più nulla, averti vicino mi confonde, mi fa perdere me stessa ma so anche che io senza te non....…oh Dio, non so cosa stiamo facendo - disse April, entrando di nuovo in panico. Si odiava in quei momenti, voleva controllarsi di più. Si irrigidì sul sedile e abbassò lo sguardo, come se non avesse mai voluto dire quelle parole. J: Calmati April!! – disse lui, mettendole una mano sulla gamba….. Siamo io e te, siamo sempre noi due…non dobbiamo nascondere i nostri sentimenti, dobbiamo viverci. Una cosa così bella non può essere sbagliata, vero? April al suono di quelle parole si calmò. Quelle parole la calmavano sempre, dette da lui avevano un effetto quasi magico. A: Scusami…hai ragione – rispose lei, guardandolo timidamente J: Io ho sempre ragione – le sorrise, iniziando a parcheggiare vicino ad un elegante condominio del centro città. April lo guardò con simpatica sfida: Ah ah ah il dottor Avery fa il saputello ora… J: Solo perché mi piace molto vederti sorridere - guardandola con dolcezza. April si sentiva sempre meglio, era una scalata di sentimenti che non riusciva più a controllare o forse quello era l’effetto di una sensazione mai provata prima….la sensazione che per la prima volta si stava innamorando davvero
   
 
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