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Autore: libera88    16/10/2014    2 recensioni
"Felicity uscì dal covo, era uno zombie, la luce del giorno le dava fastidio perché dentro aveva il buio, era distrutta, stava perdendo per colpa sua l’amore della sua vita, l’unico uomo che abbia mai amato veramente e per il quale avrebbe dato tutta se stessa." ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passato poco più di un mese da quel bacio, lui continuava a tenerla a debita distanza ma dentro di lui rosicava ogni giorno, ogni giorno che lei andava alla Queen a lavorare con quel Ray. Da quando Felicity aveva ricominciato a lavorare lì era diversa, andava avanti, aveva la sua vita pur continuando ad aiutare il team di notte e lui di questo ne era geloso, la voleva per lui e solo per lui ma pur di vederla felice e al sicuro l’avrebbe tenuta lontano da lui.
Si parlavano strettamente per attività necessarie all’attività nottura, per il resto era gelo assoluto.
 
Quella sera, però, Felicity, sapendo che non c’era nulla di urgente nel lavoro notturno da fare, lasciò un messaggio a Diggle in cui gli diceva che non sarebbe andata al covo perché aveva una cena con Ray.
 
Quando Diggle riferì a Oliver, si potè sentire il cuore di Oliver rompersi in mille pezzi nell’aria.
 
Oliver mandò a casa anche Diggle e Roy dicendo che non c’era niente per la notte, voleva rimanere solo, con la sua rabbia: dentro al suo cuore sentiva di averla persa per sempre.
Dopo qualche ora, da un computer, suonò un allarme: in città si stava compiendo una rapina e decise quindi di andare senza però avvertire gli altri.
Era colmo di rabbia, solo, disperato e distrutto nel cuore.
 
Arrivato si rese conto che quella rapina stava avvenendo con pezzi di artiglieria pesante e con più uomini del previsto: cercò di combatterli ma qualcosa andò storto, l’avevano ferito con un proiettile all’addome, cominciava a perdere sempre più sangue e la vista cominciò ad annebbiarsi; riuscì a ritirarsi in un vicolo vicino e schiacciò il pulsante di allarme che aveva nella divisa.
 
Diggle era corso immediatamente e anche Roy, lo portarono al covo, in fretta lo operarono ma aveva perso troppo sangue, non riusciva a svegliarsi. La cosa si stava mettendo male.
Diggle chiamò Felicity ed in pochi minuti arrivò.
 
Appena scese dalle scale e lo vide su quel lettino di metallo lasciò la borsa dove capitò e corse vicino a lui.
 
Chiese come fosse stata possibile una cosa del genere.
Diggle gli spiegò che erano andati a casa e che lui era uscito da solo.
 
Dopo alcune ore..
-Diggle, Roy, andate a casa, ci resto io qui con lui- Disse Felicity senza mai staccare gli occhi da Oliver
-Felicity non è un problema rimanere qui-
-Diggle la tua famiglia ti aspetta e tu Roy vai pure a riposare, rimango io con lui-
Diggle, capita l’antifona, fece cenno a Roy di andare.
-Felicity chiamaci se succede qualcosa- gli fece Roy
-Certo non vi preoccupate, vi avviso subito –
 
Rimase li, sola, con lui immobile che non si svegliava.
Prese uno sgabello e si sedette affianco a lui, gli teneva la mano stretta e cominciava ad accarezzargli i capelli, il volto.
Iniziò a sussurargli all’orecchio – Amore mio, ti prego, svegliati, non posso vivere senza di te -  le lacrime iniziarono a rigarle il volto – mi dispiace averti lasciato solo dopo il nostro bacio, capivo che volevi tenermi lontano per proteggermi ma ero talmente arrabbiata per il fatto che tu avevi deciso anche per me… io non potrò amare nessun altro come amo te, nessuno prenderà il tuo posto nel mio cuore, anche se tu non vorrai stare con me io starò sempre con te, sei la mia vita… ti ho amato dal primo istante che sei entrato nel mio ufficio, eri così bello, mi persi in un istante nei tuoi occhi. –
 
Continuava ad accarezzarlo e a piangere e a parlargli – ti amo Oliver, perdonami per averti abbandonato, ti prego, svegliati… - e iniziò a singhiozzare.
 
Aveva una paura tremenda di perderlo, si sentiva in colpa per quello che era successo: sapeva che lui non avrebbe reagito bene alla cena con Ray.
 
Rimase vigile per tutta la notte.
La mattina seguente Diggle entrò nel covo e la trovò ancora li dove l’aveva lasciata, nella stessa posizione, vicino a lui, ma con un viso distrutto, il trucco le era colato fino al mento, aveva due occhiaie profonde, era provata…
 
- Felicity vai a casa a darti una rinfrescata e a riposare un po’, rimango io con lui-
-No Diggle, non lo lascio ancora una volta –
Diggle capì subito cosa le passava per la testa, le andò vicino e  le prese le spalle da dietro e la strinse per farle capire quando le era vicino;
-Felicity non è colpa tua, vai a casa, se c’è qualche novità ti avviso subito, promesso –
-no Diggle, da qui non mi muovo –
-Felicity, non gli sarai di alcun aiuto in questo stato, per favore, fa come ti dico-
Felicity sapeva che Diggle non avrebbe ceduto stavolta..
-Okay ma chiamami per qualsiasi novità-
-Si Felicity non preoccuparti-
 
Felicity uscì dal covo, era uno zombie, la luce del giorno le dava fastidio perché dentro aveva il buio, era distrutta, stava perdendo per colpa sua l’amore della sua vita, l’unico uomo che abbia mai amato veramente e per il quale avrebbe dato tutta se stessa.
 
Si incamminò verso casa, sembrava un morto che cammina, testa bassa, con Oliver come unico pensiero…
D’un tratto un rumore la ridestò dai suoi pensieri, era davanti ad una chiesa e le campane stavano suonando a festa: si fermò li davanti per alcuni istanti e poi entrò.
 
La chiesa era enorme, con molte vetrate e un silenzio e una pace quasi irreale… percorse alcuni metri e si fermò in uno dei banchi in fondo e si inginocchiò, con le mani in preghiera e la testa china sopra le mani.
 
Chiuse gli occhi, e iniziò nuovamente a piangere…
 
Non era solita andare in chiesa ma in quel momento della sua vita aveva bisogno di una speranza, una speranza che solo quel luogo poteva alimentare.
 
- Ti prego Signore, fa che non muoia, ho bisogno di lui.. tu sei l’unico che può riportarmelo, ti prego… -
 
E iniziò a singhiozzare e piangere come mai nella sua vita…
 
 
 
Eccoci qua… Lo so che Felicity è ebrea però dato che non so molto su questa religione, nella mia fan fiction lei è cristiana… J 
spero vi piaccia.. al prossimo capitolo… baci… J
  
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