Questa storia non ha alcun scopo di lucro. Le
ambientazioni, la storia e i personaggi sono nati dalla penna della mitica
Riyoko Ikeda.
L’errore più bello
Sconvolta.
Sconvolta se non di più, una
mattina di settembre.
Perché tutto ciò? E perché a
lei? Ansia, sconforto, sorpresa...Ogni singola emozione…Sentimenti fino a quel
momento inesplorati le attanagliavano le viscere, tormentandola. E di nuovo si
chiedeva il perché. Fragile e debole come non era mai stata. Il subbuglio
totale.
Perchè lui? L’amico più caro, il fratello più amato, il compagno
d’avventure di tutta una vita…L’ombra che l’ha sostenuta per più di vent’anni,
senza la quale lei non sarebbe se
stessa, perché senza non sarebbe luce.
Pensieri impressi nel cuore
da sempre; Era così strano vederseli precipitare davanti, uno ad uno, senza
poter fare niente per impedirlo. Pensieri scontati, non le erano mai sembrati
così nuovi e necessari.
Ogni certezza svaniva pian
piano…
Allo specchio: meravigliosi
capelli biondi in disordine… Il dolce tepore mattutino le scaldava la schiena.
Una camicia abbottonata, strappata. Bianche fasce strette al corpo, violentemente
slegate. Splendidi occhi color dell’oceano.
Uno strano dolore al ventre. E
lacrime…Lacrime, come non ne aveva mai versate.
Questa era Oscar Françoise De
Jarjayes, una mattina di settembre.
Proprio lui, l’unica
sicurezza. Lui nei panni di qualcuno
che non poteva esistere sul serio. Quel mostro di cui aveva letto, di cui aveva
sentito parlare…Chi l’avrebbe mai detto che dentro di sé egli tenesse a bada
una bestia del genere? In fondo era pur sempre un uomo. Ma non quello che
credeva di conoscere.
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe
successo a lei?! Incredibile…Per una
notte intera la sua mente non si era catapultata su colui che tra sorrisi e
sospiri, l’aveva fatta innamorare e che adesso con tutte le sue forze, stava cercando
di dimenticare. Per la prima volta un uomo che non fosse Fersen occupava la sua
mente, facendole cadere ogni singola difesa.
Scorrevano lungo la schiena
brividi di mille sensazioni diverse. Tante tutte insieme, accidenti.
Una frase di troppo, ingiusta
verso i suoi confronti, ora se ne rendeva conto; e la verità celata, che poi
celata non era, passarle davanti come un cavallo al galoppo.
Lei era una donna, si…e il
suo attendente glie lo aveva dimostrato.
Paura, paura e ancora paura…
Tra mille gocce di pianto…
***
Si era approfittato di lei…E
malgrado i tocchi leggeri, Andrè Grandier, colmo di desiderio, aveva dato vita
ad una danza indecente. E come istintivamente l’aveva baciata, trascinata nel
letto, accarezzata e spogliata, sussurrandole parole, con lo stesso trasporto
si era fermato, appena in tempo per rendersi conto dello sbaglio…Appena in
tempo per sentirla urlare dal terrore, gridare contro di lui, chiamando
inutilmente aiuto, appena in tempo per rendersi conto di quello che neanche
avrebbe mai dovuto desiderare di provare. E ancora lacrime su lacrime,
confessioni… Il desiderio di morire tra le sue braccia.
Tutto si era svolto nell’arco
di pochi minuti, i più brevi, intensi e desiderati per lui, i più lunghi e assurdamente spaventosi per lei.
***
Cosa può provare un essere
umano sentendosi respinto dalla persona che ama? Cosa possono provare due
persone, sapendo di amarsi reciprocamente? Di certo Oscar poteva comprendere
ciò che Andrè velava nel cuore… Quella lenta e triste agonia che solo Fersen
era riuscito a farle sentire.
Quella tanto desiderata
felicità completa, cui l’uomo aspirava, esisteva sul serio?
Cullandosi tra questi
pensieri, asciugandosi le lacrime, Oscar si vestiva…Stava iniziando un nuovo
giorno…Doveva affrontare un altro
giorno e, in un modo o nell’altro, avrebbe affrontato lui… Quel caro amico a cui, nonostante tutto, voleva bene… Quel
caro amico che, sicuramente, si stava maledicendo per l’errore compiuto.
Si, avrebbe cercato di
dimenticare, il tempo cancella tutte le ferite, si disse; Dimenticando, tutto
sarebbe tornato alla normalità. Era solo questione di tempo.
Uscendo dalla sua camera da
letto, Oscar, non pensava che a questo: “Tutto sarebbe tornato alla normalità”…
Ma non sapeva ancora cosa le
serbava il futuro, cosa avrebbe sconvolto per sempre la sua vita.
Si chiuse la porta alle
spalle, ignara.
Continua…
Bene, è andata! ^^ Innanzitutto ringrazio di cuore
coloro che hanno avuto la forza di raggiungere la fine del capitolo!! Anche se
a dire il vero questo non è un vero e proprio capitolo…diciamo che è una
premessa.
Ho aggiunto solo riflessioni e se va tutto bene nel
prossimo capitolo (che voglio assolutamente fare il più lungo possibile) ci
saranno una marea di dialoghi…spero…credo…^^
Non so quanti capitoli verranno fuori. Devo ancora
organizzarmi!E’ la prima volta che scrivo una fan fiction, ho sempre letto e
commentato quelle degli altri!
Grazie a chi recensirà e a chi, comunque, apprezzerà
anche solo leggendo.
_Kapoch_