Tabella blu, prompt: ghiaccio
In fondo, era abbastanza palese
“C'è
qualcuno nella tua vita e io scoprirò chi è!”
dice Ino, con quella determinazione che non mette nel lavoro.
Sakura
rinuncia a leggere la circolare, giacché Yamanaka non ha
intenzione di darle pace.
In quel momento Naruto spalanca la porta
dello studio con un piede e trascina Kakashi dentro.
“Sakura
chan!” urla, contemporaneamente.
“Cos'è
successo?”
Sakura li raggiunge, mentre il jinchuuriki fa
sedere il maestro.
Ino accavalla le gambe e sbuffa, indolente e
insolente, Sasuke si appoggia allo stipite della porta e nessuno
fiata.
Sakura appiattisce la mano sui capelli grigi insanguinati e
applica chakra sulla ferita.
“Insomma, cos'è
successo?” ripete, adesso con un tono più duro.
“Naruto
ha una pessima tempistica,” dice Sasuke, scrollando le
spalle.
Lui sbuffa.
“E tu dov'eri, Sas'ke?” ringhia
lei.
Sasuke quasi cade da fermo, poi si acciglia, più
seccato con se stesso per quel nuovo timore di una Sakura arrabbiata
che per la mancanza di una legittima scusa.
Ino comunque gli
risparmia il disturbo.
“Vado a prendere del ghiaccio,
frontespaziosa,” sospira, prima di alzarsi e uscire. Naruto e
Sasuke la seguono.
Sakura si allontana da Kakashi per sbirciarne
l'espressione, ma lo trova a fissarle il seno. Lui sorride, lei
arrossisce.
“Testa di rapa...” la sente borbottare,
appena le cinge la vita.
È lei a tirargli giù la
maschera e ad avvicinarsi, lui alza soltanto il volto. Non sa se sia
colpa della botta alla testa, ma quelle labbra sanno ancora di
mirtillo.
La porta si spalanca nuovamente ed entrambi
s'irrigidiscono all'udire quel gemito sorpreso.
Sulla porta, Ino
ha un'aria sconvolta e gli occhi brillanti di malizia; Sakura prova a
fermarla, ma lei le lancia la borsa del ghiaccio e scappa.
Cammina
a due metri da terra: uno scandalo tale è capace di
risollevarle settimane di giornatacce e la soddisfazione aumenterà
appena avrà facce stupite davanti. Nella nebbia
dell'eccitazione, va a sbattere contro qualcosa.
Una volta,
scontrarsi con il petto di Uchiha le sarebbe piaciuto, ma adesso le
espressioni, sua e di Uzumaki, la turbano.
“Yamanaka,”
comincia Sasuke, “potresti voler cambiare villaggio.”
Ci
mette un po' per afferrare quelle parole, quando lo fa si volta
incredula verso Naruto.
“Non hai visto niente, e se hai
visto qualcosa faresti meglio a tenerlo per te!” bisbiglia il
jinchuuriki, puntandole un minaccioso dito contro.
Lei ridacchia
un po', senza fiato.
“State scherzando!” dice, “perché
no?” e la sua voce prende una sfumatura
petulante.
L'espressione di Sasuke si fa più burrascosa, ma
viene preceduto.
“Perché le faresti del male, Ino,”
dice Naruto, già più morbido. Il cipiglio severo di
Sasuke si sposta su di lui.
“Farebbe del male a entrambi,
stupido cretino.”
“Va bene, ok, ma... Ehy, perché
adesso te la prendi con me?”
Sasuke lo ignora per tornare a
fulminare l'altra.
“Tieni chiusa quella tua boccaccia,
Yamanaka.”
“Sì, Ino, niente pettegolezzi!”
si acciglia Naruto.
Lei, rimasta a bocca aperta, si riscuote in
tempo.
“Ok, ok!” strilla, a disagio, “accidenti,
a chi volete che lo vada a dire? Sono la sua migliore amica, sapete?”
E si dilegua.
500 parole
Erano 739 parole! Chessstrazio.
Scusate per la lunga attesa! Dovete sapere che non ho pronto nient'altro e che per questo stavo tergiversando, spero che l'ispirazione si rifaccia viva presto. (Stavo scrivendo una SasuSakuIta, intanto... Non chiedete, è meglio. ùù) Il titolo fa cacare, sì, amen.