Angolo
autrice
Eccomi, scusate il ritardo e le note frettolose, ma sto postando in extremis, ho un impegno ^^” Penso che il contesto s’intuisca: Vegeta e Gohan stanno per uscire dalla stanza. Perdonate – e fatemi notare – eventuali sviste, l’ho riletta un paio di giorni fa e piuttosto frettolosamente ^^” Grazie mille a ka93 e virginbell per le recensioni :D PS: Visto che sono una persona disgustosa, ne approfitto per pubblicizzare un'OS Vegeta/Gohan che ho appena pubblicato, se vi va di darci un'occhiata: "It will take a lifetime [before I love again]"
Disclaimer » Dragon Ball © Akira Toriyama.
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28. Uscita
« È ora… » mormorò Gohan, spostando il peso da un piede all’altro e fissando Vegeta, come in attesa di non sapeva cosa.
Il principe annuì leggermente e interruppe il suo allenamento, avvicinandosi il bambino e precedendolo verso la porta.
Gohan, mano a mano che si avvicinava, rallentò inconsciamente l’andatura, sentendosi un codardo ma non volendo comunque affrontare quello scontro.
Una parte di lui, quella egoista, che non voleva né poteva ascoltare, sarebbe semplicemente voluta rimanere là dentro per sempre, con Vegeta a tenergli compagnia, e lasciare che fossero altri a occuparsi di Cell, a salvare il mondo.
Perché lui era solo un bambino, e avrebbe voluto potersi permettere di piangere in un angolo mentre gli eroi combattevano.
« Che combini? » lo richiamò Vegeta, con un sopracciglio alzato. Solo allora Gohan si accorse di essersi fermato, e riprese a camminare, senza rispondere, lo sguardo basso e i piedi pesanti.
Il principe lo osservò, fermò davanti alla porta, per poi voltarsi e posare la mano sulla maniglia.
« Abbiamo la vittoria in pugno. » disse semplicemente, senza alcuna inclinazione particolare nella voce, ma Gohan la percepì come una rassicurazione e annuì leggermente, con un lieve sorriso.
Vegeta lo scorse con la coda dell’occhio e si sforzò di non ricambiare, mentre apriva la porta che li avrebbe condotti fuori di lì.
Gohan lo vide esitare un istante, per poi spostarsi di lato e fargli cenno di andare per primo.
Il bambino allargò il sorriso, precedendolo fuori.
Eccomi, scusate il ritardo e le note frettolose, ma sto postando in extremis, ho un impegno ^^” Penso che il contesto s’intuisca: Vegeta e Gohan stanno per uscire dalla stanza. Perdonate – e fatemi notare – eventuali sviste, l’ho riletta un paio di giorni fa e piuttosto frettolosamente ^^” Grazie mille a ka93 e virginbell per le recensioni :D PS: Visto che sono una persona disgustosa, ne approfitto per pubblicizzare un'OS Vegeta/Gohan che ho appena pubblicato, se vi va di darci un'occhiata: "It will take a lifetime [before I love again]"
Disclaimer » Dragon Ball © Akira Toriyama.
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28. Uscita
« È ora… » mormorò Gohan, spostando il peso da un piede all’altro e fissando Vegeta, come in attesa di non sapeva cosa.
Il principe annuì leggermente e interruppe il suo allenamento, avvicinandosi il bambino e precedendolo verso la porta.
Gohan, mano a mano che si avvicinava, rallentò inconsciamente l’andatura, sentendosi un codardo ma non volendo comunque affrontare quello scontro.
Una parte di lui, quella egoista, che non voleva né poteva ascoltare, sarebbe semplicemente voluta rimanere là dentro per sempre, con Vegeta a tenergli compagnia, e lasciare che fossero altri a occuparsi di Cell, a salvare il mondo.
Perché lui era solo un bambino, e avrebbe voluto potersi permettere di piangere in un angolo mentre gli eroi combattevano.
« Che combini? » lo richiamò Vegeta, con un sopracciglio alzato. Solo allora Gohan si accorse di essersi fermato, e riprese a camminare, senza rispondere, lo sguardo basso e i piedi pesanti.
Il principe lo osservò, fermò davanti alla porta, per poi voltarsi e posare la mano sulla maniglia.
« Abbiamo la vittoria in pugno. » disse semplicemente, senza alcuna inclinazione particolare nella voce, ma Gohan la percepì come una rassicurazione e annuì leggermente, con un lieve sorriso.
Vegeta lo scorse con la coda dell’occhio e si sforzò di non ricambiare, mentre apriva la porta che li avrebbe condotti fuori di lì.
Gohan lo vide esitare un istante, per poi spostarsi di lato e fargli cenno di andare per primo.
Il bambino allargò il sorriso, precedendolo fuori.