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Autore: Loki_Shuu    17/10/2014    3 recensioni
Supponiamo che Deidara, prima di tradire Iwa, avesse un'amica.
E se, dopo quattro anni di lontananza, lui e questa amica si rincontrassero?
E se si accendesse una piccola, piccolissima scintilla fra i due?
E cosa accadrebbe se gli Akatsukiani si mettessero in mezzo?
Per scoprirlo, non vi resta che leggere (se siete curiosi, altrimenti fate voi)!
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 5: Dopo quattro anni...

 

 

[Foresta delle Illusioni; ore 07:00]

 

No, vi prego, ditemi che è solo un orrendo incubo!

 

-Ih ih! Che bello! Sono così contento di andare in missione con il Senpai! Beacuse Tobi is a good boy!- esclama la mia nemesi, scoppiando in un'allegra risata.

 

Grrr... Kami!

Quanto lo detesto!

Ma non posso farci niente: lui il Capo mi ha mandato, e lui mi tengo!

Sospiro pesantemente.

 

-Forza, Tobi: è ora di andar... ma... che... che cavolo stai facendo?!-

 

-La bella lavanderina

che lava i fazzoletti

per i poveretti della città!

Fai un salto, - e lì inizia a saltellare -

fanne un altro,

fai una giravolta, - gira come una trottola -

falla un'altra volta!

Guarda in su,

guarda in giù... - esegue tassativamente le parole dell'orrida canzone -

 

Ah, qual'era l'ultima parte?

Ripeto mentalmente a memoria le parole.

Poi ricordo l'ultimo verso.

 

Sbianco.

 

No, impossibile... non lo farà davvero, giusto?!

E' una cavolata, non è possibile che quello lì sia scemo fino a questo punto!

 

- … dai un bacio a chi vuoi tu! <3 - termina con la sua vocetta stridula, poi si volta verso di me.

 

-Senpaiiiiiiii... !- cinguetta, avvicinandosi pericolosamente.

 

Sgrano gli occhi, e divento color lenzuolo.

 

-NO! IO... IO NON TE LO PERMETTERO'! STA LONTANO DA ME, BASTARDO! GUARDA CHE SONO ARMATO! PROVACI E TI FACCIO SALTARE IN ARIA!- grido terrorizzato.

-Ooooooh, suvvia, Senpai! E' solo un bacetto! E poi lo dice la canzone, e quel che dice lei è legge!- dice, facendosi ancora più vicino.

Poi sussulta, e inizia a gridare.

 

-Uuuuuuh! Senpai, un'esplosione! Un'esplosione!-

-Cosa?! Dove?! Dove?!-

-Proprio a 90° alla sua sinistra!-

Io subito mi volto come mi ha detto: grosso errore.

Tempo di girarmi e...

 

SMACK... ! <3

 

-Ih ih! Ecco fatto! Non c'è voluto molto, vero?-

 

Solo qualche secondo dopo, mi rendo conto di quel che è successo.

Una vena comincia a pulsare insistentemente sulla mia fronte, mentre intorno a me inizia a formarsi un'aura omicida.

Dalla mia bocca esce un ringhio.

 

- … Tobi, comincia a scappare... .-

 

Lui non se lo fa ripetere due volte.

 

- … KHIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-

 

***

 

KAAAAAAABOOOOOOOOOOOOOOOOOM!

 

- UUUAAAAAAAAAAAAAAAAH! BUT TOBI IS A GOOD BOYYYYYYY!-

 

Spalanco gli occhi, spaventata, e salto in piedi.

Vedo Kurotsuchi fare lo stesso.

Ci staranno attaccando?!

Sarà... ma io non vedo nessuno qui...

- Che strano... eppure quella era chiaramente un'esplosione, e poi mi è sembrato anche di sentire l'urlo di qualcuno... - fa la mia compagna, pensierosa. - Lo penso anch'io... l'esplosione c'è stata di sicuro, dell'urlo non sono sicura: c'era troppa confusione... .-

-Pensi che sia opera di quei banditi?-

-E' molto probabile, anche perché non credo possano esserci altre persone oltre a noi e loro in questo posto.-

-Sì, però... non so... non sono convinta... -

Sospiro.

-Nemmeno io, a dire il vero... . E' da quando siamo partite che ho una strana sensazione, come se stia per accadere qualcosa... - mormoro, pensosa.

-Be', anche se fosse, che potremmo farci? Noi non prevediamo certo il futuro, e non possiamo essere pronte a tutto. Non credi?-

-Mmm... -

Annuisco col capo.

-Io penso che sia meglio controllare, comunque.- considero poi.

-Sì, hai ragione. Andiamo!-

-Sarà meglio dividerci, però: in questo modo copriremo una zona maggiore.-

-D'accordo! Ci rivediamo qui tra due ore!-

-Bene!-

Detto questo, spicco un salto su un ramo e mi dirigo verso il luogo dove ho sentito

la strana esplosione: ho uno strano presentimento.

E' come una sorta di campanello che cerca di avvertirmi di qualcosa.

Chissà, forse sto andando incontro alla morte, ma, se non lo faccio, non lo saprò mai.

E poi sono un ninja: devo essere pronta a morire per il mio paese.

Avvicinandomi, inizio a sentire delle voci.

 

-Ma come ti è saltato in mente, razza di idiota?!-

-Ma... ma... Toby is a good boy!-

-Che cazzo me ne frega se sei un bravo ragazzo?! Non provarci mai più, demente!-

-Ma... Senpai... -

-TACI!-

 

Ah, sembra che qualcuno stia litigando...

Mi fermo a qualche metro di distanza dai due e, nascosta tra le fronde, inizio a studiarli.

Sono due ragazzi, entrambi alti e magri, credo, sotto le loro cappe nere a nuvole rosse... piuttosto familiari, ma non riesco a ricordare dove ne ho sentito parlare... .

Uno è biondo con gli occhi azzurri, mentre l'altro è moro e una maschera arancione gli copre il volto.

Con un sussulto, mi rendo conto: gli stessi capelli che sembrano tessuti con i raggi del sole, gli stessi occhi color cielo...

No, non può essere...

Che lui sia davvero... ?

Trattengo il respiro.

D'accordo, c'è un solo modo per esserne sicuri: le bocche.

Se sulle sue mani vedrò delle bocche, allora sarà davvero lui.

E per vederle bene, senza rischiare di sbagliare...

 

***

 

-Tobi, idiota, prova a starmi a più di tre metri di distanza e vedrai le stelle... da molto vicino!-

-Sìììììììì! Che bello! Tobi adora le stelle, perché Tobi is a good boy!-

-Ehm... guarda che era una minaccia... -

-Ah, mi scusi, Senpai, Tobi è stato maleducato. Volevo dire: noooooo! La prego, le stelle noooooo! Risparmi Tobi: è un così bravo ragazzo!- esclama il cretino, cadendo in ginocchio.

-Ora va meglio!-

Muhahahahah!

Ora sì che mi sento onnipotente!

 

-Ehi, tu!- mi sento chiamare da dietro.

Mi volto.

Davanti a me, una ragazza dai lunghi capelli viola e gli occhi verdi mi fissa.

Ha un iris tra le ciocche.

-Io?- chiedo, stranito: ma che vuole questa, ora?

-Combatti con me!-

-Eh? Perché?-

-Perché lo dico io!-

 

Cosa cosa cosa?!

Come osa questa mocciosa parlarmi con quel tono?!

-Ehi, bellezza, forse non sai con chi hai a che fare... .- dico, soghignando.

-Chi lo sa? Forse sì, forse no!-

-Ma sentitela! E va bene, ragazzina, se lo desideri tanto, vedrai la vera arte!-

La vedo sussultare.

Be', poco importa: se l'è cercata!

 

***

 

Arte, ha detto.

Possibile che sia davvero lui?

In fondo, sono molto simili, e anche il modo di parlare è lo stesso.

Forse...

 

-Prendi questo, mocciosa!-

 

Non mi dà nemmeno il tempo di formulare il pensiero, mi attacca direttamente, proprio come avrebbe fatto lui.

Mi lancia contro una strana statua bianca, sembra un uccello, ed è enorme.

-Ma cosa... ?- non ho il tempo di dire altro.

 

Una fragorosa esplosione, violentissima, così tanto che non posso fare a meno di essere sbalzata via.

Senza nemmeno rendermene conto, inizio a gridare così forte che credo di perdere la voce.

Dopo qualche secondo, sono in caduta libera da... forse... venti metri di altezza?

Il mio corpo non risponde più.

Di sicuro il contraccolpo mi ha rotto qualche osso.

Come faccio adesso?

Ho gli occhi socchiusi, non riesco a vedere bene su cosa sto precipitando, anche perché sono girata verso il cielo.

Non so nemmeno se riuscirò a sopravvivere all'impatto.

Dalla mia gola non esce più neanche un gemito: l'aria che mi penetra in velocità nei polmoni mi impedisce persino di urlare.

Nonostante ciò, non sto provando paura.

No, in effetti, non sto provando niente.

Le grida sono solo un riflesso involontario.

In questo momento, vorrei accertarmi dell'identità di quel ragazzo dai capelli biondi.

Non sono riuscita a vedere le sue mani in tempo.

So solo che non voglio morire con il dubbio.

Anzi, io non voglio proprio morire!

Non prima di aver salutato tutte le persone che mi hanno aiutata, tutti i miei amici...

Ah, e poi c'è un'altra persona che vorrei salutare, ma non è Deidara-san.

 

-Kaito-kun... - riesco a sussurrare, prima di sentire i rami degli alberi frustarmi la schiena.

Sento i miei abiti, già bruciacchiati dall'esplosione, lacerarsi ulteriormente.

 

Poi... il buio.

 

***

-Deidara-senpai, non pensate di aver esagerato un po'?-

-Tsk... taci, idiota! E' stata lei ha provocarmi!-

 

Anche se non l'ho detto al demente, mi sono alzato in volo con una mia creazione apposta per cercarla.

Non so perché, ma ho la sensazione di conoscere quella ragazza.

I suoi capelli viola sono così familiari... per non parlare dei suoi occhi color dell'erba!

E quell'iris mi ricorda qualcosa... .

 

Sto giusto cercando di capire perché quel fiore mi fosse tanto familiare, quando vedo una persona stesa scompostamente a terra, in un punto indefinito della foresta.

Sembra che Tobi non l'abbia notata.

 

-Ehi, io scendo a dare un'occhiata laggiù, tu torna subito alla radura dove eravamo prima, capito?-

-Signorsì signore! Ehm... Senpai!-

Ignorandolo completamente, salto giù dall'uccello, che subito cambia direzione e torna indietro.

Dopo essere atterrato su uno dei rami più alti, scendo saltando qua e là fra le fronde fino ad arrivare a terra.

Lei è stesa poco lontano da me.

Mi avvicino lentamente e, dopo averla raggiunta, la guardo con attenzione.

Ha gli occhi chiusi e le labbra socchiuse, i capelli sparsi sul terreno ed è girata su un fianco.

Dire che i suoi vestiti sono rovinati sarebbe un eufemismo: del top e della gonna è rimasto ben poco!

Non posso fare a meno di ridacchiare.

Ops!

Colpa del mio piccolo fuoco d'artificio.

Forse ho un po' esagerato?

Mi chino su di lei e la scuoto per le spalle.

-Ehi! Ehi! Sei viva?- chiedo alzando il tono della voce.

Dapprima, lei sembra mugugnare qualcosa, poi socchiude lentamente gli occhi.

Mi guarda con uno sguardo debole e stanco.

Sembra sussultare per un momento, poi sussurra parole in modo così fioco che mi devo avvicinare ulteriormente per sentirla.

 

-Lo sapevo... che eri tu... avevo ragione... - dice, tossendo leggermente.

 

Ma di cosa parla?

La fisso con aria interrogativa.

 

-Ancora... non mi riconosci... Deidara… san?

 

Al che io sussulto.

C'era solo una persona che mi chiamava così, alla Roccia.

Rivolgo uno sguardo al suo copri fronte, che le fa da cintura.

E lì, anche se coperto di fuliggine, si riesce comunque a intravvedere un segno.

 

Iwa.

 

Solo ora, finalmente, capisco.

Non è possibile.

Tutto avrei immaginato, meno che questo.

Non dopo quattro lunghi anni... .

Il mio volto stupito si distende in un sorriso.

 

-Sei davvero l'ultima persona che mi sarei aspettato di incontrare... Ayame-chan... -

 

 

DALL'AUTRICE:

Et voilà!

DeiDei e Aya-chan si sono incontrati!

FINALMENTE, mi viene da dire!

Oh, e a proposito di dire... non ne ho idea!

A pensarci bene, lo spazio autrice è completamente inutile! Sigh! T.T

Vabbuo, pazienza!

Scusate se ho aggiornato solo ora!

Sapete com'è: poca ispirazione + poca voglia + poco tempo = che ho sfornato il capitolo solo ora! -.-

Be', direi che è ora per me di eclissarsi!

Ciao ciao!

Ci vediamo al prossimo capitolo!

 

By Noemina2001

 

  
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