Capitolo
2: Abbracci
Semir è stato portato via. Sono nascosto nel deposito prove da dieci
minuti. Mi sento come un leone in gabbia.
Penso di aver percorso chilometri facendo avanti e indietro in questa
stanzetta. È un caldo infernale. Eppure fuori saranno si e no 5 gradi.
Non credevo che fosse così complicato fingersi morto.
A quest'ora Hartmut starà controllando il comando, in
modo da evitare altre intrusioni nel sistema.
Stai calmo Ben.
Avrei bisogno di un sacco da prendere a pugni. Mi siedo a terra scivolando la
schiena contro il muro.
Sospiro.
Perché?
Perché proprio Semir?
Come si fa a rapire due bambine così piccole con la loro mamma? Perché non
hanno tentato di uccidermi e basta?
Appoggio la testa alla parete e sospiro, di nuovo. Oggi ho avuto paura. Una
delle poche volte nella mia carriera in cui davvero ho avuto paura. Ma non per
me. Non avevo certo il timore che Semir mi sparasse.
Ho avuto paura quando ho visto il terrore nei suoi occhi. Vederlo così
disperato, con la pistola puntata verso di me senza capirne il motivo, così
tormentato da rivolgere poi l'arma alla sua testa. Pur di salvare la mia vita
ha pensato di uccidersi. Mi sono sentito impotente, incapace.
Non è stata una bella sensazione.
Mi stropiccio il viso con la mano e cerco di recuperare concentrazione e
lucidità. Le bambine ed Andrea devono ancora essere salvate, questa storia non
è finita; non posso permettermi che le emozioni abbiano il sopravvento.
Per la seconda volta nell'arco della giornata la Kruger piomba vicino a me ed
io non me ne accorgo. Sono ancora con gli occhi chiusi quando mi sfiora il
braccio: << Ben tutto bene? >> Sono rare le volte in cui mi chiama
per nome. Ha quasi un tono dolce; ma è davvero il mio capo?
Comunque non rispondo alla domanda; non lo so neanch'io come mi sento.
Mi alzo in piedi e le chiedo: << Hartmut ha
finito? Possiamo prepararci per entrare in azione? >>
<< Il comando è pulito ed inviolabile. Però prima di presentarsi di là
devo dare una spiegazione ai ragazzi. Mi aspetti nel corridoio >> annuisco
e si dirige verso l'atrio, io la seguo a ruota. Prima di fare il suo ingresso
nella sala principale si volta verso di me:
<< Mi sono permessa di avvisare la sua famiglia..>>
Porca miseria lo avevo rimosso!
<< ..ho immaginato che non avesse avuto tempo di farlo. Spero non le
dispiaccia >>
<< Affatto >> rispondo << anzi grazie..>>
Questa volta è lei che rimane in silenzio. Ci guardiamo negli occhi. Non riesco
bene a leggere il suo sguardo. Capisco che non sono l'unico ad aver passato una
brutta giornata, ma c'è dell'altro: stanchezza, preoccupazione, rabbia ma anche
un velo di ammirazione.. verso di me? È tutto così....strano. Devo aver
picchiato la testa quando sono caduto.
<< Ben >> ancora per nome << lo sa che non tutti avrebbero
fatto quello che lei sta facendo per Semir, vero?
>>.
La domanda non mi stupisce più di tanto << In realtà avrei potuto fare di
più.. come rendermi conto da stamani che qualcosa non andava >>
<< Non dica scemenze Jager >> eccolo il
tono risoluto di sempre. Mi ha chiamato per cognome, non mi è sfuggito.
<< Semir forse sarebbe stato più sveglio..
>>
<< Ben, per favore.. >>
Resto zitto, non rispondo subito.
<< Di una cosa sono certo: sicuramente avrebbe fatto lo stesso per me.
Senza nemmeno pensarci. Semir non è solo un collega..>>
<< Io questa la chiamo famiglia >> mi lascia di stucco.
<< Torno subito>> mi dà un colpetto sul braccio e sparisce dalla
mia vista.
Rimango come un pesce lesso.
Non me l'aspettavo.
Allora anche Kim Kruger sotto quell'armatura e quel
corpo fantastico ha un cuore che batte!
Mi sfugge un sorriso e resto in attesa di poter tornare attivo. Da questo punto
posso vedere Susanne, sconvolta è dir poco, mi si
stringe il cuore vederla così. Sta ancora singhiozzando. Immagino ci sia anche
Jenny da qualche parte, ma non riesco a vederla. Che aria pesante nel
commissariato, è tutto troppo silenzioso.
<< Avrei bisogno della vostra attenzione >> esordisce la Kruger
<< Diter per favore chiuda a chiave la porte
esterna, nessuno deve entrare >>
<< Signori so che tutta questa storia vi ha sconvolto. Mi dispiace per
come vi sentite e so che forse ci maledirete per quello che sto per dirvi. Ma
davvero non avevamo alternative per risolvere questo caso nel migliore dei
modi...>>
<< Nel migliore dei modi?!?!>> Jenny << Capo Ben è morto! È morto!! >>
Ok basta con le parole, adesso è troppo. Non ce la faccio più.
<< Non direi proprio morto..>> entro nel salone ed abbozzo un
sorriso per alleggerire l'aria pesante che si è creata. Venti paia di occhi
sono su di me. << Ciao ragazzi >>
<< Been >> Susanne
mi è subito al collo << Sapevo che Semir non
avrebbe mai potuto ammazzarti! Non ci potevo credere. Eppure alla tv era così
reale.. >>
<< E' proprio quello che volevamo >> le rispondo sorridendo
<< Stavo dicendo..>> riprende la Kruger tirandomi un'occhiataccia
<< Siamo stati costretti a costruire questa messa in scena per evitare
che la moglie e le bambine di Gerkhan venissero
uccise. Gli hanno ordinato di uccidere Ben in cambio della loro
vita. Così hanno ottenuto quello che volevano.>>
<< Dobbiamo sfruttare il vantaggio che abbiamo sui fratelli Raisser.>> intervengo << Semir
mi ha detto che Stephen ha un cellulare in carcere con il quale comunica con il
fratello. Basta localizzare il segnale al momento della chiamata che sicuramente
farà appena entrerà in contatto con Semir >>
<< E come facciamo?>> chiede Susanne.
<< Semir ha un rilevatore ed Hartmut farà il resto.. >>.
Non mi sfugge l'occhiataccia di Jenny verso il tecnico.
<< Ma riusciremo a fermarli in tempo? Voglio dire dobbiamo partire dal
comando e raggiungere chissà quale posto...>> osserva Diter.
<< Abbiamo giá un'idea. Semir
oggi ha scoperto dove venivano nascoste Andrea e le bambine. Era quasi riuscito
a portarle in salvo ma è stato scoperto..>>
<< E non è stato ucciso?>>
<< No, prima doveva uccidere me...>>
<< Cosa le fa pensare che non si siano spostati? >> mi chiede la Kruger
<< Se hanno creduto a ciò che hanno visto alla tv, non vedo il motivo di
trasferirsi .. >>
<< Ok, mi fido del suo istinto. Dobbiamo prepararci per l'operazione. Jager lei sarà con la squadra speciale pronto a liberare
gli ostaggi e catturare Raisser. Diter,
Jenny: voi con me al carcere. Tra un quarto d'ora si va in scena! >>.
Il commissariato prende di nuovo vita. È come se avesse ripreso a respirare.
C'è fermento, agitazione e determinazione. Finito il discorso del capo sono
tornati tutti alla propria postazione, tranne Jenny. Sono ancora nel centro
della stanza, diversi collegi mi hanno dato una pacca sulla spalla, qualcuno mi
ha detto "bentornato". Sono tutti un po' più sollevati, in parte mi
fa piacere il loro affetto, in parte so che hanno passato delle brutte ore.
Soprattutto Jenny; è ancora qui davanti a me e mi fissa con rabbia. Ha una
lacrima che le riga il volto. Che faccio? Mi avvicino? Ma non so bene cosa
dirle, opto per essere scontato: << Jenny mi dispiace, tanto..io...noi..abbiamo pensato
che fosse meglio non parlarne...il comando era sotto controllo, non potevo rischiare..>>
Ed ecco che sento un bruciore tremendo sulla guancia: arriva un
schiaffo!
Aia anche questo fa male però!
<< Hai la minima idea di cosa ho provato nel vedere Semir spararti due colpi
al cuore e poi te praticamente morto in un lago di sangue? Hai idea di come
sono stata male? >>
Abbasso lo sguardo, colpevole.
<< Perdonami >> mi gioco la carta dell'espressione a cane bastonato,
di solito funziona sempre con le donne ed a volte anche con Semir..
<< Al diavolo...così non vale però!>> il suo volto si illumina con
un sorriso e mi abbraccia. Bingo! Ce l'ho fatta!
Ricambio l'abbraccio e mi viene da ridere, Jenny se ne accorge
<< sei divertito? >>
<< Si, perché credo di non aver mai ricevuto così tanti abbracci in un
giorno..>>
Mi sorride.
<< Jenny vedi di parlare con Hartmut. Lui
sapeva, ma non c'entra niente con tutto questo, non merita tenergli muso
>>
<< Ok >> risponde dopo un pò <<
Adesso però vai...sai cosa devi fare..>>
Ciao a tutti,
eccomi con un nuovo
capitolo. Ancora un viaggio tra le sensazioni di Ben, spero di non essermi
fatta prendere troppo la mano, ma confesso che mi sono divertita parecchio a
scriverlo.
Sicuramente ci sarà un
nuovo capitolo, manca ancora la parte finale dell’episodio.
Ringrazio tutti coloro
che si sono fermati a leggere, anche senza aver lasciato un segno, ed un grazie
particolare a Maty, Chiara e _chlo
per aver lasciato una recensione: grazie, grazie, grazie!
Buon fine settimana a
tutti
A presto
Baci
Tinta87