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Autore: tinta87    17/10/2014    2 recensioni
Ben e Semir. Uno contro l'altro. Come ci si sente a dover inscenare la propria morte per salvare la vita delle persone che consideri la tua famiglia?
Parte dell'episodio "Uno contro l'altro" visto con gli occhi, la testa ed il cuore di Ben.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Jager, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Abbracci

 


Semir è stato portato via. Sono nascosto nel deposito prove da dieci minuti. Mi sento come un leone in gabbia. 
Penso di aver percorso chilometri facendo avanti e indietro in questa stanzetta. È un caldo infernale. Eppure fuori saranno si e no 5 gradi. 
Non credevo che fosse così complicato fingersi morto. 
A quest'ora Hartmut starà controllando il comando, in modo da evitare altre intrusioni nel sistema. 
Stai calmo Ben.
Avrei bisogno di un sacco da prendere a pugni. Mi siedo a terra scivolando la schiena contro il muro. 
Sospiro. 
Perché?
Perché proprio Semir? 
Come si fa a rapire due bambine così piccole con la loro mamma? Perché non hanno tentato di uccidermi e basta? 
Appoggio la testa alla parete e sospiro, di nuovo. Oggi ho avuto paura. Una delle poche volte nella mia carriera in cui davvero ho avuto paura. Ma non per me. Non avevo certo il timore che Semir mi sparasse. Ho avuto paura quando ho visto il terrore nei suoi occhi. Vederlo così disperato, con la pistola puntata verso di me senza capirne il motivo, così tormentato da rivolgere poi l'arma alla sua testa. Pur di salvare la mia vita ha pensato di uccidersi. Mi sono sentito impotente, incapace.

Non è stata una bella sensazione.
Mi stropiccio il viso con la mano e cerco di recuperare concentrazione e lucidità. Le bambine ed Andrea devono ancora essere salvate, questa storia non è finita; non posso permettermi che le emozioni abbiano il sopravvento.
Per la seconda volta nell'arco della giornata la Kruger piomba vicino a me ed io non me ne accorgo. Sono ancora con gli occhi chiusi quando mi sfiora il braccio: << Ben tutto bene? >> Sono rare le volte in cui mi chiama per nome. Ha quasi un tono dolce; ma è davvero il mio capo?
Comunque non rispondo alla domanda; non lo so neanch'io come mi sento.
Mi alzo in piedi e le chiedo: << Hartmut ha finito? Possiamo prepararci per entrare in azione? >>
<< Il comando è pulito ed inviolabile. Però prima di presentarsi di là devo dare una spiegazione ai ragazzi. Mi aspetti nel corridoio >> annuisco e si dirige verso l'atrio, io la seguo a ruota. Prima di fare il suo ingresso nella sala principale si volta verso di me:     << Mi sono permessa di avvisare la sua famiglia..>>
Porca miseria lo avevo rimosso!
<< ..ho immaginato che non avesse avuto tempo di farlo. Spero non le dispiaccia >>
<< Affatto >> rispondo << anzi grazie..>>
Questa volta è lei che rimane in silenzio. Ci guardiamo negli occhi. Non riesco bene a leggere il suo sguardo. Capisco che non sono l'unico ad aver passato una brutta giornata, ma c'è dell'altro: stanchezza, preoccupazione, rabbia ma anche un velo di ammirazione.. verso di me? È tutto così....strano. Devo aver picchiato la testa quando sono caduto. 
<< Ben >> ancora per nome << lo sa che non tutti avrebbero fatto quello che lei sta facendo per Semir, vero? >>. 
La domanda non mi stupisce più di tanto << In realtà avrei potuto fare di più.. come rendermi conto da stamani che qualcosa non andava >>
<< Non dica scemenze Jager >> eccolo il tono risoluto di sempre. Mi ha chiamato per cognome, non mi è sfuggito. 
<< Semir forse sarebbe stato più sveglio.. >>
<< Ben, per favore.. >>
Resto zitto, non rispondo subito.
<< Di una cosa sono certo: sicuramente avrebbe fatto lo stesso per me. Senza nemmeno pensarci. Semir non è solo un collega..>>
<< Io questa la chiamo famiglia >> mi lascia di stucco.
<< Torno subito>> mi dà un colpetto sul braccio e sparisce dalla mia vista. 
Rimango come un pesce lesso. 
Non me l'aspettavo. 
Allora anche Kim Kruger sotto quell'armatura e quel corpo fantastico ha un cuore che batte!
Mi sfugge un sorriso e resto in attesa di poter tornare attivo. Da questo punto posso vedere Susanne, sconvolta è dir poco, mi si stringe il cuore vederla così. Sta ancora singhiozzando. Immagino ci sia anche Jenny da qualche parte, ma non riesco a vederla. Che aria pesante nel commissariato, è tutto troppo silenzioso.
<< Avrei bisogno della vostra attenzione >> esordisce la Kruger
<< Diter per favore chiuda a chiave la porte esterna, nessuno deve entrare >>
<< Signori so che tutta questa storia vi ha sconvolto. Mi dispiace per come vi sentite e so che forse ci maledirete per quello che sto per dirvi. Ma davvero non avevamo alternative per risolvere questo caso nel migliore dei modi...>>
<< Nel migliore dei modi?!?!>> Jenny << Capo Ben è morto! È morto!! >>
Ok basta con le parole, adesso è troppo. Non ce la faccio più.
<< Non direi proprio morto..>> entro nel salone ed abbozzo un sorriso per alleggerire l'aria pesante che si è creata. Venti paia di occhi sono su di me. << Ciao ragazzi >>
<< Been >> Susanne mi è subito al collo << Sapevo che Semir non avrebbe mai potuto ammazzarti! Non ci potevo credere. Eppure alla tv era così reale.. >>
<< E' proprio quello che volevamo >> le rispondo sorridendo
<< Stavo dicendo..>> riprende la Kruger tirandomi un'occhiataccia << Siamo stati costretti a costruire questa messa in scena per evitare che la moglie e le bambine di Gerkhan venissero uccise. Gli hanno ordinato di uccidere Ben in cambio della loro
vita. Così hanno ottenuto quello che volevano.>>
<< Dobbiamo sfruttare il vantaggio che abbiamo sui fratelli Raisser.>> intervengo << Semir mi ha detto che Stephen ha un cellulare in carcere con il quale comunica con il fratello. Basta localizzare il segnale al momento della chiamata che sicuramente farà appena entrerà in contatto con Semir >>
<< E come facciamo?>> chiede Susanne.
<< Semir ha un rilevatore ed Hartmut farà il resto.. >>.
Non mi sfugge l'occhiataccia di Jenny verso il tecnico.
<< Ma riusciremo a fermarli in tempo? Voglio dire dobbiamo partire dal comando e raggiungere chissà quale posto...>> osserva Diter.
<< Abbiamo giá un'idea. Semir oggi ha scoperto dove venivano nascoste Andrea e le bambine. Era quasi riuscito a portarle in salvo ma è stato scoperto..>>
<< E non è stato ucciso?>>
<< No, prima doveva uccidere me...>>
<< Cosa le fa pensare che non si siano spostati? >> mi chiede la Kruger
<< Se hanno creduto a ciò che hanno visto alla tv, non vedo il motivo di trasferirsi .. >>
<< Ok, mi fido del suo istinto. Dobbiamo prepararci per l'operazione. Jager lei sarà con la squadra speciale pronto a liberare gli ostaggi e catturare Raisser. Diter, Jenny: voi con me al carcere. Tra un quarto d'ora si va in scena! >>.

Il commissariato prende di nuovo vita. È come se avesse ripreso a respirare. C'è fermento, agitazione e determinazione. Finito il discorso del capo sono tornati tutti alla propria postazione, tranne Jenny. Sono ancora nel centro della stanza, diversi collegi mi hanno dato una pacca sulla spalla, qualcuno mi ha detto "bentornato". Sono tutti un po' più sollevati, in parte mi fa piacere il loro affetto, in parte so che hanno passato delle brutte ore. Soprattutto Jenny; è ancora qui davanti a me e mi fissa con rabbia. Ha una lacrima che le riga il volto. Che faccio? Mi avvicino? Ma non so bene cosa dirle, opto per essere scontato: << Jenny mi dispiace, tanto..io...noi..abbiamo pensato che fosse meglio non parlarne...il comando era sotto controllo, non potevo rischiare..>> 

Ed ecco che sento un bruciore tremendo sulla guancia: arriva un schiaffo!
Aia anche questo fa male però!
<< Hai la minima idea di cosa ho provato nel vedere Semir spararti due colpi al cuore e poi te praticamente morto in un lago di sangue? Hai idea di come sono stata male? >>
Abbasso lo sguardo, colpevole. 
<< Perdonami >> mi gioco la carta dell'espressione a cane bastonato, di solito funziona sempre con le donne ed a volte anche con Semir..
<< Al diavolo...così non vale però!>> il suo volto si illumina con un sorriso e mi abbraccia. Bingo! Ce l'ho fatta!

Ricambio l'abbraccio e mi viene da ridere, Jenny se ne accorge << sei divertito? >>
<< Si, perché credo di non aver mai ricevuto così tanti abbracci in un giorno..>>
Mi sorride.
<< Jenny vedi di parlare con Hartmut. Lui sapeva, ma non c'entra niente con tutto questo, non merita tenergli muso >>
<< Ok >> risponde dopo un << Adesso però vai...sai cosa devi fare..>>

 

 

 

 

Ciao a tutti,

eccomi con un nuovo capitolo. Ancora un viaggio tra le sensazioni di Ben, spero di non essermi fatta prendere troppo la mano, ma confesso che mi sono divertita parecchio a scriverlo.

Sicuramente ci sarà un nuovo capitolo, manca ancora la parte finale dell’episodio.

Ringrazio tutti coloro che si sono fermati a leggere, anche senza aver lasciato un segno, ed un grazie particolare a Maty, Chiara e _chlo per aver lasciato una recensione: grazie, grazie, grazie!

Buon fine settimana a tutti

A presto

Baci

Tinta87

   
 
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