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Autore: xaki    17/10/2014    1 recensioni
Sofferenza, rabbia, dolore, sfiducia, grasso...attenzione sono presenti scene di autolesionismo, tema trattato : Anoressia
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo due
 
La campanella finalmente suonò, erano oramai le unidici di sera e anche il mio stomaco se ne stava accorgendo, certo ora ero votata al digiuno, ma questo non significava che non potessi avere fame! Comunque decisi di resistere e seguì la mia tutor fuori dall’aula. Passammo attraverso il corridoio e ci ritrovammo di nuovo nella stanza. La ragazza si fermò sulla porta e con la sua solita aria da : tu sei una merda e io invece sono una cazzo di dea mi disse: “ Dietro la porta di ingresso c’è una bilancia, pesati e dimmi che hai almeno perso venti grammi”.
Lo feci, aspettando il risultato con ansia : 72,9… La ragazza mi guardò decisamente male…
“Che schifo…Allora la sveglia è alle 8 e la prima lezione è alle 9, cerca di dormire che si dimagrisce.” E poi senza neanche guardarmi se ne andò.
Oramai ero abituata al tono di disprezzo nella voce di chi mi parlava, solo non ne capivo molto il senso. Mi avvicinai al mio letto e finalmente mi coprì con la coperta…Gli altri ragazzi erano tutti silenziosi, alcuni erano già a letto altri invece stavano a fare addominali e altri ancora leggevano. Anche io volevo leggere!!! Mi alzai e andai verso il ragazzo nel letto davanti al mio, anche perché avevo voglia di fare conversazione…
“Cosa leggi?”
Fu il primo a rispondermi con un tono che sfiorava il triste e il dolce.
“Ho chiesto alla mia insegnante di Resistenza se aveva un libro dove potessi imparare qualcosa in più.” O bene! Almeno ti facevano leggere…anche se mi chiesi che senso avesse un libro sulla corsa, cioè ok, ma è difficile riuscire a imparare qualcosa di così pratico, in un libro, ma almeno era sempre meglio che non fare nulla.
“Me lo presti?” gli chiesi alla fine con gli occhioni dolci.
“Senti te lo posso dare poi? Perché ho l’esame domani”
“Esame?” Cooosa? C’erano pure gli esami?
“Sì, per passare ai Nuovi…così almeno mi cambiano il nome…”
“Il nome?” Io sinceramente mi sentivo decisamente spaesata, cosa voleva dire? Un senso di gioia iniziò ad invadere il mio animo nel sapere che forse non sarei dovuta rimanere Obesa Solitaria per sempre.
“Già per ogni livello lo fanno…anche se diciamo che tra i Nuovi e i Novelli non cambiano molto.” Sospiro e infine disse: “Scusami ora devo assolutamente dormire”
“Sì certo…” Ritornai nel mio letto, un po’ confusa…Sul regolamento non c’era scritto di esami, del fatto che ti cambiassero il nome…Mi misi sotto le coperte piena di domande e dopo tanto tempo che rimuginavo sulla giornata, capì che non sarei riuscita molto a dormire, ma dato che faceva dimagrire, tentare non poteva fare male. Quindi iniziai a ripetermi( chi di noi non lo ha fatto?): addormentati, addormentati,addormentati,addormentati, devi dormire perché domani è una giornata dura, dormi, dormi, dormi…Ovvio che non ci riuscì nemmeno per due secondi. Perciò decisi di uscire dal letto e sgattaiolare fuori. Appena mi avvicinai alla porta successe una cosa davvero inquietante: la ragazza che la mattina mi aveva chiesto quale fosse il mio nome, urlò svegliando probabilmente tutti quanti : “MA DOVE CAZZO STAI ANDANDO?” Mi presi uno spavento!!!! Mi girai verso di lei e pensai a una scusa…quella che usano tutti : “ Sto andando in bagno!” Io non la vedevo bene perché era semi buio e perciò feci un salto quando me la ritrovai davanti.
“non ti hanno detto che NON puoi andare in bagno la sera?” Pure? Fantastico!
“E perché vossignoria? Chi sei tu per dirmelo??” Le feci il verso.
“Perché io sono il capogruppo! Di questo gruppo!” Mi mancavano troppi pezzi…perché era lei il capogruppo? La risposta arrivo subito.
“Perché è da tempo che sono qui, dato che appena sono arrivata dovevo perdere più di 100 kg!”
Uau…ora sembrava quasi normale…incredibile! Non dissi nulla, non avrebbe avuto nessun senso contraddire l’autorità …e me ne ritornai a letto. Non chiusi occhio ma mi sentì quasi sollevata che qualcun altro era arrivato che pesava più di me.
Mi stavo per assopire quando…Le leggi di Ana!!! Dovevo impararle a memoria per il giorno dopo!!!! Presi il regolamento e mi misi a studiare.
 
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NIOOONIOOONIOOOONIOOOOO
Devo dire che rischiai di avere un infarto quando la “sveglia” suonò, sembrava più l’allarme antincendio che una sveglia!
Le luci si accesero e nonostante i miei occhi fossero aperti dovetti richiuderli, oramai erano abituati al buio. Alla fine li aprì e mi alzai dal letto con lo stomaco che gorgogliava da morire, sentì subito freddo e mi ricordai che non avrei avuto vestiti per un milione di altri giorni.
Mi ricordai che non sapevo assolutamente cosa fare: se ci si lavava(lo spero bene!), se si faceva colazione, quando avrei incontrato la mia tutor…Non sapevo nulla. La cosa più ovvia da fare sarebbe stata quella di guardare cosa stessero facendo gli altri, ma vidi all’ingresso la mia “adorabile” tutor, vestita di bianco come sempre. Andai verso di lei.
“Allora schifo? Come va?” Le avrei dato davvero molto volentieri un pugno…il suo tono da so-tutto-io , la sua arroganza, il suo modo di guardarmi…Mi dava fastidio TUTTO di lei. Non le dissi nulla e mi limitai a fare una faccia davvero scura.
“Tanto per cominciare devi lavarti perché PUZZI, il grasso fa sudare  cara la mia Obesa Solitaria”
A stupendo un’altra di quelle sue battute del cazzo.
“Certo” Mi limitai a dire.
“Ora ti porto dove ci sono le docce…e poi andiamo a fare “colazione” ” La parola colazione l’aveva pronunciata con fare molto ironico.
Passammo il corridoio e finalmente arrivammo al solito bagno. Non me ne ero accorta prima, ma era decisamente grande per avere sono un bagno per i pro-ana e uno per i novelli. Non eravamo da sole, c’erano anche altri grassi come me insieme ai loro tutor davvero bastardi. Ad un certo punto la mia, mi disse :” Resta qui” e uscì. Lo fecero anche tutti gli altri e nel bagno rimanemmo solo noi novelli e capì il perché poco dopo: dal soffitto scesero delle docce che iniziarono a sparare acqua prima gelata e subito dopo bollente, andò avanti in questo modo per un quarto d’ora. Alla fine mi sentivo davvero malissimo, mi faceva male tutto e in alcune parti ero bruciata; già non era facile andare sempre in giro nudi, figuriamoci con delle scottature!
Iniziammo ad uscire uno per volta dal bagno, all’uscita ci dettero un asciugamano da bidet per pulirci. Mi sentivo all’inferno.
Raggiunsi la mia tutor fuori e sperai in quel momento che avesse una barretta energetica al cioccolato al latte da darmi come colazione, perché il mio stomaco era in subbuglio, ma ovviamente speravo male.
“Allora? Piaciuta la doccia?” sempre quel tono da principesse…mmm…
Annuì.
“Bene ora andiamo a mangiare”.
Percorremmo il solito corridoio, passammo dalla mia camera, ma la superammo e andammo a prendere delle scale più avanti. Ci ritrovammo in una stanza enorme, con una tavolata piena di ogni ben di dio: creps, patatine, bomboloni alla crema, ciambelle glassate, brioches al cioccolato, pizza, uova, becon…C’era qualsiasi cibo esistente commestibile. Il mio stomaco fece un suono davvero inquietante.
“Cos’è hai fame? Ti passerà stai tranquilla” Come sarebbe a dire ti passerà? Ho una fame da lupi! La guardai malissimo cercando di contenermi.
Percorsa tutta la sala entrammo in una stanzetta molto più piccola, dove c’era un banchetto di scuola sul quale incombeva un piatto con sopra un coperchio, e due sedie. La cosa che mi impaurì di più fu il fatto che a parte quelle tre cose non ci fosse nulla, le pareti erano completamente nere…
“Sediti, lì sotto…” Iniziò quasi a ridere”C’è il tuo pranzo” finì con il sorriso sulle labbra.
Ma che cavolo aveva da ridere quella?? Mi sedetti e tolsi il coperchio da piatto…un chicco d’uva. La mia colazione era un chicco d’uva. NON SO SE COMPRENDETE CHE ERA UNO STRAMALEDETTO SCHIFOSO CHICCO D’UVA!!!!  Nella sala dietro di noi c’era qualsiasi ben di dio e io avevo un chicco d’uva…
“Forza mangia!” Mi disse quella strega a fianco a me vedendo che ero rimasta scioccata.
Il mio stomaco fece un verso ricordandomi la fame. La stessa fame che avrei dovuto colmare con un chicco d’uva… Un chicco…solo uno. Ma come si permette? O mi da mangiare qualcosa di serio o io non mangio nulla!! Oddio che profumo di brioches al cioccolato…mmm…e io che cazzo ho? Un chicco…non riesco nemmeno a pensarlo! Come farò?? A resistere fino a pranzo?? Oddio…no, Ste non piangere. Non ti puoi far trattare in questo modo! Nuda, senza mangiare, con le bruciature! Sono in un istituto non in un inferno! Questa sgualdrina di merda mi insulta, si arrabbia senza motivo e io non dovrei fare nulla? Ora le faccio vedere io chi ha il controllo.
La rabbia era cresciuta in me come un cancro ed era tutta colpa della mia tutor! Strinsi i pugni sul tavolo, cercai in qualche modo di rilassarmi, ma fu tutto inutile perché lei cominciò a ridere…ridere a crepapelle, come se non si fosse mai divertita tanto in tutta la sua schifosa esistenza.
Mi alzai di scatto e buttai per terra il banchetto davanti a me.
“Ma che cazzo hai da ridere?” Le chiesi con il tono più cattivo che riuscì a fare, ma lei non si fermò.
“perché STAI RIDENDO?” Non smise…una sensazione terribile mi pervase.
“perché STAI RIDENDO? TI DIVERTI FORSE? TI DIVERTI AD INSULTARMI? A GUARDARMI COME SE TU FOSSI MISS MONDO?? SEI TALMENTE STRONZA CON ME CHE NON SO NEMMENO IL TUO CAZZO DI NOME DI MERDA!!! E SAI UN’ALTRA COSA? IO ADESSO ME NE VADO DI Là E MI MANGIO QUEI CAZZO DI BOMBOLONI ALLA CREMA!!! E NON ME NE FREGA UN CAZZO SE TU NON SEI D’ACCORDO SAI??”
Corsi nella stanza alle mie spalle, andai verso il tavolo e iniziai a mangiare qualsiasi cosa ci fosse sopra, senza nemmeno sentirne il gusto: boccoli, pane , marmellata , quadretti di burro interi, prosciutto…Poi all’improvviso mi sentì tirare da dietro da delle braccia forti enormi, cercai di divincolarmi: il mio stomaco non era ancora abbastanza pieno, dovevo mangiare! Mangiare fino a che non sarei scoppiata!
“Lasciatemi!!! Lasciatemi stare!!!” Mi sentì trascinare via dal cibo, via da tutto…
Mi ritrovai in una stanza, che capì subito essere quella delle punizioni perché sulle due pareti laterali c’erano due vetri e dietro cibo…tanto cibo… Iniziai a battere le mani sul vetro!!! Fatemi mangiare vi prego!!! Non ce la faccio a resistere!!! Mandatemi via da qui! Non voglio stare qui!!! Voglio tornare a casa!
 Poi dopo circa 20 minuti passati così mi sedetti per terra e mi circondai le gambe con le braccia e indubbiamente iniziai a piangere…Finchè non ripresi coscienza di me, della mia persona, di cosa ero diventata.
Sei una vacca obesa…Fanno solo bene a metterti qui! Fai schifo! Rimarrai sempre la peggiore! In tutto! Nessuno vuole te! Sei una balena! Ti ricordi?? Kate sarebbe disgustata da te! Come hai potuto?? Mangiare fino a ridurti in questo modo? Non ti vergogni? Ti meriteresti solo delle legnate In testa!
Alla fine mi alzai in piedi cercando la porta dalla quale dovevo essere entrata. Ma dietro di me si accese la parete e inizò a proiettare la faccia di una ragazza che poi dopo qualche secondo inizò a parlare.
 
''Ciao, come stai?? Ho pensato di prenderti qualche minuto per presentarmi. Qualcuno mi conosce come "Bulimia Nervosa", ma visto che saremo presto intime, potrai semplicemente chiamarmi Mia. Questo è il nome con cui le mie migliori amiche mi chiamano. Le mie amiche leali. Col tempo, anche tu diventerai una mia amica leale. A volte potrai sentirti schiavizzata, ma poi penserai a tutto quello che faccio per te, e ti ricorderai che sono la tua unica vera amica. Sai come sembrano avere la vita facile tutte quelle ragazze che ti circondano, le odio! E odio il tuo sentirti inferiore, quindi da ora in avanti ti incoraggerò, e t'ispirerò per realizzare concretamente ciò che mai avresti immaginato. Darai la prova che tutte le schifose opinioni altrui sono sbagliate. Inoltre, non posso sprecare la mia vita con qualcuno che non sia degno... quindi mi dovrai dimostrare di esserlo. Proverò a espormi con te il più possibile, ma nessun altro dovrà saperlo. Soltanto tu saprai che sono intorno a te. Saprai quando mangi qualcosa, saprai quando vedi quella torta al cioccolato sul bancone,perché io sarò nella parte posteriore della tua testa a dirti le cose. Talvolta ti dirò di non mangiare e mi darai retta. Altre volte, mi disobbedirai e divorerai l'intera torta. Quindi ti farò sentire veramente in colpa. Avresti dovuto seguire i miei ordini! Ora vai a gettare via da te quella torta, VACCA GRASSA! Come puoi farti questo? Prendi a cuore i miei commenti e vai al bagno, dove aprirai il rubinetto e ti costringerai a vomitare. A volte passerai ore vomitando. La tua faccia sarà rossa, il moccio colerà copioso, i tuoi occhi saranno iniettati di sangue, la mandibola sarà dolorante di ghiandole gonfie ... Ti sta bene! Se vuoi essermi amica e ottenere il pieno effetto di quello che posso darti, devi seguire i miei ordini. Presto imparerai che sono nel controllo. Anche quando non fai quel che ti dico, puoi ancora sentirmi, gridare contro di te, dicendoti di lavorare più duro, dicendoti di prendere pillole dimagranti, dicendoti quanto sei grassa, dicendoti quello che realmente la gente si bisbiglia oltre la stanza. Sono sicura che dopo questo momento, crescerai per odiarmi, ma mi amerai ancora di più. Mi amerai a tal punto che non racconterai a nessuno di me. Se lo fai, corro il rischio di venire distrutta e non è questo che vuoi, no? Avrai investito tanto del tuo tempo con me, che non ne avrai più per nessun altro. Non hai alcuna scelta: o me o la solitudine completa. Se me ne vado, grasso e cellulite prenderanno il mio posto. Quale preferisci avere? Per questo non devi raccontare a nessuno di me. Anche se l'avessi fatto, alcune persone non ti crederebbero, o anche peggio, penserebbero che hai perso completamente la ragione. Tieni quindi la testa alta, e mostrati fiduciosa. Con il mio aiuto, potrai apparire grandiosa esattamente come le tue modelle e attrici preferite. Potrai sembrare migliore. Ora devo andarmene, ma pensami spesso. Pensami tutto il tempo! Sono l'unica che vuole effettivamente farti sentire amata. Ricordatelo! Ciao
 
 
Mi accorsi solo dopo che nell’angolo della stanza c’era un gabinetto… A fianco a terra una cannuccia. Il mio stomaco stava ancora cercando di espandersi con tutta quella roba che avevo mangiato. Sapevo cosa dovevo fare… Mia me lo aveva appena detto, dovevo solo ascoltare ed eseguire gli ordini.
Presi la cannuccia, me la spinsi in gola, finchè non sentì una stimolo a vomitare, iniziai a tossire sempre più forte, spinsi sempre più in giù la cannuccia e alla fine ci riuscì. Rimasi in quella posizione per non so quanto tempo…forse mezz’ora, forse un’ora… Non so bene quanto ma tanto tempo. Mi faceva male la testa e sentivo bruciore alla gola, alcuni dei miei capelli si erano sporcati..Non importava.
Alla fine mi alzai e la porta davanti a me mi si aprì senza nessuna richiesta. Fuori mi stava aspettando la mia tutor, con le faccia seria per una volta.
“Scusa…” Le dissi.
“Non ti preoccupare, è la reazione che dobbiamo far suscitare sempre nei nostri protetti…In teoria non c’era nessuna lezione questa mattina, dovevi solo entrare nella stanza delle punizioni e fare ciò che hai fatto. Comunque io mi chiamo Ancora Grassa, ma il mio soprannome è Bet.” Io non potevo credere a quelle parole così diverse da quelle che di solito uscivano dalla sua bocca.
“Ora la lezione c’è, andiamo” Continuò.
La seguì tra i corridoi e arrivammo in una sala.
“Questa è la lezione di Resistenza” Correre…lo odiavo
“Ma è un po’ piccola…sembra un’aula normale” Infondo la porta era ancora chiusa davanti a noi quindi non potevo sapere.
“Guarda che per resistenza si intende resistenza al cibo!!” Come? Come ? come? Resistenza al cibo??
“Ok…” Lei spinse la porta e ovviamente era come un’aula di scuola: banchi, sedie, lavagna e tutto il resto. La prof era già arrivata, bellissima come sempre, ci invitò a sederci. E come sempre Bet dietro e io davanti. Non mi stupì molto quando apparve sul mio banco un piatto di carne bianca.
 
“Bene ragazzi ora guardatela e cercate di non desiderarla, non di non mangiarla! Questo è il trucco!”
 
 
 
 
Spazio autore:
Per scrivere questo capitolo mi sono davvero svenata!!!
In anzitutto scusate per tutti gli errori temporali dello scorso capitolo! Li ho corretti tutti!!
Spero di non avervi spaventato troppo con questo capitolo!!!
Comunque spera davvero di aver reso bene i pensieri della mia protagonista..se non l’ho fatto ditelo che cercherò di migliorarlo!!! Però è davvero difficile rendere a parole un sentimento, un impulso…
Bo, a parte questo vi dico solo RECENSITEEEE!!! E che vi kisso tantissimo!
 
 xaki
  
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