Serie TV > JAG
Segui la storia  |       
Autore: Alexandra e Mac    17/10/2014    4 recensioni
Il Passato e il Futuro si mescolano in questo racconto che conclude la trilogia iniziata con Giochi del Destino. Per tutti coloro che hanno amato i personaggi storici da noi inventati.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Scritto nel Destino'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo XXXIII



Sfumature di un inganno




"Com'è andata?".

La domanda di Thomas la raggiunse non appena fu entrata nella stanza dove, se ne rese conto solo in quel momento, lui la stava aspettando.

"Bene... credo. Ho atteso per alcuni minuti fuori dalla mia camera..." rispose lei, con un accenno di esitazione nella voce.

Lui la scrutò alla luce del camino: sembrava turbata.

"E' accaduto qualcosa? "

"No, no, state tranquillo. Tutto procede come abbiamo pianificato."

"Allora perché siete turbata?"

Cosa poteva rispondergli?

Che trovarlo lì, ad attendere Lady Sarah per riaccompagnarla a Beaulieu in caso il piano fosse fallito, e presentarsi a lui in camicia da notte non era ciò che ci si aspettava da una giovane di buona famiglia, benché vedova? Il fatto era che non ci aveva neppure pensato: uscita dalla camera da letto con ancora il timore di essere scoperta, non si era domandata se il Conte si trovasse ancora nel salottino dove lo aveva fatto accomodare con Lady Sarah quando erano arrivati... Ci era ritornata -punto- sapendo che la Duchessa lì l'avrebbe raggiunta non appena il Duca si fosse addormentato, se le cose non fossero andate come tutti loro speravano.

Oppure che sedurre il Duca di Lyndham per convincerlo a trascorrere la notte con lei e poi lasciarlo a sua moglie non era stato affatto facile? Nicholas era un uomo affascinante e, anche se ora lo considerava solo un amico, era pur sempre una giovane donna che non aveva mai conosciuto la passione e che desiderava sperimentarla.

"È solo un po’ di nervosismo, all'idea che qualcosa potesse andar storto..." si limitò a dirgli, e in parte era vero.

Quando si era alzata dal letto per chiudere le tende, così gli aveva detto, e permettere alla moglie di prendere il suo posto, aveva temuto che lui si accorgesse dello scambio e si infuriasse. D'altro canto si sentiva anche in imbarazzo con Lady Sarah che, nascosta già da prima nella camera, aveva assistito all'opera di seduzione che aveva dovuto inscenare per farlo capitolare. Nonostante ne avessero parlato quando lei e Thomas le avevano spiegato la loro teoria e il piano che aveva escogitato, la Duchessa era ancora restia a credere a quanto le avevano detto e aveva accettato, Eleanor ne era sicura, lo aveva captato dallo sguardo ancora innamorato della donna, solo per trascorrere ancora una notte tra le braccia del marito. Si era infatti mostrata alquanto scettica quando le avevano detto d'esser certi che Nicholas l'amava come un tempo: con estrema razionalità aveva confutato la loro convinzione sostenendo che se Lady Cavendish fosse riuscita nell'intento di portarsi a letto il marito al fine di permettere lo scambio di persona, ciò stava a significare che Nicholas non l'amava più. A quelle parole in effetti molto logiche, né Eleanor né Thomas erano riusciti  a ribattere qualcosa; comunque alla fine Lady Sarah aveva acconsentito e ora Eleanor poteva solo sperare che quella notte, nonostante l'inganno, sistemasse le cose tra marito e moglie e che Sarah scordasse prima possibile d'averla vista e sentita sedurre il consorte.

Era felice che almeno Thomas non fosse stato presente, benché sapeva che sarebbe stato in grado di immaginarsi comunque la scena. Già così era imbarazzata a sufficienza.

Doveva ammettere che Nicholas non era stato un osso duro come temeva: non appena era giunto a palazzo rispondendo al suo invito, si era subito reso conto che la motivazione che aveva letto sul biglietto col quale lei lo aveva pregato di raggiungerla era una scusa, poiché lo aveva accolto nel propria stanza da letto, illuminata solo dalla luce tenue di una candela, in un negligè di pizzo e seta. Si era irrigidito non appena lo aveva sfiorato e l'aveva fermata quando l'aveva baciato, rammentandole quanto detto alcune sere prima. Lei aveva insistito, ricordandogli a sua volta il bacio appassionato che si erano scambiati proprio in quell'occasione... Era proprio a causa di quel bacio che ora si trovava lì: avendo colto la sua passione e il suo desiderio a lungo insoddisfatto, temeva che prima o poi qualche presunta amante riuscisse a fargli tradire la moglie. A quel punto preferiva essere lei la fortunata. Lui aveva esitato, come combattuto per la propria decisione; dopo qualche attimo, tuttavia, l'aveva guardata incuriosito e intrigato e aveva capitolato prima del previsto, prendendola tra le braccia e facendole desiderare, per un momento, di non dover essere un'amica leale.

Quando aveva esposto il suo piano a Thomas e anche dopo, quando lo aveva spiegato a Sarah, egli non aveva detto nulla, il volto teso in una maschera di marmorea indifferenza, attraverso la quale non traspariva alcuna emozione. Non aveva obiettato al piano, ma non si poteva neppure dire che ne fosse entusiasta. Di certo temeva che le si sarebbe rivoltato contro, inducendola a cacciarsi nei guai se si fosse innamorata dell'amico. Alla luce di come si era sentita turbata quando Nicholas l'aveva baciata e trascinata nel letto, forse Thomas aveva ragione a temere per lei. Tuttavia lei era certa che il turbamento provato fosse solo dovuto al risveglio dei sensi e non all'amore... Era sicura di provare per il Duca solo dell'affetto, ma era comunque un uomo tra i più avvenenti che avesse mai visto, e poi baciava benissimo...

"Non abbiate timore. Non vi giudico per ciò che avete fatto: la vostra idea era eccellente".

Sorpresa lo guardò: ancora una volta Thomas le aveva letto nel pensiero. Era inquietante osservare come sapeva sempre ciò che le passava per la testa.

"Vi ringrazio. Non credevo che approvaste. Non vi siete mai espresso in proposito".

"Lo so..." le disse senza fornire altre spiegazioni, ma avvicinandosi, prendendole una mano e portandosela alle labbra. Sfiorò un dito alla volta e poi risalì a baciarle l'interno del polso.

"Thomas..." tentò di fermarlo lei "non credo sia il caso..."

"Sì, invece" disse deciso "avete un aspetto troppo perfetto..."

"Cosa intendete?" domandò lei in un sussurro, eccitata dalle sensazioni che stava provando mentre lui continuava a sfiorarle la mano con la propria. Era ancora troppo vulnerabile per un ulteriore attacco ai suoi sensi già eccitati da Nicholas.

"Quando Nick vi rivedrà, più tardi, dovrete sembrare una donna soddisfatta dopo una notte di passione..." disse, avvicinando il volto al suo.

"Ma ciò che noi speriamo è che lui non mi riveda" disse, cercando di fermarlo. Ma a quanto sembrava, fermarsi non era nelle sue intenzioni.

"Adesso avete solo l'aria di una donna colpevole di un inganno". Le depose un lieve bacio prima sulla tempia, poi sulla guancia, mentre la mano che prima sfiorava la sua era risalita ad accarezzarle il braccio nudo.

"Thomas... " esalò in un sospiro il suo nome, eccitata dai brividi che stava provando.

Le labbra di lui raggiunsero l'angolo della sua bocca dove egli depositò lievi baci, leggeri come il tocco di una piuma. Poi sussurrò, deciso:

"Dovrete avere l'aria di una donna che sia stata appena e a lungo baciata".

"Thomas... vi prego..." ciò che le stava facendo era una tortura peggiore di quella appena vissuta tra le braccia di Nicholas. Il conte di Linley era più sfacciato e più temerario di quanto sembrasse a prima vista.

Lui non si fece fermare dalla sua indecisione e prese a torturarle le labbra con le proprie, senza tuttavia baciarla realmente. La stuzzicava, sfiorando al tempo stesso con le mani il volto, i capelli, le spalle nude... finché lei non socchiuse d'istinto la bocca: allora, deciso, la invase e la baciò a lungo, con una passione che mai si sarebbe aspettata da lui.

Persa in quel bacio infuocato, per un breve attimo si disse che anche il conte baciava benissimo... forse la stava baciando persino con più trasporto... ma ben presto lasciò perdere qualsiasi paragone e si abbandonò alle sensazioni.

Sentì il suo corpo eccitarsi ed il proprio illanguidirsi sotto quell'assalto dei sensi e intuì che lui non stava agendo per il nobile scopo di renderla più credibile agli occhi dell'amico, o almeno non solo. Quella consapevolezza la aiutò a lasciarsi andare ancora di più e godere appieno di ciò che lui aveva intenzione di donarle.

Ciò che non aveva capito era che Thomas non aveva programmato nulla, ma stava agendo per puro istinto, quell'istinto che non aveva saputo reprimere vedendola entrare nella stanza con indosso solo quel negligè in pizzo e negli occhi un turbamento che aveva temuto essere causato dai sentimenti per Nicholas.

Non voleva perderla.

Era ancora in tempo, o almeno lo sperava, per evitare che l'infatuazione per l'amico si trasformasse in qualcosa di più profondo e aveva deciso di essere meno gentiluomo e più diretto. Non si aspettava, tuttavia, quell'esplosione di desiderio da parte di entrambi.

La strinse tra le braccia, facendo aderire i loro corpi e Eleanor emise un gemito di piacere, mentre finalmente si lasciava andare e rispondeva alle sue attenzioni. Si aggrappò alle sue spalle e gli infilò una mano tra i capelli, in una dolce carezza che gli fece perdere quel poco di buonsenso che gli restava.

Non aveva avuto intenzione di arrivare fino a quel punto, aveva pensato solo di baciarla... ma sentirla rispondere in maniera tanto appassionata ai suoi baci gli fece desiderare di toccarla e, mentre una mano scendeva a sollevarle la camicia da notte fino a scoprirle le gambe e l'altra si insinuava ad accarezzarla nella sua parte più intima, Thomas si rese conto di non agire per renderla più credibile agli occhi dell'amico, quanto piuttosto per soddisfare il proprio desiderio.

Lei sussultò quando si rese conto della sua audacia, ma egli le sussurrò sulle labbra:

"Non fermatemi, Eleanor. Lasciatemi continuare..."

Lei non rispose ed egli interpretò il suo silenzio come un invito a proseguire e nei minuti successivi le regalò un piacere che non aveva mai provato. Suo marito, infatti, si era limitato a possederla e, benché la trattasse con affetto e rispetto, si era sempre preoccupato solo di se stesso. I loro amplessi erano finalizzati unicamente alla procreazione di quell'erede che ancora sperava di avere.

Thomas invece la stava toccando con l'unico fine di donarle qualcosa, se ne rendeva conto da come era attento ad ogni sua reazione e da come assecondava ogni suo movimento incontrollato. La guardava con dolcezza, le baciava le labbra, scendendo lungo la gola... La mano che prima aveva sollevato la camicia da notte, era risalita ad accarezzarle il seno, per regalarle maggiori brividi... E lei esplose proprio in quel momento, in un appassionato susseguirsi di sussulti e gemiti.

Quando lui l'abbracciò con tenerezza, sorreggendola, Eleanor si rese conto che quello che le era appena accaduto era ciò che lui aveva inteso donarle.

"Ecco, ora non siete più troppo perfetta, ma avete l'aspetto di una donna soddisfatta..." le disse lui con un sorriso accompagnato da una dolce carezza sulla guancia, mentre la guardava in volto e ne osservava gli occhi languidi, i capelli spettinati e le labbra arrossate.

Nonostante l'imbarazzo, Eleanor lo scrutò a sua volta e gli domandò:

"È stato solo per questo che lo avete fatto? Solo per darmi il giusto aspetto per quando Nicholas mi rivedrà?"

"Voi cosa ne pensate?" domandò lui a sua volta. Poi, vedendo che non rispondeva, le sfiorò con le labbra il dorso della mano, come l'ineccepibile gentiluomo che era e, mentre si allontanava da lei per tornare a sedersi sulla poltrona che lo aveva ospitato quando la sapeva tra le braccia del'amico, aggiunse, spiazzandola:

"Decidete voi, Eleanor, quali sono state le mie intenzioni, stasera. Dalla vostra decisione dipenderà il futuro del nostro rapporto".

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > JAG / Vai alla pagina dell'autore: Alexandra e Mac