Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _talia_    15/10/2008    6 recensioni
Il cielo ti aiuta tu sai perché! La mia magia ha un certo "nonsoche"! Adesso la tua forza é mitica e quando vuoi la puoi adoperar! Saran finiti tutti i tuoi guai se questa Bottiglia vorrai sfregar! Oh son felice di servirti, sei il boss, il re, la star! Non vedo l'ora di aiutarti sai! Tu chiedi pure tutto ciò che vuoi! Una lista lunga quanto la vorrai di desideri tuoi esaudirò! E capirai che solo io sono il grande amico tuo, vero amico tuo! Non c'é altro... amico... come... MEEEEEEE! [dal film Aladdin "Un amico come me"] Detto questo, buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco a voi di seguito il capitolo conclusivo di Genie in a Bottle ... più una particolare aggiunta! Buona lettura

Epilogo

Sono passate soltanto undici stupidissime ore. Ho gli occhi cerchiati, lo sguardo fisso e inespressivo. Riavvolgo quella scena milioni di volte e ogni tanto il mio cervello si inceppa su quella parola. Mi tormenta. Giusto. Cosa vuol dire?

E quando arriva la parte del bacio, be’… lì va al rallentatore. Non so perché, ma mi fa stare sempre peggio rivedere la sua espressione. So soltanto che non me ne pento e, se potessi, lo rifarei. Se lei me lo permettesse. Ma non c’è, non è qui. Se non mi ricordassi come suona la sua voce, qual è il suo sapore, se non conoscessi esattamente le sfumature delle sue iridi, sospetterei davvero di essermi immaginato ogni cosa… se non sapessi che non è possibile sognare una cosa tanto perfetta, lo crederei sul serio.

E il rendermi conto che vorrei rivederla ancora, nonostante tutto, mi sgomenta terribilmente. Sapere che l’unica cosa che desidero davvero è poter sospirare ancora quando sorride, quando arrossisce, quando è nervosa, quando parla… oh, quello sì, mi fa male. Tantissimo.

Guardo l’ora. Sono le 7.58. E devo ancora fare le valigie. Ho deciso ti trasferirmi. Sbuffo. Solo ora mi rendo conto di non aver visto il Genio per tutta la notte: mi alzo e inizio a cercare la Bottiglia, vagamente in ansia.

La trovo a pochi passi dal divano, immobile sul pavimento. Strofino il collo e il Genio appare dopo qualche secondo.

<< Oggi ti accompagno al lavoro >> annuncia con voce piatta. Annuisco debolmente e mi trascino in camera, dove nutro la speranza di raccattare qualcosa (qualsiasi cosa) da mettermi addosso. Poi la consapevolezza di essere lì lì per vederla ancora mi colpisce in pieno viso, con forza. Sento il curioso impulso di apparire impeccabile e indifferente. Forse è scattato dentro di me il meccanismo di autoconservazione del mio orgoglio.

Mi preparo con cura, mentre il Genio mi osserva con solennità, appoggiato sullo stipite della porta.

<< Sei pronto? >> chiede severo dopo qualche minuto.

<< E’ presto >> protesto senza molta convinzione. A dispetto di tutto, non mi importa gran che di andare al lavoro, se non per vederla un’ultima volta.

<< No >> sibila ingiustamente per tutta risposta, indicando con la mano l’orologio alla parete. Segna le 8.27. AH. Fremente di indignazione per il sorriso soddisfatto del Genio, afferro la Bottiglia e mi Smaterializzo al Ministero.

 

 

Attraverso l’Atrio lentamente, facce più o meno sconosciute mi passano davanti quasi senza che io me ne accorga.

Il cuore mi schizza in gola quando vedo le porte dell’Ascensore. Dentro non c’è ancora nessuno. Schiaccio il pulsante con un piccolo sette rosso sopra. Sospiro.

È tutto al rallentatore, non riesco a capire perché.

Ecco il primo piano. Non entra nessuno. E chi speravo di trovare? Sono solo. E, cosa più importante fra tutte, assolutamente privo di speranze. Infilo una mano in tasca e sfioro con la punta delle dita la Bottiglia. Mi accorgo che è calda. Non l’avevo mai notato prima. Ne rimango molto colpito.

Sono immerso nei miei pensieri e il suono del campanello che annuncia il secondo piano mi fa trasalire. Tanto non entrerà nessuno. Inizio a fissare la lampada al neon appesa al soffitto. Lampeggia.

Sento dei passi, ma non voglio vedere nulla. Chiudo gli occhi.

<< Buongiorno >> saluta qualcuno senza allegria. No, non qualcuno. Magari fosse qualcuno. Qualsiasi persona… ma non lei. Ero convinto di desiderare vederla, ma non è così: sento il respiro mozzarsi.

Ssh. Lo sento. È il suo profumo. Sento qualcosa assalire la mia gola e iniziare a soffocarmi. Decido di aprire gli occhi. Ormai. Devo sembrare ridicolo.

Sento le porte richiudersi e l’Ascensore riprendere la discesa.

Finalmente li apro.

E sì, sapevo che era lei. Deglutisco, tremante. Le mani iniziano a sudare, sento caldo, molto caldo.

Me la trovo davanti, evita il mio sguardo. Non posso fare a meno di sorridere, perché ha ripreso a tormentarsi il labbro.

C’è un silenzio irreale, vibrante, denso. La luce inizia a lampeggiare pericolosamente e una strana nebbiolina invade l’Ascensore. Mi guardo intorno, senza capire.

Ecco poi, quello che aspettavo. L’Ascensore si blocca, come nei film.

<< Ci deve essere un guasto >> sussurro con voce anonima. Provo qualche incantesimo, ma è tutto inutile. Sembra una magia.

<< Accidenti >> esclama lei sottovoce. Sono in preda ad un déjà vu. È una scena già vista, già sognata.

Una voce familiare mi fa sobbalzare.

<< Possibile? Non posso lasciarti da sola neppure per un giorno e tu mi combini questi casini?! >> sbraita una vocina stridula che conosco benissimo. Guardo il Genio e rabbrividisco. Il suo aspetto è una miscela confusa dei miei tratti e di quelli di Ginny.

Lei rimane a bocca aperta, sopraffatta dalla sorpresa.

<< Tu…? >> boccheggia, esitante.

<< Precisamente >> conferma il Genio, ora tranquillo. Mi dà sui nervi. Non capisco.

<< Perché sei uscito? >> chiedo a mezza voce. Ginny si volta a guardarmi, ma se ne pente, perché abbassa immediatamente lo sguardo.

<< Uscito da dove? >> domanda ingenuamente.

<< Dalla mia Bottiglia. È nella tasca di Draco >> precisa il Genio con soddisfazione. Anzi, è sadico. Oh, se lo è. Si diverte.

<< Voi due, piccoli sciocchi >> sbuffa teatralmente. << Come siete umani! >>. Inarco un sopracciglio, confuso.

<< Due piccoli stupidi umani innamorati >> continua con il suo tono superiore. Ginny arrossisce fino alla radice dei capelli.

<< Perché lo sai di chi sei innamorata, vero? >>. Ginny non risponde ed io ascolto, sempre più ragionevolmente perplesso.

<< Oh, se lo sai… te ne sei accorta un po’ di tempo fa, vero? E non hai mai voluto ammetterlo… >> prosegue il Genio con inusitata soddisfazione.

<< Io… tu avevi detto… >> protesta lei debolmente.

<< Rispondimi: quando sei nata? >> la interrompe il Genio, ora completamente serio.

<< Il ventitrè settembre >> sussurra lei.

<< Oh, certo… a che ora? >>.

<< Le nove e otto minuti … di sera >> la vedo socchiudere gli occhi, con sempre crescente incredulità.

<< Draco… quando ti sei accorto di amarla? >> si rivolge a me: trasalgo. Lo ricordo come se fosse ieri.

<< Due anni fa, il ventitrè settembre >> rispondo ad alta voce, con finta disinvoltura. Lei si volta a guardarmi e i nostri occhi si incrociano. Le sorrido piano e incateno il suo sguardo al mio.

C’è silenzio.

<< Ginevra Weasley, hai sbagliato… compleanno >> spiega il Genio, mentre noi continuiamo a fissarci con intensità << Quando vi siete baciati, ieri sera… erano le nove e otto minuti, lo sai? >>.

<< Oddio >> boccheggia lei, sgranando gli occhi.

Il Genio sorride, benevolo.

<< Non è Harry Potter quello giusto… Voi due siete anime gemelle. È scritto… dovunque, nei vostri cuori >>.

E’ lei la prima a risvegliarsi.

<< Draco >> sussulto, la sua voce è dolce, melodiosa << Non volevo credere di essermi innamorata di te… io ero davvero certa che lui… invece… >>.

<< Shh >> la interrompo.

<< Draco io ti amo >> continua lei, senza prestarmi attenzione << E’ così da sempre, e non l’ho mai saputo. Ti amo, e basta. E forse è dire poco. Perché mi sento invasa da te, sei i miei occhi, le mie mani, le mie labbra… sei il mio sorriso, il mio pianto, il mio respiro, sei ogni gesto, ogni battito… perché tu mi inondi di luce, porti pace, serenità, amore al mio cuore. Ti sento in ogni mia cellula, ti vorrei nell’aria che respiro, nell’acqua che bevo… e mi chiedo ogni istante se è davvero questo amare… perché potrebbe essere davvero poco provare questo nei confronti di un angelo rubato al cielo. Ma se è davvero questo amare, Draco… io ti amo >>.

Il mio cuore si ferma. La osservo: è bellissima, come sempre. Solo che ora c’è una luce particolare nei suoi occhi, li rende luminosi e intensi, caldi, accoglienti. Avvicino le mia labbra alle sue e mi rendo conto che quello che ricordo del nostro ultimo bacio è solo una sensazione sbiadita rispetto ad ora. Perché la amo, e so di essere amato.

Non mi accorgo che la luce si è spenta del tutto, nel frattempo.

Le nostre labbra si allontanano, ma noi siamo fusi, e non ha senso sciogliere il nostro abbraccio. Mi sento completo e… straordinariamente felice.

<< Il tuo ultimo desiderio, Draco >> sussurra delicatamente il Genio, nell’oscurità.

<< Ultimo? >> chiede Ginny al mio orecchio << E quali sono stati i primi due? >>.

<< Ho chiesto di riuscire a farti innamorare di me… e ieri sera… volevo che Harry tornasse da te >> bisbiglio e la sento fremere. Mi bacia ancora.

<< Non è tornato >> mormora lei e il Genio ridacchia stranamente, in modo ammiccante.

<< Qual è il tuo terzo desiderio, Draco? >> ripete poi. Sorrido.

<< Non lo so >> rispondo con incertezza. So che Ginny sta arrossendo.

Il Genio ride.

<< Ginny… Credo che anche lui sia d’accordo sul tuo desiderio >>. Lei appoggia la testa sul mio petto.

<< Quale desiderio? >> indago senza successo. Sento uno schiocco di dita e qualcosa che preme contro la mia pelle, all’altezza della tasca nel Mantello.

La luce si riaccende, ancora ad intermittenza.

Infilo la mano nella tasca e tocco l’oggetto che mi molesta. Lo estraggo e rimango senza parole. È una scatolina nera. Posso immaginare cosa contenga.

La guardo e le sorrido con gioia indescrivibile. Non esiste desiderio più perfetto.

Mi allontano e, tremante di emozione, mi inginocchio ai suoi piedi.

<< Ginevra Weasley >> inizio con voce bassa e chiara << Prometto di amarti per sempre… Mi vuoi sposare? >>.

Mi guarda e non esita.

<< Sì >> sussurra. Una sillaba e il mio cuore impazzisce. Mi alzo e la bacio. Sento il Genio ritornare alla sua dimora. Non mi dà neppure il tempo di salutarlo: in fondo però, penso che saprà leggere la gratitudine nei miei pensieri.

L’Ascensore riparte con un rumore secco e rimaniamo ancora al buio.

<< Credevo fosse il tuo sogno di sempre >>.

<< Che cosa? >> domanda lei dolcemente.

<< Rimanere da sola con me al buio >>.

<< Infatti, hai ragione… Chi non chiederebbe di innamorarsi di te, meraviglioso, perfetto, Serpeverde purosangue? >> non c’è traccia di ironia nella sua voce, stavolta.

Tlin. Le luci si riaccendono e le porte si aprono sbatacchiando.

Esattamente come ve lo immaginate: sono abbracciato a Ginny, la sto per baciare e… Skreeeeek! (puntina del giradischi).

Entra qualcuno. Riuscite ad immaginare chi? … Proprio lui.

<< Ginny io… >> Potter rimane pietrificato. È tornato da lei… un po’ in ritardo, è vero, ma le mie intenzioni erano assolutamente nobili.

<< Che fai Malfoy?! Lasciala in pace! >> urla e si avventa su di me, tentando di allontanarmi. Inutile, ovvio. Non mi scollo di mezzo centimetro, ma  lui non demorde, no!

<< Potter… mi sgualcisci il vestito >> Come sono cattivo.

Lui si ferma.

<< Ginny… ? >> boccheggia. Allunga la mano per sfiorarle il viso, ma lo spingo via con… delicatezza e grazia, come mio solito.

Prendo la mano sinistra di Ginny nella mia e uno scintillio di diamante rapisce gli occhi di Harry Potter.

<< Ginny, cosa vuol dire… ? >>.

<< Sono fidanzata >> risponde lei con semplicità e mi guarda.

Lui sgrana gli occhi, confuso.

<< Ginny, io sono tornato… io ti amo… sposa me! >>.

Con un colpo di bacchetta faccio comparire un mazzo di margheritine di plastica e gliele porgo.

<< Mi dispiace davvero, Potter >> gli sussurro e bacio Ginny lentamente. Sì, ok, forse sono un po’ sadico anche io…

Lo vedo andarsene via a grandi falcate furibonde. Mi sento un po’ in colpa. Pochino. Credo sia merito della rieducazione operata dal Genio.

<< Che ne faremo di lui? >> chiede lei, indicando la piccola bottiglia nella mia mano.

<< Non lo so… magari potremmo lasciarlo a Mrs Adams… chiederebbe delle crocchette per Keffy… >> propongo scherzosamente e lei ride.

<< Sarebbe crudele >> lei mi guarda e sento ancora quel familiare sfarfallio nel mio stomaco.

<< Già, è vero >> ritorno serio e osservo la Bottiglia.

<< L’ultima volta è stato lui a dirmi di lasciarlo da Magie Sinister… >> dice Ginny sorridendo.

In quel preciso istante una scritta appare sul collo della Bottiglia. Con qualche difficoltà, riesco a leggere quelle due semplicissime parole… rimango basito, sconcertato.

<< Cosa c’è scritto? >> indaga Ginny, curiosa.

Rimango in silenzio per qualche istante.

<< C’è scritto… Draco Malfoy >> rispondo infine. Anche lei ammutolisce.

<< Grazie, amico >> dico a mezza voce.

Prego, c’è scritto. Rido.

Il mio Genio in Bottiglia.

 

 

 

 

FINE

E poi, ta na na naaaaa... Una sorta di contenuto extra! Spero vi divertirà! La mirabile autrice è... pei_chan

E ora, in quell’ascensore, erano solo loro.

Lui e lei.

Niente di più giusto... niente di più sbagliato.

Due persone apparentemente così diverse, eppure legate da qualcosa.

Che fosse stato il destino a decidere per loro?

Che fosse stato il destino a farli finire nello stesso palazzo?

Che fosse stato il destino a farli abitare nello stesso piano?

O forse semplicemente il Genio...

Si guardarono negli occhi: quelli di lui freddi e imperscrutabili, quelli di lei pieni d’amore da condividere con qualcuno...

Non era la prima volta che rimanevano soli, ma era la prima volta in cui entrambi sentivano il bisogno, la necessità di fare qualcosa, di dire qualcosa... dovevano forse dichiarare i loro sentimenti?

Ma nemmeno loro sapevano cosa provavano realmente... era successo tutto tanto velocemente da non permettere loro il tempo di ragionare, di riflettere su quella pazzia.

Sapevano che era sbagliato, sapevano che non lo potevano fare... lei infondo era impegnata, e lui era troppo nobile, troppo Purosangue per stare con una così.

Eppure tutto questo non ora importava... e allora cosa importava?

Il fatto che i loro volti si stessero avvicinando pericolosamente?

Il fatto che i loro corpi stavano aderendo l’uno all’altro?

Il fatto che sentivano il respiro dell’altro sulla pelle?

Il fatto che si stessero baciando?

Baciare... un semplice eufemismo.

Stavano dando vita ad una danza, ad un duello, ad una lotta...

Le loro lingue si incontravano, si scontravano, si venivano in contro per poi respingersi...

Entrambi provavano emozioni contrastanti... non sapevano imporre il limite tra odio e amore... quindi, cosa stavano provando?

Non lo sapevano, nessuno lo sapeva. Ma erano certi che qualunque cosa stessero facendo, li rendeva felici.

Continuarono a baciarsi per quelle che sembrarono ore e quando arrivarono al loro piano tutto cessò.

Improvvisamente vennero travolti da un unico sentimento: consapevolezza.

Sol ora capivano quando tutto fosse sbagliato, solo ora capivano che tra loro non sarebbe potuta mai nascere una storia, sono ora capivano quanto avrebbero sofferto per questo...

E mentre lei apriva la porta di casa guardando a terra un nome venne sussurrato dalle morbide labbra del biondo:

<< Mrs Adams... >>

 

Nell'esile speranza di avervi diverito con la mia dilettevole produzione, ringrazio di cuore per l'ultima volta coloro che mi hanno seguito, letto e recensito! 

mAd wOrld (con le sue faccette ---> *___*)

pei_chan (le tue cortissime recensioni da alberella nana e il tuo amore viscerale - ... - per il pairing innovativo Draco/Mrs Adams e la tua scarsa vista!)

_D_ffCOSO (e la tua sconcertante puntualità... membro numero 1 del fan club di Mrs Adams)

Mertymini2 (grazie tantissimo anche a te! xD)

Summer_Black (caVa con le scommesse dall'esito certo in nostro favore!)

_fVf_  (ultima ma non ultima! Grazie tesora, ti voglio bene)

e un saluto special a chi ha inserito Genie in a Bottle tra i preferiti!

1 - Alyenda
2 - cl33
3 - gaiac88
4 - GinevraMalfoy90
5 - Lady85
6 - lelina
7 - Les
8 - lucia_hp
9 - mAd wOrLd
10 - Mana_chan
11 - Mertymini2
12 - ninfea_82
13 - Rayne
14 - sarina87
15 - Summer_Black
16 - _AngelikaTH_
17 - _chocola_
18 - _D_ffjunge_


Spero ci risentiremo presto, un bacio a tutti!

Ilaria
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _talia_