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Autore: Sora_D_Aoi    19/10/2014    6 recensioni
Marineford: l'imminente esecuzione del prigioniero Portgas D. Ace ha portato l'Imperatore Edward Newgate a intervenire con tutte le sue flotte per salvarlo. La battaglia si dimostra fin da subito violenta e senza esclusione di colpi. Inoltre, l'intervento di una delle Undici Supernove Monkey D. Rufy complica ulteriormente la situazione. Tuttavia, nello scontro fra Marina e pirati, una terza persona si unisce segretamente, nascosta da un cappuccio nero, e inizia a fare strage di marines. Il suo scopo? Liberare il condannato. Perché? Semplice, se proprio quell'idiota deve morire lo farà per mano sua, quando lo prenderà a sberle per il macello combinato. E lo stesso vale per Mugiwara.
[Sì, so che l'ambientazione è stata usata fino allo sfinimento, ma ci sono troppe persone che amano quel fiammifero, e io sono tra loro (perché ci hai fatto questo, Oda ç_ç?!)]
Nient'altro aggiungere... Spero che la storia sia di vostro gradimento!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEL CAPITOLO PRECEDENTE...

Dopo cinque giorni dalla Guerra dei Vertici, lo scontro che ha visto affrontarsi l’imbattibile flotta di Barbabianca e i migliori esponenti della Marina compreso il Grand’Ammiraglio Sengoku, Monkey D. Rufy, Portgas D. Ace e Sora D. Aoi si trovano ancora ad Amazon Lily assieme a Jinbē e alla ciurma loro salvatrice, i Pirati di Heart, in attesa di prendere delle importanti decisioni, prima tra tutte ricongiungersi alle rispettive ciurme delle quali non hanno alcuna notizia.

La mattina del sesto giorno un New Coo di passaggio porta delle sconvolgenti notizie su Aoi: la ragazza è ufficialmente diventata una ricercata del Governo Mondiale e soprannominata ‘Vendicatrice degli Abissi’, con una taglia di ben duecentodieci milioni di Berry.

Inoltre, la comparsa inaspettata del Re Oscuro Silvers Rayleigh, un tempo il Vicecapitano del Re dei Pirati, lascia esterrefatti tutti i presenti, ai quali viene subito mostrato il manifesto della neo-ricercata.

A concludere quella mattinata intensa è l’arrivo improvviso delle sorelle Boa e di Nyon-baa, le quali riconoscono subito con grande stupore dei presenti l’uomo.

Nessuno dei tre fratelli, in particolare Rufy, sa ancora quali importanti scelte dovranno compiere a breve. 

 
- UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA
L'IMPORTANTE DECISIONE DI RUFY

 
“L-le grandi guerriere Kuja e l’ex braccio destro del Re dei Pirati si conoscono?!”

“È una mia impressione o da quando siamo sbarcati qui non abbiamo fatto altro che fare scoperte inimmaginabili?!”

“Hai ragione! Prima la stratosferica taglia di Aoi, e adesso questo! Chissà che non scopriamo che il One Piece in realtà si trova su quest’isola!”

“Non mi sarei mai aspettata di vederti comparire così all’improvviso, Rayleigh, anche se dovrei aver imparato che sei davvero un tipo imprevedibile!” ammise la vecchia Nyon con un accennato sorriso sulle grosse labbra “Che cosa ti porta qui?”

“Beh, Gloriosa-San, volevo accertarmi che le condizioni dei ragazzi qui presenti non fossero troppo gravi, ma vedo con piacere che si sono ripresi bene! Inoltre era da tanto che non venivo a farvi visita, e parlando con Shakky mi è venuta voglia di rivedervi! Siete davvero cresciute sane e belle, ragazze!” sorrise bonario l’uomo rivolgendosi alle sorelle di Hancock, facendo nascere sui loro visi due sorrisi sinceri.

“Grazie, Rayleigh!”

“Non pensavo che anche voi conosceste Rayleigh-Ossan ma soprattutto che lui fosse vostro amico!”

“È una lunga storia...” sospirò Sandersonia, congelando poi con lo sguardo gli uomini di Law “A proposito, ora che Rufy e i suoi fratelli si sono ripresi potreste anche sloggiare! La vostra presenza non ha fatto altro che infastidire le ragazze!”

Inutile dire che quella frase suscitò subito il malcontento tra i pirati: “Ehi! Come puoi dirci questo?!”

“Se non fosse stato per noi a quest’ora Mugiwara, Pugno di Fuoco e Aoi sarebbero già all’altro mondo!”

“Infatti! Ci siamo fatti trattare come degli animali senza lamentarci, ma questo è trop”-

“Stavamo già pensando di andarcene.” intervenne gelido Law, alzandosi da terra “È sufficiente che Mugiwara-ya, Portgas-ya e il Cavaliere del Mare attendano almeno una settimana prima di riprendere qualsiasi tipo di combattimento. Per il resto non c’è più motivo per rimanere qui, abbiamo anche riparato i danni fatti da Mugiwara-ya. È ora di salpare.”

“EH?!”

“M-ma...”

“M-ma Capitano...!”

“Vorreste forse opporvi a una mia volontà?” domandò il Chirurgo della Morte sorridendo sinistramente.

“C... C-certo che no!”

“Allora sbrigatevi ad ultimare i preparativi per la partenza.”

“Agli ordini, Capitano!”

La ciurma pirata salì rapidamente sul bizzarro sottomarino giallo, mossa da un misto di ansia ed entusiasmo, mentre il loro Capitano vi si avviò con la solita pacatezza che lo caratterizzava.

Aoi sospirò: “Il solito maniaco dittatore...”

Ace invece era soddisfatto: “Finalmente non dovrò più subire tutte le sue odiose frecciatine e le sue allusioni perverse sulla mia sorellina!”

“Non preoccuparti, Portgas-ya... Avrò altre occasioni per divertirmi con la tua sorellina!” ghignò stronzo lui, facendo istantaneamente arrossire la ragazza e andare a fuoco dalla rabbia il moro, il quale fu prontamente trattenuto da Jinbē.

“La pianti con queste frasi a doppio senso, sottospecie di chirurgo mentalmente deviato?!”

“LASCIAMI, JINBĒ!!! DEVO SPACCARGLI QUELL’INSOPPORTABILE FACCIA DA SAPUTELLO!”

“Non fare il bambino, Ace-San! Stai buono e spegni le tue fiamme!”

“Allora alla prossima, ‘fratelli D.’. Spero di incontrarvi nel Nuovo Mondo.”

“Non sperarci troppo, Trafalgar!”

“A mai più, bastardo!!!”

“A presto, Trolafag!” concluse Rufy ovviamente fuori luogo con il suo consueto sorriso ebete sulle labbra.

“PERCHÉ ACCIDENTI LO SALUTI?!” strillarono esasperati i due fratelli maggiori.

“Perché è grazie a lui se voi e Jinbē siete vivi! Anche se dite che vi sta antipatico dovreste essergli grati!”

Ace e Aoi si guardarono, prima di sospirare pesantemente: era proprio il loro ingenuo e amabile fratellino.

“Ah... Non c’è proprio niente da fare, fratellino: fai davvero fatica a scorgere la cattiveria nelle persone!”

“L’avessi pronunciato giusto una volta! È Trafalgar, non Trolafag! Quante volte dovrò ripetertelo prima che la tua zucca vuota lo assimili correttamente?!”

Nel frattempo il Chirurgo della Morte era salito sulla sua imbarcazione: “Ricordati solo una cosa, Mugiwara-ya: la prossima volta che c’incontreremo saremo rivali, se non addirittura nemici. Se ti ho salvato è proprio perché sono curioso di vedere la potenza della tua ‘D.’ e l’influenza che essa avrà in questa nuova Era e nel Nuovo Mondo, nulla di più.”

“Ah, ok! Per ora però ti sarò solamente grato per aver salvato la vita ai miei fratelli e a Jinbē! Quando ci rivedremo nel Nuovo Mondo deciderò se considerarti o meno mio nemico, soprattutto se proverai a rubarmi il One Piece e il titolo di Re dei Pirati!” ribatté tranquillo l’altro senza perdere il sorriso.

“Che razza di risposta è?!” brontolò Aoi non trovando un senso logico nelle parole del minore.

“Che ti aspetti da Rufy, sorellina?” ridacchiò Ace scrollando le spalle “È fatto così...”

Tutto ciò che ricevette fu un tipico ghigno strafottente: “Chissà perché, ma immaginavo che avresti detto qualcosa del genere. Alla prossima, allora.”

Law sparì nel suo sottomarino, che appena un minuto dopo s’immerse rapidamente fino a scomparire nelle profondità degli abissi. Il silenzio calò per qualche istante, fino a che la melodiosa voce di Hancock, rimasta in disparte per il troppo imbarazzo nei confronti di Mugiwara, risuonò nell’aria: “Rufy... ♥? E-ecco... Pensando che tu e i tuoi fratelli aveste fame ho pensato di portarvi qualcosa... Mangiate pure tutto quello che volete... ♥!” mormorò rossa in volto dando le spalle ai tre, bucando con l’esile dito una povera anguria presente nel carro.  

“Non riesci nemmeno a guardarlo in faccia e ti azzardi a parlare di matrimonio...?” commentò stranita la vecchia Nyon.

“Serviteli subito!” ordinò perentoria la Principessa Serpente alle strane scimmie lì presenti, che subito si affrettarono a tirare giù l’enorme piatto in cui era stata sistemata l’infinita quantità di cibarie.

“WOW! Quanto cibo!!!” gridò euforico Rufy con gli occhi luccicanti e la bava alla bocca.

“In effetti avevo un languorino...” ammise Pugno di Fuoco accarezzandosi il robusto stomaco.

“Ma se è appena mezzogiorno! Come potete avere fa... EHI, PARLO CON VOI!!!” strillò irata la giovane assassina, in quanto i due mori si erano catapultati sul cibo prima ancora che lei finisse la frase.

Un brontolio le fece girare il capo verso Jinbē, il quale fece finta di nulla.

Hancock lo uccise con lo sguardo: “Jinbē...!!! Quel cibo è unicamente per Rufy e i suoi fratelli!!! Non pensarci neppure!!!”

La sua allieva invece sorrise, intenerita: “Mangia pure, Jinbē! Tu almeno hai uno stomaco ai limiti dell’umano! Inoltre al momento non ho fame! Prendi pure la mia parte!”

“M-ma... Aoi-Neesama...”

“Tranquilla, Hancock-San! Non ho per niente fame, e sto ancora digerendo la colazione di stamattina...! Ho uno stomaco che compensa quelli di quei due pozzi senza fondo! Cedo più che volentieri la mia parte a Jinbē!”

Stavolta fu Jinbē a controbattere: “Non è necessario, Aoi-San...! Non badare a me! Non succede nulla se non mangio per un po’... Inoltre voi ne avete bisogno molto più di me! Dovete riprendervi il prima possibile!”

“Uniffiti a gnuoi, Finbe!” bofonchiò Rufy in modo quasi incomprensibile avendo la bocca piena, sputacchiando pezzi di cibo un po’ ovunque.

“Non fafe cofì e manfia!” si aggiunse allo stesso modo Ace.

“Quante volte vi ho detto di non parlare con la bocca piena, brutti babbei?! Non costringermi ad usare la forza, Jinbē... Sai che ne sarei capace!” lo minacciò la ragazza con un ghigno divertito sulle labbra “Su, siediti e mangia.”

L’uomo-pesce sospirò, prima di accennare ad un sorriso e sedersi accanto a Rufy: “Se proprio devo... Grazie molte, Aoi-San!” ringraziò di cuore afferrando il primo frutto che gli capitò.

Il gruppetto di donne e il nuovo arrivato osservarono spensierati il trio mangiare con foga, fino a che l’angelica espressione di Hancock non divenne nuovamente mostruosa: “JINBĒ...! Adesso stai davvero esagerando!!! Non puoi abusare in quel modo dell’altruismo di Aoi-Neesama! Hai mangiato abbastanza!!!”

Il boccone che l’uomo-pesce stava masticando gli andò di traverso, rischiando quasi di soffocarlo. Fu soltanto grazie ad Aoi che distrasse la donna parlandole di alcuni aneddoti di quando Rufy era piccolo che l’ex Shichibukai non rischiò di venire pietrificato.

Nel frattempo Rayleigh aveva tirato fuori dalla tasca interna della sua mantella una lettera che aveva dato a Nyon-baa, la quale la stava leggendo con un’espressione entusiasta sul volto: “Ah, Shakky, Shakky, Shakky... Leggo con piacere che quella ragazza non è cambiata di una virgola! Grazie per avercela portata, Rayleigh!”

“Ci mancherebbe! Shakky non è cambiata affatto da quando vivevate con noi a Sabaody... È forte e autoritaria proprio come allora!”

Sandersonia sorrise nostalgica: “Rayleigh... Shakky... Nyon-baa... Se siamo riuscite a scappare da quei maledetti Draghi Celesti lo dobbiamo solo a voi e all’aiuto che ci avete dato allora... Non vi ringrazieremo mai abbastanza!”

“Non dirlo nemmeno per scherzo, figliola! Non avrei mai potuto abbandonare le ragazze che ho visto nascere e crescere! Però, Rayleigh... abbiamo un grosso problema! Credo tu abbia capito il perché Rufy e i suoi fratelli si trovino qui... Anche se non ho dubbi sul fatto che tu li abbia trovati grazie al tuo incredibile istinto, inizio a sospettare sulla sicurezza di questo nascondiglio! La Marina potrebbe presto intuire la loro posizione... Oltretutto pare che i compagni di Pugno di Fuoco si siano ritirati dalla guerra assieme ad Akagami no Shanks, e per quante volte il ragazzo abbia provato a chiamarli non ha ancora ricevuto risposta.”  

Fu solo in quell’istante che Hancock si girò verso di loro, sgranando i grandi occhi azzurri per la sorpresa: “M-ma... Rayleigh! Sei proprio tu?! Ah, quanti ricordi!”

“L’HAI VISTO SOLO ADESSO, ANE-SAMA?!” gridarono in coro le sue sorelle, esterrefatte.

“È talmente presa da Rufy che se arrivasse qui un Ammiraglio o uno degli Imperatori non se ne accorgerebbe nemmeno...” sospirò sconsolata l'anziana Kuja “Ah, che ragazza... Ti prego di scusarla.”

“Ah, ah, ah! Non importa, davvero! Comunque... a mio parere dubito che la Marina arrivi a capire che i tre fratelli si trovano qui! Fin da prima della guerra sono stato informato della posizione di Rufy dalla stessa persona che l’ha mandato qui grazie ai suoi poteri.”

A quell’informazione Aoi sgranò gli occhi, collegando le parole dell'ex pirata a quanto raccontatole dal suo fratellino e da Law circa l’episodio sull’Arcipelago Sabaody: “Q-quindi... È stato Bartholomew Kuma a dirti che l’avresti trovato qui...?! M-ma... lui è uno Shichibukai! Già il suo gesto di dividere la ciurma di Rufy anziché eliminarla non mi è chiaro, ma venire a sapere che abbia persino detto a un pirata la sua posizione non fa che rendere ancora più ambigue le sue reali intenzioni!”   

“Un motivo c’è, in verità... Tuttavia al momento non è importante. Comunque è stato proprio studiando la direzione indicatomi da Kuma che la mia attenzione è caduta su Amazon Lily. Inoltre... ho dovuto cercare le importanti informazioni sulla Guerra dei Vertici, sul motivo d’infiltrazione di Rufy ad Impel Down e sulla sua evasione con gli altri detenuti... Anche se è stato solo grazie a Shakky se mi sono convinto delle mie supposizioni...”

“Perché? Che ti ha detto?”

“Beh... ha dedotto che Hancock si fosse innamorata di Rufy-Kun... e unendo oggettivamente la sua ipotesi alle mie intuizioni ne è venuta fuori una teoria impeccabile. Inizialmente ho avuto i miei dubbi, non lo nego, però... mai sottovalutare l’intuito femminile.”

“Grande Shakky!” ridacchiò divertita Sandersonia.

“C’ha azzeccato in pieno... È esattamente ciò che è accaduto!” annuì Nyon-baa, guardando con la coda dell’occhio un’Hancock adorante in piedi accanto ad un Rufy intento a divorare ogni cosa gli capitasse a tiro.

“Dubito fortemente che la Marina possa arrivare a fare una simile ipotesi e basarsi con fermezza su quest’ultima! Invece, per quanto riguarda i Pirati di Barbabianca... Ho la certezza che stiano tutti bene, Comandanti compresi.”

In quel momento fu Ace a rischiare di soffocare per il boccone di carne che stava masticando: “H-hai sentito i miei compagni?! Quando?! E dove sono ora?! Sono con Akagami o”-

“Datti una calmata, Ace!” lo ammonì Aoi, infastidita dalla sua agitazione.

“Come fai a chiedermi di calmarmi?! Si sta parlando dei miei compagni!!!”

“Lo so! Ma non è agitandoti che risolverai qualcosa! Lascia parlare Rayleigh!”

Il vecchietto sospirò, lisciandosi la candida barba: “Non devi preoccuparti, figliolo. I tuoi compagni si stanno degnamente riprendendo dalla guerra. È stato Shanks in persona a contattarmi, avendo pensato che avessi potuto avere a che fare con Rufy-Kun e che quindi fossi a conoscenza della situazione. Le sedici flotte di Newgate e quelle alleate si trovano con lui al momento, e giusto due giorni fa hanno celebrato un solenne funerale per il loro Capitano su un’isola del Nuovo Mondo... Ho riferito la tua attuale posizione, ma Marco la Fenice ha detto che al momento sono impossibilitati a venirti a prendere a causa dell’ingente numero di feriti e al caos che la morte di Newgate sta provocando in questi giorni. Se lasciassero quell’isola con buone probabilità avrebbero immediatamente braccati dalla Marina.”

Pugno di Fuoco tirò un enorme sospiro di sollievo, premendosi con forza le mani sul viso: “... Mi hai appena tolto un gigantesco peso, vecchio... Per fortuna... i miei compagni... ce l’hanno fatta...! Non importa se al momento non possiamo ricongiungerci... Ciò che conta davvero è avere la conferma che stiano bene! Anche se... avrei tanto voluto partecipare anch’io al suo saluto...”

La biondina gli diede una pacca sulla spalla, mostrando i candidi denti appuntiti in un sorriso fiducioso: “Lo saluteremo insieme il prima possibile... è una promessa! Quindi non deprimerti: il Babbo non ne sarebbe contento...!”

Le labbra del pirata si sollevarono appena verso l’alto: “Grazie, sorellina...!”

“Sono felice di sapere che i tuoi compagni stanno bene, Ace...!” si aggiunse malinconico Rufy, pensando con tristezza e risentimento alla sua amata ciurma dispersa chissà dove. Avrebbe dovuto ricongiungersi con loro a Sabaody più di una settimana addietro... invece era ancora lì, e anche se era felice come non mai di aver salvato Ace e aver ritrovato Aoi doveva decidere cosa fare.

“Però perché il Pennuto e gli altri non hanno risposto a tutte le chiamate del Succo di Frutta?” domandò perplessa Aoi “Voglio dire... Hanno rischiato tutti la vita per salvare questa faccia da schiaffi! Se fossi in loro fremerei per sentirmi dire da lui che sta bene...!”

“Effettivamen... Ehi! Chi sarebbe la faccia da schiaffi?!”

“Taci!” 

“Probabilmente non hanno risposto per timore che fosse un trucco della Marina per scoprire la loro posizione... Tuttavia, se volete, posso darvi un Den-Den Mushi collegato direttamente a quello di Shanks in persona. Con quello dovreste riuscire a contattarli.” si offrì l’ex pirata.

“Sorvolerei sul fatto che eri il suo braccio destro per sempre, vecchio!” esclamò entusiasta il moro, ricevendo poi un pugno in testa da parte della sorella.

“Si dice ‘Le sarei infinitamente grato!’, idiota! Ti ho detto di portagli rispetto!!!”

“Ma se anche tu gli dai del vecchio?!”

“Beh, io sono stata una sua allieva: ho tutto il diritto di dargli del vecchio!”

“Credo che tu abbia dei seri problemi di contraddizione, sorellina cara...”

“Se non stai zitto giuro che ti spedisco con un calcio da Law!”

“Non ti agitare troppo, Aoi-San!”

“È lui che mi fa imbestialire, Jinbē!”

“Ma se non ho fatto niente!”

“Hai una stupida faccia da schiaffi! Questo è più che sufficiente per farmi incazzare, Succo di Frutta!”

“Shi, shi, shi! Voi due siete troppo divertenti!”

“Chiudi quella bocca, babbeo!”

“Va bene! Dopo vi presterò il mio Den-Den Mushi, però... prima dobbiamo parlare di alcune cose. Rufy-Kun... Prima hai detto che saresti venuto a Sabaody se io non ti avessi preceduto, dico bene?”

Rufy ingoiò un grosso boccone di carne, facendosi serio: “Esatto! Voglio rincontrare i miei compagni! Avevamo stabilito che ci saremmo rivisti dopo tre giorni proprio là utilizzando la tua Vivre Card, però... quando ho scoperto che Ace era stato catturato salvarlo era diventata la mia priorità! Ora che stiamo tutti bene... voglio riunirmi a loro!”

“Capisco, ma... sei certo che sia una buona idea?”

A quella strana domanda il giovane pirata sembrò tendersi, cercando d’interpretarla correttamente. Anche Ace e Aoi osservarono confusi l’uomo, non capendo dove volesse arrivare.

Rayleigh continuò: “Ricordi quali fatti sono accaduti a Sabaody?”

Rufy sussultò, sgranando i grandi occhi d’ossidiana e tremando leggermente. Le mani fasciate si strinsero a pugno, facendo diventare le nocche, uniche parti visibili assieme alle dita, bianche. Tutti rimasero in silenzio, come per rendersi partecipi del vortice di emozioni che si stava in quel momento scatenando nel ragazzo. I due fratelli furono pronti a scattare al primo segnale negativo che il loro fratellino avrebbe potuto lanciare, che si fosse trattato di una furia distruttiva o di un pianto disperato: gli sarebbero stati accanto fino a quando ne avesse avuto bisogno.

“Pensi davvero che se tornassi laggiù saresti capace di fronteggiare quei portentosi avversari?”

Il silenzio si mantenne a lungo, sovrano, mentre una nuova consapevolezza si fece lentamente spazio nel giovane pirata: non soltanto a Sabaody non era stato in grado di proteggere i suoi compagni da quell’Ammiraglio e dalle copie di Kuma, ma ad Impel Down era sopravvissuto al veleno di Magellan solo grazie all’aiuto di Von Clay che lo aveva portato da Iva-Chan... E se non fosse stato per l’intervento di Aoi a Marineford probabilmente Ace sarebbe morto rendendo vani tutti i suoi sforzi. Non poteva poi dimenticare tutto l’aiuto di Hancock, che lo aveva accompagnato ad Impel Down, gli aveva dato le chiavi delle manette di Ace e soprattutto gli stava dando asilo, di Jinbē che lo aveva protetto più e più volte a costo della vita e infine di Trolafag che lo aveva curato e portato in salvo. 

Purtroppo per lui Rufy capì di aver fallito su tutti i fronti: non era ancora abbastanza forte per affrontare le insidie del Nuovo Mondo... Però i suoi adorati compagni sicuramente lo stavano aspettando, e non poteva far finta di niente e farli attendere. Inoltre gli mancavano i sonnellini fuori luogo di Zoro, le sgridate quotidiane di Nami, la deliziosa cucina di Sanji, le divertenti storie di Usopp, le medicine amare di Chopper, le mille conoscenze di Robin, le buffe pose di Franky e le allegre melodie di Brook. Gli mancavano troppo i suoi compagni.

Doveva assolutamente tornare da loro.

Fu proprio quando fece per esprimere a parole i suoi pensieri che la voce di Rayleigh riprese calma e profonda: “Vuoi riunirti ai tuoi compagni solo per farli soffrire di nuovo?”

Un altro sobbalzo lo colse. Ace e Aoi si fecero scuri in volto, non proferendo parola.

“Ho una proposta da farti, Rufy-Kun, e vale anche per voi due, ragazzi. Ovviamente decidere di accettare o meno dipende solo da voi!”

Rufy si abbassò l’amato cappello di paglia sugli occhi, teso e ansioso di conoscere la proposta di Rayleigh, conscio che a prescindere da quest’ultima sarebbe diventato più forte. Lo doveva ai suoi compagni, ai suoi fratelli e alla promessa fatta a Shanks. Non avrebbe mai più permesso che le persone a lui care venissero ferite.

Questa volta avrebbe preso la decisione giusta.

Angolo Autrice:
*sbuca lentamente fuori da un angolino* Ehilà...!
Finalmente dopo 2 settimane sono riuscita a terminare questo dannato capitolo, anche se onestamente non ne sono così soddisfatta... Più che altro mi sembra un po' statico, a parte per la partenza del nostro amato-odiato chirurgo e le solite abbuffate dei nostri fratelli preferiti, anche se, riguardando gli episodi da cui ho preso ispirazione (507 e 508) anche lì la situazione di Rufy viene lasciata un attimo in sospeso per spiegare cos'è accaduto agli altri Mugiwara, quindi credo sia accettabile, così come il fatto che Rayleigh non abbia ancora esplicitato la proposta che vuole fare i nostri tre protagonisti (sempre prendendo spunto dall'anime).
Comunque, per chi si stesse stufando di leggere in chiave leggermente differente gli avvenimenti post-guerra sappia che il prossimo capitolo sarà tutto inedito (che parolone) ^^! 
Ultima cosa: nelle riflessioni di Rufy i nomi dei personaggi sono storpiati o abbreviati apposta proprio perché sono dal suo punto di vista (Trolafag è il massimo, anche se l’ho inventato io XD).
È inutile che ringrazi tutti coloro che hanno letto o leggeranno questo capitolo, ma io lo faccio lo stesso: SUPERRR (speravate che non l'avrei detto, vero XD?) GRAZIE X3!!! Alla prossima!
Sora_D_Aoi
  
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