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Autore: rainbowpastels    19/10/2014    0 recensioni
Sono passati 5 anni da quando me ne sono andata da casa. Ero un pericolo per i miei genitori, per i miei amici, per me stessa. Ero una dannata calamita per tutto ciò che era cattivo. Chiamatela sfortuna se volete, a me sembrava una cosa congenita e basta. Diciotto anni di sfortuna e tutto quello che potevo fare era scappare, scappare e isolarmi di volta in volta. E poi? Poi lo vidi e mi tornò la voglia di lottare e vivere.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente le classiche bellezze che non tramontano mai? Le iper belle della scuola che fanno strage di cuori? Quelle con i capelli biondi stupendi, occhi azzurri, gambe chilometriche e fisico mozzafiato? Bene questo era il ritratto della tizia che è corsa in contro al mio non-ho-capito-ancora-ragazzo saltandogli addosso. Inutile dire che la Barbie non ha nemmeno fatto caso me. Era troppo impegnata a sbaciucchiarsi Harry, senza nemmeno vedere che accanto a lui c’era io, il rospo della situazione.
Impotente davanti alla situazione girai i tacchi e corsi a rifugiarmi nella mia schifosissima camera, qualcuno se ne accorse secondo voi? Assolutamente no. Ero come invisibile.
Dopo una decina di ninuti il mio telefono squillò, era Harry, mi stava chiamando ma non avevo nessuna intenzione di rispondergli. Eccola la mia sfortuna, mi aveva accarezzato per così tanto tempo che uno schiaffo del genere non me lo sarei aspettato per nulla al mondo. D’altronde lei rimaneva da sempre la mia unica e sola compagna di vita.
Da quando stavo con Harry avevo smesso tutte le mie solite abitudini, stavo decisamente meglio di salute: mangiavo di più e avere più sangue in corpo era sicuramente una cosa migliore, ma quello era stato decisamente un brutto colpo.
Feci tutto senza pensare, il telefono continuava a squillare ma rispondere non era la mia priorità, ero fuori di me. Le lacrime scendevano copiose dal mio viso, mi sentivo uno schifo, il cervello mi diceva soltanto: fallo, starai meglio dopo, l’hai già fatto tante altre volte in passato, sai anche tu che dopo starai meglio. Andai in bagno con la mia seconda amica, alzai la manica del maglione e mi incisi la pelle, la incisi a fondo per sfogare tutto il dolore che portavo dentro. Aprii il rubinetto della vasca e mi ci infilai dentro completamente vestita. Ero stata una stupida, avevo fatto di nuovo il più grande errore della mia vita, mi ero fidata di qualcuno smettendo di ascoltare il mio istinto ed ero finita a faccia atterra, schiacciata da tutto e tutti. Sentivo i sensi che pian piano si affievolivano, forse ero andata troppo oltre questa volta, ma tanto a chi importava? Mi sarei tolta di mezzo una volta per tutte. Sentì dei rumori alla porta, un tonfo sordo e poi il nulla, tutto diventava nero e io navigavo nel nulla.
 
Harry p.o.v.
 
“Non ci posso credere Ellie!! Sei qui!!” dissi alla bionda.
“Certo testa riccia! Dovevo darti una notizia di persona! Poi mi hai incuriosito, non hai mai parlato così tanto di una ragazza come con lei, volevo assolutamente conoserla!” rispose lei.
“Addirittura, allora eccola qua..”
“Non vorrei contraddirti ma a meno che non sia un fantasma qua non vedo proprio nessuno.”
“Dove diavolo è andata? Un momento che la chiamo..” dissi abbastanza preoccupato.
Il telefono suonava libero ma non rispondeva nessuno, alla quindicesima chiamata senza risposta mi preoccupai seriamente. Avevo visto cosa nascondeva sotto le maniche dei maglioni ma non glielo avevo mai fatto pesare, non avevo mai chiesto nulla.
“Ellie ho una brutta sensazione dobbiamo andare subito dalla sua camera al college.”
Arrivammo davanti alla sua porta in meno di due minuti. Riprovai a chiamare, il cellulare era dentro e si sentiva anche dell’acqua scorrere all’interno. Bussai, non aprii nessuno, ribussai ma non successe nulla. Sapevo cosa aveva deciso di fare, non capivo il perché ma dovevo fermarla tutti i costi.
“Hazza cosa sta succedendo?” mi chiese Ellie con un tono di preoccupazione nella voce.
“Devo entrare li dentro, stai pronta a chiamare un’ambulanza.” Ero fuori di me.
“Ma..”
“Stai pronta e basta. Dopo ti spiego tutto.”
Presi una buona rincorsa e aprii la porta, corsi nel bagno, lei era li, incosciente, immersa in un liquido rosato.
“ELLIE CHIAMA ORA!!”
 
My p.o.v.
 
Sono morta? Se sono morta perché sento dolore ovunque? Cos’è questo orribile odore di disinfettante? E questo bip-bip continuo? No, non sono morta. Allora devo aprire gli occhi? Andiamo stupidi affari collaborate.
La prima cosa che vidi fu l’infermiera accanto al mio letto. Dietro di lei c’era un’altra ragazza mezza addormentata sulla poltrona. Poi mi resi conto che era la Barbie che mi aveva ridotto così.
Sono finita all’inferno, ne sono certa.
“Ben svegliata bambina! Stai meglio?” mi chiese l’infermiera.
“Si, si grazie” le dissi “mi scusi posso chiederle come sono finita qui?”
“Ti hanno portato qua quella ragazza e un ragazzo riccio!”
Mentre parlavo con l’infermiera la bionda si era svegliata ed era corsa fuori dalla stanza.
“Chiamami pure se hai bisogno mi raccomando” disse e se ne andò.
Dopo poco entrò lui. Aveva l’aria distrutta, non capivo il perché, avrei dovuto essere io quella distrutta, non lui.
“Ciao” mi disse.
“Ciao” mi sforzai di rispondergli.
“Cosa diavolo ti è saltato in mente? Me lo puoi spiegare? Non capisco proprio cosa posso aver fatto per indurti a  fare questo.” Disse con lo sguardo basso.
“Non capisci? Non sono io quella che si prende gioco delle persone! Potevi fare a meno di illudermi e dirmi subito che avevi una ragazza, non sono mica stupida sai! È arrivata così dal nulla, ti è saltata addosso e ha iniziato a baciarti come se tu fossi la sua unica ragione di vita.”
“Aspetta, Ellie? Io e Ellie siamo solo amici! Lei è la mia migliore amica, era venuta qui dall’America per conoscerti e per dirmi che è incinta e si sposerà il prossimo mese. Voleva darci personalmente l’invito.” Disse lui confuso.
“Quindi voi due non state insieme?” chiesi un po’ stupita.
“No, io e il riccio siamo solo amici, grandi amici. Scusa se ti ho fatto pensare male.. Non era assolutamente mia intenzione. Scusami” disse Ellie in cagnesco.
“Sono stata una stupida. Non devi scusarti, sono io che devo chiedere perdono a entrambi, e capisco se non vuoi più stare con me. Non sono riuscita a guardare oltre al mio naso. Ero paralizzata, mi era crollato tutto addosso, eri la mia sicurezza e credevo che..” non riuscii a finire la frase che le lacrime cominciarono a scendere, di nuovo.
Due braccia calde e forti mi cinsero: “Io sono la tua sicurezza e lo sarò finché vorrai, non mi porterà mai via nessuna da te, nemmeno Ellie. Io in primis  non voglio andarmene, sarei un pazzo. E io pazzo lo sono già, ma pazzo in senso buono, io sono pazzo di te.”
E mi baciò.
 

SPAZIO AUTORE:)

la storia è finita! :) spero che ai pochi che l'hanno letta tutta sia piaciuta. E' la prima che scrivo quindi mi posso ritenere abbastanza soddisfatta. Chiedo ancora una volta di scrivere ciò che pensate a riguardo, accetto tutte le critiche che avete a riguardo. Non vi costa niente spendere due paroline in una recensione, così almeno capisco dove ho sbagliato e cercherò di migliorare in futuro.
peace 
xoxo
rainbowpastels
  
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