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Autore: DestroyedGirl    19/10/2014    3 recensioni
Mi rispose con un semplice 'ciao'.
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Il suo passato è la parola chiave per accedere ai suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel pomeriggio mi trovai seduta sul divano a guardare la tv, Dan mi aveva promesso che sarebbe passato a prendermi quel pomeriggio e che saremmo andati da qualche parte ‘purché stessimo insieme’ aveva detto. Aspettavo un suo messaggio, una sua chiamata, ma non perché amassi particolarmente stare con Dan, bensì perché avevo bisogno di una pausa, il tempo passato insieme ad Harry era stato un inferno, non c’era mai un attimo di pace, stavamo sempre a stuzzicarci.

Continuavo a controllare il telefono ma non c’era traccia di Dan.

“Forse il tuo fidanzatino ha da fare con qualche giovane paziente e non può risponderti” disse in modo malizioso e dispettoso il riccio che intanto aveva preso posto vicino a me sul divano.

Gli lanciai un cuscino e lui si mise a ridere.

“Harry, per favore.” Dissi non rivolgendogli neanche uno sguardo a causa delle lacrime che minacciavano di uscire  “Smettila di fare lo stronzo”

“Sono solo oggettivo, pensi davvero di essere la sua unica paziente con cui se la fa? Avanti Amanda, non ti credevo così sciocca” disse mettendosi le braccia incrociate dietro il collo e mettendo i piedi sul tavolino.

“Lui non..” non riuscii a finire la frase che un singhiozzo uscii dalla mia bocca.
Vidi Harry girarsi di scatto e spalancare gli occhi.

“Scusa, io non volevo.. non pensavo..” parlò e mi prese la mano “Mi perdoni?” chiese.

L’unica cosa che riuscii a fare fu abbracciarlo.

“Hei, che succede?” chiese passandomi una mano sui capelli.

“I-io mi s-sento sola” confessai.

“Ma ci sono io” disse stringendomi ancora di più a sé.

“Harry, noi.. non facciamo altro che litigare e stuzzicarci” affermai alzando lo sguardo sul suo.

“Hai ragione, ma possiamo… potremmo provare a non farlo più, puoi scegliere che cosa guardare in tv se mi fai fare la doccia per primo, promesso” disse alzando le mani al cielo. Entrambi ci mettemmo a ridere e
la sua risata roca mi invase tutti i sensi, mi sentivo al caldo, al sicuro.

“Va bene allora” risposi con un sorriso.

Harry si abbassò verso di me e le nostre labbra si unirono finalmente per la seconda volta. La sua lingua morbida e calda accarezzò le mie labbra e le farfalle nel mio stomaco iniziarono a ballare un danza confusionaria che mi fece girare la testa. Il bacio durò poco e quando ci staccammo ci guardammo pochi secondi negli occhi prima che io imbarazzata guardai altrove.
Harry prese il telecomando e spense la tv.

“Ti va di venire con me?” chiese alzandosi.
 


Entrammo e Harry iniziò a parlare con un ragazzo. Non mi piaceva quel posto, era grezzo, non adatto a me; e poi i tipi che ci lavoravano avevano l’aria minacciosa con tutti quei disegni colorati addosso e piercing ovunque. Dopo non molto tempo Harry e il ragazzo con cui stava parlando si avvicinarono a me che ero rimasta sull’uscio.

“Finalmente hai trovato una ragazza fissa?” disse il ragazzo rivolgendomi un sorriso malizioso.

“No Mitch, lei è la ragazza di Dan” disse Harry portandosi una mano sulla fronte.

“E tu te la porti in giro? Ma dico sei coglione?” disse il ragazzo spalancando gli occhi.

“È complicato. Comunque lei è Amanda, Amanda lui è Mitchelle” disse Harry indicandoci.

“Dovresti essere onorata del fatto che Dan ha deciso di avere una relazione seria” disse facendomi l’occhiolino.

Arrossii e allo stesso tempo mi sentii confusa. Cosa significava questo discorso? Una relazione seria? E poi perché dovrebbe essere ‘coglione’ se mi porta con sé?

“Allora amico, cosa facciamo?” disse Mitchelle.
                                                                          ***
 
“Sta sera c’è una festa a casa di Mitchelle, io vado, e tu, Amanda, vieni con me” disse Harry mentre eravamo diretti verso casa puntandomi un dito contro.

“Uno, io non vado alle feste, due, tu non hai il diritto di decidere quello che devo fare, e tre, non conosco neanche da due ore Mitchall” chiesi buttando le mani in aria.

“Mitchelle,Mitchelle. Tu verrai, non posso lasciarti a casa” disse spostando per qualche momento dalla strada su di me.

“Harry” dissi con un tono capriccioso.

“Amanda” mi imitò.

Nel negozio di tatuaggi mentre lui si faceva disegnare una croce sulla mano ho sentito la necessità di girarmi per evitare di svenire. Lui parlava tranquillamente con il ragazzo che lo stava infilzando, e io pensavo all’ago che entrava nella sua bellissima pelle, perché è davvero bella, lucida, abbronzata e senza un imperfezione,  e solo immaginando il dolore mi sentivo male, si, sono molto sensibile. Lui sembrava molto indifferente, come se glielo stesse disegnando con un semplice pennarello il che mi fece rabbrividire ancora di più.

“Ok, verrò, ma a un patto.” Dissi alzando gli occhi al cielo e tornando poi seria.

“Dimmi.” Disse con un sorrisetto da stronzo.

“Che non stiamo fino a tardi” dissi.

“Okay santerellina, saremo a casa per le due” disse accendendo una sigaretta.

“Le due??” urlai allibita.

“Tesoruccio, le feste qui durano fino al giorno dopo, è già abbastanza presto come orario” disse facendomi un occhiolino e il mio cuore fece una capriola.

Rimanemmo in silenzio fin quando non arrivammo a casa, casa di Harry.

“Passami le chiavi della cassetta, sono lì nel cruscotto” disse indicando a cosa si riferiva e slacciandosi la cintura.

Gli passai le chiavi e lo seguii. Andò verso la cassetta della posta e tirò fuori delle lettere, dalle sue mani cadde un biglietto più piccolo rispetto a tutti gli altri, lo raccolsi e involontariamente lo lessi:
‘Non cercare la verità, sarà la verità a trovare te 
–G ’

Che significava? G? quale verità?

“Harry..” lo richiamai con la voce tremante.

“Cos’è?” chiese Harry non dandogli troppa importanza.

Allungai il bigliettino verso Harry e lui lo prese tra le mani.

“Cazzo, no, non ancora.” Disse con tono esasperato.

“Cos-mi puoi spiegare?” chiesi ad Harry con calma.

“Amanda, non posso, è complicato.” Disse guardando altrove.

“Ho tutto il tempo del mondo se vuoi” dissi incrociando le braccia al petto.

Per un attimo sembrava che stesse per accettare, ma la sua risposta mi lasciò sconcertata.

“Non puoi capire” rispose secco e entrò dentro lasciandomi chiusa fuori.

Mi sedetti sulle scale e i miei pensieri finirono subito al nostro bacio, ci pensavo spesso, ogni volta che entravo in bagno oppure ogni volta che non avevo troppi pensieri per la testa. Era stato bello, immagino.
Mi ero sentita così bene, e non avevo sentito la stessa cosa con Dan. Avevo sentito lo stomaco annodarsi e il cuore fermarsi. Trovavo Harry attraente, assolutamente, ha anche un animo gentile, quando vuole, ma spesso mi tratta male, ha dei momenti di debolezza e basta una parola sbagliata per farlo diventare acido. Poi ripensai a quel biglietto, qual era la verità? Su cosa? Chi era ‘G’? Era tutta una confusione, Harry non lasciava mai capire di cosa si trattasse qualcosa, era sempre misterioso, era privato, chiuso, non condivideva molto con gli altri. Ma volevo solo sapere cosa voleva dire quel biglietto.

Sentii la porta aprirsi e vidi Harry sedersi accanto a me.

“Scusa”  rimasi stupita e spalancai gli occhi “Stai zitta” disse mettendo il broncio come un bambino.

Non riuscii a non ridere e lui mi seguì. Ritornai seria e rischiai di fargli la domanda che mi tormentava.

“Harry,” dissi e lui si girò vero di me “ Cosa significa quel.. quel biglietto?” lo vidi irrigidirsi “Non sei obbligato” dissi ormai rassegnata.

“No, va bene. Te ne parlo, ma mi devo promettere una cosa” annuii “Che non lo dirai a nessuno, sei l’unica a cui dico qualcosa. Promesso?”

A quelle parole mi sentii speciale, era un onore per me sapere qualcosa che nessun altro sapeva. E poi il fatto che fosse Harry a rivelarmi un segreto, era ancora più importante per me, non perché tenessi particolarmente a lui, bensì perché si apriva molto poco.

“Promesso, sarà il nostro segreto” dissi guardandolo negli occhi e sul suo volto si aprì un enorme sorriso, un sorriso vero.


“Sarà il nostro segreto.”




Scusate il ritardo ma ho avuto tantissimo da fare, mi riferisco ai compiti. perdonatemi, davvero scuatemi.
Fatemi sapere com'è il capitolo perchè continuo a 3 commenti, baci xx
  
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