Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Neverlethimgo    19/10/2014    1 recensioni
I nostri volti erano vicini, tanto che i nostri respiri s’intrecciavano l’uno con quello dell’altra. Mi sorrise, io rimasi impassibile o almeno ci provai.
Spostò una mano sulla mia schiena attirandomi ancor di più a sé, persino i suoi occhi sorridevano ed io stavo cedendo d’innanzi a ciò.
Sentivo il battito del mio cuore accelerare notevolmente ed il respiro spezzarsi di colpo, il mio sguardo era perfettamente intrecciato con il suo ed era da parecchio tempo che non m’immergevo così profondamente nei suoi occhi.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 


 

Capitolo Tre.

 

Chi non muore si rivede!” pronunciò una voce alle nostre spalle poco prima di entrare a scuola; mi voltai di scatto trovandomi davanti la figura di Nicholas.
Forse era meglio morire,” sbottò sarcastico Ashton, non correva buon sangue tra i due sebbene in passato fingessero di essere amici, cosa che, a parer mio, gli era sempre riuscita male.
Forse, ciò che aveva portato Ashton a fingere tale sentimento nei suoi confronti, era solo per convenienza. Non esisteva ragazza che non si voltasse non appena Nicholas metteva piede a scuola, aveva un qualcosa che sapeva attirare su di sé gli sguardi dei presenti. In passato persino il mio.
Alzai gli occhi al cielo quando notai il suo sguardo malizioso incollato su di me, feci per allontanarmi quando udii la voce di Ashton sbottare: “Vedo che non ti è passata la voglia di puntarle gli occhi addosso, non è vero?
Sbarrai gli occhi e voltai il capo verso di lui, non notò la mia espressione, ma probabilmente era consapevole del fatto che l’avessi sentito. Tuttavia, sembrava essere troppo occupato a provare un senso di rabbia verso Nicholas.
Le occhiate di fuoco che si stavano scambiando quei due ragazzi mi avevano incuriosito ad assistere alla scena, sarebbe stato sicuramente più interessante restare nel piazzale della scuola piuttosto che seguire la noiosa lezione di algebra.
Così feci e non fui l’unica.
Un gruppetto di quindici persone accerchiò Ashton e Nicholas mentre io rimasi seduta sugli scalini, avendo di gran lunga una visuale migliore.
Cominciarono a scambiarsi insulti a vicenda e sinceramente non capivo per quale assurdo motivo Ashton volesse continuare quella conversazione, lui stesso aveva detto di voler essere solamente un mio amico e, da che mondo è mondo, gli amici non dovrebbero essere così morbosamente gelosi di altri amici.
Perché sei tornato?” sbottò Nicholas ad alta voce, “Non sono cazzi tuoi!” replicò l’altro.
Sai, nessuno qui sentiva la tua mancanza,” continuò il moro incrociando le braccia al petto.
 
Evidentemente mi sbagliavo, ma non ritenevo un errore quello di aver trascorso una serata in compagnia di Nicholas e di esserci poi andata a letto, era successo molto tempo prima che io e Ashton ci fidanzassimo ed in quel periodo mi piaceva: ora lo consideravo squallido.
Ultimamente trascorreva le serate in un night club e ogni mattina si svegliava sempre con una ragazza diversa nel letto, al solo ricordo di quella sera in cui io e lui sembravamo una cosa sola, rabbrividii.
 
Se fossi partito tu, avrebbero sicuramente sentito la tua mancanza le puttane che ti porti a letto ogni sera,” gli disse Ashton, attenendosi ad un atteggiamento piuttosto tranquillo, cosa che fece irritare Nicholas ancora di più.
 
Ero talmente immersa nei miei pensieri che quasi non mi accorsi del pugno che Nicholas aveva sferrato sul viso di Ashton; mi alzai in piedi cercando di sovrastare le teste di chi li circondava, quel cerchio si era fatto man mano più stretto mostrando a malapena le figure dei due.
Con il dorso della mano, Ashton si liberò del sangue che aveva iniziato a fuoriuscire dal naso e subito dopo fu lui a sferrare un pugno diretto nello stomaco del moro, che fu così costretto a piegarsi in due.
Un altro ragazzo dai capelli scuri, che aveva appena raggiunto il piazzale della scuola, s’intromise all’interno di quel cerchio ed in seguito tra i due. Il malcapitato Calum, che aveva avuto la brillante idea di provare a dividerli, ricevette a sua volta un pugno sulla gota destra.
D’accordo, adesso basta!” urlai e tutti si voltarono verso di me, comprese le persone che –  chissà da quanto tempo – erano affacciate alle finestre a godersi il cruento spettacolo di quella scena. Non mi ero preoccupata tanto per i pugni che si erano scambiati i due, lo avevo fatto quando fu Calum ad essere colpito. Andavo d’accordo con lui, era il ragazzo più normale di quella che una volta era la compagnia che frequentavo.
Siete diventati idioti per caso?” sbottai nuovamente avvicinandomi al cerchio che ora si stava diradando, “Hey, che c’entro io?” replicò Calum.
Non tu” sbuffai, “voi due” continuai e, afferrando prima Ashton e poi Nicholas per il bordo delle magliette, li trascinai all’interno dell’edificio nel bel mezzo del corridoio ormai deserto.
 
Qual è il vostro problema?” domandai stizzita pur sapendo già la risposta, si scambiarono un’occhiata interrogativa per poi tornare a fissarmi e, all’unisono, esclamarono: “Tu.
I-io? Voi due siete completamente suonati!” esclamai retorica, per poi rivolgermi a Nicholas: “Tu, vedi di starmi alla larga” e nel giro di pochi istanti il moro si allontanò lasciandoci soli.
Mi appoggiai al muro con le braccia incrociate al petto e rimasi a fissare Ashton con sguardo fermo mentre lui aveva il capo abbassato,intento a fissare il suolo.
Non hai nulla da dire al riguardo?” lo istigai avanzando verso di lui; sollevò il capo e notai  alcune gocce di sangue, le quali, di lì a poco, raggiunsero il labbro superiore.
Ha cominciato lui” replicò a bassa voce.
Oh Ashton per favore, non siamo più all’asilo. Avresti potuto allontanarti senza ribattere alle sue provocazioni, lo sai com’è fatto
So anche come sei fatta tu ed immaginavo avresti dato ragione a me” mi sorrise, “Che… che cosa? Io non ho dato ragione a-” ma m’interruppe avvicinando pericolosamente il suo viso al mio, le sue labbra si poggiarono sulle mie e non appena le percepii, mi scostai da lui.
Non provarci, Irwin!” sbottai allontanandomi, ma venni trattenuta per un braccio e lentamente mi voltai, incrociando di nuovo il suo sguardo.
Hai ragione, scusa” mormorò impercettibilmente “Forse sarà il caso che mi presenti in classe, ho già tardato abbastanza.
Tu vorresti presentarti a lezione conciato così?” dissi, indicando il viso sporco di sangue. Scossi la testa e, senza attendere una sua risposta, lo afferrai per il braccio e lo trascinai fuori da scuola.
Che hai intenzione di fare?” mi domandò, ma non risposi e continuai a camminare.



 


 

Spazio Autrice

Viva i ritorni di fiamma! Non corrispondi, ma amen.
Bene, Nicholas non c'entra un accidenti con i 5SOS, infatti io me lo immagino come questo individuo qui - meglio conosciuto come Dylan O'Brien.

Oltre a questo, spero davvero che la storia vi stia incuriosendo e chiedo scusa se inizialmente i capitoli sono un po' corti - dispiace persino a me per questo - ma si allungheranno a breve, promesso :)

Ringrazio le due persone che hanno recensito, apprezzo davvero moltissimo, ma già lo sapete!


Alla prossima!
Much Love,
Giulia 

@Belieber4choice
 on twitter
itsjulieth on instagram

Se avete domande, ask me

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Neverlethimgo