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Autore: LadyVaderFrancy    20/10/2014    6 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF "La Maledizione".
Dopo aver stretto un legame di sangue, che li legherà per tutta la vita, Harry Potter e Severus Piton, si troveranno a dover affrontare l'oscurità che avanza. Tra alti e bassi i sue protagonisti assoluti della storia, troveranno un modo per lottare insieme per vincere la guerra.
Dal cap. 1
“Temi per Potter?”
“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago
“Dimmi perché?”
“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”
“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”
“Quando sarà il momento”
“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”
Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile.........
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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~~Capitolo 5 Il candore della neve

 

La stanza rimase in silenzio finché, gli altri ragazzi entrarono nel salotto. “Sono andati?” chiese Ron ansimando.

“Temo di sì. Sig.na Granger, per favore può dirmi cosa è successo di preciso”

“Si signore” rispose la ragazza, e raccontò al preside, cosa era successo. Appena
terminata la spiegazione, Silente disse preoccupato “Mi dispiace Molly, Arthur, ma devo andare via subito ”

“Albus, ci dispiace per il comportamento dei nostri figli, fa le nostre scuse anche a Severus”

“Certamente Arthur, ci vediamo presto” disse il vecchio mago e poi si affrettò a raggiungere i suoi protetti.

Piton marciava verso i sotterranei a passo spedito. Harry non sapeva cosa fare, per fortuna i gemelli non erano riusciti a completare il loro incantesimo, ma dalla reazione del pozionista, questo non era rilevante.

“Professore”

Non ci fu alcuna risposta

“Professore, la prego, George e Fred, non erano a conoscenza di….”

Piton si voltò furibondo in mezzo al corridoio, e disse “Silenzio!! Non voglio sentire una sola parola. Ho sopportato tutto il pomeriggio quella massa di idioti, ho la testa che mi scoppia, voglio solo stare da solo e in silenzio, quindi ti consiglio di sparire dalla mia vista”. Poi si voltò, aprirono la porta e Piton entrò direttamente in camera sua, sbattendo talmente forte la porta, da farla quasi staccare dal muro. Harry rimase in soggiorno, si mise seduto sul divano e sospirò. Dopo pochi minuti il moro, sentì bussare alla porta.

Andò ad aprire era il preside.

“Harry, va tutto bene?”

“Si professore, ma Piton ……”

“Dov’è Severus?”

“In camera sua, ma non credo che abbia voglia veder qualcuno, è molto molto arrabbiato, io non rischierei”

“Lo immagino, ma credo che correrò il rischio” disse accennando un sorriso

“Mi dispiace, io ho provato a calmarlo, ma…….”

“Harry, non preoccuparti” poi il vecchio mago si allontanò, e bussò alla porta della camera del pozionista.

Nessuna risposta

“Severus sono io il preside, apri la porta per favore!!”

“VATTENE ALBUS!!!” Il preside poteva sentire le ondate di rabbia dell’uomo. Doveva calmarlo, ed entrò.

“Severus, va tutto bene?” Poi chiuse la porta dietro di se, lasciando un Harry Potter, molto preoccupato del suo prossimo futuro. Dietro la porta, si sentì Piton urlare come non aveva lo mai sentito prima. E poi di colpo il silenzio, qualcuno aveva lanciato l’incantesimo silenziante.

“Non ti sei divertito abbastanza Albus!!” ruggì Piton

“Severus, per favore”

“A cosa diavolo stavi pensando? Hai lasciato che mi trattassero come un marmocchio, mi hanno umiliato!!”

“Non è vero, Molly è stata molto premurosa, come con Harry, e gli altri non volevano..:”
“NON VOLEVANO?! Non dire assurdità, certo che volevano, e TU lo hai permesso!! Lo sai cosa stavano per fare quei due idioti? Dovevo ucciderli, ma non ho potuto, perchè mi hai VIETATO di usare la MIA bacchetta su di loro!!!!!!! NON dovevo darti retta!!”

“So cosa è successo, me lo ha riferito la Sig.na Granger”

“Perfetto, la-so-tutto-io, dovevo aspettarmelo.”

“Volevo solo che tutti passassimo un bel natale, non volevo finisse così, credimi”

“TUTTI? se volevi che TUTTI passassero un bel Natale, dovevi lasciarmi per conto mio! Ma no perché POTTER non poteva divertirsi. E’ tutta colpa sua. Sua e del suo stramaledetto padre!!”

“SEVERUS!!!” tuonò il preside “Calmati, ti prego, bevi un po’ di te, così potremo parlare” disse tristemente il preside

Piton sorseggiò disgustato il suo té e dopo un paio di minuti, si era calmato almeno un po’, sapeva che Silente, metteva delle pozioni calmanti nella bevanda.

“Possiamo parlare ora?” chiese gentilmente il vecchio mago

“E di cosa?” ringhiò furiosamente

“Ti rendi conto, vero che Harry e i suoi amici, non hanno alcuna colpa di quello che è successo”

“Ah ecco, perché ci tenevi tanto a parlare con ME, hai paura che tocchi i tuoi preziosi GRIFONDORO vero? come SEMPRE Albus, certe cose non cambiano MAI!!!! Vattene!” sputò velenosamente Piton.

Il preside sospirò, non immaginava che l’uomo fosse tanto sconvolto, da quello che era successo. Così disse “Mi dispiace Severus davvero, è stata colpa mia, non prendertela con i ragazzi, Harry è qua fuori, è molto preoccupato, e non credo che sia solo, per come potresti reagire nei suoi confronti.”

“Certo il tuo ragazzo d’oro, non mi aspettavo niente di meno, così nobile!!”

Silente guardò Piton, stasera non avrebbe risolto nulla, era troppo adirato e non voleva ascoltare, così disse “Credo sia meglio che vada ora, Severus non essere duro con Harry, non voleva questo, te lo assicuro” si alzò, tolse l’incanto silenziante, e uscì dalla porta, con aria afflitta.

“Harry! Sei ancora qui, non staresti più comodo nella tua stanza” disse Silente

Il moro scosse la testa e poi disse “Come è andata?”

Silente si mise accanto al ragazzo e poi mormorò alcune parole

“Non molto bene temo, ragazzo mio”

“Io…….. non dovevamo andare” disse il moro

“Non è stata colpa tua”

“Ma io ho insistito, mi sono lamentato tutto il tempo, e così prima Hermione lo ha sfidato a causa mia, abbiamo dovuto lavorare un sacco e per cosa? E’ successo il disastro!! Sapevo che i gemelli erano un pericolo, ho fatto di tutto per tenerglieli lontani, ho scritto a Ron un sacco di volte, e anche lui ha fatto il massimo. E adesso Piton se la prenderà con me, e con loro. Quando ho visto cosa stavano facendo i gemelli vicino al fiume, mi è venuto un colpo, non sta male per quello vero?” Poi prese a camminare nervosamente “Certo che è per quello!!!! Finalmente non mi paragonava più a mio padre, …….le cose andavano meglio,………. e ora, sarà tutto orribile come prima………forse peggio. Fred e George gli hanno fatto rivivere un momento terribile, ma loro non lo sapevano, nessuno lo sa, davvero io non l’ho mai detto a nessuno!!!!  Ma-ma lui non mi crederà, penserà che lo hanno fatto a posta, che io l’ho fatto a posta” E si passò un a mano nei capelli.

“Harry, calmati” disse il preside

“Non posso, ho provato a scusarmi, mentre venivamo qui, ma non ha voluto parlarmi, devo farlo ora, subito!!!”

“Harry siediti!”

“No preside, non capisce se lo faccio dopo, penserà che non sono sincero……forse lo penserà comunque, non ho speranza” e si gettò sul divano con la testa tra le mani

“Prendi” e gli allungò una tazza di tè, “ti stai facendo venire un attacco di panico ragazzo mio, vedrai che dopo una bella dormita sarà tutto a posto”

“Ne dubito” sospirò il ragazzo

“Ora vado, se hai bisogno di parlare con me, sai dove trovarmi, buona notte”

Harry vide il vecchio mago uscire, si alzò per bussare alla porta di Piton, ma non lo fece, era terrorizzato all’idea della sua reazione. Così si rimise seduto nuovamente.
Piton dall’latro lato della porta, aveva sentito chiaramente tutta la conversazione, grazie a Silente che si era premurato di lanciare appositamente un incantesimo. Era ancora furibondo, ma non con il ragazzo. Avrebbe aspettato l’indomani, per parlare con lui, dato che aveva sentito i passi allontanarsi, ed era quindi andato in camera sua.
Era circa l’ora di cena, erano passate circa 3 ore da quando erano tornati al castello, Piton era ancora molto inquieto, così decise che preparare qualche pozione lo avrebbe aiutato, aprì la porta e rimase a bocca aperta quando vide, Harry rannicchiato sul divano con la testa che ciondolava da un lato, in mano aveva una pergamena e tutto intorno a lui era pieno di pezzi di carta appallottolati. Si avvicinò silenziosamente e ne raccolse uno dei tanti.
 

Al Professor Piton
Mi dispiace moltissimo, per quello che è successo, non volevo.
I gemelli non sapevano, è stato un caso lo giuro.
Non se la prenda con Ron ed Hermione

 

Piton, allora gettò a terra il pezzo di carta, e tocco la spalla del ragazzo. “Potter”

Harry mugugnò qualcosa e poi lentamente aprì gli occhi. Dopo un primo sguardo fugace, si rese conto che Piton era di fronte a lui. Cercò di ricomporsi come meglio poteva e disse “Pro-Professor Piton”

“Che ci fai qui Potter? Questo non è un luogo adatto per dormire, va in camera”

“Io volevo….. ehm stavo aspettando che……per vedere se…..” disse guardando verso i piedi dell’uomo

Piton reteo gli occhi, poi facendo due respiri profondi cercò di trattenere gli insulti che stava pensando, e disse “Vestiti, ho bisogno di un po’ d’aria”

Harry lo guardò sorpreso prese il mantello pesante e la sciarpa, poi mentre passava vicino al tavolo notò due piccoli pacchetti, uno con il suo nome e uno con quello di Piton. Il ragazzo guardò il pozionista e disse “Ehm professore questi non c’erano prima!”

“Sono da parte del preside” rispose in tono glaciale “Andiamo”. Così si incamminarono in silenzio verso l’ingresso del castello. Una volta usciti si diressero verso il lago nero, quando giunsero in prossimità della riva, Harry rimase sbigottito, stava ancora nevicando, e tutto intorno a loro era ricoperto da soffice neve immacolata. Il cielo era stellato e la luna era quasi piena, il suo pallido riflesso, rendeva la superficie dell’acqua argentata, regalando agli occhi di chi aveva la fortuna di osservarlo uno spettacolo meraviglioso.

Piton prese posto su una delle panchine, che erano posizionate difronte alla riva, ed Harry fece lo stesso. Dopo un paio di minuti Il pozionista parlò per primo.

“Potter, so che non è stata colpa tua” disse seriamente

Il ragazzo lo fissò sconvolto e poi disse “Non dovevo insistere, se fossimo rimasti al castello, non sarebbe successo nulla”

“Ho sentito, quello che hai detto al preside prima”

“Cosa? Co-come?”

“Silente ha fatto un modo, che ascoltassi”

“Io….. davvero non so che dire”

“Non c’è niente da dire”

“Allora non è arrabbiato?”

“Non con te Potter” disse Piton, senza mai voltarsi nella sua direzione

Il ragazzo fece un sospiro di sollievo, ((Merlino grazie!!!!!!! Non posso crederci, forse potrei……..coraggio sei un Grifonforo, hai aspettato tutto il giorno, se non lo fai adesso, quando???)) pensò, poi prese la sua bacchetta e dalla tasca un piccolo oggetto,  e lo ingrandì.

“ehmmmmm professore?” Piton si voltò verso di lui, e si vide consegnare goffamente un pacchetto verde con un nastro argento.

“Potter?” disse il pozionista inclinando la testa

“Io ecco, è solo…..una stupidaggine, so che non le piace il natale, ma…..ecco” e glielo mise tra le mani

((Non posso crederci, mi ha comprato un regalo di natale? A me, perché?)) “Non posso accettarlo”  e lo restituì

“Io non è nulla di ….è…..utile” disse imbarazzato

“Grazie, ma non è il caso, io non accetto regali di natale dagli studenti” sentenziò

Allora il ragazzo, strappò la carta che rivelò una specie di diario, la copertina era rigida, il colore verde smeraldo con i bordi lavorati color argento, e un etichetta argentata nel centro, con su inciso il suo nome SEVERUS PITON. “Beh ora, non è più un regalo di Natale. Io ho notato, che quando prepara le pozioni, prende un mucchio di note, e poi durante le lezioni, mi dice sempre, che è importante scrivere le cose. Ho visto che il suo notes era quasi finito, così…..ho trovato questo. E’ incantato le pagine, non finiscono mai, non so di preciso come……..funziona”

Piton era sorpreso, non solo il ragazzo gli aveva comprato un regalo, ma era qualcosa di molto utile, davvero un bel regalo. Non sapeva come comportarsi, questo era un gesto del tutto inaspettato. Poi pensò alla prima volta che aveva regalato, un orologio incantato al preside, il suo mentore. Lo aveva fatto, per dimostrargli la sua infinita riconoscenza, non volendo e non sapendo come esprimerla a parole gli regalò un oggetto, che Silente conservava ancora con grande cura nel suo ufficio. Potter forse, stava tentando forse di fare la stessa cosa, così disse “Perché?”

“Perché mi sta aiutando, mi sta insegnando e proteggendo nonostante tutto”

Eccole lì, le stesse parole, che anche lui aveva pensato a suo tempo. Così prese il notes, e guardando in quegli occhi di smeraldo disse “Grazie”. Harry gli sorrise imbarazzato e poi entrambi rimasero in silenzio a guardare il lago.

Piton alzò lo sguardo al cielo la neve cadeva sempre più fitta, tutto intorno era di un bianco candido. Così chiuse gli occhi e pensò a quando lui e Lily uscivano dal castello, per fare una passeggiata sulla prima neve invernale. Lily era meravigliosa, la sua pelle rosata e i suoi capelli rosso fuoco, risaltavano ancora di più in mezzo a quello spettacolo di candore assoluto. Lily…. lo aiuterò, te lo prometto disse tra se e se.

Poco dopo, si alzarono e tornarono negli alloggi del pozionista, camminarono fianco a fianco, una volta entrati, si salutarono e si diressero nelle loro stanze.

Quando Harry entrò nella sua camera, notò un pacchetto sul suo letto. Non c’era nessun biglietto, la carta era sobria sembrava quasi pergamena, lo aprì, era un libro
“Occlumanzia passo a passo, guida pratica per principianti”. Sfogliò qualche pagina, e poi vide un’annotazione che diceva:

Dovrebbe facilitare le cose
S. T. Piton

Harry era sorpreso, Piton gli aveva fatto un regalo? Un libro per aiutarlo, con uno dei suoi punti più deboli l’ Occlumanzia. Si mise al letto, era stata una giornata pazzesca, i suoi amici, i gemelli, Piton. Poi iniziò a sfogliare alcune delle pagine, e improvvisamente sentì un grande calore circondarlo e vide come delle scintille attorno a se. Chiuse gli occhi e lasciò scorrere quella sensazione dentro di lui. Poi riaprì gli occhi e vide Piton sulla soglia della sua porta.

“Po-Potter il legame!!!”
 

PS: So che tuti vi aspettavate qualcosa di diverso, ma ricordatevi che a volte i miracoli esistono, e quale miglior occasione del Natale???
PSS Ho detto solo a NATALE!!!!
:) Lady V.

   
 
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