Salve a tutti! Eccomi qui, pronta a farvi leggere il dodicesimo capitolo….finalmente Draco e Ginny hanno fatto qualcosa, il che significa che la storia diventa più interessante….allora perché state ancora qui? Correte a leggere!!!!!
Capitolo 12. And Now?
**
Mi piaci, Weasley….Ginny **
Da
dove gli erano uscite quelle parole? E quei pensieri folli, sull’amore, la
passione…quella paura di perderla…era Ginny Weasley, una stupida ragazzina
insopportabile, petulante, saccente e con dei ridicoli capelli rossi.
Be’, non che fossero davvero tanto ridicoli… erano belli, ramati, riflettevano
la luce del sole…
E
poi, lei tanto insopportabile non lo era. Bene o male stava simpatica a tutta
la scuola, fatta eccezione per i serpeverde. Petulante… sì, petulante forse
sì. Anzi, sicuramente. Non sta mai zitta. Pensò, sorridendo. Quella ragazza
era adorabile.
Emily…con
Emily era tutta un’altra cosa. E poi, guardiamo in faccia la realtà. Tra loro
due era tutto finito da un pezzo.
Ma
Ginny aveva il ragazzo… anche se il giorno prima si era lasciata andare,
probabilmente aveva già cambiato idea, in preda ai rimorsi. Nel 99,9% delle
probabilità, lei in quel momento stava appartata in qualche angolino con
Sundler.
Questo pensiero non gli piaceva per niente…per niente
**
Anche tu mi piaci, Malfoy, tanto **
Ma
se lui le piaceva davvero tanto, per quale motivo non se n’era accorta prima?
Fino ai dieci minuti precedenti al loro bacio (e che bacio!) lei era convinta
di amare Max….
Anche
quando provava quella strana sensazione di calore pensando al ragazzo del
sogno, lei era sicura che il suo amore per Max fosse rimasto immutato…solo,
forse, era un po’ diminuita la passione…d’altro canto, succede sempre così, no?
Non può essere sempre come il primo giorno. Ma, forse, lei non era stata in
grado di cogliere dei segnali che le spiegavano che quella non era solo
diminuzione di passione. Solo che, anche ora, non riusciva a trovarli, questi
segnali…ma che cosa poteva voler dire? Non lo sapeva, sentiva soltanto di AMARE
Draco Malfoy, e questo, doveva ammetterlo, la spaventava non poco. C’erano
milioni di complicazioni… Max, le loro famiglie (Ron in particolare, l’avrebbe
uccisa), i loro amici… sarebbe stato mille volte più facile restare con Max,
non avrebbe nemmeno dovuto lasciarlo. E poi, lui era stato sempre così dolce e
gentile con lei… glielo doveva!
Ma Draco? Draco l’amava, e lei non poteva cancellare le sensazioni provate la
sera prima.
……………
Ginny
si strofinò velocemente le mani sugli occhi, che le bruciavano da impazzire.
Era stanca morta, quella notte non era riuscita a chiudere occhio, ma da brava
stupida si era fatta incastrare da Hermione che voleva aiutarla a studiare
(Alle otto e mezza il 25 dicembre? Ma come si fa?) ed ora era con l’amica in
biblioteca, sommersa dai libri.
Con
la mano sinistra prese a mantenersi la fronte che le doleva da quando, la sera
prima, Draco l’aveva lasciata sola. Era a pezzi, e la voce stridula dell’amica
non faceva altro che peggiorare la situazione. Tentò di mettersi in una
posizione leggermente più eretta, anche se il suo corpo indolenzito non era
molto d’accordo con lei. Sentì le vertebre scricchiolare e storse la bocca. Era
tutta un dolore, se non avesse avuto Hermione fra i piedi sarebbe corsa in
infermeria.
Non
stava prestando la benché minima attenzione alla compagna che, in quel momento,
stava blaterando qualcosa d’incomprensibile sulle pozioni antilupo, anzi,
tentava di non pensarci, perché tutto quello studio le faceva peggiorare
l’emicrania.
Improvvisamente
avvertì un’orribile sensazione alla bocca dello stomaco.
Non
era la ragazza di Draco, quella appena entrata, con l’amica sotto al braccio?
Aspetta, come si chiamava? Emily –qualcosa-, se non si sbagliava.
I
loro sguardi s’incrociarono, e Ginny si sentì malissimo. Non aveva pensato a
lei, il giorno prima, ma solo a Max. Ecco i sensi di colpa di ritorno. Chiuse
gli occhi, per tentare di scacciare l’immagine della corvonero dalla sua mente,
ma non ci riuscì. E, oltretutto, riaperti gli occhi la ritrovò lì, seduta al
tavolo accanto al loro. Stava parlando con l’amica del cuore, Nicole
vattelapesca.
Lei
poteva sentire perfettamente tutto. E, ovviamente, parlavano di Draco. Avrebbe
preferito morire!
*
com’è bello Draco *
*
com’è dolce Draco *
*
Draco mi ha regalato un mazzo di fiori! Com’è dolce! *
La
rossa fu assalita dalla nausea. Tentò di dominarla, ma fu tutto inutile. Si
alzò di scatto dal tavolo, senza dire nulla all’amica, nel tentativo di
raggiungere un bagno, ma ricadde sulla sedia. La testa cominciò a girarle
vorticosamente. La voce di Hermione che le chiedeva cosa le stava succedendo le
giunse lontana, poco riconoscibile. Tentò di nuovo di alzarsi, ma l’unica cosa
che riuscì a fare fu perdere l’equilibrio e cadere a terra, con tutta la sedia.
……………
-Ginny!
Finalmente ti sei ripresa! Come stai?-
Ginny
aprì gli occhi e si trovò di fronte un Ron preoccupatissimo. –Sto bene, grazie.
Non ti preoccupare, davvero. È stato solo…-
-L’influenza,
Gin. Madama Chips l’avrà ripetuto almeno una trentina di volte a tuo fratello,
ma chissà per quale astruso motivo lui si è messo in testa che tu abbia chissà
quale rara malattia.- Hermione guardò severa l’amico, provocando l’ilarità di
Ginny.
-Ah,
non preoccuparti Ronald, va tutto bene, davvero. Erano un po’ di giorni che non
stavo bene…-
-Vabbe’,
fingerò di crederti – disse lui, simulando un’aria scettica. A quanto pare quel
testone si era finalmente convinto del fatto che Ginny non fosse in punto di
morte!
Parlarono
ancora un po’, ma poi la rossa cominciò a non sopportare più la presenza
invadente del fratello, che le faceva continue domande su lei e su Max (che,
oltretutto, non si era fatto vedere… e Hermione aveva detto di non averlo
visto, quindi in infermeria non era proprio andato dato che la ragazza non
l’aveva lasciata sola un attimo), facendole ricordare la sera prima e facendola
sentire incredibilmente in colpa. Fu così che prese a lamentarsi di un mal di
testa immaginario (d’altro canto, era convinta di non avere nemmeno
l’influenza… erano stati i sensi di colpa a farla stare male, ne era quasi
sicura, anche perché in quel momento dolori fisici non ne provava), riuscendo a
liberarsi dei due scocciatori.
**Finalmente
sola! Non ce la facevo più…**
All’improvviso,
la porta dell’infermeria si aprì, e Gin sospirò. Ok, niente pace. Per un po’ ci
aveva sperato… si voltò e si ritrovò davanti Harry.
-Ciao
Ginny, scusa se ti disturbo, Ron mi ha detto che sei stata male, ma non ho
capito bene cos’è successo, mi ha fatto un quadro un po’ tragico dell’accaduto
e quindi sono venuto ad informarmi meglio-
-Hai
fatto benone, Harry! Non preoccuparti, non è niente. Solo influenza, e
finalmente se n’è convinto anche Ron. Va tutto bene, davvero. Comunque se fossi
arrivato poco fa avresti incontrato lui e Hermione. –
-Mi
ero staccato da loro di proposito, mi dispiace dirlo ma tuo fratello era
diventato insopportabile, così ho deciso di venire a trovarti dopo.-
Ginny
si rese conto che stare con Harry la distraeva, non le faceva ricordare i suoi
problemi, perciò, anche se non aveva molta voglia di parlare con lui, decise di
farlo, pur di non sentirsi di nuovo male.
……………
-Che
diavolo vuoi da me, Sundler?-
Cavolo.
Probabilmente Ginny, in preda ai rimorsi, gli aveva detto tutto…Meraviglioso!
Nulla di meglio di un fidanzato geloso per cominciare bene la giornata!
-Non
agitarti, Malfoy, non sono qui per prenderti a pugni, anche se a dire il vero
dovrei farlo. Volevo parlarti di te e Ginny, questo l’avrai già capito-
-Che
c’è, quella santarellina si è sentita in colpa e ti ha detto tutto?-
Max
strinse forte i pugni, cercando di non mollargli un destro sul suo bel faccino.
–Non mi ha detto niente lei. Vi ho visti. E sono qui per dirti che te la
lascio, voi due dovete stare insieme. Però non voglio più avere a che fare con
lei. Non per rabbia, ma perché le voglio troppo bene, soffrirei nel vedervi
insieme. Tu dille che non sono arrabbiato ma che non mi va di parlarle. E dille
che la ami, Malfoy. Altrimenti la perdi.-
-Ma
che cazzo stai dicendo?-
Ok,
questa non era la frase più fine che potesse dire in quel momento…però,
cavolo!, quello stava sparando delle stupidaggini mai viste! Lui e Gin DOVEVANO
stare insieme e lui DOVEVA dirle che la amava…ma da dove le prendeva certe
cose? Sapeva che quel tizio non era totalmente normale, ma arrivare a questo
punto! Provò a fargli altre domande, ma lui lo salutò e si allontanò, dopo
avergli detto di andare a trovarla in infermeria.
IN
INFERMERIA? Ginevra stava male?
Draco
corse come un pazzo fino all’infermeria ed aprì la porta di scatto…e vide Gin
stesa in un letto, che parlava tranquillamente con Potter!
I
due si girarono a guardarlo. Harry storse il naso alla sua vista mentre Ginny…
Ginny era semplicemente scioccata. Divenne improvvisamente color porpora e
spalancò bocca ed occhi, non si sarebbe aspettata di ritrovarsi davanti Draco,
anche se, effettivamente, sarebbe stato abbastanza logico.
-Che
c’è Malfoy, vuoi rompere?-
-Quello
che rompe, qui, sei tu Potter. Va’ via, devo parlare con laWeasley-
Harry
si alzò, ma la ragazza lo bloccò. –Ehm, Harry…sarebbe meglio che tu andassi,
devo davvero parlare con lui. Ok? Comunque dici pure a mio fratello che
probabilmente uscirò in giornata, va bene? Mi sento molto meglio.-
Il
ragazzo non era totalmente sicuro, ma alla fine decise di andarsene, lei non
era una bambina, e se non aveva paura di Malfoy e voleva restare da sola a
parlare con lui voleva dire che non sarebbe successo niente…
Draco
e Ginny rimasero soli.
-Stai
bene davvero?-
il
serpeverde si avvicinò al letto della rossa.
-Sì,
sto bene. Sono stati solo i sensi di colpa, credo. Ho visto la tua ragazza.-
-E
tu per questo ti sei sentita male?- lui cominciò a ridere. A ridere di lei!
L’avrebbe preso a schiaffi…anzi, veramente aveva più che altro voglia di
baciarlo. Ma non doveva assolutamente pensarci. Non doveva farlo, per Max, per
la loro storia…
-L’ho
lasciata un’ora fa. E il tuo ragazzo ha lasciato te.-
-No!-
Ma che diavolo stava dicendo?
-Ci
ha visti, ieri sera. Me l’ha detto. E ha detto…ha detto di non avercela con te.
Però si vergognava di parlarti, o che so io, perciò preferirebbe che
v’ignoriate d’ora in poi. –
Il
volto di lei divenne paonazzo –LA PIANTI DI DIRE CAVOLATE MALFOY? SE VUOI STARE
CON ME CHIEDIMI DI LASCIARLO, MA NON RACCONTARMI BALLE!-
-Non
è una bugia, Ginny, vedrai da come si comporta-
-Vai
via-
Draco
rimase spiazzato. Era convinto che l’avrebbe insultato, ma non mandato via
così! –Ginny, io…-
-Malfoy,
non mi sembra di averti detto di chiamarmi Ginny. Ed ora lasciami in pace, ho
mal di testa e sono stanca, voglio stare da sola.-
Draco
si voltò e se ne andò. Non poteva permettere a nessuno di trattarlo così!
Quella ragazzina non era altro che una stupida, lurida e babbanofila
grifondoro, non aveva alcun diritto di rivolgersi a lui con quel tono
maleducato ed autoritario.
Ginny
si coprì fino sul naso con le coperte e chiuse gli occhi. Voleva solo dormire,
e dimenticare tutto. Probabilmente avrebbe fatto meglio a fingere di avere
l’influenza. Almeno avrebbe evitato Draco per un po’.
E
Max? Quello che il biondo le aveva detto non poteva che essere totalmente
falso.
Finalmente sono riuscita a concludere questo capitolo, che ho riscritto una ventina di volte, senza mai trovare una forma che mi piacesse. Questo è il motivo per cui è corto, purtroppo non avrei avuto il tempo di scriverlo più lungo, controllarlo e ricontrollarlo, sistemarlo eccetera…
Comunque spero che vi sia piaciuto almeno un pochino, anche
se io non sono totalmente soddisfatta…
Magari qualcuno si starà chiedendo che fine ha fatto Dean
(in verità se lo sta chiedendo la mia amica Viola, così le rispondo):
semplicissimo, Dean è tutto solo ad escogitare un modo per
tornare con Ginny e ricomincerà a fare casini, ma questo fra due capitoli. Nel
prossimo Ginny avrà già abbastanza problemi, non me la sono sentita di metterci
in mezzo pure Dean (ok, diciamo la verità, non avrei nemmeno saputo come
diavolo infilarcelo… ehm! ^_- ).
Be’, ora mi attocca studiare matematica, perciò vi abbandono
tutti, nella speranza di trovare qualche belle recensioncina, domani. Vi prego,
vi prego, vi prego!!!!!!
Bacioni
àSammyß