Mi sembra stupido tenere un diario… è una vera idiozia. Ma devo farlo.
No, così non va bene.
Allora, ricominciamo.
 


 14 Settembre 2012

Siamo arrivati sani e salvi nel laboratorio segreto dove Rebecca e Shaun ci stavano aspettando. Tutto procede secondo i piani. All’inizio mi sembrava che Desmond stesse reagendo bene al trattamento, ma presto ha iniziato a sviluppare dei sintomi a dir poco preoccupanti. Lo sento urlare, durante la notte. Non me ne ha parlato, ovviamente, forse perché prova vergogna o perché è talmente assorbito dalla causa che pensa che quello che gli succede non sia importante. Ha accettato di prendere parte al progetto senza battere ciglio, e questo mi ha sorpreso non poco. Speravo pensavo che si sarebbe opposto, ma invece non ha affatto protestato. Non posso che provare pena per lui. Se solo penso alle cose a cui potrebbe andare incontro… Lui non merita tutto questo. Noi, io, ormai ci sono dentro, ma Desmond… Farò tutto quello che posso per proteggerlo, questa è una promessa.

Che altro dire, si lavora sodo, spesso ci sono attriti tra di noi, ma lo avevo messo in conto. È ancora presto per dire se le cose andranno come previsto. Per adesso possiamo solo incrociare le dita.
 


 
 
19 settembre 2012

Come previsto temuto, la squadra di Vidic ci ha trovati e siamo dovuti scappare. Sono rimasta ammirata dalle abilità che Desmond ha dimostrato nell’affrontare gli uomini che Warren ha portato con sé. Maneggiava la lama come se non avesse fatto altro dalla nascita. L’effetto osmosi funziona! Ma non è solo questo. In pochi giorni sono accadute delle cose straordinarie che vale la pena di annotare.

Oltre all’effetto osmosi, Desmond sta accusando anche i sintomi di un lieve disturbo dissociativo. Grazie alle sue allucinazioni, ci ha permesso di trovare la strada per il santuario di Monteriggioni dove ci siamo stabiliti dopo la fuga dalla nostra precedente base. Ha ammesso di aver visto, semplicemente visto, Ezio e i suoi uomini scortare gli abitanti del borgo verso l’uscita attraverso i cunicoli sotterranei per sottrarli all’assedio del villaggio durante il quale Mario Auditore, zio di Ezio, perse la vita.

Stranamente, Desmond sembra saper gestire bene le allucinazioni, ma ovviamente il problema non va sottovalutato. Ha più volte espresso, anche se sarcasticamente, il timore di impazzire come il suo predecessore, e nonostante Desmond manchi delle caratteristiche psichiche e neurologiche del Soggetto 16 che hanno accelerato il declino del suo stato mentale, il rischio esiste ed è concreto. Non nascondo che trovo irritante la leggerezza con cui Desmond si riferisce al Soggetto 16. Cerco di ricordagli non dovrebbe scherzarci sopra, che questi esperimenti gli sono costati la vita. Ma mi rendo conto che il suo è solo un modo per reagire allo stress, e che sono così suscettibile alle sue battute solo perché addosso su di me la responsabilità di quanto accaduto al 16.

Avrei dovuto oppormi a Vidic quando ordinava di continuare il lavoro nonostante avessimo tenuto il paziente nell’Animus per oltre 14 ore. Avrei dovuto accompagnarlo verso la verità, e non lasciare che la scoprisse in quel modo, da solo…

Non posso permettere che quanto accaduto in passato si ripeta, non posso fare questo a Desmond. È già abbastanza difficile vivere con il sangue di quel poveretto sulla coscienza, ma se dovesse capitare a Desmond, semplicemente non me lo perdonerei mai.

Un’altra informazione che ho ottenuto dalle sessioni Animus 2.0 è che avevamo sottovalutato infinitamente le potenzialità di Soggetto 16. Così come Firenze, anche Roma –è qui che l’ascesa di Rodrigo Borgia a capo dell’Ordine dei Templari ha condotto Ezio- sembra disseminata da brecce nella realtà. Altro non sono che portali d’accesso ad un programma che Soggetto 16 ha introdotto nell’Animus sfruttando le sue conoscenze informatiche. Il programma, però, è stato frammentato ad arte e dovremo attendere di trovare la chiave d’accesso a ciascun frammento prima di poter capire cosa contiene. Non nascondo che è tanto affascinante quanto preoccupante.

Ma c’è dell’altro.

Poco prima dell’arrivo di Vidic al laboratorio, abbiamo avuto accesso ad un ricordo cruciale di Ezio: il suo incontro con Minerva. Al contrario di Ezio, certamente Desmond non è un eroe. Non ha lo stesso temperamento, la stessa forza fisica, le stesse abilità, ma confido nell’effetto osmosi e nel fatto che presto potrebbe diventare un Assassino a tutti gli effetti. Riconosco che le esperienze che ha vissuto non sono certo state da meno, ma deve esserci qualcos’altro in lui, qualcosa di straordinario e indecifrabile che ha reso Desmond, e non Ezio, il vero destinatario della Verità. Minerva ha parlato di sé e della sua gente, di Coloro che Vennero Prima.

Ha spiegato come avevano creato gli uomini a loro immagine, ma che questi ultimi presto si ribellarono e tradirono i loro creatori. Erano meno intelligenti, ma più numerosi: la guerra che seguì fu lunga e sanguinosa. In migliaia morirono, dall’una e dall’altra parte. Ma le vicende che si svolgevano sulla Terra li avevano resi ciechi a quanto si stava verificando nel Cielo. Quando se ne accorsero era ormai troppo tardi: il mondo bruciò finché non rimase altro che cenere. Doveva finire lì e basta, ma Coloro che Vennero Prima avevano creato gli uomini a loro immagine, fatti per sopravvivere, e così fecero. Tutto fu ricostruito. Ci vollero sacrificio, forza e compassione, ma la vita tornò sulla Terra dopo la tragedia. Era necessario trovare un modo per evitare che tutto ciò si verificasse di nuovo. Purtroppo, era impossibile: con il passare dei secoli la verità si fece leggenda e Coloro che Vennero Prima cominciarono a morire, uno dopo l’altro, portando nell’oscurità il loro messaggio.

Ha parlato di templi costruiti da chi sapeva come evitare che la guerra ricominciasse, e ha detto chiaramente che Desmond è destinato a trovarli.

Questo ha purtroppo avvalorato le mie aspettative. C’è qualcosa di molto più grande in gioco della guerra fra Templari e Assassini. Shaun mi ha confermato dell’esistenza di prove scientifiche a sostegno della tesi secondo cui millenni fa una tempesta solare di enormi proporzioni avrebbe colpito la Terra provocando un disastro ambientale. Le parole di Minerva sembrano suggerire che possa verificarsi ancora, ma tutto ciò sembra così assurdo e inconcepibile persino per chi, come noi, è abituato a sentire storie incredibili che poi si rivelano vere. Certo è che il campo magnetico terrestre sta cambiando e se i poli dovessero invertirsi il pianeta potrebbe diventare molto instabile e le conseguenze non sarebbero diverse da quelle apparentemente fantasiose raccontate da Minerva. Indagheremo.

Per quanto concerne le condizioni di salute di Desmond: sembrano stabili. Non ho riscontrato miglioramenti ma neanche aggravamenti dei suoi sporadici stati dissociativi. Non ha perso il suo senso dell’umorismo, questo è certo. L’altro ieri, durante una pausa, si è avvicinato alla statua di Altair che campeggia al centro del santuario e gesticolando ha detto: “Ehi, c’hai problemi, Altair?” fra le proteste di Rebecca e Shaun. Sono dovuta persino intervenire per sedare la discussione.

Ammiro il suo carattere. È incredibile come cerchi in ogni modo di mantenere il controllo su di sé, con tutto quello che sta succedendo.

Per oggi è tutto.
 
 
 


27 settembre 2012

Desmond ha trovato le chiavi per accedere ai frammenti del programma e Rebecca è riuscita a ricomporli. Purtroppo, l’esperienza in esso contenuta è stata accessibile solo a lui e non ha voluto rivelarci assolutamente nulla di quanto accaduto. Al suo risveglio mi è parso profondamente turbato e confuso. Questo non è affatto rassicurante. Temo che Desmond sappia, ma d’altro canto cerco di convincermi che le mie paure sono infondate. Del resto, Soggetto 16 era talmente dissociato negli ultimi tempi che potrebbe aver fatto davvero qualunque cosa con quel programma.

Se solo lo avessi saputo prima, se solo avessi controllato più attentamente il nucleo di memoria prima di portarlo a Rebecca… mi sarei risparmiata questa angoscia e avrei evitato di correre un rischio inutile.

Ma ormai non è il momento di abbandonarsi al senso di colpa. Mi ha sempre accecato, lo so, e mi ha sempre portato a commettere errori ulteriori. Non lo permetterò di nuovo. Bisogna concentrarsi sul lavoro che ancora abbiamo da fare.
 
 
9 ottobre 2012

Ci siamo. Domani partiremo per Roma . Sappiamo che Ezio ha nascosto la mela nei sotterranei del Colosseo. Grazie a Shaun e Desmond abbiamo appreso il codice vocale che servirà per aprire la stanza in cui il manufatto è contenuto. 72. I nomi di Dio.

Sono emozionata e spaventata allo stesso tempo. Non so cosa accadrà domani, ma… adesso devo fare i conti con il mio dovere. Farò quello che ho promesso di fare: non posso tradire un’altra volta. Mi sento sporca, sento che qualcosa pesa dentro di me e non sono più risoluta come un tempo. Ho iniziato a pormi delle domande sul valore della causa che sto perseguendo e non sempre le risposte sono rassicuranti. Desmond avrebbe meritato una vita normale, e invece…

Spero solo che non mi lascerò trascinare dai sentimenti.