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Autore: marty0029    22/10/2014    3 recensioni
"Quando il tuo sguardo incrocia quello di una creatura così magnifica ma così sbagliata, non puoi fare altro che rimanere incatenata a quegli occhi e lasciare che il resto del mondo sparisca."
Riley Collins è una normale ragazza londinese. Ha solo un'amica e poca voglia di conoscere qualcosa di diverso dal suo "mondo".
Zayn Malik è un pilota di corse clandestine con la fama di playboy che usa le donne per farsi scaldare il letto la notte dopo la gara.
Mai mondi potevano essere più lontani.
Lui era il Male. Lei era il Bene.
Intraprenderanno una complicata e assurda storia di sesso-senza-sentimenti, che li porterà a confrontarsi con la loro vita e con i loro ideali..
Potranno mai due ragazzi così diversi provare qualcosa l'una per l'altro? ma soprattutto chi riuscirà a salvare chi?
Trailer--> http://www.youtube.com/watch?v=5fdmWGGq5dQ
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRAILER


 


 


22) All is Well...



 



Aspirai avidamente l'ultimo tiro di sigaretta e rimasi appoggiato alla mia fedele moto. Erano dieci minuti abbondanti che mi trovavo in quella posizione e la mia quarta sigaretta adesso faceva compagnia ai mozziconi delle altre tre sul marciapiede. Non ricordo di essere mai stato così fortuitamente su di giri come oggi. Avevo lasciato quell'angelo che aveva deciso di perdonarmi e di riprendermi nella sua vita a scuola ed ero venuto qua senza nemmeno pensarci un momento. Non c'era niente a cui pensare, così come non c'era nulla che potessi fare per farle capire che sarebbe andato tutto bene.
Per Riley l'opinione di suo fratello era molto importante e anche se non me lo dava a vedere, sapevo bene che soffriva per questa situazione. Eravamo tornati insieme da una settimana e l'avevo capito. Cercava in ogni momento di non farmi capire che questa situazione la stava uccidendo dentro. Si dimostrava sempre gentile e affettuosa. Certo, quando il discorso cadeva su suo fratello diventata un cubetto di ghiaccio e si irrigidiva al solo pensiero, ma mascherava la situazione e cercava di farmi capire che la sua vita era perfetta così com’è. Sapevo che le pesava la situazione.
Per questo ero qua.
Immobile.
Appoggiato alla mia fidata moto cercando di trovare il coraggio di affrontare il fratello della mia ragazza. Non mi ero mai trovato ad affrontare una situazione del genere. Era tutto completamente nuovo per me è questo mi spaventava non poco. Avevo paura che il mio carattere di merda mi avrebbe messo in una qualche situazione spiacevole. Non sarebbe stata la prima volta che mandavo a fanculo qualcuno senza nemmeno conoscerlo. Dovevo mantenere la calma. Lo dovevo fare per Riley e per la nostra relazione.
Già non sapeva del mio ingegnoso piano per cercare di farle fare pace con suo fratello, non potevo rischiare di mandare tutto a puttane. Dovevo farcela e sopratutto dovevo ingoiare una montagna di bocconi amari. Ero certo che quel ragazzo non mi avrebbe lasciato vita facile.
Mi accesi la quinta sigaretta nel giro di dieci minuti e la tirai velocemente. Cazzo mi sentivo un quindicenne che era stato beccato a comprare erba dalla madre. Anzi no. Quando mia madre mi aveva beccato a comprare erba era andata meglio. Ricordo ancora le sue urla, ma fortunatamente per lei, non era arrivata nessuna botta. Quella donna le avrebbe riprese se solo si fosse degnata di alzare un dito contro di me. Smettila di fare il bambino coglione Malik. Ripensare a quella merda del tuo passato non ti farà sopravvivere a questa situazione.
Buttai a terra il mozzicone di sigaretta e mi staccai dalla moto. Probabilmente sbagliavo a volergli parlare mentre era a lavoro, ma sapere che c'erano un centinaio di persone oltre a me e a lui, mi aiutava non poco. Sapevo che era una missione suicida, e avevo il bisogno di sapere che intorno avevo abbastanza persone da potermi fermare in caso i miei nervi andassero a puttane. Era una garanzia per me è un assicurazione sulla vita per lui.
Avanzai a passo spedito verso l’ingresso di quella grande azienda. Il grattacielo si levava in cielo, segno di essere uno degli edifici più imponenti di tutta Londra. Quel ragazzo doveva essere davvero in gamba per essere entrato subito dopo la maturità in un luogo del genere.
Riley quando mi parlava di lui, aveva un luccichio di orgoglio negli occhi che mi faceva capire il bene che provava per quel ragazzo. Mi aveva raccontato la sua vita e a dispetto delle apparenze, ero grato a quel ragazzo che aveva avuto le palle di prendere in mano la sua vita e quella della sua famiglia. Se non fosse stato per lui, chissà che fine avrebbe fatto la mia Riley.
Entrai dentro l’edificio e mi guardai intorno, cercando di capire come fare per riuscire a trovare la mia preda. Avevo ingranato la marcia e non vedevo l’ora di poterlo trovare per potermi liberare del peso che avevo sullo stomaco.
Avanzai a grandi falcate verso la reception, situata perfettamente al centro di due grandi scalinate. c’era una donna che aveva tutta l’aria di essere indaffarata, così decisi di non far perdere troppo tempo ne a me, ne a lei, e mi avvicinai velocemente.


-scusi signora,mi sa dire dove posso trovare Danny Collins?- domandai alla receptionist che stava indaffarata dietro ad una scrivania di legno massiccio.


Lei alzò lo sguardo dalla pila di fogli che aveva davanti e puntò i suoi insignificanti occhi marroni, contornati da una montatura di occhiali abbastanza dozzinale, verso di me. ok. Promemoria per me. La prossima volta che entro in un luogo come questo, devo provare a mettermi qualcosa di diverso addosso. Porca di quella vacca, ci manca solo che questa megera mi faccia girare le palle.
Sentivo il suo sguardo trapassarmi da parte a parte e farmi la radiografia. Fanculo. Osservava i miei tatuaggi, messi in mostra dalla camicia a quadri a maniche corte che avevo indossato quella mattina. (zayn) Probabilmente provava disgusto per me e per il mio stile di vita. Esattamente come io provavo disgusto per la sua vita. Non farebbe per me stare tutto il giorno dietro una scrivania. Per una persona come me con il bisogno irrefrenabile di salire in macchina e correre, questa vita, non era proprio una massima aspirazione.
Sapevo che prima o poi avrei dovuto mettere la testa a posto e mandare a puttane il mio attuale mondo. Non potevo crearmi una famiglia in tutta quella baraonda, ma non potevo pensare di smettere adesso. Provavo ancora troppe emozioni a guidare quella favolosa macchina.
Stasera ci sarebbe stata la finale.
Stasera si sarebbe incoronato il vincitore dell’intera competizione. Avevo una ventina di punti in più su quel coglione di Karev, ma se per caso stasera mi avesse battuto, sarebbe potuto diventare campione. Merda. Quel pensiero mi mandava in bestia.
Avrei vinto io a qualsiasi costo. Quella competizione era troppo importante per poterla perdere. Avrei vinto e avrei dedicato la vittoria a Riley. Era la mia prima competizione con lei al mio fianco e avrei battuto quel cretino per lei. Tutto quello che da adesso in poi avrei fatto, l’avrei fatto per lei.
Tornai con i piedi per terra e guardai in cagnesco quella donna che adesso mi guardava con un sopracciglio alzato.


-lei sarebbe?- mi domandò con uno sguardo tra lo sbalordito e il sorpreso.


Alzai gli occhi al cielo e probabilmente se ne rese conto perchè aggrottò la fronte. Cercai di darmi un contegno, e la guardai attentamente negli occhi. Calmati Malik, altrimenti qua facciamo notte e non solo non trovi Danny, ma ti sbattono fuori a calci in culo.
Quella donna aveva completamente sbagliato giorno per giocare a fare la detective ambiziosa. Non ero decisamente dell’umore giusto per giocare a indovina chi.


-devo parlare con lui! È una cosa abbastanza privata!- dissi cercando di mantenere tutto il mio autocontrollo.


Ci mancherebbe altro che questa vecchia megera scoprisse il motivo per cui volevo vedere il fratello di Riley. Certo che in questo mondo è sempre più difficile trovare qualcuno che riesce a farsi i fatti propri. Fanculo.
Continuò a guardarmi con un sopracciglio alzato, e la mia voglia di mandarla a quel paese insieme a tutto il suo mondo, si impossessò di me. Porca di quella troia, ma questa qua non ha nulla da fare? Sembrava che il mio arrivo l’avesse distratta dal suo fastidiosissimo lavoro.
Probabilmente sono la cosa più assurda che gli sia capitata davanti in anni di questo mestiere. Che palle. Proprio sul mio cammino doveva esserci una rompi cazzi?


-deve parlare con Danny? Ma ha un appuntamento per caso?- mi domandò sapendo palesemente che non avevo nessun appuntamento.


Sbuffai sonoramente e questa volta mandai a fanculo le poche buone maniere che mia madre aveva provato a inculcarmi nel cervello da piccolo. Questa donna avrebbe fatto perdere la pazienza ad un sento vero e proprio.
Mi avvicinai a lei con l’intento di spaventarla e perchè no, anche di terrorizzarla. Una piccola consapevolezza si instaurava ad ogni mio centimetro. Quella donna aveva paura di me e di quello che avrei potuto fargli. Sorrisi all’idea e mi congratulai con me stesso per riuscire a fare ancora quell’effetto a qualcuno.
Adoravo vedere la paura negli occhi delle persone che mi si mettevano contro. Da quando avevo conosciuto Riley mi ero sempre ricreduto rammollito e incapace di mostrarmi capace di quello che realmente ero. Grazie a lei avevo capito che non importa essere stronzi per ottenere qualcosa, ma adesso, vedendo la scarica di adrenalina che mi dava questa donna impaurita, sentivo che il mio vecchio me stava uscendo. Ero contento di sapere che non era andato a puttane.
La donna in questione, ripresa dallo stupore e dalla paura iniziale, iniziò a indietreggiare. Toccò con la schiena lo schienale della sua comoda poltroncina e fece uno scatto in avanti, alzandosi.


-secondo piano, l’ultima porta in fondo al corridoio!-


Sorrisi e senza degnarla di un nuovo sguardo, mi lanciai verso le scale alla sua destra e iniziai a salire i gradini a due a due, incurante delle urla della donna che mi intimava a portare rispetto per il luogo di lavoro dove mi trovavo. Quella vecchia malefica mi aveva fatto perdere un sacco di tempo e adesso mi brontolava pure. Avrebbe seriamente rischiato grosso come me. Fortuna che avevo già iniziato a salire le scale, altrimenti le avrei risposto in un modo decisamente poco garbato.
Arrivai al terzo piano e senza scompormi per le occhiate che mi venivano rivolte, avanzai per la mia strada fino ad arrivare alla porta che mi interessava. Nemmeno a dirlo era chiusa e sul legno laccato bianco, spiccava una targhetta.
"Mr. Danny Collins".
Mi lasciai sfuggire un sorriso che si trasformò nel mio caratteristico ghigno che mi contraddistingueva dalla massa comune. Quel ragazzo che tanto si credeva meglio di me, stava facendo soffrire una delle persone più importanti della mia vita per colpa di uno stupido pregiudizio. Per colpa di qualche tatuaggio e del mio stile di vita aveva preferito troncare i ponti con sua sorella. Che razza di persona è uno che si comporta così? Come può fingere di essere un ragazzo perfetto a lavoro ed essere un tale coglione fuori? Mi faceva rabbia.
Sospirai avidamente e mi passai una mano tra i capelli per darmi un contegno. Non potevo rischiare di mandare tutto a puttane per colpa di uno scatto di rabbia. Respira bene Malik.
Alzai nuovamente lo sguardo verso la porta e bussai senza pensare più a niente. Non potevo continuare a pensare o a stare così. Dovevo reagire.
Sentì un avanti urlato da dietro la porta bianca e con il mio solito sorriso si formò sulle mie labbra. A noi due mio caro Collins.
Entrai nell’ufficio e la prima cosa che vidi furono gli occhi di quel ragazzo sgranarsi alla mia vista. Quegli occhi erano dannatamente uguali a quelli della mia ragazza e la cosa mi destabilizzava un poco. Ero contento di aver scatenato una reazione in lui.
Mi chiusi la porta alle spalle e con un sorriso beffardo, andai a sedermi in una delle sedie davanti alla sua scrivania. Meglio mettersi comodi.
Mi gustavo accuratamente quel suo sguardo completamente smarrito che saettava tra me, la porta chiusa e il muro che aveva davanti. Si vedeva lontano un miglio che questo ragazzo avrebbe pagato tutto l’oro di questo mondo pur di non trovarsi in questo posto in questo momento.


-potrei chiamare la sicurezza e farti cacciare da qua a calci in culo!- mi disse riacquistando un po' di sangue freddo e guardandomi con uno sguardo di fuoco.


-potresti si.. ma non lo farai! Non sono qua per litigare con te! Credimi, è un bene per te che ci siano così tante persone in questo edificio. Se ti avessi aspettato fuori sarebbe stato molto, ma molto peggio!- replicai alzando le spalle e iniziando a giocherellare con una penna presa dalla sua scrivania.


-che vuoi?-


-abbiamo qualcosa in comune!- gli dissi guardandolo dritto negli occhi.


-mia sorella sa come la penso di tutto questo! Non c’era il bisogno di mandare te a parlarmi!- esclamò guardandomi male.


-non mi ha mandato tua sorella qua! Per quello che ne so io l’ho lasciata a scuola stamattina! È stata una mia idea venire a farti una visita!- gli risposi mentre mi facevo girare la penna tra le mani.


Lo vedevo seguire i miei movimenti e sorrisi vedendo che mi controllava le mani come se avesse paura che quella semplice penna potesse diventare un arma da usare contro di lui.
Questo ragazzo aveva proprio paura di me. Forse mi aveva dipinto per un serial killer ingaggiato da sua sorella per farlo fuori. Aveva dei pregiudizi che erano insensati per un ragazzo di ventidue anni. Lui stesso, per quanto cresciuto velocemente per quella disgrazia che gli era capitata, era troppo giovane per farsi abbindolare dal sistema e dalla stupidità delle persone. Come cazzo faceva Riley ad essere imparentata con questo ragazzo qua?


-l’hai portata a scuola..-


Sentì una nota di tristezza e rassegnazione nella sua voce e questo mi mandò in bestia. Non poteva fare il risentito adesso. Era una scelta che aveva voluto lui. Tutto quello che adesso faceva Riley, era una reazione a quello che lui aveva fatto.


-lo sai vero che è tutta colpa tua?- continuò guardandomi negli occhi.


Alzai lo sguardo al cielo smettendo di giocare con la penna che avevo in mano. Questa mi mancava davvero. Lui che mi accusava di qualcosa? Io non avevo mai spinto Riley a stare con me. Ci eravamo conosciuti per caso e con calma e sentimenti ci eravamo innamorati. Non era previsto di piacerci e di amarci, ma in questo mondo le cose non vanno mai come si crede.
Non sapeva nulla dei nostri sentimenti e non poteva permettersi di giudicare quello che eravamo e quello che avevamo costruito. Io amavo sua sorella e lui avrebbe dovuto accettarlo, altrimenti glielo avrei fatto accettare io.


-se c’è qualcuno che ha una colpa, quello proprio non sono io amico! Ne ho abbastanza di vedere tua sorella che finge e piange per colpa tua!- lo accusai puntando la penna contro di lui.


-Riley è sempre stata così! Le piace fingere che vada tutto bene.- mi rispose facendomi intendere che lui conosceva quella ragazza sicuramente meglio di me.


-Se c’è una cosa che non sopporto è vedere qualcuno che piange, non sopporto ancora di più che chi piange è qualcuno che conosco, mi fa male sapere che è una donna e mi sento morire invece se la persona che piange è la persona che amo, cioè tua sorella!- gli dissi tagliente indurendo lo sguardo.


Lo vidi sospirare e si passò una mano tra i capelli, esattamente come faceva Riley quando era frustrata. Mi scocciava parecchio ammetterlo ma Riley e questo qui erano davvero molto simili. Stessi occhi dannatamente belli, stessi gesti e stesso orgoglio del cazzo.
Per un secondo mi tornò in mente la testardaggine e l’orgoglio di sua sorella quando le avevo rivelato per la prima volta di essere innamorato di lei. Mi aveva ferito andandosene a sapevo bene che l’aveva fatto per ripicca, perchè in cuor suo mi amava anche lei in quel momento.
Sorrisi pensando a quella ragazzina che mi aveva completamente sconvolto il mondo e donato una ragione per tornare ad essere un ragazzo spensierato. Merda. Mi stavo rammollendo, ma non potevo farci nulla. Amavo troppo quella testolina.


-oh insomma si può sapere che cavolo vuoi da me?- sbraitò agitando le mani in aria.


-semplice, non voglio che mi accetti o che mi consideri tuo cognato, ma voglio che fai pace con tua sorella e che la riprendi nella tua vita come prima!-


Lo vidi sgranare gli occhi e guardarmi come se fossi appena diventato un mostro a due teste e a cinque occhi. Oh porca vacca, ma che pensava che volessi questo qua?
Sospirai e la voglia di fumo si impossessò di me. Decisamente ne avevo fumate troppe poche per reggere questo genere di scontro. Promemoria per me. Fumarne almeno un pacchetto la prossima volta.


-non prendo ordini da uno come te!-


-non mi interessa! Tu credi che io sia un poco di buono e fino a qualche mese fa ti avrei detto che avevi perfettamente ragione, ma adesso grazie a Riley sto cambiando! Non le farei mai del male perchè vorrebbe dire farlo a me! È per questo che sono qua!-


-Riley è piccola! Tu sei troppo vecchio per lei! Sei troppo tatuato e sei troppo strafottente!-


Alzai gli occhi al cielo e facendo appello a tutti i santi in paradiso, cercai di darmi una calmata. Tranquillo Zayn. Respira facendo grandi respirazioni.


-è abbastanza adulta da prendere le sue decisioni! E poi non credo che sette anni siano tanti! Comunque, per quanto riguarda i tatuaggi non posso dirti niente, mi piacciono e probabilmente continueranno ad aumentare, ma tutto questo non è un motivo abbastanza solido per non meritarmi di stare con tua sorella!- dissi guardandolo duramente negli occhi.


Lo vidi tentennare un secondo e la sicurezza che aveva sempre avuto negli occhi sembrò scomparire per qualche istante. Forse anche il grande Denny Collins si è reso conto di aver preso un granchio di dimensioni cosmiche.


-parla con tua sorella!- lo intimai alzandomi dalla poltroncina.


Il mio corpo reclamava un disperato bisogno di fumo e non potevo continuare a stare qua. Avevo paura che la prossima cosa che mi avrebbe detto, mi avrebbe portato a scattare in avanti e non lo potevo permettere. Dovevo andarmene velocemente da questo posto e da questo ragazzo.


-parlerò con Riley e insieme vedremo di risolvere i nostri problemi, ma sia chiaro, non lo farò perchè me lo hai chiesto tu!- esclamò alzandosi a sua volta e puntandomi un dito contro.


Alzai le spalle e gli porsi la mano destra nella speranza che l’afferrasse e che siglasse una specie di tregua che avrebbe fatto solo bene a tutti quanti. Riley in primis.


-non mi interessa perchè lo fai!-


Lo vidi annuire e due secondi dopo strinse la mia mano con una stretta bella forte e decisa. Sicuramente questo ragazzo non era poi così male, ma aveva un bel po' di ostacoli da superare per abbattere quei dannati pregiudizi che aveva inculcati in testa.


##


Rientrai in casa buttando malamente il casco sul divano e sedendomi mi accesi l’ennesima sigaretta che avevo. Merda. Avevo quasi finito il pacchetto. Da quando ero uscito dall’ufficio di quel ragazzo ne avevo fumate altre cinque. Sei se contavo questa che mi stavo gustando.
Decisamente la giornata si era rivelata essere migliore del previsto. Ero venuto via con la promessa che quel ragazzo avrebbe provato a ricucire i rapporti con Riley. Da questa cosa ne avremmo tutti solo guadagnato.
Sentì il cellulare vibrare e senza alzarmi, lo presi dalla tasca destra con un po' di fatica. Accidenti a me e a quando sono così sfaticato.
Un messaggio.


 

non ci crederai mai ma mio fratello mi ha chiesto di pranzare insieme! Devo disdire il nostro pranzo Zy.. mi farò perdonare ;) un bacio!”



Sorrisi pensando che finalmente qualcosa si era smosso. Riley sembrava felice dell’appuntamento con il fratello e io non potevo che congratularmi con me stesso. Quel ragazzo aveva bisogno di una bella spinta e fortunatamente per lui, ci avevo pensato io a dargliela.
Sentì la porta aprirsi e la massa riccia di capelli di Harry entrò dentro il nostro appartamento. Aveva uno sguardo strano e sembrava sul punto di mandare in culo il mondo.
Sapevo che ultimamente tra lui e Caroline non tirava una buona aria, ma credevo che avessero risolto quando, una settimana fa si erano dichiarati.


-Harry?-


-lasciami stare ok!- mi ringhiò contro andando in cucina a grandi falcate.


Oh merda. Di solito ero io quello che aveva quelle uscite. Di solito ero io quello intrattabile e lui quello che cercava di farmi ragionare. Che cavolo stava succedendo? Perchè stavano ancora litigando se finalmente si erano dichiarati i loro sentimenti?
Mi alzai dal divano finendo la mia sigaretta e raggiunsi la cucina dove lo vidi che si apriva una birra e me ne passava una bottiglia anche a me.
Lo ringraziai con un cenno della testa mentre mi sedevo su uno sgabello dell’isola. Tipico di Harry Styles. Riesce a preoccuparsi dell’altro anche quando è incazzato come una iena.


-ti va di parlarne?-


-quel coglione.. nonostante io e Caroline siamo tornati insieme meglio di prima, lui non demorde! Sto seriamente pensando di andare a parlarci io!- esclamò sbraitando e tracannando un lungo sorso di birra.


Sorrisi.
Oggi era la giornata mondiale dell’affronta il tuo problema. Io avevo appena affrontato il fratello della mia ragazza e adesso toccava ad Harry. Se c’era una cosa che odiavo era vedere il mio migliore amico così. Lui non era fatto per stare male. Era la persona più solare del mondo e non volevo che stesse male per colpa di un coglione qualunque che non capisce qual’è il suo posto.


-andiamo a trovarlo?- domandai semplicemente bevendo anche io un sorso della mia birra.


Lo vidi voltare lo sguardo verso di me e puntò i suoi occhi verdi sopra i miei neri. Sapevo che l’idea lo stuzzicava parecchio, ma c’era un qualcosa che lo frenava.


-ho promesso a Care che non l’avrei toccato nemmeno con un dito!-


-e che problema c’è? Ti accompagno e ci penso io a lui! Caroline ha proibito a te di toccarlo, non a me!- dissi con ovvietà bevendo un nuovo sorso.


Lo vidi rifletterci e poi scoppiò a ridere. Sorrisi anche io. Sapevo che alla fine saremmo andati da questo tizio e i miei muscoli erano super contenti di questo. Avevo un bel po' di rabbia repressa per colpa del colloquio che avevo avuto con Denny e questo coglione che rompe le palle ad Harry aveva scelto proprio il giorno peggiore per far saltare la valvola al mio migliore amico.


-non possiamo andare a scuola ad aspettarlo fuori!-


-ci appostiamo fuori scuola e lo seguiamo! Appena arriva in qualche posto sperduto interveniamo!- replicai alzando le spalle.


-ci sto!-


-non avevo dubbi amico mio!- gli risposi con un occhiolino.


##


Mangiavo tranquillo la mia pizza mentre Harry, Riley e Caroline parlavano animatamente di qualcosa che non avevo ascoltato minimamente.
Stavo concentrato sulla gara che a breve avrei disputato. Tra meno di tre ore ci sarebbe stata la fine del campionato e la successiva incoronazione del campione.


-oh insomma Zayn ci ascolti?-


-inutile Care, ora come ora il nostro tenebroso ha solo la gara in testa!- si intromise Harry facendo un occhiolino alla fidanzata.


Alzai gli occhi dalla mia pizza e li puntai sulla figura davanti a me. La mia bellissima ragazza mi guardava con uno sguardo pieno di amore e io non potevo che sentirmi al settimo cielo per questo. Mi aveva raccontato quello che era successo con suo fratello e che avevano deciso di perdonarsi.
Avrebbero avuto un procedimento graduale, ma almeno si sarebbero parlati e assecondati. Non potevo essere più felice per lei. Denny non gli aveva rivelato la nostra conversazione e io mi ero semplicemente attenuto alla sua decisione.
Per me l’importante era che avessero fatto pace. Il resto, il motivo che aveva spinto Denny a fare il primo passo, e quello che avevano deciso, non mi interessava.
Le sorrisi dolcemente prendendole la mano e lei non perse tempo e intrecciò la sua mano alla mia. Quella era la sensazione più bella del mondo. Con Riley al mio fianco mi sentivo invincibile.
Con la coda dell’occhio guardai Harry che rideva e scherzava con Caroline. Sorrisi felice pensando a quello che avevamo fatto questo pomeriggio. Quel cretino di Derek Cruise se l’era vista parecchio brutta.
Harry intercettò il mio sguardo e mi guardò un secondo prima di farmi un occhiolino. Scoppiai a ridere pensando a quanto era cambiato il suo umore dal primo pomeriggio. Vedere quell’insetto inerme a terra gli aveva dato una scarica di adrenalina e dall’ora non smetteva di sorridere un secondo.


-uh ma sapete che quel coglione di Derek mi ha mandato un messaggio dicendomi che non mi romperà più le palle? Sembra che finalmente abbia capito l’antifona!- esclamò Caroline felice come una pasqua.


-no davvero? Brutta stronzetta e quando pensavi di dirmelo? Dobbiamo festeggiare!- esultò Riley alzando le braccia al cielo.


-si! Festeggiamo! Io mi sono liberata di quel cretino e tu hai fatto pace con Denny! La giornata non sarebbe potuta andare meglio!-


Guardai Harry. Lui sapeva che ero andato dal fratello di Riley. Sapeva tutto quello che non potevo dire a Ray e io sapevo che lui era il motivo della ritirata dello spasimante di Caroline. Decisamente avevamo un paio di segreti da doverci portare nella tomba.


-propongo un giro di dolci no-stop!-


Guardai Riley che aveva appena proposto quella cosa e scoppiai a ridere. Decisamente era parecchio felice questa sera.
Avrei vinto la gara e avrei vinto il campionato.
Oggi era una giornata troppo importante.
Molte cose si erano risolte.
Avevo fatto fare pace a Caroline e il mio migliore amico.
Avevo fatto riavvicinare l’amore della mia vita a suo fratello che nonostante tutto mi aveva anche stretto la mano in segno di tregua.
Dovevo vincere.
Mi sporsi sul tavolino e baciai Riley, la quale ripresa dallo stupore iniziale, rispose al mio bacio. Non mi curai del fatto che eravamo in un ristorante e non mi curai nemmeno di Harry e Caroline che ci intimavano a prendere una stanza d’albergo.
Ero felice e stasera avrei concluso il tutto in bellezza. 


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ECCOMIIIIIIIII!

sono tornata dopo tanto di quel tempo che scusarmi non basta!
capitolo interamente dedicato al POV ZAYN MALIK.
che ne pensate?
sembra che finalmente i tasselli del puzzle riescano e mettersi insieme!
anche tra i due migliori amici sembra che le cose vadano meglio
;=)

Vi dico già che il prossimo capitolo sarà il finale. 
la storia si sta concludendo e immagino che molti di voi sappiano già il finale che intendo dare !!!!!!

-Grazie a chi mette la storia tra le preferite/seguite/da ricordare!!!!-

-Grazie a chi legge silenziosamente!!-

-Grazie a chi ha avuto la pazienza e il tempo di dedicarmi una recensione! (Delena_Nian e Naiah3) GRAZIE DI CUORE!!

Ci vediamo al capitolo conclusivo della fanfic!!
Un abbraccio super iper mega gigante a tutti!!

 







   
 
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