Perciò per chi la segue.... ringraziate ryanforever che me l'ha ricordato xD Eh sì, l'ho aggiornata solo perchè me lo hai chiesto u_u altrimenti... u_u"
Quindi ti dedico il capitolo (anche se non ho la più pallida idea se ti piace la coppia ^^") sperando ti piaccia
Detto questo... ringrazio chi aveva commentato lo scorso capitolo e beh, chi ha la fic tra i preferiti!
Mi sono cimentata in una Neji Hinata.... un pò... così così.... lascio a voi il giudizio. In ogni caso, tecnicamente questa raccolta dovrebbe essere più Sasu Naru.... però dato che accetto altre coppie, se ne volete una, chiedete >_< ne accetto di qualsiasi tipo o genere. Sbizzarritevi! Detto questo, vi lascio alla storia...
Luna
Era una sera come le altre a Konoha. O almeno era quello che poteva sembrare.In alto nel cielo, la luna piena guardava come sempre il villaggio e i suoi abitanti dormire, mentre li cullava con i suoi dolci raggi.
Quella sera però, qualcuno la osservava, seduto sotto il portico della villa del suo clan…
-Neji-niisan?-
Il ragazzo si voltò, facendo incrociare i suoi occhi bianchi come la neve con quelli candidi e puri della cugina.
-Hinata-sama…. Non dovreste essere sveglia…-
La ragazza, avvolta nel suo candido kimono si avvicinò, sedendosi al suo fianco.
-Non riesci a dormire Neji-niisan?-
Il cugino non disse nulla, abbassando il capo e osservando la luna, questa volta attraverso il riflesso dell’acqua.
-E’ bella la luna vero?-
Annuì lentamente, senza mai osare alzare lo sguardo verso la cugina. Nonostante i rapporti fossero migliorati da anni, ancora non riusciva a spiegarsene il motivo, lui non riusciva a parlare liberamente con la cugina. Eppure anche Hinata non balbettava più in sua presenza…
La sentì sospirare e quasi si irrigidì.
-Neji-niisan… tu mi odi ancora?-
A quelle parole alzò la testa di scatto, guardandola e se ne pentì quasi subito. Incontrò gli occhi della cugina così simili ai suoi e vi si perse dentro.
Lentamente alzò una mano, che si andò a posare sul viso di lei.
-Hinata…-
La ragazza si stupì non poco di sentirsi chiamare così senza suffisso e gli regalò un timido sorriso, prima di sentire le labbra del ragazzo posarsi sulle sue. Rimase immobile, mentre Neji si allontanava e arrossiva.
-A… allora io vado…-
Senza dire null’altro, si alzò, correndo quasi verso la propria stanza e vi entrò, non prima di aver dato un ultima occhiata alla luna.
È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
(William Shakespear)