Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Fantfree    22/10/2014    0 recensioni
In mezzo ad una radura c'è un campo sterminato di rose bellissime. Nessuno sa però che sotto ai grandi petali ci sono quattro città riunite sotto un'unica corona. Whiterose è la principessa e Flow, il suo amato, l'erede al trono. Ma qualcosa sta per sconvolgere questo equilibrio così perfetto: delle creature gigantesche minacciano la sicurezza del regno e, Whiterose, dopo un tragico accadimento, rimpicciolisce con la sua magia uno di essi, mentre gli altri scappano. Si accorgerà che quello che ha davanti non è un mostro, bensì un giovane umano, sprovvisto di ali e dalle idee un po' strane...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La biblioteca Rosabianca si trovava proprio davanti ai miei occhi. Mi ricordai di quando ci andavo di tanto in tanto da piccola. Ma il motivo che mi spingeva a visitarla non erano tutti quei libri, anzi, li odiavo, solo il profumo dolce e delicato di rose. Immaginate: al suo interno si trovano pile e pile di libri adagiate sopra dei maestosi gambi di rose bianche, bellissime fontane d'acqua che si ergono in mezzo allo splendore dell'intero edificio. La biblioteca, peró, è senza muri e senza alcun tipo di protezione: l'unico confine sono gli steli delle rose che si infittiscono man mano che ci si allontana. Un luogo molto grande che per molti non ha segreti, ma noi della famiglia reale sappiamo di per certo che non è così. Lì dentro, da qualche parte, si trovano i segreti più remoti dell'intero regno e della nostra storia. Pochissimi eletti hanno potuto accedervi, chissà che cosa ci dev'essere! 
La cultura ovviamente è aperta a tutti, ma purtroppo alla biblioteca Rosabianca vi accedono solo le persone colte e di alto rango... Tuttavia, se una persona ti commissiona un libro, puoi andare a prenderlo e consegnarglielo. Il fatto sta tutto nella diffidenza della nostra gente: solo le persone note possono entrarvi: infatti tutti le conoscono e ne parlano, osservando ogni loro singolo movimento. C'è da chiedersi come si possa rubare un libro in queste condizioni... E se invece venisse richiesto da qualcuno che non sia nè intellettuale nè colto, costui deve esplicitamente dichiarare il suo nome, dove risiede e molte altre cose noiose riguardo la sua vita privata...
Entrare lì dentro dopo così tanto tempo mi stava mettendo un po' a disagio... Eppure dovevo farlo! Solo così avrei capito perché avevo lanciato quel l'incantesimo a Drake e cercare in questo modo di non fare più male a nessuno.

Osservai il bellissimo roseto d'entrata, contrastato da un'atmosfera violacea. Flow amava moltissimo entrare lì dentro! Tonfo al cuore. E pensare che ci conoscevamo sin da piccoli... Siamo sempre stati amici. Lui è sempre stato onesto e generoso, ed è stata quella la causa della sua disfatta. Ignobili! Ingrati umani, dovevano pagare per quello che avevano fatto al mio promesso sposo!

Non appena misi piede dentro, incominciai a sentire quel delizioso profumo che sin da bambina mi aveva conquistata... Era semplicemente candido e delicato. In quel momento dimenticai il rancore e mi lasciai andare volando fra i vari gambi delle rose, mentre vedevo libri d'ogni genere passarmi accanto.

Ma non appena arrivai alla grande fontana, mi sedetti ed osservai la superficie limpida dell'acqua. Ció che vidi era una ragazza sola e desolata, una ragazza che aveva perso il suo sogno.

Cercando di non pensarci, mi rialzai e volai verso la gran direzione della biblioteca: molto probabilmente erano già stati avvisati del mio arrivo, dopotutto sono la principessa!

<< Salve principessa. >> Mi disse un uomo facendo una riverenza. << Siete la benvenuta. Qualsiasi cosa chiedete e vi sarà fornita. >>

Ricambiai la cortesia con un sorriso. Chissà se aveva saputo quello che io avevo fatto! Dovevo farmi forza e dirglielo comunque, dato che lui sembrava in attesa da ore. << Vorrei trovare un libro che mi spieghi la causa della trasformazione dell'umano per mano mia. >>

<< Principessa. >> Mi rispose lui chinando il capo in segno di rispetto. << Quello che avete fatto per fermarli è semplicemente singolare, efficace ma singolare. >>

<< State dicendo che non troverò mai il motivo per cui gli ho lanciato quell'incantesimo? >>

<< No... >> Si corresse lui. << Non sto dicendo questo. Sto semplicemente dicendo che siete stata estremamente coraggiosa a farli scappare in quel modo. >> Sorrise di nuovo. << Per quanto riguarda il vostro incantesimo, non abbiamo ancora trovato alcun tipo di fatto documentato e spiegato. Ma una nostra squadra operativa si è già messa a cercare. >>

<< Quanto tempo ci vorrà? >>

<< Il tempo necessario per perlustrare l'intera biblioteca. Non assicuro nulla fino a domani. Ma metteremo da parte ogni singolo particolare che riterremo significativo. >>

<< Grazie. >> Risposi gentilmente. << Conto su di voi. >>

Magari starete pensando che io non abbia fatto bene a fidarmi, ma credetemi: il nostro è un popolo onesto. 

E così, leggermente insoddisfatta ed un po' disorientata, decisi di avviarmi verso l'uscita per tornare a palazzo. Dopotutto, il regno non aveva mai avuto così tanta paura come adesso. E stava a noi reali decidere che cosa fare. Poi magari sarei andata a vedere Drake, perché era da qualche giorno che non andavo più a vedere se la sua situazione era migliorata o peggiorata.

Ma mentre stavo volando verso la soglia, mi sentii toccare ad una spalla. Stupita, mi voltai di scatto e vidi...

<< Light! >> 

<< Whiterose, da quanto tempo! >> Mi disse lui. Caspita, in tutti quegli anni che non l'avevo più visto, si era proprio fatto un bel ragazzo. Era alto, biondo ed i suoi occhi azzurri si abbinavano col suo sorriso perfetto. Il suo abito era principesco e blu, mentre le sue ali di un bel rosso nobile.

<< Sei tornato dalla tua spedizione? >>

<< Oh, sì! >> Rispose lui. << Non ci crederai, ma ho superato i confini del regno ed ho visto un sacco di cose! >>

Dunque era vero? Oltre i confini del regno c'era davvero qualcosa?

<< Ho visto una sconfinata landa blu che crea in ogni secondo delle bellissime increspature, come se fosse viva... Un posto immenso fatto d'acqua, un'acqua che sa di sale, invece che avere il sapore dolce delle sorgenti boschive... Ho visto un candido manto bianco che si forma laddove il cielo tocca la terra, un manto bianco soffice e freddissimo che se lo prendi in mano diventa acqua... Ho visto cristalli che emettevano luce nel buio. Sembravano essere alimentati dall'energia delle stelle! E di tanto in tanto in mezzo ad essi si facevano strada delle figure molto simili a noi, ma molto più grandi e senz'ali... >>

A quelle parole sobbalzai. Quello che mi aveva appena descritto... Quello che aveva appena visto... Era il regno dove viveva Drake?!?

<< Stai dicendo che queste strane creature vivono in un posto buio dove la luce viene fornita dalle stelle? >> Domandai presa dall'agitazione.

Light mi guardó come per chiedermi se ci fosse stato qualcosa che non andava, ma vedendo il mio sorriso, un falso sorriso fatto solamente per calmarlo, riprese a parlare: << Sono cristalli immensi che sembrano toccare il cielo. Di giorno lo riflettono e di notte si illuminano. >> Dunque era così? Gli umani abitavano in un mondo fatto di preziosi e giganteschi cristalli? Chissà quale potere era racchiuso al loro interno e chissà che cosa ci avrebbero fatto!

In un quel preciso istante valicammo la soglia d'entrata alla biblioteca mentre lui guardava conquistato le mie ali. Dopo così tanto tempo che non lo vedevo, mi aveva stupito il fatto che avesse portato un sacco di scoperte con sè. Voleva vedere il mondo da sempre e noi gli avevamo detto che non c'era nulla al di fuori del nostro regno. Lui invece aveva sfidato la sorte e lo aveva fatto! E chissà perché, era tornato proprio adesso, nel momento più delicato!

Sempre con due occhi sereni e sorridenti, Light continuava a fissarmi. La sensazione che provai in quel momento fu strana: avevo appena perso l'amore della mia vita e quindi stavo soffrendo moltissimo, ma qualcosa in lui mi conquistava, come se volessi rinascere e riprendermi da quella brutta botta.

Accortosi di quello che stava facendo, cadde imbarazzato dalle nuvole, chiedendomi qualcosa di confortante purché non mi accorgessi che era appena arrossito. Ma quello che mi domandó, purtroppo, mi suscitó un altro tonfo al cuore, un dolore causato solo dai brutti ricordi.

<< Come sta Flow? >> Mi chiese toccandosi timidamente il collo con la mano sinistra. E a quelle parole, male. Male dentro. Flow mi mancava e moltissimo, lui era il mio principe, il mio promesso sposo, la mia vita. Ed il suo amico d'infanzia. Erano tutti e due nobili, erano tutti e due dei ragazzi che andavano così d'accordo...

Abbassai la testa, sentendosela sempre più pesante. Confusione, tantissima confusione.

<< Che c'è? >> Mi chiese lui accorrendo verso di me preoccupatissimo. 

Ora era così vicino a me, così rassicurante... Ma come potevo dirglielo?!? Come potevo raccontargli tutto? Neanche io riuscivo ad accettare tutto quello che era successo, figuriamoci lui!

<< Riguarda qualcosa che non vuoi dirmi? >> Domandó lui cercando di confortarmi. << Guarda che non devi dirmelo, se non vuoi. >>

<< No, invece. >> Risposi iniziando a piangere. Lui doveva sapere. Era parte del nostro regno, dopotutto. << Lui è morto. >> 

In un istante vidi i suoi occhi perdere la felicità riempiendosi di estremo dolore e tristezza. In quel momento provai ancora più amarezza, ancora più sconforto.

<< Ma come è... >> Domandó lui alquanto perplesso.

<< Sono stati gli umani! >> Gridai io fuori di me. << Loro hanno distrutto una parte del regno e moltissime vite! >> A quelle parole abbassai lo sguardo. << Proprio quelle creature che vivono in quelle case così mistiche e lucenti, proprio loro! >> Urlai piena di rabbia mentre Light mi ascoltava in silenzio, assorbendo ogni mia singola parola e prendendola in cuore come un macigno. << Ma come ben sai, il nostro popolo non è per niente combattivo. Non sapevamo come difenderci, abbiamo fatto ciò che abbiamo potuto... >> Alzai lo sguardo e lo puntai dritto nella sua faccia bellissima. << Ma come potevo non punirli? In quel momento in cui Flow è spirato fra le mie braccia senza vita, ho sentito un'immensa energia pervadermi e così l'ho scagliata contro uno di loro... >> 

<< Che cosa gli è successo, Whiterose? >> Domandó turbato.

<< Si è rimpicciolito illuminandosi di una fitta luce verde, facendo scappare gli altri. >> Il mio sguardo, stavolta si diresse verso alcune rose sopra le nostre teste. Vedendole mi ritornarono in mente quei volti, così distratti, così strani... Per un attimo temetti il peggio. << Ma loro torneranno a riprenderselo, ne sono sicura! >>

Light si avvicinó a me e cercó di toccarmi, per confortarmi, per spronarmi. << No, ti prego, non lo fare... >> Risposi ti spingendolo. << Qualsiasi cosa succeda, non voglio farti del male. >> Mi coprii il volto con il dorso della mano destra, in modo che potesse appena intravedere la mia faccia. << Ti prego di non toccarmi almeno finché non avrò le risposte che cerco. >>

<< Ma, Whiterose, io... >>

<< No! >> Risposi. << No... >> Poi, con estremo dolore mi allontanai da lui velocemente. << E adesso se vuoi scusarmi, devo andare a palazzo. Dobbiamo decidere alcune cose, perché mai prima d'ora il regno è stato così in pericolo... >>

Chiusi gli occhi e mi avviai a gran fretta fra i roseti che conducevano a casa mia, imponendomi di non voltarmi.

<< Aspetta! >> Mi gridava lui. Ma io non volevo ascoltarlo. << Aspetta, ho una cosa importante da dirti! >> No, non dovevo. Dovevo tornare a palazzo e... La sua mano mi prese la spalla. Mi accorsi di non essere poi così veloce come immaginassi... E abbassai lo sguardo, sconfitta. Mi aveva toccata nonostante io gli avessi chiesto di non farlo... Perché lo aveva fatto? Perché?

<< Ti prego, Whiterose! Ascoltami. >> Avevo il volto in lacrime, ma lui mi scosse leggermente finché non lo guardai negli occhi. Perché non provava alcuna paura verso di me? << Posso aiutarvi. >>

<< Tu? >> Domandai sorpresa.

<< Whiterose, io ho visto il mondo! Là fuori c'è di tutto! Impari a diventare un altro, a cavartela, a sopravvivere, a pensare di testa tua... Ti prego, White! Fammi parlare con tuo padre. È per il regno. >> Disse infine. Quelle parole mi colpirono come una spina nel fianco. Facevano male ma erano assolutamente veritiere: forse lui sarebbe davvero stato d'aiuto per il regno, ma bisognava considerare che nessuno lo aveva più rivisto da qualche anno ormai, chissà chi era diventato... Sicuramente il potere decisionale sarebbe spettato al re e non avrei potuto in alcun modo ostacolare la sua richiesta perchè avrebbe sicuramente chiesto di essere ricevuto. Dopotutto, Light un po' lo conoscevo già...

Sospirai, rassegnata: << Va bene, vieni. >>

E così in mezzo ai più candidi roseti del regno, due figure alate si allontanavano per raggiungere il palazzo reale. La prima attendendo delle risposte, il secondo per darle. Una cosa però era sicura: da quel momento, più niente sarebbe stato più lo stesso.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Fantfree