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Autore: Afrodyte    22/10/2014    3 recensioni
Elisabeth è la sorella maggiore di Maria Antonietta.
Arrivata in Francia per una permanenza dalla sorella incontrerà il giovane conte di Fersen del quale si infatuerà e per questo motivo entrerà in un conflitto con la sorella
Tuttavia le loro vite si intrecceranno con quelle di Andrè , l'innamorato di madamigella Oscar, e Oscar la quale proverà un sincero affetto per il conte svedese.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Che giornata bizzarra quella di oggi, e pensare che ancora non è finita.
Mi rifugiai nella mia camera continuando a riflettere a ciò che era accaduto pochi minuti prima nel giardino del palazzo.
Se non avessi udito quelle parole con le mie orecchie non avrei mai potuto intuire che lui fosse innamorato di lei.
Oh certo, non avrei mai potuto capirlo, non so nulla di loro in realtà e  continuerò a non sapere nulla su nessuno se continuo a rimanere confinata nella mia stanza.
Decisi di andare a parlare con mia sorella, solo così avrei potuto sapere se le cose tra noi da adesso in poi sarebbero cambiate, perchè è questo che mi turbava maggiormente.
Mi diressi nei suoi appartamenti e bussai alla porta ma non mi rispose nessuno, fortunatamente nel corridoio incontrai Colette, la sua cameriera, che mi informò cortesemente che mia sorella si trovava al piano superiore insieme alla contessa di Polignac, sua amica fidata.
La ringraziai e mi diressi da loro, se ci fosse stata anche la contessa sarebbe stato meno imbarazzante per entrambe a mio avviso.
Giunsi difronte alla porta della stanza, alzai il braccio per bussare quando all'improvviso sentii pronunciare il mio nome.
Mi voltai credendo di trovare qualcuno alle mie spalle ma non vidi nessuno, dopo qualche secondo sentii la voce di mia sorella, sembrava in collera.
Che avesse litigato con la contessa? Mi misi ad origliare pur sapendo che quello non era il comportamento che tanto si addice ad una principessa.
"Vedete contessa, io ho provato a parlarne con Elisabeth ma pare che a lei stia molto a cuore l'amicizia del conte"
"Se mi permettete, Maestà, vi consiglierei di provare a parlarne direttamente con il conte di Fersen"
"Oh contessa sapete benissimo che non potrei mai domandargli nulla del genere, non riuscirei ad essere tanto sfrontata"
"Se fossi in voi, Maestà, proverei a far risaltare le caratteristiche negative di vostra sorella ai suoi occhi"
"Contessa, mi meraviglio di voi! Come potete pensare che io possa fare una cosa tanto ignobile nei confronti di mia sorella"
"Perdonatemi Maestà, ma ritengo che in guerra e in amore tutto sia lecito e se fossi in voi utilizzerei ogni mezzo per mantenere vivo l'interesse che il conte dimostra nei vostri confronti"
"Forse avete ragione voi"
Fu un colpo al cuore udire queste ultime parole pronunciate da mia sorella.
Non riuscivo a credere che proprio lei potesse ordire alle mie spalle un piano tanto malvagio, no, non può essere vero.
E' mai possibile che per un uomo lei sia disposta ad arrivare a tanto?
"Siete riuscita a trovare vostra sorella, madame?"
Una voce interruppe i miei pensieri
"Oh Colette, siete voi, a dire il vero sono passata prima a rinfrescarmi nella mia camera avendo così perso del tempo"
Rimase in silenzio, così pensai che toccasse a me parlare dinuovo
"Era, dunque, questa la stanza che mi avevate indicato?"
"Si madame"
"Vi ringrazio, ma adesso vogliate scusarmi, desidero raggiungere mia sorella e la contessa"
Detto questo bussai.
Bussai come avrei dovuto fare prima, prima di sentire la loro conversazione.
Da dietro la porta sentii la voce di mia sorella che mi invitava ad entrare
"Oh, sorella cara, siete voi!Sono felice che voi siate venuta a farmi visita di prima mattina, qualcosa in particolare vi ha condotto da me prima del consueto?"
"Oh no, nulla di particolare in realtà, avevo il desiderio di trascorrere un pò di tempo in compagnia e ho pensato di raggiungervi"
"Avete fatto bene a venire da me, accomodatevi"
Mi sedetti vicino a loro e iniziammo a parlare, è incredibile con quanta facilità mia sorella sia riuscita a cambiare umore, debbo ammettere che riesce a mascherare molto bene i suoi sentimenti quando le è più convenievole.
Trascorsi qualche ora in loro compagnia quando bussarono alla porta, era Colette:
"Perdonatemi Maestà ma il conte di Fersen è quì fuori che.."
non le diede il tempo di finire la frase che subito le rispose
"Molto bene, ditegli che lo raggiungerò subito" ma Colette disse incerta
"Veramente il conte ha chiesto di vostra sorella Maestà ed io, sapendo che fosse venuta quì, sono venuta ad avvisarla"
Una gioia immensa mi pervase, era venuto per me, non per lei, mai notizia mi fu più soave.
Riuscii a leggere nei suoi occhi la delusione, sentimento che subito si trasformò in rabbia nei miei confronti ma non mi feci turbare da un simile comportamento, se per mia sorella era una guerra io non gliel'avrei lasciata vincere tanto facilmente, non dopo le parole maligne udite poco fa.
"Dite al conte di Fersen che lo raggiungerò immediatamente"
"Si madame"
Colette si allontanò per portare il mio messaggio al conte ed io,dopo aver salutato cortesemente mia sorella e la contessa, la raggiunsi.
Mi stavo incamminando per raggiungerlo e ad ogni passo percorso la mia felicità accresceva.
Ed eccolo lì, in piedi ad aspettarmi, più radioso che mai.
"Conte di Fersen, è un piacere rivedervi così presto"
"Sono passato a salutarvi madame, dopo la bella serata di ieri trascorsa in vostra compagnia il desiderio di rivedervi fu tale da condurmi da voi di prima mattina"
"Ne sono lusingata conte"
"Quest'oggi sono venuto a proporvi di fare una passeggiata a cavallo "
"Che magnifica idea avete avuto"
Ci dirigemmo verso le scuderie dove uno scudiero mi affidò un bellissimo cavallo dal manto bianco
Il conte mi aiutò a salire e quando le sue mani toccarono le mie un brivido mi percorse lungo la schiena
Ci spostavamo lentamente, sotto l'azzurro del cielo sereno, solo io e lui.
Che iniziasse ad interessarsi a me? Chissà, magari sarei riuscita a trovare un pò di spazio per me nel suo cuore e,forse, con il tempo sarei riuscita a cancellare definitivamente mia sorella dai suoi pensieri.
"Elisabeth, mi stavo domandando se vi facesse piacere farmi da accompagnatrice per il ballo di questa sera, sempre se non avete già un altro cavaliere"
"Ma certo conte, ne sarei molto lieta"
Per ora di pranzo ci lasciammo, con la promessa di rivederci quella sera stessa, proprio come il giorno prima.
Trascorsi il pomeriggio preparandomi per il ballo di questa sera, certo potrebbe sembrare esagerato ma il mio desiderio più grande era quello di incantare il conte tanto quanto lui era riuscito ad incantare me.
Arrivò a prendermi la sua carrozza, finalmente.
Passerò la serata a ballare tra le sue braccia, sembra quasi un sogno.. si, un sogno che si avvera.
Molte delle ragazze presenti in sala mi guardano incuriosite, altre con invida, prendere parte al ballo con il conte era il desiderio comune a molte fanciulle a quanto pare.
All'improvviso tutti parvero incantati da qualcosa, o da qualcuno.
Ancora non riuscivo a vedere bene, così mi feci spazio tra la folla.
Che avesse preso parte al ballo anche mia sorella?
Lo avrei scoperto tra poco.

   
 
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