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Autore: vittox01    23/10/2014    1 recensioni
Alcadria è un enorme isola galleggiante circondata da altre piccole isole. L’isola è divisa in 7 regni: 5 terreni e 2 celesti, comandati da rispettivi Signori della Guerra.
Essi, però pensavano a tutt’altro che alla guerra: avevano capito infatti che per vivere più a lungo bisognava convivere.
I Signori vivevano in pace, almeno finché non arrivò un essere umanoide fatto di puro buio, lui si faceva chiamare il Signore dell’Oscurità.
Lui chiamò i sette Signori nel vulcano di Uria per proporgli uno strano affare...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Welcome back... ok non so altro inglese. Visto che sono bastardo prima di rivelarvi perché Uria e crollato angolo del signore oscuro!
 

<< Padroneeeeee! È l’ora dei muffin! Sono i suoi preferiti! >> la vocetta stridula del goblin/cuoco risuonava in tutto il vulcano. Il goblin stava cercando il Signore Oscuro per i consueti muffin pomeridiani, da dietro una porta viola arrivò la risposta, alquanto furiosa dell’essere << Ma non si può neanche cagare in pace! I muffin li mangio dopo! >> il piccolo goblin prese il vassoio dal tavolo e lo posizionò sull’ex-trono di Uria, ormai appartenente al Signore Oscuro.
 
Intanto nel teatro di Arnashia, un essere dai lunghi capelli blu entrò sbattendo la porta, interrompendo l’esecuzione di clarinetto del musicista sul palco, era alto circa un metro e sessanta, indossava dei vestiti di pregiata seta blu, era molto bello, ma dietro i suoi occhi si nascondeva una vanità sorprendente << Si trova qua Edmundo? >> Urlò Adonis
Edmundo lo guardò torvo, annuendo in seguito. << Bene, sono qui per i dinari scommessi >>
Edmundo si mise a ridere << AHAHAHAHAH! Tu essere insulso col tuo stupido bardo vorresti sconfiggere me, il grande Edmundo; in una gara musicale?! Giammai! Or dunque, quando questo frastuono esterno finirà, potremo iniziare >> Adonis sapeva che si stava riferendo al combattimento di Uria nella piazza.
Intanto che il combattimento continuava, si posizionò di fianco ad Edmundo sul palco, attendendo che Uria finisse.
Dopo qualche minuto calò il silenzio più totale ed Edmundo iniziò a suonare una soave melodia che fece addormentare tutti i presenti, fatta eccezione per Adonis che restava vigile.
In quel momento entrò Uria, crollando addormentato anche lui per colpa della melodia di Edmundo.
Quando finì guardò Adonis con sufficienza, sussurrando, per non svegliare il pubblico << Vediamo cosa sai fare >>
Adonis allora iniziò anche lui a suonare un motivetto vivace che svegliò tutti i presenti, fatta eccezione per l’assonnato Uria, e iniziarono a ballare in modo uguale, uniti da quella musichetta che gli accompagnava.
Dopo qualche minuto decise di fermarsi per dare sazio al rivale, che intonò un lento che fece ballare tutti insieme i poveri spettatori coinvolti, letteralmente contro la loro volontà.
Adonis si indignò nel vedere persone costrette a fare ciò che non volevano e iniziò a strimpellare della musica, come dire, potente quasi rock, che distrasse gli spettatori facendoli iniziare a ballare nei modi più disparati, ma quello che importava erano loro che decidevano come fare.
Edmundo suonò più forte il suo lento, ri-costringendo gli spettatori a ballare come voleva lui, Adonis decise allora di sfoderare la sua canzone segreta: iniziò ad intonare la Grazia del Vento.
Tutti si bloccarono di colpo, poi iniziarono a fare tutti una stessa danza, mutevole come il vento che entrava nel teatro. Neppure Edmundo riuscì a resistere: mollò il clarinetto e si mise anch’esso a ballare attratto dal ritmo della canzone.
Adonis si fermò e sorrise, si alzò e fece un inchino e si diresse verso l’uscita mentre uno degli assistenti di Edmundo gli porgevano il sacchetto di dinari
Adonis si avvicino alla lucertola << BU! >> Uria si sveglio di soprassalto gridando parole insensate << EHEJFRJCIFGRCI!!!! ADONIS!!!! >>
Adonis uscì sghignazzando, per poi fermarsi di colpo vedendo qualcosa di incredibilmente mostruoso << IO TI AMMA... MA CHE CAZZO E’ QUELLO?! >> Davanti a loro si ergeva un enorme golem alto almeno sette metri e mezzo, era ricoperto da un enorme armatura grigia, mentre la sua pelle era gialla come un limone, al centro del petto c’era un enorme pietra rossa da cui fuoriuscivano delle tremende fiamme.
<< non deve arrivare alla città! >> esclamò Uria allarmato ricomparendo dietro il golem, gli lanciò un asciata su un dito del piede, tranciandolo. Il golem fece un grido spaventoso, che distrusse qualche vetro delle case. Si girò verso Uria ed iniziò ad inseguire quel puntino rosso che continuava a scomparire e ricomparire. Allungò l’enorme braccio per prenderlo, attorno ad esso c’era un vento troppo forte, causato dal veloce movimento del golem, per permettergli di andare a destra o sinistra, era inchiodato lì, poteva solo andare avanti, non aveva più speranze di fuga: il braccio era troppo veloce e lungo per evitarlo andando dritto. La mano si stava avvicinando sempre di più: se l’avesse preso lo avrebbe ucciso subito.
Uria si stava per arrendere, quando si sentì un esplosione, il golem alzò il braccio e si coprì  con la mano il cristallo sul petto, Uria si fermò per riprendere fiato.
Si era dimenticato che c’era anche Adonis, in più mentre il golem lo inseguiva non sparava fiamme dal cristallo permettendo ad Adonis di distruggerlo << Wow anf sei stato anf molto bravo Adonis anf >> disse ansimando Uria all’appeno comparso Adonis << Non credo sia anf finita anf >> anche Adonis era stremato dall’azione appena conclusa, arrampicarsi su un enorme golem che correva come un matto non era facile.
<< Da quando ci sono golem di sette metri e mezzo su Alcadria? >> chiese Adonis mentre recuperava energie << Da mai >> rispose Uria ancora coricato per terra << Almeno è lontano dalla città >>
<< Si ma c’è l’ha con noi... pronto a combattere? >>
<< Si e ho già un idea... >>  e con questo Uria spiegò il suo piano ad Adonis che annuì convinto
<< Va bene andiamo! >> e Adonis spari seguito da Uria.
Adonis iniziò a farsi inseguire, approfittando che il golem non riconosceva le copie da lui, confondendolo molto.
Uria era dietro di esso, iniziò ad andare alla massima velocità. Quando fu vicino al golem fece uno sforzo immenso per saltare d quasi 6 metri inficcando la punta della lancia nell’armatura senza che esso se ne accorgesse, troppo distratto da Adonis, iniziò a ruotare intorno all’asta come un’acrobata, staccandosi insieme alla sua arma e atterrando sulla testa del golem.
Appena in tempo perché Adonis iniziava anche lui come tutte le persone normali a stancarsi, usare le tecniche poi sprecava molta energia.
Uria sollevò la lancia e con uno sforzo sovrumano (più precisamente sovrulucertula XD) perforò l’armatura e il cranio del golem facendolo crollare a terra.
L’onda d’urto dell’impatto sradico molti alberi, e sollevo i due eroi, permettendogli di fare un immenso volo.
I due tirarono un sospiro di sollievo, ma non era finita: il golem iniziò a brillare per poi esplodere lasciando un cratere di 5 chilometri.
L’esplosione investì i due eroi provocando gravi ferite ad Adonis, ma non ad Uria protetto dalla fedele armatura.
Fortunatamente per lui aveva un elisir e curò Adonis in meno di un minuto.
Quando tornarono ad Arnashia vennero acclamati da tutta la popolazione, ricevendo in dono dalle persone una fornitura a vita di elisir.
Dopo i vari ringraziamenti i due partirono verso il confine.
   
 
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