Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: summerstar    23/10/2014    3 recensioni
Una giornata normale, tutti fanno le cose che fanno di solito. Ma nessuno può immaginare le grandi conseguenze di un piccolo imprevisto .
Dal primo capitolo: "Soldato Rico e Kowalski si fiondarono fuori. Si aspettavano di trovare Skipper in serio pericolo, ma davvero serio, dato che lui non urlava quasi mai. Invece quando uscirono trovarono solo un sapiens sopra il loro habitat che sembrava apparentemente sconvolto.
-Chi sei tu e cosa ci fai nel nostro habitat?- (...)
-Io… io sono Skipper. Dannazzione io sono Skipper, il tuo capo!- "
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kowalski, Rico, Skipper, Soldato, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2= Col freddo non si scherza


 
 
 
-IO TI AMMAZZO KOWALSKI!!-
Lo scienziato, che non aveva MAI visto il suo capo così… sì ecco… incavolato, decise di svignarsela. Si gettò subito in acqua, per poi saltare sopra il muretto del loro habitat. Skipper  non esitò nel gettarsi per poter raggiungere quel demente di un pinguino ma, non appena entrato in acqua, si rese conto di non saper nuotare (ed oltre a questo stava anche morendo di freddo, ma era talmente incavolato che fino ad ora non aveva dato peso alla cosa).
Subito i tre aiutarono il loro capo e lo portarono sopra la loro base (impresa che fece consumare loro mooolta energia, dato che  Skipper era diventato pesante almeno quanto quanto dieci pinguini messi assieme). L’uomo si mise a sputare un po’ dell’acqua che gli era finita di traverso, mentre i suoi compagni guardavano, tutti e tre in maniera diversa.
-Soldato era di sicuro il più preoccupato, osservava con un po’ d’ansia ogni singolo movimento del capo.
-Rico con un ghigno (da psicopatico) stava osservando la faccia di  Kowalski.
-Kowalski aveva una faccia talmente particolare che sarebbe stata da fotografare. La sua era un’espressione di pura paura mista a vergogna mista a delusione mista a sconvolgimento mista a… insomma, in poche parole, la sua faccia era un bel minestrone di emozioni.
-O-o-ok Kowalski,  p-p-er ora  t-t-i salv-v-i, ma  n-n-non  ap-p-pena  m-m-mi  rip-p-prendo  g-g-giuro  c-c-che  t-t-i  fac-c-cio  a  p-p-p-p-pez-z-z-i-
Skipper stava tremando in una maniera tale da non riuscire quasi a parlare (vogliamo ricordare che era in BOXER), quindi concesse una tregua provvisoria allo scienziato.
-Va… va bene signore- Rispose a testa bassa Kowalski.
Skipper: - A-a-a-nalis-s-i  s-s-situaz-z-z-zione-
Kowalski: -Cosa?-
-F-f-f-f-f-f-ammi  una  s-s-s-t-t-tra  c-c-avolo  di  a-a-a-nalis-s-s-si  della  s-s-s-s-s-ituazione!- Gridò, sempre tremando come una foglia, Skipper,in preda ad un esaurimento nervoso (e come biasimarlo?).
Kowalski: -Ok ok ok… hai preso le sembianze di un sapiens a causa  della mia…sì ecco… a causa di quell’imprevisto. Comunque sembra che tu abbia mantenuto tutti i ricordi e le esperienze vissute da pinguino, quindi sul piano psicologico in teoria è tutto a posto.
Il guaio è che ora che sei in un corpo umano ti sono necessari dei vestiti se non vuoi morire di freddo, e anche se uno di noi andasse fuori dallo zoo a recuperarti degli abiti, rimane il fatto che qualcuno potrebbe vederti!-
Skipper: -O-o-o-o-k,  d-d-d-am-m-m-i  d-d-d-el-l-l-e  o-o-o-o-o-o-o-opzioni.-
Kowalski: - Mmm… veeediaaamooo… TROVATO! Potresti cercare di farti assumere come assistente di Alice, così potresti stare sempre nello zoo, senza destare sospetti! Per oggi lei ha già finito, ma domani potresti andare a proporti!-
Skipper: -V-v-v-a  b-b-b-ene,  f-f-f-f-arem-m-m-o  c-c-così.-
Kowalski: -Ok. Io e Rico andiamo a procurarti degli abiti, torneremo fra esattamente * estrae il suo abaco * dieci minuti e sessantadue secondi.-
-O-o-o-k.- Rispose il capo, ormai troppo infreddolito per poter aggiungere altro.

Durante l'intera durata di questo... imprevisto, gli animali dello zoo non si accorsero di nulla, perché circa la metà di loro era già nel meraviglioso mondo dei sogni (erano le sette circa, ma loro andavano a dormire abbastanza presto, non avendo praticamene nulla da fare tutto il giorno) e l’altra metà degli animali era occupata a fare altro:
-Marlene stava suonando la sua adorata chitarra elettrica a tutto volume
-I lemuri erano nel vivo di una delle loro solite feste chiassose 
-gli scimpanzé erano occupati a rimproverare Julien&co. per il troppo chiasso.

“Nero, nero lo faccio….. io lo ammazzo quel pinguino da quattro soldi… di tutte le cose che ha combinato questa è…. questa è…. grrrrrrr” Skipper non riusciva a pensare ad altro tranne che a massacrare il suo ‘amato’ scienziato… e nel mentre il suo tic all’occhio aveva ormai perso ogni controllo.
Aveva le braccia incrociate, con le mani che si posavano sulle spalle, e le gambe piegate in avanti… insomma, aveva la tipica posizione di chi stava morendo di freddo.
Soldato lo guardava leggermente insicuro, un po’ per quello spaventoso tic che sembrava non volesse smettere, un po’ perché vedere il suo capo diventato un essere umano… lo aveva turbato e non poco.
- Tornerai ad essere un pinguino… vero?- Chiese all’improvviso lui, con un tono di voce innocente e dolcissimo, e con i suoi due grandi occhioni puntati su quelli dell’uomo.
-Eh-ehm…- Skipper esitò nel rispondere.. non voleva mentire ad un suo uomo, e poi,sinceramente, nemmeno lui aveva la minima idea di quello che gli sarebbe successo. Se sarebbe tornato ad essere un pinguino o… se sarebbe stato costretto a rimanere in quel corpo per sempre.
Soldato saltò sopra Skipper, e lo strinse in uno dei suoi più caldi abbracci.
-Lo sapevo, tornerà tutto a posto, e continueremo ad essere il team di sempre-
A quanto pare Soldato,con il suo solito ottimismo e con la sua grande speranza, aveva preso quel silenzio come una specie di “certo, tutto tornerà come prima e vivremo per sempre felici e contenti”. 
Skipper era immobile. Era già la seconda volta che permetteva a Soldato di fare una cosa simile,ma, a contrario della prima, questa volta non lo fermò. A lui faceva male ammetterlo, a causa del suo orgoglio, ma un abbraccio era proprio quello che gli ci voleva. Quella era stata come una conferma, che i suoi amici ci sarebbero stati sempre e comunque per lui.

Passarono i minuti, Skipper era ormai diventato un blocco di ghiaccio. Soldato cercava in tutti i modi di distrarlo o di dargli conforto, ma ormai il freddo era diventato isopportabile.
Aveva bisogno di quei vestiti. ORA.
Allo scadere dei dieci minuti, Kowalski e Rico si presentarono davanti ai due compagni con un paio di scarpe e calzini, un paio di jeans, una camicia bianca, giacca nera e un cappotto pesante con cappello e sciarpa.
Skipper prese subito gli indumenti e se li mise in tutta fretta.
Soldato: -Kowalski ma… queste cose le avete comprate? Saranno costate una fortuna!-  

Skipper si sentiva in paradiso. Era finalmente al calduccio, non poteva desiderare altro in quel momento. Chiuse gli occhi, piano piano, e si addormentò, senza nemmeno ringraziare i suoi compagni per avergli procurato i vestiti, era troppo stanco, troppe cose successe in troppo poco tempo, una bella dormita avrebbe di sicuro aiutato.

Kowalski e Rico si guardarono con sguardo complice, prima di rispondere con un tono leggermente malefico –diciamo solo che c’erano gli sconti…-
Soldato gli guardò male, indeciso se credere a quello che dicevano o no.
“Vabbè, non avranno fatto nulla di male” pensò l’ingenuo Soldato.
Il pinguino più giovane si girò per chiedere al capo le sue condizioni, ma quando si voltò lo ritrovò completamente addormentato. Ora che dormiva faceva quasi più impressione ai tre pinguini vedere il loro Skipper come un sapiens. Lo osservarono per qualche momento, come se cercassero di abituarsi al fatto che il loro capo era diventato un essere umano.
Kowalski: - Avanti, andiamo a dormire, dopotutto quello che è capitato oggi direi che ne abbiamo bisogno.-
Soldato: - E Skipper? Non avrà freddo a stare qua fuori? E se qualcuno domattina lo vedesse?-
-Tranquillo, domattina ci sveglieremo prima che sorga il sole, e ci inventeremo qualcosa per nascondere Skipper prima dell’apertura dello zoo. Per quanto riguarda il freddo… credo che lui stia bene- Kowalski disse l’ultima frase indicando la faccia di Skipper, che aveva un’espressione così serena che sembrava strano fosse davvero la sua.
Soldato guardò Skipper con un dolce sorriso, sarebbe stato bene.
 
 
 
 
 
 
***Angolo dell’autrice***

Ciao a tutti!! ^^ grazie per aver letto anche questo capitolo!
Niente, volevo dirvi che… ah sì, Skipper ha così freddo non solo perché è praticamente nudo, ma anche perchè nella storia siamo più o meno a metà Novembre.
Skipper: - Mezzo nudo a Novembre… se nel prossimo capitolo vorrai far nevicare giuro che sarai seconda nella mia lista nera, subito dopo Kowalski!-
Kowalski: - Hey!!-
No ok ahah mi dispiace per il nostro caro Skipper ma la storia è questa e i personaggi si adeguano u.u
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
 Non chiedetelo a me, vi giuro che non ne ho idea nemmeno io. Ma se volete scoprirlo, tornate a leggere al prossimo aggiornamento!
Ciao ciao♥ 
   
 
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