Capitolo 3: Resa dei
conti
Siamo all'indirizzo che mi ha fornito Semir. C'è del movimento fuori dal
magazzino. Siamo abbastanza vicini per riconoscere Raisser insieme ad uno dei
suoi uomini. Probabilmente se ne stanno andando. Questo vuol dire che non si
porteranno dietro Andrea e le bambine e hanno in mente solo una cosa:
ucciderle.
Non lo permetteremo.
Controllo che la pistola sia carica e con rabbia richiudo il caricatore.
Non lo permetterò.
<< Nel furgone ci sono tre figure >> mi dice la voce nell'auricolare.
So che sono loro, non chiede nemmeno conferma.
<< Sto entrando in contatto con Steffen >> ci informa Semir.
Hartmut ci ha fornito un minuscolo apparecchio da inserire nell'orecchio che si
attiva con la pressione di un dito. Avevo visto queste cose nei telefilm
americani non credevo esistessero realmente.
<< Fai attenzione socio >> rispondo
<< Anche tu >>
Raisser si avvicina al furgone. Adesso ha tre uomini con se.
<< Tenetevi pronti >> ordino alla squadra.
Il portellone posteriore si apre e vedo una figura che si scaglia contro
l'uomo: Andrea. Nello stesso momento due ombre più piccole escono dal furgone e
scappano: << Le bambine, prendete le bambine >> praticamente urlo
all'auricolare ai due agenti posizionati dalla parte opposta alla mia. Dopo
pochi secondi uno dei due colleghi mi risponde: << Ispettore le
figlie di Gherkan stanno bene, le portiamo al sicuro nella macchina >>
<< Ottimo >> chiudo gli occhi e sospiro.
Le mie principesse sono salve
Ma non è ancora finita. Sento rabbia, tantissima rabbia. Aspetto solo il
segnale per entrare in azione.
Raisser ha fatto inginocchiare Andrea, ha un telefono cellulare e la pistola
puntata alla testa della donna. Siamo ad un centinaio di metri da loro. Il buio
ha permesso di avvicinarci silenziosamente senza farci vedere e sentire.
<< No Andreaaaaa.. >> sento distintamente la voce di Semir dal
cellulare. Eccolo il segnale.
<< Ora!! >> urlo ai collegi.
<< Fermo Raisser >>
Si immobilizza all'istante.
<< Tu? Tu sei morto! >> è sorpreso. Non si aspettava davvero di
trovare me. Colgo un lampo di terrore negli occhi.
<< Ben >> sento Andrea in sottofondo.
<< Butta la pistola >> gli ordino
Perché non mi ascoltano mai? Ovviamente inizia a sparare all'unisono con i suoi
scagnozzi e si fa scudo di Andrea fino a che non arriva allo sportello del
furgone, la lascia cadere e terra e sale. Non so bene cosa stia succedendo
intorno a me, ho sentito i colleghi sparare, ma io ho solo un obiettivo nella
mia visuale.
<< Andrea stai bene?>> le chiedo avvicinandomi
<< Si! Prendi quel bastardo!>>
Non me lo faccio ripetere due volte. Raisser parte a tutta velocità, ma non mi
sfuggirà ! Sono troppo bravo in questo: prendo la mira, mano ferma e sparo tre
colpi. Ruota posteriore e motore ko. Il mezzo finisce contro una recinzione e
non mi muovo di un centimetro; aspetto Raisser, è l'ora di fare i conti. Esce
dal furgone, zoppicante.
<< È finita >> Non ha molte alternative adesso. << Fermati o
sparo >> rimane immobile, testa bassa. Alla fine alza lo sguardo e non mi
sfugge il suo ghigno soddisfatto. Che diavolo...
Sento il boato e una forza che mi spinge indietro. Atterro violentemente con la
schiena a terra. Di nuovo. Sulla stessa spalla di oggi. Maledizione!
La pistola mi sfugge di mano, devo riprenderla. Mi alzo faticosamente per
raggiungerla, le orecchie che fischiano. Sento di nuovo dolore. Un calcio in
pieno viso. Maledetto Raisser.
Mi sovrasta con tutta la sua forza. Un pugno all'altezza delle costole, poi un
altro ed un altro ancora. Fa male. Sono senza fiato, così mi ammazza. Non
riesco a reagire, sto perdendo il controllo del mio corpo.
No,
maledizione Ben.
Non
puoi permetterlo, non può finire così.
Si scaglia contro di me per l'ennesima volta. Per una frazione di secondo ho
un'immagine chiarissima davanti agli occhi, la foto che tengo sul comodino di
camera mia: Semir, Andrea, Aida Lilly e me; la mia famiglia.
Eccola
tutta la mia forza.
Con tutta la rabbia in corpo uso la sua spinta per fare da ponte e catapultiamo
entrambi a terra. Ma questa volta non sento niente, nessun dolore, solo
adrenalina. Mi alzo con un guizzo e scarico un destro micidiale e poi un altro.
Raisser cade a terra privo di sensi. Adesso è davvero finita.
Mi sollevo cercando si fare un respiro profondo, guardo il cielo e respiro di
nuovo.
È
finita.
Poi arriva il dolore, forte, lancinante alle costole. Non me l'aspettavo e mi
sbilancio all'indietro.
Chiudo gli occhi e cerco di respirare di nuovo. Il giubbotto della polizia mi
dà fastidio; cerco di slacciarlo, ma due braccia mi stringono...in un abbraccio.
<< Mio dio Ben! Io ho avuto paura che tu ti fossi davvero fatto ammazzare
per noi, non credevo di riabbracciarti di nuovo.. Grazie Ben, grazie di tutto
>> Andrea mi travolge come un fiume in piena! Sta piangendo sulla mia
spalla. Mi coglie di sorpresa e non rispondo subito all'abbraccio, ma poi mi
lascio andare, appoggio la testa sulla sua spalla e mi faccio coccolare da
questo abbraccio materno.
Andrea si allontana leggermente e mi prende il viso tra le mani: << Stai
bene? >> annuisco
<< Sicuro? >> chiede di nuovo sfiorando il livido che probabilmente
si sta formando sullo zigomo.
<< Adesso sto bene..ho solo qualche ammaccatura >> cerco di
sdrammatizzare
<< Zio Beeeen !!! >> riconoscerei questa voce tra milioni di
persone.
Aida.
Le due bambine corrono verso di me; mi inginocchio ed apro le braccia per
accoglierle.
<< Le mie principesse >>
Le stringo forte.
<< Zioo >> mi dice la piccola schioccando un bel bacio sulla
guancia.
<< Zio Ben ci hai salvato! Sei il mio eroe >> dice Aida
abbracciandomi di nuovo
<< Si, sono il tuo eroe ma non lo dire a tuo padre >> sorrido. Non
so dopo quante ore, ma finalmente sorrido felice.
<< Mamma io voio il gelato >> chiede Lilly e scoppiamo tutti
a ridere.
Dieci minuti più tardi sono a sedere sul retro dell'ambulanza. Il medico mi ha
fasciato le costole, niente di rotto, solo una forte contusione. Voleva
trascinarmi all'ospedale per fare una lastra di controllo ma non ho la forza di
affrontare medici ed infermieri; ho promesso che se il dolore dovesse
peggiorare sarei corso al pronto soccorso. Mi ha così prescritto un
antidolorifico ed una bella dormita. Francamente ne ho proprio bisogno. Sono
esausto, nel vero senso della parola. Adesso che è tutto finito, l'adrenalina
ha lasciato spazio alla stanchezza e ad un tremendo mal di testa. Vorrei farmi
una bella doccia ed infilarmi nel letto per dormire una giornata intera.
Aida non mi ha lasciato un istante e sta dormendo appollaiata a me. Lilly,
invece, si è appisolata in grembo alla mamma nell'auto della polizia, in attesa
di Semir che dovrebbe arrivare da un momento all'altro.
Come previsto spunta una BMW nera. Non fa in tempo a fermarsi che il piccolo
turco esce e corre verso di noi. Andrea è già fuori dalla macchina con Lilly
ancora in braccio.
<< Amore mio >> dicono quasi all'unisono e si scambiano un
bellissimo bacio.
Sorrido e guardo Aida ancora bella addormentata. La bacio sulla testa: <<
Sveglia piccola, è arrivato papà >>
Apre gli occhi ancora assonnata e mi guarda con una dolcezza che solo i bambini
possono avere.
<< Dov'è ? >> mi chiede. Le rispondo con un cenno del capo.
<< Andiamo >> mi dice prendendomi per mano. Mi alzo con non poca
fatica e ci avviciniamo.
Semir si allontana per un attimo da Andrea e volge lo sguardo verso di
noi. << Aidaaaa >> si inginocchia ed aspetta il suo abbraccio; la
piccola lascia la mia mano e corre verso il padre con un sorriso stampato in
volto.
<< Stai bene tesoro mio? >>
<< Si papà! Zio Ben ci ha salvato! >>
Semir mi guarda divertito ed io faccio spallucce.
<< Stai bene papà? Anche tu hai un occhio nero, chi è stato? >>
<< Uno degli uomini cattivi >>
<< Allora tu e zio Ben ci avete salvato! >>
<< Certo piccola mia! >> le risponde Semir sollevandola e
portandola in braccio verso di me.
<< Tutto bene socio? >> chiedo
<< Si tutto bene. Tu? Sei pallido…. >>
<< Ho solo un po' di mal di testa.. >>
<< Papà il dottore ha medicato zio Ben, gli ha messo una fascia lunga e
ben stretta >>
<< No Aida non.. >> cerco di fermarla, invano.
<< Voleva portarlo in ospedale però lui non è voluto andarci.. >>
<< Ben... >> oddio Semir potrebbe iniziare con la paternale, ha lo
sguardo risoluto, devo troncare la conversazione sul nascere.
<< Sto bene Semir, davvero! Ho le costole fasciate, avrò un bell'ematoma
ma il dottore ha detto che non c'è niente di rotto. Ho bisogno solo di una
doccia e di un letto!>>
<< Ma... >>
<< Niente ma, non sono così sprovveduto! Fidati papino..>>
Aida inizia a ridere ed io sono salvato dalla Kruger che arriva verso di noi.
<< Ottimo lavoro signori! Direi che dopo questa giornataccia vi meritate
un paio di giorni di riposo. Ci vediamo lunedì >>
Semir ed io ci scambiamo uno sguardo d'intesa.
<< Jager ? >> chiede il capo rivolgendosi a me. Cavolo! Non vorrà
mica il rapporto? Non ce la posso fare a scriverlo adesso. Deve aver letto il
terrore nei miei occhi ed il flusso dei miei pensieri, perché mi risponde:
<< stia tranquillo Ben, il rapporto potete scriverlo in settimana. Vuole
un passaggio a casa?>>
<< Ah ok...si, grazie!>>
<< L'aspetto in macchina..Buonanotte Semir>>
<< Notte>> risponde.
Aspetta che si sia allontanata abbastanza per rivolgersi a me
divertito:<< Hai capito il bell'ispettore Jager? Mi sono perso
qualcosa?>> chiede dandomi una pacca sulla spalla. Quella spalla.
<< Aia! Si, che sono caduto tre volte su questa spalla. Grazie per
avermelo ricordato >>
<< Papino! >> lo ammonisce Aida.
<< Scusa non lo sapevo. >>
<<
Comunque il rapporto lo scrivi te! >> gli dico divertito << Mi pare
il minimo >>
<<
Ok, hai vinto! >>
<< Ci vediamo domani socio >> lo saluto dandogli un veloce
abbraccio. Ma Semir mi trattiene sussurrando all'orecchio << Grazie di
tutto Ben >>. Ha di nuovo la voce spezzata, emozionata.
<< Ti voglio bene Semir >>.
Ciao a tutti!
Eccomi qua con questo nuovo capitolo. È stato più difficile del previsto. Non è
stato facile descrivere le scene d'azione dal punto di vista di Ben. Non so se
ci sono pienamente riuscita, mi auguro di non aver reso la lettura troppo
pesante. Spero anche di non essere stata troppo "smielata", di solito
non lo sono, anzi sono piuttosto sadica e cattivella, sopratutto quando
di mezzo c'è un personaggio che mi piace come Ben. Magari mi rifarò di
cattiveria in futuro. :-)
In realtà questo dovrebbe essere il capitolo finale, ma l'episodio non si è
concluso così quindi magari potrei scrivere un altro piccolo capitolo...sono
davvero indecisa..
Vorrei ringraziare Chiara e Maty per le loro preziosissime recensioni, è sempre
un gran piacere leggervi! Un grazie di cuore a chi ha inserito la storia
tra quelle seguite e preferite ed a chi mi ha aggiunto agli autori
preferiti: grazie grazie grazie!
Grazie anche a chi semplicemente ha fatto visita da queste parti!
Un abbraccio
Tinta87