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Autore: Scarlet Tabby    25/10/2014    1 recensioni
La storia d'amore di Minerva McGranitt e Albus Silente, dal loro primo incontro fino alla fine degli anni di Harry Potter a Hogwarts.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Nota dell'Autrice: Questo deve succedere. Tenetelo a mente per questi prossimi capitoli. Per favore recensite se vi va. Buon divertimento :)


Capitolo 17: Sorpresa
 
20 Gennaio, 1962
 
<< Sto morendo. Per favore metti fine alle mie sofferenze >>.
<< Preside, sei il peggior paziente che abbia mai avuto! È solo un virus intestinale. Starai bene tra una settimana >>.
<< Spero proprio di sì, Madama Chips. Ho messo la mia salute nelle tue mani capaci >>. Albus prontamente si girò e vomitò nella ciotola accanto al suo letto d’ospedale.
Minerva entrò in Infermeria in quel preciso momento. << Suppongo che questo risponda alla mia domanda su ‘come ti senti?’>>
Albus si asciugò il viso e gemette verso di lei. << Minerva, se mi ami, devi semplicemente lasciarmi morire >>.
Madama Chips sbuffò: << Oh, non posso sopportare queste sciocchezze. Minerva, sarò nel mio ufficio se dovessi avere bisogno di qualcosa >>. Poppy si affrettò ad uscire dalla stanza.
Minerva si fece strada fino al fianco di Albus. << Va bene, muoviti più in là >>.
Albus si spostò verso il bordo della sua branda per dare spazio a Minerva. Si sedette accanto a lui, lasciando che la testa di lui le riposasse sul petto. Gli accarezzò dolcemente i capelli. Stavano diventando sempre più grigi. Ma le striature di grigio sembravano molto di grande distinzione, mescolate con le rimanenti di colore ramato.
Albus sospirò pesantemente. << Se sto per morire, questo sarebbe il modo di farlo >>.
<< Albus, non stai per morire. Poppy dice che stai facendo il bambinone su tutto questo. So che stai scherzando riguardo al morire, ma vorrei che non lo facessi. Non è divertente. In realtà, è piuttosto sconcertante >>.
<< Mi dispiace, amore mio. Hai ragione. Starò bene presto. E allora potrò sollevare te e Filius dalla noia completa di fare tutto il mio lavoro >>.
Gli baciò la tempia. << Non è un problema. Lo facciamo bene, ed è importante che tu stia meglio>>.
<< Non che mi lamenti, ma forse non dovresti avvicinarti così tanto a me. Non vorrei che tu prendessi quello che ho >>.
<< Sciocchezze. Io non mi ammalo mai >>.
Due settimane dopo, Minerva aveva la nausea e Albus fece un sorrisetto da accanto al suo letto d’ospedale. << Ti avevo detto di stare lontano da me, mia cara >>.
<< Albus, mi sento malissimo. Se hai intenzione di agire da superiore, puoi andartene >>.
La baciò sulla fronte. << Mi dispiace. Ma è semplicemente miracoloso >>.
<< Che cosa? >> Lei lo guardò con aria scettica, respirando lentamente per evitare che il suo stomaco si sconvolgesse troppo.
<< Che puoi essere a letto malata e ancora essere così bella >>. I suoi occhi brillarono di gioia.
Lei fece un piccolo sorriso. << Con bugie del genere, puoi stare qui tutto il giorno >>.
<< Nessuna bugia. E temo di non poter rimanere a lungo; devo andare a lezione >>. Albus aveva preso le lezioni di Minerva per la durata della sua malattia per permetterle di riposare. Lei aveva protestato, ma gliel’aveva data su all’insistenza di entrambi Albus e Poppy.
Dopo che Albus se ne fu andato, Minerva si alzò a sedere sul letto sentendosi molto frustrata. Poppy venne a controllare i parametri vitali di Minerva. << Io non riesco a capire. Quando Albus era malato, era sudato, febbricitante e con la nausea. Tu non hai i primi due sintomi. E a guardarti, mi verrebbe da pensare che tu stia più che bene >>.
<< Beh io non sono febbricitante per niente. Mi sento solo stanca tutto il tempo e sento un forte bisogno di vomitare in vari momenti della giornata. Oltre a questo, sto perfettamente bene >>.
Dopo una settimana sentendosi sempre uguale, Minerva prese in mano la situazione. Albus entrò nella classe di Trasfigurazione un minuto in ritardo e scoprì che Minerva aveva già iniziato la lezione. Si fermò sulla soglia e la guardò, con un cipiglio spaventosamente serio sul suo viso solitamente felice.
Minerva dimostrò rapidamente la lezione e istruì gli studenti del secondo anno a lavorare prima di andare in corridoio a parlare con Albus.
<< Non posso lasciare i miei studenti a lungo. C’è qualcosa che posso fare per te, Albus? >> chiese innocentemente. Sapeva che era arrabbiato e sarebbe stato interessante vedere come avrebbe gestito la situazione. Non era mai stato arrabbiato con lei prima. Dallo sguardo sul suo volto, era molto arrabbiato.
<< Minerva, per il nome di Merlino, che cosa stai facendo? >> chiese lui, la sua voce in un tono pericolosamente basso.
<< Sto insegnando. È il mio lavoro >>.
<< Poppy approva tutto ciò? >>
<< Non proprio... >>
<< Torna in Infermeria in questo istante >>.
<< Albus, sto bene! Sono terribilmente annoiata e sono perfettamente in grado di insegnare! >>
<< Minerva, non posso lasciartelo fare! Anche se ti senti meglio, non voglio che tu soffra per un ricaduta. Pensi che mi piaccia vederti in ospedale per due settimane di fila? Ma se ancora non ti senti bene, questa è la cosa migliore per te >>. L’espressione di lui si addolcì. << Ho bisogno che tu stia bene, Minerva >>.
Minerva lo guardò, un luccichio determinato nei suoi occhi, la fronte aggrottata.
Albus sospirò. << Vedo che non riuscirò a vincere questa discussione. Per favore prendila con calma. Non lavorare troppo >>.
Lo abbracciò intorno al collo e lo baciò sulla guancia. << Grazie, tesoro >>.
<< Basta che mi prometti che andrai a vedere Poppy dopo la lezione >>.
<< Lo farò. E ci vediamo a cena >>.
Albus sorrise. << Certo >>. La baciò sulla fronte e tornò nel suo ufficio.
Minerva fece come le era stato detto e si sentiva stanca ma soddisfatta alla fine della giornata. Dormì nel suo letto per la prima volta da settimane.
Ma tanto per cambiare, il suo sonno fu bruscamente interrotto alle sei del mattino da una violenta ondata di vomito. A causa di questo saltò la colazione e con attenzione di vestì per la giornata. Ma mentre si allacciava la cintura sulle sue vesti, le sembrò stranamente stretta. Strano, pensò, come posso aver guadagnato peso quando vomito ogni mattina? Oh dei. Nausea. Mattina. Nausea mattutina.
In stato di totale e completo shock, Minerva si ritrovò in Infermeria.
<< Minerva! Sei bianca come un lenzuolo! Hai avuto una ricaduta? >>
Minerva non riusciva a parlare. Afferrò Poppy per un braccio e la trascinò nel suo ufficio privato.
<< Minerva! Qual è il problema? >>
<< Penso di essere incinta >>.
Poppy sbiancò. << Pensi? Quando hai avuto l’ultima mestruazione? >>
<< Non ne sono sicura >>. Minerva chinò il capo.
<< Come fai a non esserne sicura? >>
Minerva alzò gli occhi e si mise sulla difensiva, << Io non presto molta attenzione! Tra Albus che era malato e la mia malattia, sono stata un po’ distratta, Poppy! >>
<< Calmati. Prendi la pozione anticoncezionale ogni mese, giusto? >>
<< Quando mi ricordo... >>
Poppy era atterrita. << Minerva! Questo è ridicolo! Come hai potuto essere così sbadata? >>
Lacrime bruciarono negli occhi di Minerva. << Non lo so, io non lo so! Potresti per favore fare l’incantesimo in modo da poter essere sicure? >>
Poppy fece un passo indietro e puntò la bacchetta contro Minerva. Un caldo bagliore giallo fu emesso dal ventre di Minerva. << Sembra che io abbia diagnosticato male il tuo virus allo stomaco. Sei incinta >>.
Minerva non pianse. Divenne insensibile. << Che cosa farò? >> sussurrò.
Poppy mise un braccio confortante intorno alle spalle della sua amica. << Albus sarà probabilmente contento! Vi sposerete? >>
<< Oh no, non voglio che mi sposi solo perché avremo un bambino. Non è giusto per nessuno di noi. Oh Poppy! Eravamo così felici! Tutto era semplicemente perfetto e ora tutto cambierà >>.
<< Sì, i bambini tendono a cambiare le cose. Se lo vuoi veramente, posso... posso occuparmene... >>
<< Oh no, Poppy. Non potrei farlo. Non ad Albus. Hai ragione. Probabilmente sarà entusiasta. Spero >>.
<< Minerva, mi dispiace dirlo, ma hai una classe tra tre minuti >>.
<< Dannazione, hai ragione. Devo andare, Poppy. Ci vediamo più tardi >>.
Poppy le diede un rapido abbraccio. << Sei sicura che starai bene ad insegnare? >>
Minerva se ne andò velocemente e richiamò Poppy: << Dovrò stare bene! Grazie di tutto, Poppy. Ci sentiamo dopo >>.
Minerva passò la giornata, grazie agli dei. Le sue mani continuavano inconsciamente a scivolare verso il basso per sentire il suo stomaco e il piccolo bambino che ci cresceva dentro. Saltò il pranzo per correggere dei compiti, ma sapeva di dover andare a cena in modo da non fare preoccupare Albus troppo. Così si sedette alla sua sinistra durante la cena, silenziosa e pallida, mordendosi la lingua per tenersi per sé la notizia monumentale.
Albus non si perse il suo nervosismo. Sorrise e le mise una mano rassicurante sul ginocchio sotto il tavolo. Lei mise la mano sulla sua e la strinse. << Ho bisogno di parlarti in privato, dopo cena, se non sei troppo occupato, Albus >>.
<< Per te, io non sono mai troppo occupato. Vieni nelle mie stanze, dopo aver finito di mangiare. Ho intenzione di andare ora per finire alcune lettere prima che tu venga >>.
Lei annuì mentre lui si alzava. Per i successivi venti minuti, spinse il cibo in giro sul piatto. Alla fine non ce la fece più. Doveva dirlo ad Albus.
Minerva tremava mentre saliva le scale dietro al gargoyle. Albus fece un sorriso luminoso quando lei entrò. Dopo averla vista chiaramente, il suo sorriso si spense. << Minerva stai di nuovo male? >>
Lei scosse la testa. << Non sono mai stata malata >>.
<< Hai preso il mio virus intestinale e trascorso due settimane in Infermeria >>.
<< Sì, ma non ho mai preso alcun virus intestinale >>.
Albus ridacchiò in confusione. << Minerva, ti ho tenuto una ciotola mentre vomitavi. So che eri malata >>.
Lei sorrise debolmente. << Te l’ho detto, non mi ammalo mai >>.
Albus si avvicinò a lei. << Temo di non capire >>.
<< Temo di non essermi ancora completamente abituata all’idea pure io >>. Fece un profondo respiro. << Albus, sono incinta >>.
I suoi occhi si fecero molto grandi e un sorriso ruppe le sue labbra. << Sei sicura? >>
<< Sì, Poppy ha fatto l’incantesimo di diagnosi questa mattina >>.
<< Minerva! Questo è meraviglioso! >> L’abbracciò forte e la lasciò andare rapidamente. << Oh, cara, ti ho fatto male? >>
<< No, Albus. Non sono così delicata. Non ancora, comunque >> rise Minerva.
Si baciarono felicemente. Dopo un interrogatorio da Albus, Minerva si rese conto che non sapeva nulla di più sulla sua condizione a parte il fatto che era davvero incinta. Tornarono insieme in Infermeria in modo che Poppy potesse fare altri esami. Alla fine, scoprirono che Minerva era incinta di dieci settimane e avrebbe avuto il bambino all’incirca all’inizio di Agosto. << Che meraviglioso regalo di compleanno! >> Albus esclamò nell’apprendere la notizia.
Albus e Minerva trascorsero la serata rannicchiati sul divano, entrambe le loro mani riposavano sulla pancia leggermente arrotondata di Minerva. L’eccitazione di Albus nell’essere un genitore era contagiosa. Ben presto si ritrovarono a discutere su come decorare la stanza del bambino e di come avrebbero gestito un bambino a Hogwarts. Decisero anche il nome: Catharine Ariana Charlotte per una bambina e Brian Albus Emmett per un bambino.
 Nella loro euforia per la gravidanza, sia Albus che Minerva dimenticarono il tempo. Quando l’orologio suonò la mezzanotte, Albus si alzò per portare Minerva nelle sue stanze.
<< Per favore, fammi restare, Albus. Solo per stanotte. Ti prego, tesoro, non posso stare senza di te stanotte >> Minerva supplicò.
<< Ma per quanto riguarda i tuoi Grifondoro? >>
<< I miei cuccioli staranno bene per una notte. La nostra famiglia è più importante in questo momento >>.
Lui la tenne stretta. << Come padre di tuo figlio, sono d’accordo. Ma, come Preside, devo insistere che andiamo alla Torre di Grifondoro >>. Minerva abbassò tristemente la testa. Lui le inclinò il mento e sorrise. << Insisto che andiamo alla Torre di Grifondoro dove entrambi passeremo la notte >>.
I futuri genitori si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altra, ognuno con visioni della loro piccola famiglia.




Nota della Traduttrice: Mi scuso infinitamente visto il ritardo nel pubblicare questo capitolo. Purtroppo ho avuto un'estate frenetica, piena di impegni e anche adesso che è ricominciata la scuola non ho un attimo libero. Vi assicuro che voglio finire di tradurre la storia, solo ci metterò più tempo ad aggiornare tra i capitoli. Ringrazio tutti quelli ancora interessati che hanno la pazienza di aspettare tutte le volte. Grazie infinite!!! :)
  
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