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Autore: prongs95    18/10/2008    6 recensioni
Deve ancora cominciare il settimo anno per Lily e le vacanze sembrano non finire mai, quando finalmente la sua best la invita a trascorrere il weekend in una spiaggia magica molto famosa, in cui per Lily ci sarà una sorpresa...
Ad Hogwarts sarà come sempre perseguitata da James Potter e scoprirà molte cose sul suo conto. Intanto anche la guerra comincia a diventare sempre più pericolosa. Che cosa accadrà a Lily e James? Leggere per sapere!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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FINALMENTE A HOGWARTS

Le settimane che passarono insieme le due amiche trascorsero velocemente, troppo velocemente.
Miley conobbe meglio la madre di Lily, e anche il padre, scoprendo che erano due persone davvero alla mano, simpatiche, amichevoli ed ospitali, tanto che si chiese da chi avesse preso Lily ad essere così taciturna.
Poi scoprì che Petunia, la sorella di Lily, la quale gliene aveva sempre parlato, era davvero brutta, per non dire orrenda: alta e magra, tanto quanto bastava per sembrare un chiodo, la faccia cavallina, il collo teso per spiare ogni movimento di qualsiasi persona (basta che ci fosse da spettegolare), e le orecchie sempre ben aperte per non perdersi nessuna battuta di ciò che dicevano i vicini. Constatò anche, che Petunia aveva tutti i requisiti per poter far parte del club dei “Ficcanaso d’ Oro”, inoltre poteva benissimo prelevare un attestato in cui si dichiarava che era laureata in: “Spettegologia” e poteva benissimo intraprendere una carriera come “Gossipologa”. Inoltre era così informata su ciò che accadeva a tutto e a tutti, che se lei fosse stata Lily, le avrebbe sicuramente domandato se aveva mai pensato di mettersi in mezzo alla piazza e farsi pagare una sterlina in cambio di raccontare i fatti del giorno, in fin dei conti, sempre meglio fare così, era un modo molto più efficace, in più si risparmiava la carta dei quotidiani. Infine conobbe anche il fidanzato di quell’ ossuta ragazza. Un certo Vernon Dursley, un tipo grasso, con dei baffoni da tricheco, insopportabile e sprezzante come lei. Lei credeva nel proverbio che recitava che gli opposti si attraggono, per carità, ma era anche vero che a volte l’ anima gemella è come te se fossi nata uomo.
Lily invece, si divertì un mondo la settimana che trascorse a casa di Miley.
Conobbe i suoi genitori, Stephanie e David, due persone molto simpatiche, inoltre David era la fotocopia di Miley, non solo per via dei suoi occhi azzurri, e dei capelli biondicci, ora tendenti al grigio argentato, ma anche nel carattere avevano numerosissimi punti in comune.
Poi conobbe Sylvia, la primogenita della famiglia Jones, anche lei bionda, con gli impeccabili occhi chiarissimi. Successivamente veniva Christian, chiamato Chris. Se le femmine riportavano le caratteristiche del padre, e quindi capelli dorati e occhi chiari, i maschi avevano entrambi gli occhi neri e i capelli castano scuro, come Stephanie. Chris, però, l’ aveva già conosciuto, visto che aveva appena finito l’ ultimo anno a Hogwarts, lo stesso valeva per Tom, il fratello che veniva dopo di Miley, il quale avrebbe frequentato il quarto anno nella Scuola di Magia l’ uno settembre. Però non aveva conosciuto la più piccina della casa: la piccola Martha.
Martha era l’ ultima nata e aveva sei anni. A differenza delle sorelle, era andata contro la tradizione di famiglia: maschi scuri e femmine chiare. Lei infatti aveva gli occhi di un azzurro vivo come quelli del padre David, ma i capelli castani che aveva ereditato dalla madre.
Era un tipo vivace, peperino e diffidente, infatti, la prima volta che era entrata in casa Lily, lei non l’ aveva degnata di uno sguardo: aveva un certo timore verso gli estranei.
Poi la rossa le aveva dato il regalo che aveva portato per lei: una collana di spago nero, con il simbolo di un unicorno rosa al centro, e il gioco era stato fatto. Da quel momento, la bambina, non concesse un attimo di tregua alla ragazza, pensate che voleva che le leggesse lei la favola della buona nette al posto di sua madre. Fortunatamente a Lily piacevano i bambini, per cui si offrì volentieri di leggerle le storie, così si ritrovò a leggerle “Le Fiabe di Beda il Bardo”, e ne fu interessata anche lei, visto che era stata abituata soltanto a Biancaneve, Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco e bla bla bla.

Quella sera, si stava svolgendo una grande cena a casa Jones, per festeggiare la fine delle vacanze e l’ inizio di un nuovo anno ad Hogwarts.
La famiglia, era tutta riunita a tavola, che cenava ricordando con nostalgia un’ estate passata molto in fretta.
-Allora, domani si ritorna ad Hogwarts, eh?- introdusse l’ argomento il signor Jones.
-Eh, già…- annuì Lily.
-Siete contenti, ragazzi?- domandò a sua volta le signora Jones.
-E chi non è contento di tornare ad Hogwarts?- risposero Tom e Miley all’ unisono.
-Proprio…se potessi ci tornerei anch’ io…- aggiunse Chris con aria nostalgica.
-Ipocrita! Come se non ci venissi più! Il bello è che sarai aiuto insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure!- gli rinfacciò Tom.
-Beh, ma io intendevo come studente…- si giustificò il fratello maggiore.
-Sul serio verrai come aiuto insegnante?- chiese Lily, che non ne sapeva nulla.
-Come, Miley non te l’ ha detto?- chiese lui, sorpreso.
-Se non lo sapevo neanche io come facevo a dirglielo?- disse Miley, con l’ aria offesa di chi è stato tenuto all’ oscuro di tutto.
-Come non lo sapevi?- domandò stupito Chris.
-Ha ragione, ragazzi, a Chris è arrivata la lettera di richiesta di aiuto insegnante di Difesa mentre lei era a casa di Lily – ricordò Stephanie.
-Ma è fantastico!- esclamò la rossa, -almeno saremo sicuri di avere un insegnante competente-
-Grazie- la ringraziò il ragazzo.
-No, l’ insegnante non dev’ essere così competente, se ha assunto uno come lui- dissentì Miley, mentre Lily scoppiava a ridere.
-Comunque quest’ anno dovreste impegnarvi parecchio, ragazze, avete i M.A.G.O. – ricordò loro il padre di Miley.
-E allora? Ci siamo sempre impegnate, papà!- protestò la bionda.
-Certo, ma so di che parlo, e non dovete farvi distrarre da qualche cosa che non riguarda minimamente i vostri doveri scolastici…- le raccomandò il padre.
-Cioè?- domandò Miley, non capendo a cosa si riferisse.
-Per esempio non dovete farvi distrarre da QUALCUNO che manda lettere ogni mattina- si spiegò, guardando di sottecchi la figlia, la quale arrossì violentemente ed abbassò la testa.
-Non si preoccupi, signor Jones, quest’ anno avrò la situazione sotto controllo…- lo rassicurò Lily, che aveva afferrato al volo il concetto, sfregandosi le mani.
Il padre di Miley sorrise compiaciuto, così anche il resto della famiglia.
-Ah, Miley, Miley, come hai la testa tra le nuvole da quando ti sei innamorata…- commentò Tom, sorridendo malizioso.
-COME??? INNAMORATA IO??? Ma tu sei completamente pazzo, caro mio!- esplose la biondina, mentre il viso era arrivato ad avere una colorazione tendente al bordeaux.
-Come no…guarda che ti ho notato, sai, come lo guardi sognante…- continuò il fratello, in una parodia molto sadica di quella che per lui era la sorella quando osservava il ragazzo che le faceva battere il cuore.
-Guardare chi, scusa?- domandò lei, furiosa.
- Sirius Black, ovvio! Il tuo Malandrino adorato…- rispose Tom.
Sembrava che Miley avesse la faccia impregnata di sugo di pomodoro.
-Ma non è vero!- dissentì.
-NOOO, ti sei innamorata di Sirius Black???- chiese Sylvia.
-NO!!!- esplose Miley.
-Beh, non si direbbe…- constatò Christian.
-Pure tu ti ci metti?- disse la bionda, irritata.
-Oh, dai, è normale che una ragazza s’ innamori alla tua età!- intervenne la signora Jones, -E voi smettetela di prendere in giro vostra sorella!-rimproverò gli altri.
-Grazie, mamma- sussurrò Miley.
-D’ accordo…passiamo a Lily, allora!- decise Tom.
-Che c’ entro io adesso???- domandò stupita la ragazza, sentendosi troppo tirata in ballo.
-Beh, no, sinceramente non penso tu sia cotta di qualcuno, come la smielata di mia sorella- disse il ragazzino, mentre i pugni di Miley si serrarono, la ragazza era al limite della sopportazione.
-Oh, per fortuna la pensi così- disse la rossa, più che sollevata.
-Ma sei tu che fai prendere cotte ai ragazzi!- aggiunse lui.
-Eh?- lei era molto confusa, non sapeva a cosa si riferisse il fratello della sua migliore amica.
-Parlo di James Potter…- spiegò Tom.
A Lily andò di traverso il succo di zucca.
-Prego?- chiese, temendo e sperando di aver capito male.
-Mi hai sentito. James Potter – ribadì.
-Ti prego, anche tu no…e poi non voglio dargli la soddisfazione che si parli di lui ovunque- rispose la rossa rabbrividendo.
-Ma ti fa la corte!-
-Tempo sprecato-
-È un Malandrino!-
-Altra ragione per cui lo mando al diavolo-
-È il ragazzo più popolare della scuola-
-Buon per lui-
-Ti vien dietro da anni…-
-Troverà di meglio da fare-
-Piace a un sacco di ragazze…-
-…senza cervello-
-Lo odi così tanto?-
-Di più!- esplose Lily, mentre Tom rimase paralizzato dallo scatto improvviso della rossa.
-Certo che sei proprio insopportabile stasera, eh?- gli rinfacciò la sorella.
-Parla una…- rispose lui.
Miley stava per ribattere, quando per fortuna arrivò Stephanie, che domandò loro: - Tom, Miley, Lily, avete già preparato le valigie?-
-Sì, mamma- disse Tom.
-Certamente, signora Jones – rispose a sua volta la ragazza.
-Io, no, mamma, la devo ancora finire, adesso vado subito- disse Miley, alzandosi e dirigendosi verso la sua stanza.
-Aspetta, ti do una mano!- si offrì l’ amica, correndole dietro.

-Mio fratello è peggio di una ragazza: sa tutto di tutti! Caspita, penso proprio che doveva nascere donna!- commentò Miley, una volta in camera, mentre si sbatteva la porta alle spalle.
-Dì un po’, è proprio Sirius colui che ti spedisce le lettere ogni mattina?- domandò Lily, curiosa, anche se sapeva di conoscere già la risposta.
-Beh, ecco…sì, è lui- annuì la biondina, mentre arrossiva visibilmente.
Lily sorrise: -Lo sapevo, lo sapevo!- esclamò ridendo.
Miley arrossì, poi osservò l’ amica, maliziosa: -E tu invece che mi dici del mittente che ti ha mandato un paio di volte la posta a cui tu non hai risposto? Non so perché, ma sento odore di un certo James Potter…-
-Ah, sì? Che scoperta!- disse Lily, facendo una smorfia.
-Perché non gli rispondi?- le domandò l’ amica.
-Perché non voglio avere niente a che fare con lui- sussurrò, rattristandosi.
-Non sembrerebbe- affermò Miley.
-Lui…lui sa troppe cose di cui non dovrebbe essere a conoscenza- rivelò la rossa.
-Per esempio?- chiese Miley, incuriosendosi.
-Beh, ecco…lui…ha scoperto che…sono una Mezza Sirena…- le confidò Lily.
-DAVVERO???- Miley era sbalordita.
-Sì…Ti ricordi quella volta in cui ti raccontai come feci a diventarlo?-
-Sì…-
-Beh, Nheirann mi disse che a volte poteva succedere che si manifestasse in situazioni in cui erano soffocate troppe…emozioni…e…quando ero con lui è…è…venuta fuori…- spiegò.
-E quindi lui se n’ è accorto?-
-Già. Stavamo scherzando, mi ha sollevata, è stato così veloce che non ho nemmeno avuto il tempo di bloccarlo, e l’ ha vista- raccontò.
-E come ha reagito?- volle sapere Miley.
-È rimasto scioccato, ha voluto sapere tutta la storia e io sono stata costretta a farlo viaggiare indietro nel tempo…Però alla fine mi ha promesso che non lo dirà nemmeno ai Malandrini e…sembrava sincero- ammise la rossa.
-No, James sarà stronzo quanto vorrai, ma non è il tipo che se ne va a zonzo a spiattellare una cosa così intima-
-Lo spero…-
-Vedrai che ho ragione…e poi…vorrei farti una domanda…-
-Sentiamo-
-Se la pinna può evadere da sola quando provi delle sensazioni forti…tu…cosa provavi mentre eri con James?-
STRIKE! Lily rimase stroncata, spiazzata, o come cavolo volete dire. Era impallidita come un cencio, era il tipo di domanda che non si aspettava, la domanda a cui non sapeva la risposta nemmeno lei.
-Io…non lo so…- balbettò, imbarazzata come non lo era mai stata.
-Lily…- sussurrò Miley.
-…Sì?...- rispose quella, distrattamente.
-Non è che…che…ti sei…ehm…innamorata di Potter?- le domandò l’ amica, sempre mantenendo un tono di voce molto basso.
-NO!!!- fu la risposta. Urlata. Puntuale. Precisa. Chiara. Semplice. Un monosillabo. Ma non vera.
Solo che, la nostra adorata protagonista non si era ancora resa conto dei sentimenti profondi che nutriva per quel ragazzo speciale, solo perché lei, quei sentimenti, non li aveva mai provati.
-Miley, che ti ha scritto Sirius?- chiese Lily, una volta che ebbero finito di riempire la familiare valigia di Miley.
Alla sua best friend s’ illuminarono gli occhi, risero ancora di più, erano ancora più allegri e vivaci di quanto non lo fossero già.
La risposta non arrivò. Evidentemente la biondina era uno stato di trance totale.
-Pronto, pronto!!! Terra chiama Miley! Terra chiama Miley! Segnale di vita non ricevuto, segnale di vita non ricevuto!!! Avvertite i rinforzi!!!- esclamò Lily, tentando di riscuotere l’ amica dai suoi pensieri.
Niente.
Allora le venne un’ idea super bastarda, tanto per divertirsi un po’ a vedere quanto Miley era cotta di Black.
-Miley!!!- esclamò, affacciandosi alla finestra, - Miley, presto! Vieni a vedere, c’ è Black!-
A quelle parole, la sua migliore amica uscì dalla trance, e si precipitò verso la finestra della terrazza, spalancandola, dopodiché, si fiondò fuori a salutare un Black che in realtà era chissà dove.
-Sirius!- chiamò la bionda.
Lily stava per scoppiare a ridere. Dio, come si rincitrulliva per amore…
Ma la risata che stava per uscire dalla sua bocca non venne mai.
Il fiatò le si mozzò quando sentì un'altra voce.
-Buonasera, Jones – aveva risposto cordialmente colui che era niente meno che…Sirius Black in carne e ossa!!! (e la rossina fu stroncata nuovamente!XD)
Oh, Santissimi Lumi…Ti prego, fa’ che stia sognando...
Ma la rossa non sognava affatto.
Uscì anche lei nel terrazzo, e si trovò davanti un bel ragazzo dagli occhi blu oceano e i capelli neri leggermente lunghi.
-Oh, anche tu qui, Evans?- la salutò il malandrino, sorridendo.
-Perché, non mi si vede?- ribatté scettica lei.
-No, sei talmente magra che il mio sguardo ti passa attraverso, in effetti- rispose lui, senza abbandonare il suo sorrisetto furbo.
Lily voleva ribattere, ma si trattenne per evitare di far scoppiare una rissa.
Merlino, donami un po’ della tua preziosa pazienza…pregò.
-Oh…Miley…mi sa che andrò a farmi una tisana perché…ho troppo mal di stomaco…- finse Lily, piegandosi in due, e, senza dare il tempo all’ amica di ribattere, si chiuse la porta alle spalle e andò in cucina.
-Ehm…prego, accomodati…- Miley invitò Sirius in camera, -Come vedi, non è molto spaziosa…- aggiunse.
Sirius si guardò in torno. Osservò le pareti, tappezzate di stendardi dai colori rosso e oro, che simboleggiavano la sua Casa ad Hogwarts, e di foto. Tante foto. Tutte le fotografie erano così stipate e accatastate l’ una sull’ altra che talvolta alcune non si vedevano nemmeno. Riportavano molti momenti di vita di Miley, da quelli più tristi a quelli più allegri, dai compleanni alle feste di Natale, dai momenti più bizzarri a quelli più buffi, insomma, di tutto e di più. Ora c’ era una foto in cui lei e Lily si abbracciavano, in un’ altra ancora sempre le due amiche che facevano la linguaccia, poi lei con i suoi fratelli mentre si facevano i gavettoni, lei che rideva a crepapelle, lei con il cappello parlante calcato sugli occhi, lei che ronfava sul suo letto ad Hogwartrs, lei che inciampava per le scale, lei davanti al binario 9 e ¾, alla stazione di King’ s Cross, lei in bikini, al mare con Lily, lei che, infuriata, rincorreva suo fratello perché le aveva rotto un vaso che aveva dipinto alla meglio coi colori di Grifondoro…lei…lei…lei…
-Ma è fantastica!- esclamò, radioso.
Miley sorrise.
-È mio padre che ha la mania delle foto. Lui fa il fotografo e gira per casa con la macchina fotografica in tasca, sempre pronto a riprendere i momenti più bizzarri della giornata- spiegò.
-E quelle a Hogwarts?- domandò il malandrino.
-Oh, quelle le ha scattate Lily, per ordine di mio padre, ovviamente!-
-Dev’ essere simpatico, tuo padre- constatò lui.
-Lo è- confermò la ragazza, -Non si arrabbia quasi mai, è molto giocoso e allegro, però sa fare anche dei discorsi seri quando vuole che ragioniamo-
-È un padre a tutti gli effetti, insomma-
-Già…-
-Già, proprio come il mio…- commentò il ragazzo. Un’ ombra scura gli incupiva lo sguardo.
-Ehm…tuo padre è…?- Miley non completò la domanda, perché lo fece Sirius per lei.
-Morto? Magari…-
-Lo odi a tal punto da augurargli la morte?- gli chiese Miley, che pensava che l’ odio verso un genitore fosse solo una bazzecola, e non esistesse sul serio.
-Certo. Ti sembrerà strano, ma è così. Odio lui, e tutti i Black della mia stirpe- annuì.
-Ma come fai?- la bionda era sempre più incredula.
-Credimi, se avessi due genitori come i miei li odieresti anche tu- le disse, -Tu non li conosci, i Black-
-Oh, ne ho sentito molto parlare, dicono che sia una famiglia davvero ricca e molto interessata alle condizioni dello Stato, per questo gran parte dei loro soldi va in beneficienza-
Sirius scoppiò a ridere. Una risata amara, priva di gioia.
-Balle. I Black sono una famiglia di parassiti con la mania del sangue puro. I Black, vogliono lo sterminio dei Nati Babbani come la tua amica Evans. I Black sono servi dell’ Oscuro Signore. I Black disprezzano un loro figlio perché è andato contro corrente, finendo a Grifondoro e non a Serpeverde come era accaduto ad ogni membro della famiglia- raccontò.
Miley rabbrividì frase dopo frase.
-Capisci adesso perché li odio? Non sono mai andato d’ accordo con loro, e mai ci andrò, a meno che non cambino le loro idee arretrate, cioè mai, conoscendoli. Vedi, io sono un Grifondoro, e fiero di esserlo. Frequento gente a cui non da fastidio il sangue dei non-maghi, e sono contento di frequentarla- concluse, con una nota di amarezza nella voce.
- Sirius, mi dispiace…non credevo fosse così, io…scusami- si scusò Miley, sentendosi in colpa di far rivivere all’amico dei ricordi così brutti per lui.
-Non devi scusarti. Sono contento di avertelo detto, tu mi sai ascoltare sempre, anche quando non dovresti- le disse, e, ancora una volta si chiese da dove provenissero quelle parole troppo belle per essere sue.
-Certo che devo, per me non è un obbligo, e poi…io ti voglio bene- gli rivelò la bionda, arrossendo evidentemente.
Sirius l’ accarezzò. –Anch’ io te ne voglio, Miley Jones – le disse.
I due si guardarono negli occhi a lungo, intensamente. I loro sguardi erano in perfetta sintonia, uno perso negli occhi dell’ altra. Entrambi non volevano interrompere quella magia speciale che si era creata in quella stanza. Si sentivano leggeri, come imprigionati in una volteggiante bolla di sapone e, si sa, tutte le bolle di sapone prima o poi scoppiano.
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, i due nasi si sfioravano appena…
-SIRIUUUS!!!- una voce molto familiare chiamava i malandrino.
Porca Nimbus, James, proprio adesso??? Sembra tutto calcolato…Io e Miley finalmente ci stavamo per baciare, e GUARDA CASO ti metti ad urlare il mio nome…ah, se dovesse mai capitarmi di incontrare il destino gliela farò di sicuro pagare per tutti gli scherzi che fa.
Pensò Sirius, dispiaciuto come non mai.
-Scusami, è quell’ imbecille di James che mi ha accompagnato fin qui…- si scusò il malandrino dagli occhi blu.
Miley rise.
-Figurati…ma…lo hai lasciato aspettare qua sotto per tutto questo tempo?- gli domandò la ragazza.
-Beh, sì…insomma…è lui che ha la scopa, io non ne ho una perché, per i motivi che prima ti ho spiegato, mi hanno diseredato- le spiegò.
-Oh, accidenti, e dove andrai a dormire, come farai a…- si preoccupò la biondina.
-Tranquilla, è da quest’ estate che do qualche grattacapo ai Potter, mi accolgono sempre volentieri, loro. James è un ragazzo molto fortunato ad avere due genitori premurosi come i suoi, e anch’ io, se penso che ormai i Potter mi hanno praticamente adottato…- sorrise, per poi salutarla: -Allora, Jones, per domani siamo d’ accordo: tu e la Evans venite nel nostro scompartimento, ok?-
- Senz’ altro, Black - rispose sorridendo, -Però la prossima volta che vieni a farmi visita con James sali con lui, d’ accordo?- aggiunse.
-Beh, oggi è stato un bene che non l’ ho fatto, se no scoppiava la guerra atomica, non trovi?- le chiese.
-Con Lily, dici? Probabile, visto che dove c’ è lei c’ è guerra con o senza Potter - scherzò Miley.
-Ah, beh, allora pensa se l’ avessi portato!-
-FELPATO, MUOVITI!- gridò di nuovo James, che stava qualche metro più sotto del terrazza, a cavalcioni sulla sua scopa.
-Vado! A domani, Jones!- la salutò definitivamente il malandrino, saltando dal balcone e atterrando perfettamente sulla Nimbus ’70 di James.
-Ci si vede, Black, e buonanotte anche a te, Potter!- salutò a sua volta Miley.
-Sogni d’ oro, Jones!– le disse James, per poi sfrecciare verso Godric’ s Hollow sulla sua fidata scopa.
-E a te sogni di smeraldo, Potter – ghignò Black, malandrino.
-Idiota!- lo apostrofò James, sogghignando pure lui.
-A proposito, lo sai che c’ era la Evans?- lo informò Sirius.
-CHE COS…? E TU NON ME L’ HAI DETTO???- s’ imbestialì Ramoso, dando un violento strattone al suo manico di scopa per farlo accelerare.
-No, perché poi si è inventata una scusa ed è uscita dalla stanza, e poi non potevo perdere altro tempo per avvertirti, dovevo stare con Miley!- si spiegò.
- Oooh, certo…DOVEVO stare con Miley…io direi…AVEVO BISOGNO di stare con Miley, piuttosto…- lo corresse James, sadicamente malandrino.
-Ehi! Che diavolo blateri?!- lo riprese l’ altro.
-Sempre e solo il vero, Messer Felpato- rispose James, in tono autoritario.
-Ehm…si vede tanto?- chiese Sirius.
James sorrise tra sé, poi rispose:
-Non ti preoccupare, vecchio mio, l’ abbiamo capito solo io, Remus, Peter, Lily, mia madre, mio padre, la signora Pakes…- James aveva cominciato una sfilza che non finiva più.

Miley osservò i due ragazzi scomparire tra le nubi, mentre la sua mente galoppava a pochi minuti prima…il silenzio, lo sguardo, il viso del malandrino così vicino al suo, i loro nasi che si sfioravano…peccato che James avesse interrotto un momento così magico…poi un brivido di freddo la fece riscuotere dai suoi pensieri.
Oddio, Lily!
Il ricordo dell’ amica le affiorò alla mente. Era meglio se andava in cucina a vedere “come stava dopo aver bevuto la tisana”.
-Lily!- la chiamò, sussurrando per evitare che qualcuno si svegliasse.
-Oh, era ora!- esclamò l’ amica, anche lei sussurrando. Lily si era abbandonata su una sedia del tavolo e stava leggendo un grosso e pesante tomo intitolato: “ Guida alla Trasfigurazione di livello avanzato”.
La biondina spostò lo sguardo sul libro.
-Per carità, mettilo via!- esclamò, inorridita e schifata.
-Oh, quante storie per un libro che sarai costretta ad usare anche tu…- sbuffò Lily, chiudendolo e dirigendosi con Miley verso la camera.
-Già, ma le lezioni cominciano dopo domani NON oggi- disse.
-Allora?- le domandò la rossa, cambiando discorso. Miley capì al volo a quale argomento alludeva.
-Allora cosa?- fece finta di non arrivarci.
-Lo sai benissimo-
-Oh, quello…- annuì, mentre s’ infilava il pigiama come aveva già fatto Lily.
-Sì, proprio quello…- confermò la rossa, sedendosi a gambe incrociate sul letto.
Osservò la bionda.
Ma che domanda ho fatto?
Si chiese, dopo aver contemplato il viso di Miley che parlava già per sé.
Quel volto giocoso da bambina, infatti, era raggiante, arrossato, e gli occhi le brillavano in una maniera che pareva si fosse trapiantata due zaffiri.
-…T-ti ha…b-baciata?- le domandò.
Miley dissentì.
-Mancava poco, però…- spiegò.
-Però???- chiese ancora Lily, sempre più curiosa.
-Però poi qualcuno l’ ha chiamato…-
-Oh, Santa Morgana! Mi chiedo chi sia stato quel COLOSSALE, e dico COLOSSALE, perché chiunque l’ abbia fatto inavvertitamente o meno è un grosso degenerato senza cervello, idiota che vi ha interrotti mentre stavate per decidervi!- esplose la rossa, realmente infuriata con quel tizio di cui non sapeva ancora il nome. (per fortuna del povero ragazzo….XD N.d.A XD)
- James…- bisbigliò la biondina.
-Prego, scusa?- domandò Lily, che non aveva capito una parola di quello che le aveva detto l’ amica.
-È stato James a interromperci- ripeté la bionda.
-COSA? Era qui anche lui?- Lily strabuzzò gli occhi.
-Sì…ma io non lo sapevo…ha chiamato Sirius perché si era fatto tardi…ma non è mica venuto in casa…- spiegò tutto d’ un fiato Miley.
-Beh, come ti dicevo solo un idiota vi poteva interrompere, e se Potter non è un idiota…- concluse Lily.
Miley fece una smorfia: inutile, la sua amica era irrecuperabile.
Poi le ragazze si infilarono sotto le coperte e caddero in un sonno profondo.

-…il tuo letto, perché la sogni sempre, il commesso del negozio di profumi, il gatto puzzolente della vicina…- Sebbene i Malandrini fossero arrivati in stanza già da un pezzo, Sirius si stava ancora sorbendo la stressante sfilza di James, che durava da un quarto del viaggio.
-Ramoso, piantala- inveì, scocciato.
-Oh, già, dimenticavo che è ora di dormire…ma sai, mi sono lasciato trasportare- disse, con un sorrisetto.
-Ma va’?- domandò Felpato, scettico.
-Sì se non la smetti di chiamarmi Felpy!!!- sbottò.
-Ma ho appena cominciato!- protestò il moro, che non si era ancora stancato di prenderlo per i fondelli.
-Allora non continuare, Rammy!- rispose Sirius, stando anche lui al gioco.
-Eh, no, tu non ti dovevi permettere…- James fece il finto arrabbiato, poi si avventò sull’ amico. Iniziò una battaglia di cuscinate, e i due ragazzi non chiusero occhio tutta la notte.

Quando, il mattino dopo, la signora Potter entrò nella stanza del figlio, o meglio, DEI figli (tanto era come se lo fosse anche Sirius), per svegliarli, per poco non cacciò un urlo per il disastro che le si parò davanti agli occhi. Uno strato di soffici piume candide ricopriva interamente il pavimento, e, al centro della stanza, dormivano beatamente quel monello di suo figlio e quell’ altrettanto combina guai del suo amico Black. Il primo era accovacciato su sé stesso e stringeva ancora fra le braccia un cuscino ormai quasi del tutto scorticato, l’ altro invece, era sdraiato a pancia sotto con un cuscino ugualmente svuotato sulla testa.
-James Potter!!!- esclamò, con un’ espressione tra l’ infuriato e il divertito.
Il ragazzo interpellato socchiuse gli occhi e, vedendo la figura di sua madre che stringeva una manciata di piume su una mano e la bacchetta nell’ altra, si rizzò in piedi, con l’ espressione più angelica che riuscì a trovare stampata sul viso, e disse:
-Buongiorno, mamma!!! Dormito bene? Fatto sogni d’ oro? Oh, caspita, quanto è tardi! Sirius? SIRIUS!!!-
L’ amico bofonchiò qualcosa che venne tradotta come: - ‘que ‘inuti…- aveva la voce completamente impastata di sonno.
-Ma quali cinque minuti! Forza, bello addormentato, dobbiamo andare a Hogwarts!!!-
A quelle parole, il “bello addormentato” si mise sull’ attenti, e quando si ritrovò la madre dell’ amico davanti, esclamò, ugualmente:
-Buongiorno, signora Potter!!! Dormito bene? Fatto sogni d’ oro?-
Dopodiché, i due ragazzi, non si sa perché avessero tanta fetta, si precipitarono verso la porta della stanza per uscire. Peccato che la signora Potter fu più veloce e li acchiappò afferrandoli per il colletto della t-shirt del pigiama.
-Calmi, signorini, perché tutta questa fretta?- domandò loro la madre di James.
-Eh, sa signora, il tempo è prezioso…- provò a rispondere Sirius.
La signora Potter, che di nome faceva Bridget, scoppiò in una fragorosa risata.
-Non sai quanto è buffo sentire una frase del genere uscire dalla tua bocca, Sir!- disse, smettendo di tenersi la pancia.
-Te l’ ho sempre detto che non sai mentire bene…FELPY- gli disse James, calcando la voce sull’ ultimo nomignolo.
-Tentar non nuoce, RAMMY- rispose l’ amico.
-Beh, volete spiegarmi che avete combinato, qui, razza di malintenzionati?- cominciò la signora Potter, facendo una ramanzina ma con un’ espressione divertita stampata in faccia.
-In effetti l’ ultima parola l’ hai azzeccata, mammina cara…- commentò James.
-Niente deviazioni, Jam!- lo rimbeccò Bridget.
-Ok, ok, allora…da dove comincio?- domandò James.
-Mah…che ne dici di cominciare a spiegarmi cos’ avete combinato???- esplose lei.
-Quello che vedi. Sai, la parola cuscinata non ti dice nulla?-
-E la frase: “Ti prendo per i capelli e ti sbatto fuori se rifai una cosa del genere” ti dice niente?-
-Oh, certo…mi dice che…ADDIO!!!- così dicendo, il Malandrino si cambiò vestiti con un colpo di bacchetta, appellò il suo baule e quello di Sirius, poi afferrò il polso di quest’ ultimo finendo con lo smaterializzarsi.
Bridget, rimasta sola nella camera da letto (o da combattimento, come preferite XD N.d.A), non poté fare a meno di sorridere tra sé. Sì, quei due erano degni Malandrini…

DRIINN DRIIIINNN.
La sveglia suonò puntuale in casa Jones.
Una ragazza bionda e assonnata si ficcò ancora più sotto le coperte.
-Animo, animo!- esclamò Lily, già tutta pimpante.
-Mmmh…da quanto tempo sei sveglia, tu?- la voce di Miley era soffocata dal lenzuolo.
-Un oretta circa…Su, dai, svegliati!-
Per tutta risposta, la biondina, si girò verso il muro.
Allora, Lily si accostò al suo orecchio sinistro coperto dal lenzuolo celeste e sussurò, in tono persuadente:
-Ricorda lo scompartimento…-
Non dovette ripeterlo due volte, dato che funzionò alla perfezione: Miley si precipitò in bagno, si lavò, si vestì, si pettinò, corse a fare colazione e alla fine fu pronta.
Nel corridoio, Lily salutò Sylvia, visto che non li avrebbe accompagnati alla stazione.
-Arrivederci, Sylvia, e in bocca al lupo con i draghi- disse alla maggiore, la quale lavorava in Romania e svolgeva un mestiere pericolosissimo stando a stretto contatto con quelle enormi creature, per questo motivo riportava qualche piccola cicatrice qua e là.
-Oh, sicuro!- sorrise quella, sempre molto entusiasta del suo lavoro, -Tu invece cerca di essere clemente con Potter e gang-
-Sai, non penso che lo sarò- rispose Lily, sorridendo anche lei.
Alla fine, lei, Miley, Tom, Chris, i signori Jones e Martha stavano per smaterializzarsi davanti all’ espresso per Hogwarts. Poi Martha le balzò in braccio, stringendola forte.
-È vero che vai a Hogwarts anche tu, Lily?- le domandò, tristemente.
-Eh, sì…lo studio mi chiama, principessa- rispose dolcemente la rossa.
-Perché devi andarci?-
-Perché bisogna studiare tanto, per diventare una strega, come tua sorella-
- Anch’ io voglio venire!- s’ impuntò la bimba.
-Adesso no, è troppo presto…tra qualche anno ci verrai anche tu, però-
-Ma io voglio andarci adesso che ci sei tu!-
-Non te lo consiglio-
-Perché?-
-Perché è pieno di gente poco raccomandabile, e i professori sono molto severi. Magari quando ci andrai tu, invece, i professori cambieranno, e poi io e te ci vedremo pesto- la rassicurò Lily.
-Me lo prometti?-
-Ma certo! Però adesso è meglio se ci smaterializziamo. Su, dammi una mano - disse la rossa, scoccandole un bacio sulla guancia e porgendole la mano perché l’ afferrasse, in modo da fare una materializzazione congiunta.
Finalmente, quasi tutti i Jones e Lily, si smaterializzarono. Scelsero di smaterializzarsi in un vicolo buio e poco frequentato, vicino alla stazione di King’ s Cross.
Infine, quando arrivarono, i signori Evans li stavano già aspettando davanti alla barriera del binario 9 e ¾.
-Lily!- esclamò la madre, correndole incontro e abbracciandola.
Le famiglie chiacchierarono un po’, poi, quando furono le undici meno dieci minuti, i figli salutarono i rispettivi genitori.
-Ciao mamma, papà, mi mancherete, ma vi scriverò- li rassicurò Lily, stringendoli in un ultimo abbraccio.
-Tutti i giorni?- volle accertarsi il signor Evans.
-Tutti i giorni- li rassicurò la figlia, -a patto che voi mi rispondiate-
-Certo, cara, fai buon viaggio- annuì la madre.
Poi Lily si diresse verso Stephanie e David Jones per salutarli e ringraziarli.
-Torna presto a trovarci, intesi? E porta anche i tuoi genitori, così stiamo tutti insieme- disse il padre di Miley.
-Sicuro, e grazie per avermi ospitato-
-Ma figurati, cara!- rispose la signora Jones.
-Ciao piccola, e scrivimi anche tu- disse la rossa, abbracciando Martha, per poi scomparire insieme a Miley e agli altri fratelli Jones dietro la barriera.
Una locomotiva rosso fiammante le si parò davanti agli occhi.
Il fumo grigio e denso uscente dagli sbuffi del treno, la folla, le persone che si accalcavano e si facevano strada per fare un ultimo saluto…niente sarebbe cambiato.
A quel punto si divisero tutti: Chris cercò lo scompartimento dell’ insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, per discutere dei vari programmi; Tom andò a sedersi insieme ai suoi amici; infine, Miley e Lily, cercarono uno scompartimento tutto per loro e completamente vuoto.
-Ma…Sirius…- iniziò la biondina.
-Ci cercheranno loro- obiettò Lily, e Miley non poté che darle ragione.
Infatti, come a non dirlo, la porta dello scompartimento fino ad allora tranquillo si aprì.
Ne entrò un ragazzo alto e moro, i capelli neri piuttosto lunghi e due profondi occhi blu. Quel ragazzo, rispondeva al nome di Sirius Black.
-Salve, ragazze! Passato una buona settimana?- domandò, sedendosi nel posto esattamente di fronte a quello della biondina.
-Certo, come se fossero secoli che non ci vediamo- commentò Lily, subito aspra.
-No, non sei cambiata per niente, Evans – affermò, -e non è un complimento- aggiunse, imitando un’ espressione seria. Era buffissimo quando faceva così.
-Io invece lo prendo come tale, perché ne sono compiaciuta e felicissima che tu la pensi così- ribatté la rossa.
-Gusti- commentò il malandrino.
Lily non aggiunse altro, anzi, voltò lo sguardo in direzione della porta, da cui proveniva uno schiamazzare di voci stridenti.
La gamba di James Potter era dentro il loro scompartimento, a differenza del resto del corpo, perché il ragazzo era intento a firmare autografi di svariate fans.
Lily Evans roteò gli occhi.
Cominciamo…pensò.
Poco dopo, entrarono Remus e Peter, facendosi largo tra quel piccolo e soffocante capannello di gente che si era formato fuori dalla porta.
-Salve, ragazzi!- esclamò Remus con un bel sorriso.
-Ciao Remus!- sorrise la rossa, contenta di potersi distrarre dal pensiero “James Potter”.
Il malandrino si sedette di fronte a lei e i due intavolarono una conversazione.
-Che hai fatto in queste due settimane?- cominciò il ragazzo.
-Sono stata una settimana a casa mia con Miley, poi la settimana dopo sono stata io sua ospite. Tu invece?-
-Ho girato coi Malandrini, ho fatto rifornimento di libri, piume, inchiostro, divisa, calderoni, eccetera, a Diagon Alley, ho passeggiato per Hogsmead, e cose così-
-Beh, anch’ io sono andata ad Hogsmead, visto che Miley ci abita! Eravamo in giro praticamente tutti i giorni…-
-Vi siete divertite, allora- constatò Remus. Lily non rispose, perché in quel momento irruppe nello scompartimento James, che era riuscito a liberarsi di quelle ochette starnazzanti che aveva come ammiratrici.
-Buongiorno! Mi sono perso qualcosa?- esclamò, sedendosi affianco a Remus per il semplice fatto che si trovava di fronte a Lily, la quale distolse lo sguardo per concentrare la sua attenzione fuori dal finestrino.
-Come va, Evans?- le domandò.
-Stavo meglio prima, grazie- rispose secca quella, senza guardarlo.
-Quando non c’ erano le mie fedeli fans e rivolgevo attenzione solo a te, intendi?- chiese ancora James.
-No, Potter, quando tu eri ancora fuori con le “tue fedeli fans”-
- Eddai, dillo che ti sono mancato!-
-…talmente tanto che se non la smetti entro due minuti comincio a togliere punti…- la ragazza non terminò la frase, perché ci pensò il moro a completarla.
-…a Serpeverde – disse, con un ghigno che più malandrino non si poteva. Anche Sirius e gli altri sorrisero, ricordando molto bene la scommessa, e James se ne compiacque: sì, aveva proprio scelto una condizione perfetta e molto favorevole come pegno per Lily. Sennò Grifondoro sarebbe stato a meno cento prima ancora di arrivare.
La giornata trascorse tra litigi, risate e scherzi, poi finalmente arrivarono ad Hogwarts e ogni Casa andò a sedersi all’ apposito tavolo.
Successivamente, cominciò la cerimonia dello Smistamento.
Quando mancavano ormai metà degli studenti da smistare, Sirius sbottò:
-Che si spiccino, perché io tra poco muoio di fame!-
-Però quando c’ era il tuo di smistamento non mi pare avessi tanta fretta- lo rimbeccò Lily, facendolo tacere.
In seguito, il Preside fece il suo discorso.
-Ai nuovi arrivati benvenuti, e ai vecchi studenti bentornati! Allora, anche questo sarà un anno intenso e pieno di sorprese. Pertanto, perché non ci siano equivochi, il nostro Custode, il signor Gazza, mi ha chiesto di illustrarvi alcune regole, visto che penso che a qualcuno farebbe bene riascoltarle…- qui, i brillanti occhi azzurro chiarissimo di Albus Silente si soffermarono sui Malandrini, dopodiché cominciò il suo monologo di regole.
Ovviamente, James e Sirius, non provarono nemmeno ad ascoltare, anzi, le loro orecchie si aprirono quando il Preside esclamò:
-E ora buon appetito!-
Subito apparvero sulle tavole le pietanze più prelibate. Sirius pareva non aspettare altro, e si fiondò a capofitto nel cibo, tra le smorfie schifate di Lily, ma non se ne curò minimamente.
Alla fine, tutti con la pancia piena, si diressero verso i rispettivi dormitori, e Lily fece strada ai primini.
Giunti nella Sala Comune, li radunò tutti per spiegare loro alcune cose, e James, ricordatosi di essere Caposcuola anche lui, rimase con lei.
-Allora…- tentò di cominciare, ma il malandrino la interruppe subito.
-Mi raccomando, bambini! Ascoltate la professoressa!- fece la voce grossa, e tutti i bambini del primo anno scoppiarono a ridere.
-Bene, visto che il nostro novello Caposcuola POTTER ha tanto da dire, facciamogli spiegare a lui- commentò la ragazza, inacidendosi subito.
-Sinceramente penso che questa ragazza sappia il fatto suo molto più di me, per cui volevo dirvi due paroline soltanto, e vi prego di ascoltarle bene. Qualsiasi cosa vi dica, ascoltatela. Soprattutto, se vedete qualcosa andare storto nel castello, informate noi Caposcuola, chiaro? E non mancate mai di rispetto a questa ragazza, se no vi spedisco in presidenza!- concluse.
Lily era arrossita in una maniera strabiliante, ma non ci fece caso e spiegò:
-Bene, dicevo…- e cominciò a dire loro dove si trovavano i dormitori.
James vedeva i bambini pendere dalle sue labbra in quei dieci minuti che li intrattenne, e non poté che invidiarli.
Alla fine, si diressero tutti nelle apposite stanze, ognuno troppo stanco per parlare.
-Beh, buonanotte, Evans – le augurò James, quando furono rimasti soli nella sala.
-Anche a te- disse Lily, voltandosi per salire le scale che portavano al suo dormitorio.
-Ah, Potter…- lo bloccò, quando era arrivata a metà scala. Lui non aveva ancora fatto un passo.
-…grazie…- aggiunse la ragazza.
Poi corse su, e sparì alla vista di James.
Sul volto del malandrino si disegnò un sorriso.
Sì, era tornato a Hogwarts.





AVVISO IMPORTANTE AI LETTORI: non aggiornerò per tutta la prossima settimana, dato che stanotte parto, però mi fa sempre piacere leggere le vostre recensioni, per cui recensite…al prossimo chappy!!!XD

Grazie a:
Lussissa: oh, che bello, sei tornata!!! Pensavo mi avessi abbandonato!XD Hai visto che infarto ha fatto Lily???XD Però attenta che se mi strozzi i personaggi poi io come faccio???XD come se sadica…(sì mi riesce bene…N.d.Te) XD però mi raccomando, torna recensire!KISS

PrincessMarauders: sono contenta che ti piaccia, come a me piace la tua!XD già…Sirius che dà consigli…robe da matti!XD KISS

germana: grazie per i complimenti…certo anche a me piacciono le Lily/James sempre e comunque e mai al mondo le lascio!!!XD KISS e torna a recensire!

jaily: -1….XD sei sempre la mia lettrice numero 1…che ne pensi di questo chappy??? P.S. Sì…hai capito, vero? KISSONI.

4ever_friends: tranquilla che il bacio ci sarà…nel prossimo chappy!!!XD quindi continua a leggere poi dimmi che ne pensi…P.S. Remus/Piton??? Ma tu sei schioppata!!!XD P.P.S. mi mancherai…tvb KISSONI

Bellis: grazie mille per aver recensito la mia one-shot, sono davvero contenta ti abbia trasmesso tante emozioni.KISS

Emily Doyle: grazie anche a te per aver commentato la mia one-shot. Chissà…forse s’ incontreranno sì!!!XD KISS

lo so che di solito il discorso del Preside è dopo il banchetto, ma a me piaceva più prima perciò l' ho messo prima. Grazie a tutti!!!XD KISSONI
   
 
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