Serie TV > Violetta
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Autore: Light Clary    26/10/2014    9 recensioni
Violetta si è appena trasferita a Buenos Aires e quando comincia a frequentare i ragazzi del luogo, la sua vita cambia. Scopre di essere destinata a salvare la luce e per farlo dovrà ricorrere ai poteri che non sapeva di possedere.
Riuscirà Violetta a sfuggire al potere dell'oscurità che vuole impossessarsi di lei ad ascoltare il suo cuore che le indicherà la strada da percorrere per capire chi amare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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FRANCESCA POV
-ANGIE!- grido correndo tra le braccia della nostra amica mentre due orchi tengono a bada Ludmilla – Sei venuta!
-Non potevo lasciarvi da soli – la sento dire mentre mi accarezza i capelli. Mi guarda negli occhi – State bene?
-Come non mai – rispondo asciugandomi una lacrima.
-Dov’è Violetta?
-E’ lì dentro con Leon – le spiego indicando il vortice – non so cosa stia succedendo … ma ho tanta paura.
-Andrà tutto bene- dice Angie – ma per prima cosa dobbiamo tenere a bada Peter e Ludmilla – annuisco e vado ad aiutare gli altri che hanno attaccato Peter.
Federico lo ha preso per le caviglie, Maxi lo ha trascinato giù per le scale e Marco ha cercato di legarlo, ma la sua magia ha avuto la meglio e li ha scaraventati lontano. Poi ha cercato di ritornare a cantilenare quelle sue parole incomprensibili. Però miriadi di piccole luci arrivano da una finestra vicina e lo circondano. Passandomi davanti noto che sono minuscole creature volanti. Le Twili Fairy.
-SIAMO ARRIVATE! – grida una fermandosi di fronte al mio viso – Ciao Francesca – la riconosco come Ambar – dov’è Violetta?
Non voglio farla preoccupare: - Al sicuro – mento.
-Meno male – dice lei – scusami ma adesso andiamo a sistemare quel brutto cattivone! Acari astrali! – grida.
Minuscole luci si sollevano circondandola. Lei ne afferra un mucchio con la mano e le lancia verso Peter. Però prima di effettuare la tirata, la palla le esplode in mano catapultandola all’indietro: 

- Ops! Forse questo lavoro lo devo lasciare alle mie sorelle! – arrossisce.
Poi raggiunge le altre insieme ad altre creature.
Corro verso gli altri che stanno di nuovo tentando di fermare Peter e lo cogliamo alle spalle immobilizzandolo.
-Maledetti!- strilla lui spingendoci da ogni parte – mira a lanciarmi contro una saetta, ma a farmi scudo c’è Diego. Però non riesce a evitare che il fulmine gli sfiori la spalla e cada per terra: - Oh, No! – rispondo soccorrendolo – Stai bene? – lui alza lo sguardo e mi sorride.
-Sì per adesso – di rado l’ho visto sorridere. Voglio dire, molte volte l’ho visto ghignare perfidamente … però … questo sorriso vero … mi risulta essere davvero affascinante. Mi riprendo da questi pensieri.
Vedo che Peter ha atterrato Camilla e la tiene come ostaggio. Una mano la tiene sulla sua gola e il pugno alzato.
-Lasciala! – Broadway gli si scaglia contro, ma interviene anche Ludmilla che gli ferisce il petto con un’artigliata. Federico pensa subito ad agguantarla e a tenerla ben stretta resistendo alle sue unghie che gli penetrano nel braccio.
-Saluta i tuoi amici di halloween da parte mia! – sento dire a Peter. Sta per infliggere il colpo di grazia a Cami!
Ma ecco che qualcosa viene sia in nostro aiuto che in nostra disgrazia. I vetri delle finestre della sala si rompono e cominciano ad entrare vari mostri di ogni genere. Dai giganti, ai vampiri demoniaci, alle streghe infuriate e i troll delle montagne che brandiscono i loro bastoni sporchi di sangue. In più ci sono lupi mannari, tre draghi mastodontici, spettri assetati di sangue e un intera armata nemica.
-L’esercito è venuto in nostro soccorso – gioisce Ludmilla continuando a dimenarsi dalla presa di Fede che ora ha completamente il braccio ricoperto di righe rosse.
Camilla approfitta di questa distrazione del suo aggressore per dargli una ginocchiata in faccia e farlo indietreggiare. Si rimette in piedi e prende violentemente a torturarlo: - Figlio di Puttana! La pagherai per quello che hai fatto ai miei amici, sporgo oscuro! Ti odio! Ti odio!
Le creature oscure ci raggiungono sul pianerottolo attaccandoci. Io me la vedo con una chimera e gli altri cercano di indietreggiare uno dei draghi. I nostri amici stanno valorosamente dimostrando il loro coraggio se hanno la forza di affrontarli. Spero che nessuno di loro ci rimanga.
Riesco a mettere fuori gioco la chimera, ma qualcuno alle mie spalle mi tira i capelli. Uno dei maghi traditrici mi spinge sempre di più la punta di un coltello nella spina dorsale. Non faccio alcun movimento brusco. Mentre col cuore in gola sento la sua voce che mi sussurra: - Sai, mi sei sempre piaciuta, strega dell’acqua. Non ho la forza di ucciderti – mi tira la testa all’indietro in modo che possa vederlo negli occhi. Ha la lingua biforcuta. È un mezzo rettile! Un mago della peggior specie – Farò così, ora ti cancellerò la memoria e poi ti farò credere di essere una di noi! Ti piace l’idea?
CAMILLA POV
-Bastardo! Bastardo! BASTARDO! – ripenso con orrore ai cadaveri di Bazar e gli altri. Non potrò mai perdonarlo a Peter! Devo sfogarmi adesso su di lui o mai più. Gli graffio la faccia, gli tiro i capelli, faccio tutto ciò che mi viene in mente. Però alzando lo sguardo vedo che Francesca è in difficoltà. Guardo Peter. È malridotto e non si rialzerà per alcuni minuti. Posso occuparmi dopo di lui. Insieme a Marco e ad Andres corriamo verso il mago che la tiene, che sta già sollevando una mano con una palla di fuoco viola e lo spingiamo da parte prendendo la nostra amica in salvo. L’incantesimo che voleva fare a Francesca vola da un’altra parte e per un pelo non lo prendiamo in pieno.
DIEGO POV
Osservo l’incantesimo appena lanciato dal mago che ha aggredito Francesca. Sto per balzargli contro e farlo fuori però … mi fermo per cinque minuti.
Ho appena avuto un’idea. Mischiata ad un calcolo matematico. È rischioso. Ma devo tentare. Mentre gli altri sostengono Francesca che ha la schiena dolorante, mi lancio addosso a Federico e lo spingo via con tale forza in modo che lasci Ludmilla: - MA CHE FAI? –grida lui cadendo a terra.
Agguanto la mia ex amica e la trascino verso il camino.
-Levami le mani di dosso! – si lamenta lei.
Peter intanto sta mirando ai lucenti con una sfera di fuoco. Se li colpisce non hanno più speranza. Intanto però l’incantesimo che quell’altro voleva fare a Francesca sta andando a schiantarsi al muro. Devo impedirlo.
-SPECCHIO! – penso dentro di me. E immediatamente la palla viola rimbalza su un vetro appena apparso e ritorna nella nostra direzione.
Riesco a tenere a bada Ludmilla, ma Peter si sta rialzando per prendere meglio la mira e uccidere gli amici di Violetta. Devo tenere fermo anche lui … ma questo … significherebbe …
 MAXI POV
-Nata? Nata stai bene? Rispondi! – cerco di farla rinvenire. La bruciatura che gli ha fatto Ludmilla è molto grossa e il processo di svenimento potrebbe durare più del previsto.
No! Sta aprendo gli occhi: - Nata … come ti senti …?
Mi guarda e tossisce. Lentamente si rimette seduta. Ci siamo riparati sotto la lunghissima tavola per evitare di essere colpiti da altri sortilegi.
-Maxi …che succede? – mi chiede ascoltando il rumore che proviene dalla sala.
-Va tutto bene. Le creature lucenti sono venute a salvarci.
-Dove sono Ludmilla e Peter? – mi chiede. Ma ancor prima che potessi rispondere indica un punto – Sono lì! Con Diego!
Seguo il suo dito e mi rendo conto di ciò che Diego sta facendo.
NATA POV
Diego sta usando un incantesimo di controllo. Riesce a mantenere ben stretti a sé gli altri due. In modo fa non farli scappare. Io non sono mai riuscita a farlo. Ma lui ha molta più potenza di me. Peter non si è accorto di non riuscire a muovere le gambe. Sta sollevando le braccia per scagliare contro qualcuno una sfera di fuoco. Tremendo maleficio!
Ecco che la lancia! Si dirige verso i lucenti.
-ATTENTI RAGAZZI! – grida Maxi dietro di me.
E per fortuna lo hanno sentito perché si abbassano di scatto e l’incantesimo va a finire addosso ad un mago … rettile. Che ovviamente si polverizza in breve.
Ma non è tutto … vedo una palla lucida e completamente violacea e gelatinosa che sta volando verso i miei vecchi compagni. E li centra in pieno!
Nell’aria comincia ad espandersi un odore di pietra fusa.
Peter Ludmilla e Diego sono distesi per terra dopo avere urlato e non si muovono.
-Oh, no! – grido pensando ad un piccolo presentimento – NO!
Esco da sotto il tavolo e li raggiungo: - Diego!? Come stai? Ludmilla rispondimi! Ti senti male Peter? – so che dovrei lasciar perdere questi ultimi due … ma ho passato con loro tutta la mia vita … potrei anche odiarli ma non posso sopportare che venga fatto loro del male.
-Cosa è successo? – sento la voce di Francesca raggiungermi.
-Loro … loro … hanno - balbetto con le lacrime agli occhi.
Però noto che non stanno guardando me. Hanno tutti gli sguardi puntati verso l’alto e la bocca si spalanca poco a poco. Seguo il loro sguardo e rimango con gli occhi e rimango allibita davanti ad uno spettacolo incredibile.
FINE NATA POV
Dal corpo di lei si sprigiona una luce accecante. La più abbagliante del mondo. È successo dopo che ha scagliato via la collana. Ha urlato e molto. Mentre si è sollevata e si è trasformata in una torcia umana. La luce bianca ha inginocchiato lui che si è inginocchiato gridando: - NOOOOOOOO! – mentre si riduceva ad un cumulo di cenere.
Lei sta lentamente svanendo. Non la smette di urlare mentre la luce che emana si espande ovunque. Esce dal vortice che si trova nel mezzo della sala e stupisce tutti. Distrugge i malvagi e aiuta gli innocenti, che vengono avvolti da un caldo vento che gli solleva e gli porta fuori dal castello. Che in questo momento non è più un castello. Sta scomparendo. Disintegrandosi pezzo a pezzo e tutto il tetro panorama dell’orribile mondo in cui si trovano muta. Improvvisamente gli alberi prendono a fiorire, i fiori a sbocciare, si riempiono i fiumi, ogni cosa si tinge, il freddo scompare e finalmente il buio se ne va. Per sempre.
Lei ha smesso di urlare però è sempre illuminata. Nessuno può vederla perché la lucentezza è ancora presente e non riescono a distinguere il suo viso. Ma semmai qualcuno l’avesse vista, avrebbe visto il volto di una ragazza diventa trasparente e svanisce in un sorriso di soddisfazione.
LEON POV
Sento … delle voci …
-Oh, mio Dio!
-Ma cosa è successo?
-Che meraviglia! Ma che fine ha fatto … Dark Corner?
-Wou è tutto così bello!
-Cos’era quella luce?
-Le nostre ferite … non ci sono più!
-E’ incredibile ragazzi!
-Ei! Guardate! Quello è Leon!
-Come? Dov’è?
-E’ lì! Presto corriamo a vedere.
E ora … sento qualcuno che mi tocca la spalla.
-Leon?! Leon stai bene? Rispondici ti prego, siamo noi! – socchiudo le palpebre. È tutto sfocato però alla fine riesco a distinguere i volti dei miei amici. Stanno bene.
-Ragazzi … - balbetto – ma cosa è successo?
-Non lo sappiamo neanche noi, Leon! – dice Andres – Ma ora siediti. Ti senti bene?
-Abbastanza – porto una mano alla testa mentre mi alzo lentamente. Mi siedo sull’erba rigogliosa e … un momento … erba? … ma cosa … alzo lo sguardo e … qualcuno potrebbe prendermi per un’idiota ma ciò che sto per descrivere è tutto vero. Sono circondato da una delle radure più belle che abbia mai visto. Gli alberi in fiore spargono un dolce profumo di viola, ci sono fiori a lanterna che illuminano tutto, un grande lago col ponte ha dei riflessi sempre viola e conduce ad un grande albero dove sono collegate delle scalette. Delle Twili Fairy bambine svolazzano da una parte all’altra insieme ad altre fate. A loro piacciono le atmosfere così belle e non perdono occasione per divertirsi.

-Ma … dove siamo? – chiedo ai miei amici.
-Che tu ci creda o no, fino a qualche minuto fa eravamo nel castello degli oscuri – mi spiega Federico – e poi … siamo stati catapultati fuori … e tutto il nero del regno diurno … è svanito. Puf! Si è trasformato in questa meraviglia.
-Ma allora … - Camilla mi stringe il braccio. Grandi occhi colmi di felicità – Significa che tu e Violetta avete sconfitto Arborus, vero?
Violetta? Oh, cavolo! Dov’è?
-Dov’è Violetta? – mi rimetto in piedi barcollante – Dov’è? – e comincio a chiamarla.
-Leon … - dice Broadway fermandomi – dov’era l’ultima volta che l’hai vista?
-Io … lei stava … io … - tutto quello che ricordo è che le ho detto di amarla. Tanto. Ma ora non la vedo più. Il nulla assoluto albeggia nella mia fronte.
-Forse è da qualche parte qui intorno – ipotizza Marco – Magari è svenuta per la troppa energia che deve aver usato per togliere di mezzo Arborus!
-Cerchiamola allora! – strillo incitando i miei compagni.
-Ragazzi … - sento una voce. È quella di Francesca. E proviene dalla riva del lago. Si è immersa fino alle cosce e ora sta risalendo. Lo sguardo assente. Gli occhi vuoti. Il viso bianco. Sembra sul punto di crollare a terra.
-Franci stai bene? – le chiede Maxi.
Ci avviciniamo e lei ci guarda. Poi con la bocca semiaperta solleva un ciondolo. Alla quale è appesa … un’agata verde.
-Era … sul fondo … - balbetta Francesca.
Il silenzio intorno a noi è grande. Non ce la facciamo a sobbalzare né a urlare … né a piangere.
Io avanzo zoppicando verso Francesca.
Le strappo il ciondolo tra le mani.
Il ciondolo che ho sempre visto appeso al collo di lei. Il ciondolo che le forniva la vita. Ora senza la sua padrona non ha neanche un po’ di lucentezza. Ripenso al suo sorriso quando la faceva ondeggiare scherzando con me. Ripenso al suo viso. Alle sue parole. Alle sue gesta. Mi guardo intorno. Il suo operato è un capolavoro. È riuscita a fare tutto questo da sola. Per noi. È riuscita a vincere le tenebre … ma per farlo … ha dovuto …
-NO! – grido con tutto me stesso stringendo forte la collana – NO! NO! NO! – prendo a calci la terra, mi metto in ginocchio, pesto i pugni sull’erba, sfogo tutta la mia rabbia e il mio dolore – NO! VIOLETTA NO! VIOLETTAAAAAAAA!!
FINE LEON POV
Addolorato non si controlla più. Piange, grida, digrigna i denti, diventa rosso in faccia, salta e picchia il vuoto. Alle sue spalle gli altri ragazzi si guardano. Le femmine cominciano a lacrimare e a negare ogni cosa. I maschi volgono lo sguardo per terra ma neanche loro riescono ad evitare qualche goccia cadente dagli occhi.
Intanto anche altre persone attirate dalle grida di lui accorrono per vedere cosa è successo. In poche parole le mostrano il ciondolo e la ragazza mora dice: - Si è sacrificata … per noi.
-No! – dice una delle fate, bionda cadendo in ginocchio.
-No! Non ci credo! Mi state prendendo in giro! Dov’è Violetta? – dice una delle Twili Fairy.
Ma lentamente anche lei si mette a strillare. Quelli che non la conoscevano non possono fare altro che commuoversi. Sapere che quella che poteva essere stata la loro regina si è sacrificata soltanto per loro, da loro l’idea che sarebbe stata una sovrana favolosa. Ma l’avevano persa. Tutti l’avevano persa. Lui l’aveva persa.
Questo rito funebre di pianti, grida e rimpianti di non averla salvata, vanno avanti finché il sole tramonta.
Gli altri continuano a piangere. Lui ha smesso di picchiare tutto e si è inginocchiato sulla sponda del lago. Tiene stretto il ciondolo. L’unica cosa che gli è rimasta di lei.
-No Violetta – mugugna in mezzo alle lacrime – No! Perdonami … è tutta colpa mia!
Le guance bagnate, a contatto con il fresco della sera gli fa venire i brividi sulla schiena.
Però … all’improvviso sente uno strano calore avvolgerlo. Riapre gli occhi e sente tanto caldo. Come se un fuoco fosse stato acceso al suo fianco.
Alza lentamente lo sguardo e intravede una luce ancora più forte che gli fa socchiudere gli occhi già mezzi chiusi per le troppe lacrime versate. Ma quando riesce a visualizzare correttamente l’ambiente, vede che si tratta realmente di un fuoco. E che questo fuoco è molto alto. Come se fosse una sagoma. Di una persona. Una faccia spunta da un “Vestito” incandescente. Ha la pelle molto vicina al rosso, i capelli arancioni e più di cinque collane dorate. Gli occhi emanano bagliori accecanti e le braccia che tiene dietro la schiena sembrano non provare dolore a toccare il fuoco che la forma. Lui la riconosce. L’ha già vista.
LEON POV
E’ proprio lei. La fata del fuoco su cui mi sono basato a fare delle ricerche negli ultimi tempi. Però non le do molta importanza. Mi volto dall’altra parte e guardo la radura che ora di sera è ancora più bella. La mia Violetta ha fatto un lavoro fantastico! E non può vederlo! Non può! Perché lei non c’è più!
-Chi sei? – sento la voce di Federico che chiede.
-Sono Mirtinas – riguardo la ragazza – lo spettro del fuoco- ah quindi non è una fata. Ma tanto a me cosa importa? Ora rivoglio soltanto la mia Violetta!
FRANCESCA POV
Tiro su col naso. Questa comparsa improvvisa di questa strana ragazza mi ha fatto smettere di piangere ma non credo passerà secondo prima che ricominci. Anzi non diamo molta importanza a questa Mirtinas. Riprendiamo ad abbracciarci e a cercare di consolare Angie che fa di tutto per non svenire.
-Ascoltate – sentiamo poi dire alla ragazza di fuoco – per favore. È importante quello che voglio dirvi.
-Perdonaci, ma non è né luogo né momento – le risponde bruscamente Broadway tenendo stretta Camilla.
-No! Ascoltatemi! – insiste lei alzando la voce – vi prego! Non ho molto tempo! Datemi solo qualche minuto – non rispondiamo e lei lo prende come un sì perciò comincia a parlare: - Non sono una fata. Né una strega o una ninfa. Sono semplicemente lo spettro del fuoco. Sono discendente degli elementi come voi due – indica Marco e Camilla – infatti provengo da cinquecento mila secoli fa.
-E cosa ci fai qui? Tutti gli spettri nostri antenati sono morti nella grande guerra contro gli oscuri.
-Infatti io sono morta – ci stupisce – o più esattamente pietrificata. La mia materia prima è fatta di lava e un demone dell’acqua mi ha colpita seccandomi. Però … da quando la grande energia positiva è stata riattivata … dalla figlia di Maria – lo dice a bassa voce ma ormai l’abbiamo sentito. Mi copro gli occhi – La maledizione è stata spezzata. E sono tornata.
-Siamo molto felici – dice Maxi rude – ma non ci abbiamo voglia di sentire questi discorsi per il momento. Abbiamo appena ricevuto la perdita peggiore della nostra vita … non peggiorare ulteriormente la situazione … ti prego.
-Non avete capito nulla – continua invece Mirtinas – dopo avere scoperto quanto tempo sono rimasta sotto la maledizione della pietra, ho scoperto di non avere più il controllo sui miei poteri. Col tempo sono aumentati a dismisura e non ho avuto il tempo di esercitarli e saperli dominare. E me ne andavo in giro a incendiare tutti i più bei luoghi del nostro regno senza volerlo. Come quella volta nelle radure variopinte, quando lui e … - ci osserva e riformula tutto – quando loro mi hanno vista. Sono fuggita per paura di far del male a qualcuno. Poi dopo settimane di cammino immune, ho trovato finalmente una vecchia saggia che mi ha aiutato a controllare i miei poteri. Mi sono recata … da voi sperando di riconciliarmi alla gente. Ma equivale a poche ore fa. La guerra era cominciata. E solo ora sono arrivata qui. Con un solo scopo: aiutarvi.
-Sei arrivata troppo tardi – singhiozzo stringendo i miei amici – Violetta ha sconfitto il male … e se n’è andata.
-Se solo … avessi resistito! – singhiozza Leon ricominciando a dare pugni all’acqua increspandola – L’avrei potuta salvare! Il nostro legame avrebbe distrutto quel bastardo! E lei sarebbe ancora qui!
-Ha avuto … lo stesso coraggio di sua madre – lacrima Angie mentre una streghetta le asciuga la fronte sudata – ha dato la sua vita per le persone che ama. Oh, Vilu! Piccola mia!
Passano cinque minuti. Io non mi reggo ancora in piedi. Mi sdraio a terra e infilo la faccia tra le mani. Ripenso alla mia amica. Al suo coraggio. Al suo affetto. Non posso credere che non la rivedrò più! NON POSSO!
FINE FRANCESCA POV
La ragazza focosa guarda le persone che la circondano. Ognuno ha sul volto un’espressione triste e malinconica. Il posto è bellissimo ma la sensazione non si addice negli animi di chi vi è presente. Non può tollerare tanta malinconia. Non conosce questa ragazza che è tanto pianta dalle persone che la circondano. Ma sicuramente deve essere stata per loro una persona molto speciale. Soprattutto per il ragazzo che sta singhiozzando seduto sulla riva del fiume. Lui doveva tenere a lei più di tutti.
La ragazza si guarda i vestiti e le mani. Si avvicina sull’increspatura del lago e ci si specchia dentro. Una bellezza inestimabile, questo è certo. Ma mai grande quanto la sua compassione. La pietà che quelle persone farebbero al mondo per riavere la loro amica, non servirà. Nessuno può far tornare indietro chi se n’è andato, dice il destino. Dopo che hai lasciato questo mondo, svanirai nella luce per sempre. Ed è quello che ha fatto questa Violetta per il bene di tutti. Deve essere stata una ragazza davvero fantastica. Non si merita la morte. Non se la merita proprio.
La ragazza stringe i pugni e prende una grande decisione.
Alza la voce in modo tale di essere sentita. Ma prima di farlo, si avvicina al ragazzo in ginocchio, gli sfiora la guancia in modo da farlo scansare e mollare la collana che lei afferra al volo.
-Ei!- grida lui stringendosi la guancia e mettendosi in piedi –Ridammela!
-Che stai facendo? – le chiede la ragazza rossiccia.
La ragazza di fuoco li guarda uno ad uno: -Ve lo ripeto. Sono ritornata dopo anni e anni passati attraverso la pietra. Questo mondo non ha più bisogno di me. È come se fossi uno spettro che vaga indisturbato nel mondo senza nessuno che riconosca. Tanto vale che ritorni nel nulla – chiude gli occhi e respira forte.
-Aspetta – fa un passo avanti uno dei ragazzi – Che vuoi fare?
-Vi restituirò la vostra amica – dice in poche parole lei – trasferendo in quest’agata tutta la mia energia.
Nessuno fiata. Lo ammette dentro sé stessa. Si sarebbe aspettata almeno che qualcuno la fermasse. Perché ha paura. Tanta paura. Ma è la cosa giusta da fare e si accontenta delle esclamazioni sorprese della gente.
Chiude gli occhi. Emette l’ultimo respiro annusando la dolce aria che i fiori emanano e solleva le braccia al cielo: - Back in universa! – e il calore che la circonda, diventa grande. Sempre più grande. Sempre più alto. Sempre più caldo. Le persone vengono spinte all’indietro mentre una colonna di fuoco e vento è presente al centro di questa grande radura. L’energia più forte è stata sparata e ora sta dando i suoi frutti. Infatti, piano, piano, il caldo si tramuta in freddo. Come se il fuoco fosse stato spento.
I ragazzi si stringono l’uno all’altro con i capelli che sventolano come bandiere. Osservano la colonna che ora è passata dal rosso-arancio al bluastro e si sta piano, piano evolvendo, diventando quasi trasparente. Così sembra il tubo di un condotto che collega cielo e terra. Poi la prima parte viene risucchiata dal più alto e dopo un po’ tutto svanisce e torna a splendere il sole oscurato poco prima dai nuvoloni comparsi all’improvviso.
Tutto torna tranquillo. Il vento svanisce lentamente e la ragazza di fuoco non si trova più dov’era prima.
La collana è buttata a terra e la pietra brilla come non mai.
Lui avanza infreddolito dal forte vento che c’è appena stato, pronto a riafferrarla e ristringerla a sé. Ma è costretto ad allontanarsi perché il ciondolo si è magicamente sollevato a pochi metri da terra e si è allacciato da solo. Adesso minuscole lucette quasi invisibili si stanno unendo al di sotto del gioiellino e stanno formando una sagoma. Umana. Poi un vento fortissimo spazza via le luci e al loro posto resta la figura di una persona. Una ragazza con gli occhi chiusi.
Lui si copre la bocca con entrambi le mani. Le gambe tremano, gli cedono e cade per terra. Si leva il coro più alto che si sia mai sentito: - VIOLETTA!!!!
VIOLETTA POV
Due braccia mi strappano sia con violenza che con dolcezza da terra. È ancora tutto buio per me e posso solo immaginarmi il peggio. Però quando sento un odore familiare e il mento poggiarsi su una spalla calda, capisco di essere al sicuro perché qualcuno mi sta abbracciando.
-Amore mio. Amore mio, Violetta! Sei viva.
-VILU! – altre voci. Non riesco a distinguerle però adesso sento altre braccia che mi tirano a destra e a sinistra cercando di coinvolgermi in un solo abbraccio. Però qualcuno dice: - Indietro. Fatela respirare – e mi ritrovo di nuovo a sentire aria fresca e profumata mentre qualcuno da dietro mi sta tenendo la testa e la schiena. Schiudo gli occhi e li apro letteralmente. Sono circondata dai volti dei miei amici e di Leon. Sono tutti rossi e quelli delle ragazze stanno versando lacrime insieme a sorrisi.
-Amore – dice la voce di Leon. Non l’ho mai visto sorridere così tanto – Stai bene?
Non riesco a parlare. Fino a pochi secondi fa vedevo solo buio e luce insieme e adesso ho sentito anche delle voci. Mi sono sentita sollevare e riabbassare e ora posso anche aprire gli occhi. Sono tutti qui sopra di me e mi sorridono, mi accarezzano. Pensavo che non avrei mai più rivisto i loro volti. Non ho male alla testa. Mi metto seduta e mi rendo conto di trovarmi in un luogo meraviglioso. Circondata da persone meravigliose. Siamo in paradiso? Siamo morti?
Leon mi riabbraccia: - Grazie al cielo sei viva. Non sai … - lo sento singhiozzare -  quanto sono felice.
-Vilu! Vilu mi riconosci? – mi giro verso la ragazza che tenta di strapparmi dalle braccia del mio ragazzo per poi abbracciarmi lui.
E dico la prima parola: - Francesca – lei grida di gioia e mi salta addosso. Seguita dagli altri. Tra cui riconosco Angie, Ambar, le Twili Fairy, alcune ninfe delle radure variopinte, dei folletti e persone mai viste prima.
-Leon? – nonostante sia capitata in una capanna di persone che formano l’abbraccio di gruppo più grande del mondo, riesco a sussurrare questa cosa – Ma cos’è successo?
-Ce l’hai fatta amore mio – mi bacia lui – Hai sconfitto il male! Pensavamo di averti persa. Invece … sei qui!
-Come … - un breve flashback mi ritorna in mente ma lo tolgo subito dalla testa – come è possibile?
-Non ha importanza. L’importante è che siamo di nuovo insieme – è vero. Mi rendo conto che sono ancora molto confusa. Ma una cosa la so. Sto stringendo il mio Leon. E devo godermi il momento perché nessuno deve portarmelo via.
-Amore!- dico all’improvviso stringendolo ancora di più – Ti amo.
-Ti amo – e ci baciamo. Mi sembra un’eternità che non sento le sue labbra sulle mie. Però ora è l’eternità che ci permetterà di sentirle.
Mi tocco il braccio. Il taglio è svanito.
TRE GIORNI DOPO
Il ponte dell’alleanza non è mai stato così bello. La notte avvolge il regno diurno, che è bellissimo soprattutto per le spettacolarità che dona al mondo quando scende la sera.

In piazza, di fronte il castello reale, più splendente che mai, tutte le fantastiche creature che popolano il regno sono riunite ad aspettare l’arrivo della loro regina. Ci sono molti che ancora non l’hanno conosciuta. Dopo la sua desta è stata portata nel mondo parallelo, dove tranquillamente ha ripreso la vita di sempre. I tre ragazzi che un tempo erano di natura oscura si sono svegliati che non si ricordavano più nulla. Per questo a tutti i lucenti è venuta una brillante idea. I primi due sono stati convinti di far parte di un istituto di correzione a Londra dove tutt’ora alloggiano e in più sono stati privati dei loro poteri senza ricordarsi di averne mai avuti. Per quanto riguarda l’altro ragazzo, sotto ordine della regina le fate gli hanno restituita la memoria e dopo che lui e un’altra ragazza hanno chiesto venia ai San Dori, questi hanno acconsentito a perdonarli e ora fanno ufficialmente parte della cittadinanza di Haunted Night.
Tornando a questa riunione posta di fronte il castello, qualcuno sta uscendo dal retro del palco che è stato montato. Un uomo che viene accolto da un sonoro applauso. Parla ad un microfono: - Salve Haunted Night. Il mio nome è Pablo e insieme ad Angela – saluta una ragazza che sventola felicemente la mano nel pubblico – siamo i direttori principali dell’accademia di canto e ballo terrestre “On Beat”. Quest’oggi siamo tutti qui a celebrare non solo il saggio di fine anno, ma anche l’arrivo della figlia di Maria tra di noi. Violetta.
Cominciano a levarsi cori, fischi e battiti di mani davvero forti: - VIOLETTA! VIOLETTA! VIOLETTA.
-Va bene! Va bene! – gli zittisce il tizio di nome Pablo – Visto il fermento che tutti voi avete, significa che non riuscite ad aspettarla dico bene?
-NOOOO!  -ride la gente.
-Molto bene. Allora rimanderò il discorso a più tardi – si nasconde dietro la schiena dei moduli – E do subito il via a questo spettacolo! Signori e signori! I ragazzi On Beat!
-WOOOOOUUUUU!
Tutte le luci si spengono tranne i riflettori puntati sullo scenario. Una figura esce da dietro le quinte a testa bassa. Una ragazza dai capelli castani molto tendenti al biondo e ricci. Indossa un vestito corto fino alle cosce, bianco. Alla sua entrata cominciano a levarsi gridi di commozione, applausi, ancora cori che chiamano il nome di prima e sollevamenti di cartelloni dalle frasi dolci.
La ragazza alza lo sguardo e sorride al pubblico salutandoli con la mano. Loro la amano e la trattano come se fosse la cosa più preziosa che hanno.
Lei porta le mani al cuore e comincia una breve introduzione: - Circa un mese fa ho varcato la soglia di casa mia a Buenos Aires, credendo di essere una semplice ragazza che prima o poi dovrà lasciare l’ennesima città, magari per trasferirsi in Alaska – ride – e ora mi trovo qui su questo palco, a fare ciò che amo di più: cantare e trasmettere gioia. Ho conosciuto delle persone fantastiche, ho conosciuto l’amore, ho vissuto delle avventure meravigliose e ho avuto la fortuna di poter regnare e portare tutti i giorni pace e felicità ad un regno fantastico come questo. Perciò devo dire grazie a mia madre – guarda il cielo sempre con le mani sul cuore – e a tutti voi. Per avermi regalato tutto questo. Non lo dimenticherò mai – ancora grida e cori – Prometto di proteggere questo mondo a costo della vita! Nessuno oserà più minacciarlo. Io continuerò la mia vita sulla terra, ma allo stesso tempo il mio cuore sarà qui. Con tutti voi. D’ora in poi ad Haunted Night vigileranno soltanto amore e vivacità! Ma questo dipende anche da voi. Ognuno ha una missione sulla terra. Trasmettere alle persone la fantasia che hanno perduto. Loro devono credere in noi! Devono sapere che esiste un regno dove odio e malvagità non esistono! E magari avranno la speranza che anche nell’altro mondo, un giorno potrà essere come qui. Non bisogna mai perdere la speranza. Perché – ride – è lei la fonte delle nostre vittorie. Non bisogna perderla. Mai – come se avesse detto ad alta voce, parole lette da qualche parte. O sentite da qualche parte. Il pubblico adesso è in delirio e non la smette di acclamarla e lei di ringraziarli. Poi dopo pochi minuti però, allarga le braccia.
-Hay algo que tal vez deba decirte
Es algo que te hace muy, muy bien se siente tan real esta en tu mente

y dime si eres quien tu quieres ser  –  un ragazzo compare al suo fianco e continua - Tomame la meno ven qui
el resto lo hara tu corazon
no hay nada que no puedas conseguir
 - e ora entrambi–  Si vuelas alto!
Ahi mil suenos, de colorares
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil canciones oh oh
ya no hay razas, ni razones
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 

y mil opciones de ser mejor! - indietreggiano e improvvisamente il palco dietro di loro muta, tramutandosi in una grande scalinata.
Gli altri ragazzi scendono da esso e si posizionano al fianco dei due. Tutti in fila e cominciano a ballare e a cantare
: Saber y decider que hoy es posible (hoy es posible)
Que en cada pensamiento vuelva a hacer
Poder imaginar que somos miles (que somos miles)
y el sueno que comienza a crecer
Tomame la meno ven qui
el resto lo hara tu corazon
no hay nada que no puedas conseguir
Si vuelas alto
Ahi mil suenos, de colorares
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil canciones oh oh
ya no hay razas, ni razones
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil opciones de ser
Vamos a poder cantare y unir las voces
vamos a poder lograr quitar los dolores 
y ahora respira profundo
porque vamos juntos a cambiar el mundo
Ahi mil suenos, de colorares
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil canciones
ya no hay razas, ni razones
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil opciones de ser
Ahi mil suenos, de colorares
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil canciones oh oh
ya no hay razas, ni razones
no hay mejores, ni peores
solo amor, amor, amor 
y mil opciones de ser (de ser mejor)
mil opciones de ser mejor!!!

La canzone finisce e tutti cominciano a saltare a strillare fortissimo, a lanciare sul palco fiori e nel cielo colori sgargianti. I ragazzi s'inchinano e poi cominciano ad abbracciarsi a vicenda.
VIOLETTA POV
Vedere con quanta gioia i nostri fan ci esprimono tutto il loro aspetto, mi rende così piena di affetto nei loro confronti. Mentre nel cielo vengono lanciati decine di fuochi d’artificio, sento una mano prendere la mia. Mi volto e sorrido a Leon.
-Hai visto amore, mio? Tutto questo solo per te – mi dice.
Riesco a trattenere le mille lacrime che avrei voluto versare. Mi sento la persona più felice del mondo. Adesso ho tutto quello che volevo. Posso continuare a seguire la mia strada attraverso la musica, ho la possibilità di proteggere tutte queste creature che d’ora in poi vivranno in pace, trascorrerò i prossimi millenni accanto al mio ragazzo e da oggi in poi tutto andrà bene. Lo abbraccio.
-Ti amo.
Lui ricambia: - Ti amo.
Ci guardiamo intensamente negli occhi: - E così i due innamorati ebbero il loro lieto fine.
-E vissero felici e contenti per l’eternità.
-Per l’eternità – lo imito.
E torniamo a unire le nostre bocche ancora a lungo.

Ebbene miei cari amici ... credo sia giunta la fine :'(
Lo so. Dispiace anche a me. Scrivere nello stile che ho usato per questa fiction mi mancherà. E molto. Ma purtroppo lo sapete. Le cose non possono durare per sempre. Beh ... cosa posso fare per concludere questa fanfic? Dirvi trecentomila volte grazie GRAZIISSIMO! Non ho mai ricevuto così tante recensioni! Non pensavo che il mio talento potesse attirare così tanta attenzione! Sono davvero commossa. Ringrazio tutti coloro che hanno postato una recensione! Ne dico alcuni in particolare.
Akeryana (GRAZIE SEI STATA MITICA)
Cande_la mia vita (Riepiloghi tutto a meraviglia. Ti adoro)
Fragola24(Grazie infinite)
Peggy2213 (Ciao Peggy ;) )
Leonetta_3 (Le tue recensioni erano fantastiche)
LodoComelloMiOxigeno (Ti ringrazio infinitamente)
D'accordo lo ammetto che a parte voi ce ne erano tante altre. Ma non ho avuto il tempo di elencarle. A TUTTE QUELLE CHE HO DIMENTICATO, GRAZIE V.V.T.B!
Beh credo sia ora di lasciare Haunted Night e dare il via libera ad una nuova storia. L'ho già in mente e ho scritto un'introduzione che mi piacerebbe che commentasse. L'ho postata sulle fiction di Violetta ma potete direttamente vederla sul mio account! Beh, posso solo avvertirvi che la nostra eroina ci sarà, ma non sarà la Violetta che tutti noi conosciamo. Infatti l'ho presa in prestito (diciamo così) la sua persona per riassumere un personaggio completamente diverso. Altro avvertimento: vivrà  mille avventure in compagnia di Selena Gomez e degli One Direction.
Sarà una storia davvero lunga. La più lunga che io abbia mai scritto e spero tanto che la leggiate! O che spargiate la voce, perché ... beh ... andate a leggere l'introduzione e lo scoprirete ;) ; )
Intanto posso solo dirvi che non so se ci sarà un sequel di "Quando scende la Notte" ma di certo i lucenti non spariranno per sempre. Ve lo assicuro. Però l'unica cosa che ora posso dirvi è ...

 
  
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