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Autore: Ell_Mar    26/10/2014    4 recensioni
[Raura Fanfic.]
dal testo:
[...] Capii che anche io avevo finalmente trovato qualcuno a cui importasse di me. Anche io avevo trovato il mio abbraccio infondo al tunnel.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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"Break down the wall"

Arrivai li davanti a quella porta grigia che emanava tristezza, mi appoggiai al muro e chiusi gli occhi. Lo stesso muro dove mesi prima mi ero appoggiata vicino a una ragazza dagli occhioni blu, colei che sarebbe diventata la mia salvezza. Allungai una mano sperando di sfiorare le sue piccole dita, ma invece di trovare la sua mano trovai solo il muro freddo parallelo, e il vuoto. La porta si aprii e tornai in me mentre una ragazza che si asciugava le lacrime ringraziava la psicologa e se ne andava soffiandosi rumorosamente il naso. La donna mi fece segno di entrare, con un ampio sorriso sulle labbra, entrai e mi sedetti sul divano bianco accanto alla poltrona dov'era seduta lei. Si sfilò le ballerine, segno che la seduta era appena iniziata.
-Laura! Che ti è successo?-
Mi chiese, e adesso? Che dovevo dirle? Che mi avevano picchiata i miei compagni? Forse sarebbe stato meglio dare a tutti la stessa versione
-mi hanno aggredita per rubarmi il cellulare.-
Risposi semplicemente
-Ha mai pensato di mettere uno di quei pendoli con le sferette d'argento? la maggior parte degli psicologi ce l'ha - 
Chiesi per cambiare discorso, per allentare la tensione 
-provvederò a comprarne uno. Allora, come stai?-
-una favola...non si vede?-
Dissi già scocciata 
-se intendi una favola horror, si.-
Rispose lei con un sorriso. 
-Parlami un po' degli ultimi giorni-
Odiavo parlare di me. Odiavo parlare e basta, ed avere qualcuno che ti siede su una poltrona marrone accanto e ti guarda come si guarda uno sotto interrogatorio, non era il massimo. Chiamarmi asociale era l'unica cosa vera perché in fondo è così che ero, un guscio da spezzare.
-Le solite cose...niente di che a parte "l'incidente" del cellulare-
-L'altro giorno ho chiesto alla tua famiglia di descriverti con poche parole, spero non ti dispiaccia-
Perché me lo chiedeva se l'aveva già fatto? 
-E cosa hanno detto?-
Lei si mise gli occhiali ed aprì il taccuino giallo, che poco prima era sul tavolino, strizzo gli occhi e inizio a leggere
-tuo padre ti definisce "fredda", tua sorella "distaccata", Martin "scostante" e tua madre "stoica"-
Fredda? Okay ci poteva stare. Distaccata? Era vero, preferivo la musica ad una conversazione. Scostante? Da quando in qua? Io e Martin le uniche volte che ci siamo rivolti la parola era per salutarci, come poteva anche solo pensare di conoscermi?. Stoica? Ero tutt'altro che stoica...
-Essere stoica non mi sembra una cosa negativa-
Risposi dando così ragione a mia madre, pur non essendo vero.
-Potrebbe essere positiva, ma le avversità spesso diventano occasioni di crescita interiore ed affrontarle significa maturare-
"Ma i miei problemi non si possono affrontare" avrei voluto dire, ma mi limitai a distogliere lo sguardo e posizionarlo su uno specchio di fronte la parete. Lei sembrò accorgersene
-vieni qui!-
Disse infilandosi le ballerine ed alzandosi per poi allungarmi un braccio ed incitarmi ad andare verso lo specchio. Solitamente cercavo di non concentrarmi troppo sul mio aspetto e di evitare gli specchi, ma vedermi riflessa lì in quello stato mi fece stringere una morsa al cuore. 
-cosa vedi?-
Ecco la domanda, immaginavo me la facesse. Cosa vedo? Una ragazza con seri disturbi mentali e che la generazione della sue età non aiuta a migliorare le cose.
-Vedo me stessa in versione "Rocky Balboa dopo un incontro".-
Mi limitai a rispondere 
-no, io intendevo cosa vedi al di sotto del tuo aspetto esteriore?-
Il vuoto. Era la risposta giusta da dare. Il timer della seduta suonò e non risposi alla domanda fattami. Lei sembrò  accorgersi di questo mio tentativo e disse 
-bene il tempo è scaduto! Per la prossima volta voglio una risposta alla mia domanda...Laura!-
Mi voltai a guardarla togliendo finalmente gli occhi da me 
-si?-
Chiesi 
-ricorda che tutto quello che fai esteriormente a te, si riversa sulla tua anima, quindi...-
Disse avvicinandosi a me e prendendo il mio braccio per poi tirare su la manica
-butta la lametta o distruggerai la tua anima, ed un corpo senza anima e come il giorno senza il sole.-
 
-------------------------SPAZIO AUTRICI--------------------------
Bella a tutti voi, carissimi lettori!
Siamo tornate dopo un casino di tempo su EFP....Ragazzi, ci siamo messe a piangere quando abbiamo letto le vostre splendide recensioni. Noi...siete...voi...FATEVI ABBRACCIARE!
Okay, ci scusiamo infinitamente per non aver continuato più e per aver postato un capitolo così piccolino (di nuovo), ma grazie alle vostre recensioni adesso siamo più gasate che mai e non vediamo l'ora di metterci di nuovo all'opera. Come al solito se volete chiarimenti lasciate una recenzione, noi saremo pronte a rispondere ad ognuna di voi (scusate se non l'abbiamo fatto nelle ultime che avete lasciato ma sono troppo belle, non troviamo parole) se avete idee da suggerirci o altro, recensite pure. Detto questo vi salutiamo dando ad ognuna di voi un caloroso abbraccio virtuale e ci risentiamo nel prossimo capitolo.
BACINI A TUTTI, LE VOSTRE ELL E MAR.
   
 
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