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Autore: Irlandian Marauders    19/10/2008    1 recensioni
Ventun anni dopo la battaglia di Hogwarts, la nuova generazione entra ad Hogwarts. Ma se, in teoria, tutto è scritto nei geni, possiamo stare tranquilli?
Un Fred e un James che vogliono tenere alta l'opinione dei loro nomi, un Albus Severus con alti doti di diplomazia, Una Lily decisamente moooooolto scalmanata, un Hugo altamente fedele e una Rosie... No, stiamo dicendo troppo!! Ma condite il tutto con una faida familiare senza esclusione di colpi e un problema che porterà i nostri protagonisti a dover dimenticare antichi dissapori.
Hogwarts ha i suoi nuovi Marauders!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gioite, fedeli

 

 

Gioite, fedeli!!

..E’ peggio di un parto la creazione di questo capitolo >.> se ancora rimane qualcuno a seguire..

{ Frecciatine assatanate dei lettori }

… mi sa che ci siamo persi qualcuno per strada…

Aaaaaahh!!! Imploriamo supplicanti pietà T_T  Il fato ci è avverso, altroché!

…solo avverso?! Mora, ci vai leggera….voglio dire, tra Teseo (se lo è davvero…) e il Settembrino… vabbè, andiamo avanti…

In ogni caso.. proveremo ad aumentare il genio creativo oltre quel che è già ed incrementare i momenti di slanci creativi, assolutamente! (non avrei saputo dirlo meglio)

Oook??
{ coretto }“ Sarà meglio per voi =_= ”

 

Ergh. Oook! Let’s start this chapteeer xD  che forse è meglio!

 

 

 

 

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Chapter 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-  Provocazioni  -

 

 

 

 

 

 

 


« Fred, me la vedo io con i miei e con gli Auror, ma ti prego, levamela di torno! – gli fece James, in tono esasperato.

« JAMES POTTER! »

Fred diede un’occhiata dietro di loro prima che si avvicinassero alle scale, per studiare la sorella minore del suo amico, la quale tentava di parlare al fratello con insistenza da quando erano stati in procinto di uscire dalla Sala Grande.
E con parecchia veemenza. Hugo arrancava a stento dietro di lei.

James piagnucolò sottovoce.

 

« Ma perché a me?? Perché?? »

« Senti, mi sa che questa te la vedi da solo, eh?? – gli disse Fred, prendendo al volo una scala prima che si spostasse troppo in là. Lasciando il moro a terra.

« Ti conviene non dormire stanotte, potrei strozzarti.– ruggì James, bloccandosi in attesa che sul pianerottolo si appoggiasse una delle scale in movimento.
Cosa che permise a Lily di raggiungerlo.

 

« Ti conviene spiegarti. »

« E che c’è da dire?? – fece isterico il moro, prendendo una scala, affiancato da Lily e Hugo – La nostra Rose ha legato con la sua casa e fa comunella con Malfoy, fattene una ragione! »

« Ma perché non ha detto nulla ed ha fatto quella messinscena in stazione allora?? – intervenì Hugo, stufo di far da terzo incomodo.

« Proprio perché, come hai brillantemente notato, quella era una messinscena, una cosa creata apposta per nascondere un’altra. Probabilmente al caro zio Ron quest’ulteriore smacco non avrebbe giovato, dato che la sua concezione della famiglia Malfoy non è mai cambiata. »

« Ah. Beh, in effetti come cosa funziona.. »

« E papà lo sa? – riprese Lily, avida di gossip serale.

Salendo gli ultimi gradini, James si oscurò.

 

« Chi lo sa. – fece, dopo un po’, scendendo su un pianerottolo di scambio pieno di ragazze Corvonero. Le voci dei prefetti della loro Casa risuonavano in fondo al corridoio dov’erano dirette – Lui e mamma certe cose preferiscono ometterle. Perlomeno al sottoscritto. »

Lily non approfondì la cosa, dato che sapeva a cosa si riferiva. Si vociferavano un po’ di cose sui Potter.
E quel poco che la nuova generazione sapeva era per via dei buoni rapporti suoi e di Al con i loro vecchi, solo di loro due.
Quando arrivavano sottili accuse in proposito da parte di James, cercava di discolparsi, spiegandogli che se fosse stato più disponibile forse avrebbe potuto scoprire di più.
Ma lui era ostinato nel sostenere l’ipotesi contraria. Ginny l’aveva spiegata come una sua “Lotta mentale Adolescente VS Genitore”.
Per stavolta, capì che non era vento buono per discutere di quello, e tentò di distrarre il fratello con altre cose che gli premevano.

Una in particolare la punzecchiava da parecchio, fin da quando aveva origliato una discussione tra lui e Fred.

 

« Senti, ma mi presenti prima o poi la tua ragazza?? Eh? – gli fece l’occhiolino, sogghignando.

« La mia che?? – gracchiò, osservando a disagio il gruppo che si allontanava verso Corvonero.

« Ma sì, dai.. come si chiamava? Neera?? Non dirmi che non ti sei ancora dichiarato dopo tutti questi mesi!! – rise, gongolando come ad ogni presa in giro che si rivolgevano reciprocamente.

« Lily.. – mormorò lui, visibilmente nervoso.

Lei continuò imperterrita

« E dire che l’hai pure nominata così tante volte con Fred.. per non parlare di quando dormi e parli nel sonno! – scosse la testa, sarcastica.

« Lily, piantala.. – disse a denti stretti, guardando ovunque tranne che lei.

« Beh, poi non dire che ci soffri, se non hai il fegato di farti avanti, eh.. – sbuffò lei stizzita – io lo dicevo per spronarti! »

Concluse appena in tempo per sentire i risolini del gruppetto di ragazze, che puntavano pericolosamente verso ciò che aveva appena sbandierato ai quattro venti.

 

« Oh, Potterino ha problemi di cuore con la nostra Neera allora! – disse una biondina in là, battendo sulla spalla di una delle sue amiche, mora, capelli ricci e folti, molto, molto attraente -  Ah, e noi che ci interrogavamo su chi avrebbe scelto come obiettivo questo semestre! »

« E come potrebbe non averla scelta? È una delle più attraenti, lei. – rispose un’altra, facendo l’occhiolino a Neera, che stava trattenendo a stento le risa – Perfino nei sogni la vede!»

« Vuoi vedere che Potterino ha finalmente trovato qualcuno che gli fa girare la testa come lui la fa girare alle altre? – riprese l’altra – Peccato che lui di solito è un emerito stronzo con le spasimanti.. Non è vero, Potter? – concluse più seria, in un tono che poco aveva di clemente e che suggeriva l’esperienza della ragazza.

Lily deglutì, arrossendo quanto avrebbe voluto fare suo fratello.

- Ehm.. siamo sicuri che siano Corvonero, queste?? – Pensò tra sé – Mi sa che fanno un tantino concorrenza alle Serpi, in quanto a cattiveria.

James era ammutolito, pietrificato.

 

« Avanti, Potter, non dici nulla adesso? – la sagoma di un Serpeverde di passaggio, come sarebbero dovuti essere loro tre, si stagliò a fiancò della colonna, appoggiandosi ad essa. – Cos’è, rinunci a rispondere alle accuse? »

« Fatti gli affari tuoi, Tyron. – ringhiò con tono profondo James.

« Ehi, cosa fai, ti rivolgi ad un prefetto in questo modo? – cinguettò lui, in tono compassionevole, scuotendo la testa – Sai, minacciarmi potrebbe arrivare a causare una bella sospensione per l’inizio dei tornei di Quidditch, e non lo vogliamo questo, vero? »

Sean Tyron, 7° anno, alto, pomposo, castano e dalla lieve tintarella quasi permanente, definito comunemente “Mr Prefetto Inquisitore”, grazie alla sua innata capacità di incastrare chiunque per una punizione, con motivi che alla direzione, spiegati come li presentava lui, apparivano perfettamente logici e motivati. Oltre che per il dono di trovarsi sempre nel posto giusto al momento sbagliato, fosse per qualcosa che richiedeva un castigo o semplicemente per ridersela alle spalle altrui.

E adulato da qualche ragazza più che la schiera di Serpeverde, nonché alle prese con una lotta personale con James Potter.

 

« Non ti sto affatto minacciando, è solo un dato di fatto. – gli fece eco James.

« Per un fatto tra l’altro che se svolazzasse un po’ in giro potrebbe rovinarti anche la reputazione, si? – il Prefetto sogghignò, compiaciuto evidentemente da quella prospettiva – Sarebbe anche ora che qualcuno ti insegnasse qual è il tuo posto, Potter. Fossero anche delle ragazze, perlopiù più piccole di te! »

« Molto simpatico, davvero. – mormorò il moro, distogliendo lo sguardo, e cercando di individuare una scala di passaggio libera.

« Ma dopotutto, queste care figliole si riprendono solo il ritorno per la delusione che hai dato a svariate di loro, immagino.. – si strinse nelle spalle – Pazienza. Ti starò alle costole per vederti finire nella polvere, ci puoi contare. »

« Fai prima ad aspettare che ti promuovano ai MAGO, col potenziale che ti ritrovi..  »

« Mi stai dando dell’idiota Potter? »

« Se anche fosse, ne ho il diritto, visto che mi state sputtanando bellamente, te, la signorina qua a fianco, e queste streghette da quattro soldi. – gettò un’occhiata rancorosa al gruppetto di Corvonero, da cui si levarono dei fischi e delle risatine isteriche.

« Potterino innamorato / molto male c’è restato. / Offeso lui si fa vedere / ma solo in basso và a cadere! – iniziarono a canticchiare un paio di ragazze, che prima evidentemente stavano confabulando sulle strofe da recitare.

Tyron allargò le braccia, ridendo ampiamente alla cantilena.

 

« Beh, direi che queste per oggi mi bastano! »

James fremeva di rabbia, e guardandolo in faccia si sarebbe detto che la sua testa era sul punto di esplodere, tanto aveva iniziato a diventar rossa.

Si mosse meccanicamente, spedito, verso la scala che si era fermata alla sua destra, seguito da una Lily ed uno Hugo straniti.

Ma tutti e tre riuscirono benissimo a sentire le risate sonore di chi aveva seguito la discussione, perlopiù Corvonero.

Come James fece in tempo a vedere la suddetta Neera piegata in due per la ridarella.

 

« James, non credevo..– tentò la ragazzina, prima che James la interrompesse con un gesto stizzito.

Scendendo dalla scala, si fermò, puntando l’indice verso la sorella, torvo.

 

« Aspettati qualcosa, Lily. Questa me la paghi. – si diresse falciando l’aria con la divisa, fino a sparire poco dopo dietro il ritratto della Signora Grassa.

Lily e Hugo andarono con più calma nella Sala Comune dei Grifondoro.

Dal canto suo, la rossa parlò ancora solo per dire “Infusione Tartagliante” al ritratto.

Hugo sospirò.

 

« Ma che bel primo giorno. »

 

 

_______   _______   _______

 

 

 

La mattina dopo, Lily si svegliò di malumore. O quantomeno a disagio.

Guardò le proprie compagne di dormitorio, tra cui alcune avevano già provveduto a far conoscenza approfondita.

Dal canto suo, lei si era limitata a discutere un po’ di quel che era successo la sera prima ad uno dei maggiori corteggiati della scuola.

Con le ragazze, fino al 5° anno incluso, suo fratello doveva riscuotere parecchio successo.

Ma di certo la figura fatta con Neera Wood non era granchè d’aiuto ad aumentarne il fascino.

Hugo bussò alla porta del dormitorio.

 

« Lo so che scasso, ma si può?? – tentò, sbirciando dalla fessura.

« Fai pure, tanto siamo tutte pronte a uscire! – urlò dal fondo della camera una biondina, un tipino tutto pepe con boccoloni d’oro e svariate lentiggini,che i due avevano conosciuto poco dopo lo smistamento. Beatriz Figges, doveva chiamarsi.

Hugo, sull’uscio, fece spazio alle primine, che lo guardarono con interesse, prima di entrare a visitare la cugina, che frugava nel baule.

 

« Bel risveglio oggi? – disse, casuale.

« Lascia perdere, và. Già non trovo il mio dia..Libretto d’appunti, e in più devo pure pensare a scusarmi con James. »

« Si, in effetti sarebbe una buona idea. E comunque, chiamalo Diario, invece che Libretto d’Appunti. Tanto si capisce. »

« Trovi? – lo guardò, alzando un sopracciglio. – Boh. Andiamo in sala Grande, che altrimenti si tarda. Lo cerco dopo. »

« Magari l’hai lasciato a casa. »

« Assolutamente no, controllo sempre di averlo, quando mi sposto. Altrimenti vado in iperventilazione.» aggiunse ironica.

Hugo rimase zitto un istante, chiudendo la porta del dormitorio, preoccupato.

 

« Quasi quasi ti dico di tornare indietro, lo sai?? »

« Aaaah, non iniziare a preoccuparti pure te, anche se per altro! Già sono nevrotica io! »

La sala Comune era praticamente deserta, salvo una coppietta che pomiciava alla grande di prima mattina, giusto per dare il buongiorno.

« Ow.. usciamo, Grazie. – implorò lei, quando Hugo si bloccò allibito di fronte alla scena. Lo prese per la collottola, trascinandolo – Andiamo! »

Come secondo giorno, nonché prima sessione di lezioni, non li attendeva un bello scenario.

A parte Erbologia, c’erano in vista Storia della Magia, Aritmanzia e Antiche Rune; ovvero le innominabili materie odiate dal caro James.

Si diressero a passo spedito verso la sala Grande, per la colazione. Lily si guardava attorno, quando notava dei gruppi di Grifondoro in giro, convinta che almeno in uno di essi ci sarebbe stato il fratello.

 

« James è pigro più di una talpa in letargo. Figurati se è già sceso.. – mugugnò a mò di scusa.

« Devo ricordarti che, a parte l’aitante coppietta, non abbiamo trovato anima viva nella nostra sala? – sibilò scettico Hugo.

« Uff.. antipatico! Se ho voglia di farmi seghe mentali, affari miei! E comunque, sarà meglio che iniziamo a capire perché girano così tanto i nomi delle nostre famiglie, ecco.»

« Tanto per cambiare discorso, eh? »

Lui sogghignò, fino a quando non si sedettero finalmente alla tavola del Grifo, cibarie nel piatto.

Lily era riuscita ad individuare Fred e James, in preda ad un’accesa e bisbigliata discussione, di certo in proposito di una qualche macchinazione – forse proprio riguardo alla minaccia che le aveva lanciato il fratello, pensò lei. Scosse la testa.

Ci avrebbe pensato a stomaco pieno.

Dopo un po’ che i due parlottavano insieme a dei coetanei della Casa, espandendo le conoscenze, Lily sentì una mano che si appoggiava sulla spalla, appena prima che le sbucasse sopra la testa mora e leggermente emaciata di Albus.

 

« Ehilà, Al! – bofonchiò, con mezzo tortino in bocca. Hugo, troppo impegnato a bere d’un fiato il succo gli fece un cenno.

« Che Finesse, sorellina. Dovresti deglutire prima, sai? – rise lui, puntando quegli occhi verde intenso su di lei – Allora, come ci si sente ora che finalmente tutta la famiglia è stata smistata ad Hogwarts?? »

« Mah, lo sai che non si sa mai.. potrebbero sempre arrivarne altri, di Potter-Weasley! – fece casuale, sorseggiando pure lei il suo succo, e facendo andare di traverso il suo a Hugo.

« Ugh.. c..che intendi?? – domandò quello, in preda ai singulti.

« Ehi, ho solo vagliato una possibilità, niente di che! – strabuzzò gli occhi, nel vedere la reazione del cugino – Respira, eh. »

Albus sospirò, approfittando del posto libero lasciato da Beatriz, vicino a Lily.

 

«Ho saputo della.. ehm.. conversazione di ieri sera.. per così dire.. – iniziò, tentando di apparire il più casuale possibile.

Questa volta fu a Lily che andò di traverso il boccone.

Riprendendosi con alcuni colpetti di tosse, si voltò verso il fratello, con aria seriosa.

 

« Che ti hanno detto? – gli chiese, deglutendo.

« Più corretto sarebbe dire cos’ho sentito. Ero qualche scala in là, in procinto di andare nella nostra Ala. Le risate sono echeggiate discretamente a lungo. »

« Ah. Al, giuro, non era quel che volevo, voglio pure andare da James a scusarmi.. »

« Non metto in dubbio la buona volontà, anche se la lingua va tenuta a freno prima. – il moretto alzò le mani, per bloccarla – Ma non credo che adesso ti sarà possibile. »

« No? Perché?? »

« In primis, perché se n’è già andato – Lily imprecò tra sé, battendo una mano sul tavolo, mentre Al continuava – E in secondo luogo perché, conoscendolo, faresti meglio prima a guardarti le spalle. Davvero. »

Lily lo guardò di sbieco. Al che riteneva pericoloso suo fratello??

Nah. Impossibile.

Nonostante non avessero lo stesso temperamento di certo, Albus Severus aveva imparato a tener testa alle accuse altrui, dimostrando alte doti di diplomazia, calma e tatto. Doti utili per passare oltre alle provocazioni del fratello e, a volte, pure a dargli pan per focaccia, specie nei primi tempi di questo cambiamento.

Ormai, i rapporti erano stabili, anche se, aspetto a parte, non sembravano nemmeno fratelli.

 

« Non ti capisco, Al. Va bene, James ha minacciato di farmela pagare, ok. Ma non è mica la prima volta! »

« Ti ricordi di altre volte nelle quali fosse stato altrettanto serio? Scommetto di no. »

Lily rimase muta.

« Infatti – sospirò Albus – Jim sa rendere difficile la vita alle persone, quando lo vuole veramente, lo sai. E credo ti stia già preparando una brutta sorpresa, anche se non so ancora nulla sulle modalità, e non credo me le verrà a dire d’altronde. »

« Sono così messa male dici? – domandò lei, incerta.

« Non credo. Però, dopo la sua vendetta, evita di rispondere o di minacciarlo. Qualunque cosa accada, non trascinarla, altrimenti la vedo mooolto dura! »

« Tenterò, grazie Al. »

« E tu, Hugo, per l’amor del cielo, trattienila, eh! – fece un occhiolino al cugino.

« Sarà fatto, capitano! – sorrise il rosso.

Si sentì un forte fruscio d’ali, segno che la corrispondenza via gufo stava arrivando.


« Vi lascio, meglio che dopo le lettere vada a vedere dove si è cacciato Astrid. Quel gatto mi farà impazzire! – esclamò, dirigendosi di nuovo al suo tavolo, dopo aver passato la mano su ciascuna delle loro teste.

Il Cappello Parlante doveva aver avuto seri problemi a sistemare Albus in una delle Case, perché in fondo aveva parte di ognuna in sé; ma riusciva benissimo ad equilibrare questi pezzi di personalità per farle fruttare a dovere. Non stava quasi mai con le mani in mano.

Forse per questo alla fine era stato smistato a Tassorosso, anche se Harry aveva commentato che, probabilmente, era solo una scelta convenzionale.

Lily rimuginò sulle parole del fratello, scambiando uno sguardo con Hugo.

 

« Speriamo bene. – borbottò, pensierosa, sorridendo appena – Non mi piace aver a che fare con l’ira repressa di James già dal secondo giorno. »

Da quando uscirono dalla Sala Grande fino alla fine delle lezioni, le sole persone note con cui ebbero a che fare, a parte l’un l’altro, furono i compagni di corso e Neville, ad Erbologia.

C’era da dire che il Professor Paciock, con quell’aria professionale, era cambiato parecchio, in più di 20 anni. A parte quel suo essere ancora leggermente paffuto, solo con un metro in più d’altezza, aveva tutti i meriti per essere un Direttore di Casa, oltre che il Vicepreside. Merito degli ultimi anni di scuola, in particolare del settimo, e della crescita interiore successiva.

Dopo la sua lezione, Lily e Hugo ci avevano chiacchierato tranquillamente, approfittando della pausa prima di pranzo.

Lily approfittò per andare all’attacco.

 

« Uh.. Senti..se posso ancora usare il tu, eh.. – mise le mani avanti.

« Ma figurati, Lily! – rise lui – Fuori da Lezione, le cose non cambiano mica. Dimmi pure. »

« Grazie, mi faciliti la cosa! – sorrise di rimando – È da un po’ che ne sentiamo parlare.. e ancora nessuno ci ha voluto spiegare bene di che si tratti, per ignoranza o per qualche ragione che non conosco. Tu sai per caso perché si parli tanto dei Potter? »

Neville, che stava riponendo alcune teche con esemplari di radici medicamentose nell’armadietto, si fermò un istante ad osservarle prima di chiudere le ante.

Si voltò con lo stesso sorriso di prima; anche se si poteva ben dire che c’era qualcosa che aveva intenzione di nascondere.

 

« Niente di particolare, davvero. – scosse la testa, prendendo a riordinare le carte sulla scrivania. Il tono era leggermente impacciato – Qualche evento particolare che ha visto i vostri genitori.. Spiccare tra gli studenti della scuola, ecco. »

« Eh, questo lo immaginavo.. – Hugo roteò gli occhi – Neville è da un pezzo che la gente a cui facciamo domande del genere ci dà risposte vaghe e ovvie! »

« Non saprei che altro dirvi. – fece il professore, accigliato – Avete provato a parlarne con Harry o Ron? »

« Cambiano discorso appena possono. – disse Lily.

« Ed Hermione? Ginny?? George??? – Neville tentò e ritentò, come se volesse aggirare a sua volta la questione.

« Idem– si strinse nelle spalle Lily.

« Ehi, ma a Zio George mica abbiamo mai chiesto! – esclamò Hugo. – Centra anche lui, Neville? »

L’insegnante si zittì, raccogliendo le proprie cose per uscire.

 

« Ehm.. ragazzi, dopo mi aspettano altre tre ore di fila, e devo pure sbrigare delle faccende burocratiche per la presidenza.. – bofonchiò, evidentemente turbato – Non vi so aiutare di più, purtroppo.. Se i vostri genitori o parenti evitano dei discorsi, avranno i loro motivi. »

« No, aspetta.. – fece Lily.

« Sentite, davvero, non so dirvi altro. – la interruppe, rischiando di far cadere l’ammasso di roba che trasportava.

I due lo lasciarono proseguire, non rassegnati, se non per quell’ora soltanto.

Neville esitò un istante prima di oltrepassare l’uscio della Serra. Poi tornò a voltarsi.

 

«  La nostra biblioteca è molto, molto rifornita. – accennò, in fretta – Può essere utile per parecchie cose, a parte i compiti. Saluti! »

E si incamminò in fretta nel cortile.

I due cugini si guardarono basiti per un momento. Poco dopo, lo imitarono, discutendo su quel che aveva detto.

Decisero che il giorno dopo si sarebbero rifugiati in biblioteca, per capirne di più di questa storia.

Attraversando di corsa i corridoi diretti alla Sala Grande, già in ritardo per il pranzo, incrociarono Beatriz, che dal verso opposto gli veniva incontro.

 

« Aah, eccovi! – esclamò, col fiatone, piegata in due, tentando di riprendersi.

« Che succede, Bea? – Lily aggrottò la fronte, mentre Hugo cercava di sorreggere la ragazzina.

« Credo.. che prima di presentarvi in Salone.. vi convenga dare un’occhiata in giro.. – ansimò, puntando verso la zona delle bacheche.

« Eh?? »

Beatriz non disse nulla, indicando con un cenno la bacheca.

« Me ne hanno appena parlato – gracchiò -  Il primo anno non aveva fatto in tempo a vederle, con le lezioni.. »

« Vedere.. cosa?? – le disse Hugo, dirigendosi alle bacheche, oltre l’angolo.

Lily lo seguì a ruota, con Bea alle calcagna.

In effetti, era difficile non notarle.

Hugo si era fermato a più di cinque metri, annuendo piano, allibito.

 

« Io direi che Al ci ha preso in pieno – mormorò.

Lily strabuzzò gli occhi, fissando quella che era praticamente l’elite  dei momenti catartici imbarazzanti della propria infanzia.

C’erano piccole Lily in foto che si muovevano a carponi nel fango, altre che la mostravano mezza nuda tra mare e vasca, lei che rischiava di affogare in piscina, lei che aveva trasformato per errore la propria bambola in una specie di arma di distruzione di massa per la biancheria intima dei genitori, lei e Hugo che facevano il bagnetto con le paperelle qualche anno prima…

Dire che era arrossita era fare un ampio eufemismo.

Aveva i pugni stretti, le nocche bianchissime e i nervi a fior di pelle.

on che Hugo stesse meglio: quel bagnetto stava rapidamente scalando la sua classifica di Momenti-imbarazzanti-allo-stato-puro-secondo-il-punto-di-vista-del-Creatore.

Vero, aveva promesso ad Al di farla trattenere, ma come attacco personale James aveva esagerato.

Dopotutto, Lily non aveva fatto apposta a provocare la situazione della sera precedente, e si voleva pure scusare.

Albus non poteva pretendere molto, a questo punto.

 

« Lily? – fece Bea, cercando di scuoterla.

« Quello..quel..i..io lo.. – balbettava, mentre alcuni studenti che se ne andavano già dalla sala ridevano dietro a loro, riconoscendo la protagonista delle foto.

Hugo staccò quante più foto poté, frattanto che Lily era ancora sotto shock. Almeno, si limitavano i danni.

 

« Hugo.. – chiamò lei – Giuro che se provi a seguire quel che ti ha detto Al, ti scatafascio alla grande, come farò con quel disgraziato. »

« Tranquilla, non c’è pericolo. Io t’appoggio – sibilò lui. – Sala Grande? »

«Subito
« Non sono sicura che sia una buona idea, ora come ora.. – buttò là Beatriz, ma loro erano già scattati – Ehi, no no, aspettate!! »

Quando entrarono per pranzare, quasi si scontrarono con Al, che li osservò preoccupato, alternando lo sguardo tra loro ed il tavolo dei Grifondoro.

 

« Per favore, non facciamone un.. – tentò di spiegare lui.

« Al, fai spazio, grazie – lo spinse Lily, che lo oltrepassò velocemente.

« Hugo…aspetta… »

Hugo si voltò, occultando le ultime foto nella borsa.

« Non provarci, Al» lo avvertì con una voce dura che non gli si addiceva proprio per niente.

Raggiunse Lily in un batter d’occhio.

James aveva di gran lunga perso il senso della misura.

Di professori non ce n’erano, presi com’erano dalle pratiche d’inizio anno; a stento rimaneva Hagrid, che spiccava, coi capelli ben brizzolati, in mezzo ad un marasma di studenti intenti ad ascoltare un moretto del Grifondoro, in piedi sulla panca, intento a declamare qualcosa ad alta voce, mentre il povero custode da lontano tentava di dissuaderlo.

James.

Col diario di Lily.

La ragazzina si cristallizzò, di fronte alle abbondanti risate provenienti da quella scena. Tra tutte le case, pochi dei presenti non erano là attorno a sghignazzare.

In particolare un gruppetto di Corvonero – tra cui Neera, notò Lily – e alcune persone di Serpeverde, inclusi Scorpius e Rose, la quale incitò il biondino ad andar via, subito dopo aver diviso uno sguardo greve tra Lily e James.

Quando quest’ultimo si accorse della presenza della sorellina, le sorrise, affabile, sventolando il diario.

 

« Ehilà, Lily bella!! – la stuzzicò, in tono divertito, con un sorriso ruffiano in faccia – Sai, i tuoi aneddoti raccontati in prima persona sono veramente perle di comicità! »

E sia lui che Fred fecero partire un’altra ondata di risa.

Rossa fino al midollo, le unghie praticamente conficcate nei palmi, lo fulminò, a testa alta.

Poi puntò l’indice verso di lui, con Al che alcuni metri indietro scuoteva tristemente la testa.

 

« James Sirius Potter.. – urlò, per sovrastare le voci, minacciosa – Preparati alla Guerra! »

 

 

 



 

 

 

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...E che Faida sia!!! *__* Viva viva! Movimentiamo un po’ queste cose.. siiii!!! XD xD

Promettiamo di non metterci così tanto la prossima volta neh.. <.<  >.> davvero davvero!

 

E ora spazio alle risposte pro-recenZioni!

 

 

@Matrice: ..e non hai ancora visto nulla, temiamo xD xD XD

@SuperEllen: ..non è stata esattamente una pubblicazione veloce, ma.. speriamo che tu continui a seguirci! ^^

@alicesil: Eh, si, lo sappiamo che siamo geniale, grassie cara! U_U

@Lady of Lorien: ..Beh, i colpi di scena delle Case sono stati tenuti per il primo capitolo, sissì. Per quanto riguarda la situazione Weasley-Malfoy.. SHHH!!

@Goldmax: ..<.< (Lalla) non sta farci troppo l’abitudine, tsè u.ù specie mò che si è ripreso il ritmo! xD mò aspetti come tutti gli altri sisì! Sperem che l’attesa sia sempre stata ben ricompensata. E per l’intesa tra i due Serpi.. aspetta aspetta xD

@Parisienne: ..ti abbiamo già risposto nel capitolo precedente.

 

 

 

 

 

  
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