Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Alexiel Mihawk    19/10/2008    11 recensioni
-Allora farò la principessa!! E tu un giorno mi sposerai e vivremo nel catello. Posso?-
Tiro la mano di Draco senza smettere di sorridere.
Il bambino la guardò, e poi un debole sorriso apparve sul suo viso. Era un sorriso debole, stirato. Di chi sorride per la prima volta nela sua vita.
Poi guardò la sua mano stretta in quella di quella bambina di cui non conoceva neanche il nome.
E si sentì strano. Si sentì felice.
-Si-
-Promettimelo- esclamò la bambina entusiasta
-Te lo prometto-
[Draco / Hermione, Ginny fortemente OOC]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Avete mai visto una tempesta da vicino?
Si dice siano stupende.
Lampi di luce, tuoni e piogge torrenziali.
Stupende e letali.
Lucius Malfoy si ergeva silenzioso, statuario ed immobile, bellissimo nella sua calma apparente, all’ingresso di Hogwarts.
Il suo obiettivo, quella sera, era uno solo.
Eliminare il seme della concordia che rischiava di minare la sua opera di modellamento. Per diciassette lunghissimi anni aveva provveduto a plasmare il figlio a sua immagine e somiglianza, non avrebbe permesso che una sciocca sangue sporco, senza fascino ne talento, rovinasse ogni cosa.
Lo avrebbe impedito.
Ad ogni costo.
 


5. The End Of Hypnosis
 


La Sala Grande risuonava di grida di gioia, risate, musica, un sottile brusio usciva da tutte le porte e le finestre invadendo l’aria, contagiando con la sua allegria chiunque si trovasse nei paraggi.
Se un Babbano fosse passato da quelle parti in quel momento sarebbe stato preso da un’incontenibile voglia di ridere.
Draco stava ballando con Hermione al centro della sala quando improvvisamente la pesante porta di legno si spalancò di colpo.
La stanza fu percorsa da una folata di vento gelido.
La banda smise di suonare di colpo.
Le teste di tutti quelli che occupavano la sala si girarono in un'unica direzione.
Lucius Abraxas Malfoy era là.
Altero ed orgoglioso nel suo abito nero, con una sola glaciale occhiata passò in rassegna tutti i presenti, per fermarsi sulla coppia al centro della sala.
Hermione rabbrividì.
Draco sussultò.
Ginevra Weasley, dall’ombra del suo angolo, esultò.
Era là.
- Oh, ma prego, continuate pure, non era mia intenzione interrompere la vostra festicciola. Draco, posso parlarti?-
Si vedeva dai suoi gesti, da come parlava, che era abituato a dare ordini. La musica riprese e nessuno osò fiatare, tutti sapevano cosa sarebbe successo, ma nonostante questo nessuno avrebbe fatto nulla. Non per uno come Draco Malfoy.
Forse se Silente fosse comparso... ma i professori si erano spostati al piano superiore, le feste non erano il loro forte e in ogni caso non avrebbero certo potuto impedire ad un uomo di parlare con il proprio figlio, anche se l’uomo in questione era un Mangiamorte.
Draco si staccò lentamente da Hermione e si avvicinò al padre, impassibile, algido come sempre. Se provava timore non si vedeva, né certamente l’avrebbe mostrato.
- Venga anche lei, signorina Granger, vorrei parlarle. –
Hermione aspettò a rispondere.
Sapeva che sarebbe successo.
Sapeva benissimo cosa le avrebbe detto quell’uomo.
Solo, si chiedeva come, come faceva a sapere?
Sorrise di un sorriso finto, carico di astio e rancore, e si avvicinò lentamente a Draco.
- Signor Malfoy, che piacere vederla. – disse, ironica.
- Tra un po’ non lo sarà più. – ribatté l’uomo ghignando.
Fu allora che la loro discussione venne troncata sul nascere.
Blaise Zabini e Harry Potter apparsero alle spalle dei rispettivi amici, come ombre, come spiriti protettori.
- Aveva bisogno di qualcosa signor Malfoy? –
- Salve Zabini, Potter, ancora vivo? –
- A quanto pare. – rispose altrettanto sarcastico il bambino sopravvissuto.
- Harry, non ce n’è bisogno, davvero, il signor Malfoy voleva solo parlarci. Questa volta non si è portato dietro la scorta. –celiòHermione, sottolineando marcatamente il questa volta.
Harry alzò un sopracciglio; sapeva sarebbe finita così, la sua amica era sempre stata testarda e orgogliosa e non avrebbe accettato facilmente il suo aiuto, soprattutto se pensava di potersela cavare da sola.
- Va bene. –
Gettò un occhiata a Blaise, che si era già allontanato dopo avere scambiato solo poche parole con l’amico biondo, quindi lo seguì.
Draco, Hermione e Lucius sparirono nel corridoio, oltre la pesante porta di legno scuro.
- Qualcuno ha visto Ginny? – esordì Ron.
 
Lucius Malfoy procedette spedito per il corridoio fino ad arrivare nell’ingresso della scuola.
Quindi, con uno scatto repentino, si girò.
- Ah, Draco, non posso proprio lasciati da solo un secondo. Appena mi allontano ti avvicini al nemico. – sibilò avvicinandosi a Hermione – Vedi, avrei potuto tollerare se l’avessi portata a letto per poi spezzarle il cuore, ma portare una Grifondoro Sanguesporco amica di Harry Potter ad un ballo ufficiale è terribilmente degradante, anche per te. –
Draco alzò un sopracciglio.
Se avesse risposto per le rime a suo padre sarebbe finita male, ma lui non avrebbe dovuto più sottostare a ciò che quell’uomo voleva.
Se gli avesse dato ragione probabilmente se la sarebbero cavata entrambi con una semplice litigata.
Per tutta la vita aveva lasciato che suo padre gli dicesse cosa fare, non si era posto domande, mai. Se suo padre voleva che facesse qualcosa, lui la faceva, senza avere dubbi, senza pensarci due volte.
In fondo era semplice, sarebbe bastato mettere un tappo al cervello e fare ancora una volta quello che gli veniva ordinato.
Non era una cosa complessa, Tiger e Goyle tenevano il cervello tappato in continuazione.
Certo, doversi paragonare all’anello mancante tra l’uomo e la scimmia non era piacevole, ma in quel momento fu l’unica cosa che gli venne in mente.
Si era arreso a suo padre per tutta la vita, una volta di più non avrebbe cambiato le cose, ma forse avrebbe salvato Hermione.
- Padre, vedete... –
“Vedete, le cose non sono come sembrano.”
E l’avrebbe detto, se qualcuno non fosse stato più veloce di lui.
- Avete notato, Signor Malfoy, che la Granger porta anche un gioiello appartenente alla vostra famiglia al polso? –
Un fulmine.
Fu come un fulmine a ciel sereno.
Draco e Hermione si girarono contemporaneamente verso la porta.
Verso quella voce che conoscevano entrambi molto bene.
La voce di Ginevra Molly Weasley.
- Ho notato, signorina Weasley. –
- Ginny? – Hermione non poteva crederci – Tu, tu hai chiamato Malfoy? Come hai potuto?! –
- Oh, è molto semplice, ho usato un gufo. E poi tu saresti quella intelligente? –
Draco alzò un sopracciglio. Forse la Granger non era un genio, e questo era discutibile, ma detto da una che aveva appena risposto “con un gufo” a chi le chiedeva come avesse potuto tradirli, era semplicemente ridicolo.
- Quando avrete finito il vostro simpatico teatrino comico, immagino mi spiegherete come mai quella lurida Mezzosangue porta al polso un gioiello della mia più che illustre famiglia. – insinuò mollemente Lucius.
- E’ semplice... – Hermione fece per parlare, ma fu interrotta dalla rossa.
- L’ha rubato, ovviamente. Vostro figlio non è così stupido da distribuire gioielli di famiglia a cani e porci. – celiò facendo l’occhiolino a Draco.
- Ma non è vero! – esclamò Hermione indignata.
- Draco? – domandò Lucius, con un’espressione ironica dipinta sul volto. Sapeva cosa avrebbe detto il figlio. Gli avrebbe dato ragione, come sempre.
- Hai ragione, papà, le cose sono esattamente come sembrano. Ho invitato Hermione al ballo perché ne avevo voglia... – iniziò Draco, sottolineando con enfasi il nome della Grifondoro – e il braccialetto... – si avvicinò a Ginny passandole una mano sui capelli – l’ho regalato io a Hermione undici anni fa. – terminò tirandole i capelli e buttandola a terra.
La Weasley lanciò un urlo e si portò le mani ai capelli.
- Sei un bruto! –
- E tu una puttana. – sibilò il biondo Serpeverde prima che gli arrivasse uno schiaffo in pieno viso.
Lucius Malfoy era infuriato.
Livido di rabbia.
- Diciassette anni. - scandì - Per diciassette anni ti ho dato tutto quello che un figlio potesse desiderare. Ho cercato di insegnarti cos’era giusto, quali principi seguire, quale fosse strada che dovevi scegliere. E tu... -
Un’occhiata di disprezzo investì Draco trapassandolo da parte a parte.
- Tu mi ripaghi così? Regalando quel bracciale ad una sangue sporco? - urlò tirando una bastonata sulla spalla del figlio.
Hermione non ci pensò due volte.
- Expelliarmus!
Il bastone di Lucius fece una piroetta e volò una decina di metri lontano da lui.
Draco si rialzò e si mise di fronte al padre; deciso, dopo anni di silenzio, ad affrontarlo di petto.
- Per diciassette anni - ripetè - io ho avuto bisogno di un padre. Di un padre che mi crescesse con quel sentimento a te estraneo chiamato affetto. Non me ne è mai fregato nulla dei tuoi stupidi ideali e delle tue idee di superiorità della razza. - fece una breve pausa, fissando gli occhi in quelli del padre, del tutto identici ai suoi. - Vuoi la verità? Io ti odio. - scandì.
Lucius impallidì e fece per alzare la bacchetta contro il figlio, ma sembrò ripensarci e la puntò verso Hermione.
- E’ colpa tua. - sibilò - E’ tutta colpa tua, hai rovinato tutto. –
Draco strinse i denti.
- Non ci provare nemmeno, basta una parola perché tutta la scuola arrivi qua di corsa. Vattene via. Adesso. – disse, alterato – Non sarò più la tua marionetta. Hai finito di farmi il lavaggio del cervello. –
Lucius fece un passo avanti.
- Non finirà così, Draco. Un giorno vinceremo. E quando il Signore Oscuro avrà finalmente conquistato il posto che gli spetta, tu verrai schiacciato, insieme a tutti loro, con le formiche assieme alle quali hai deciso di schierarti. –
E la Tempesta, senza più degnare nessuno di un’occhiata, uscì da Hogwarts, portando con sé tutta la tensione che si era venuta a creare.
- Grazie. - sussurrò Hermione.
Draco si lasciò cadere lungo il muro.
- Sparisci. – sibilò a Ginevra che stava ancora seduta a terra, a guardarli con odio.
Solo quando la ragazza se ne fu andata, si girò verso la Grifondoro.
- Grazie a te. –

 
 
10 anni dopo


 
- Hermione, ti prego, sostituiscimi! Sai che questa cena con Harry è troppo importante.-
- Luna, sei fuori, ho una cena, stasera, e non si tratta certo di affari. Insomma perché ci devo andare io? Io odio il Quidditch! –
- Oh, Hermione ti prego! Se lo chiedo a Pansy mi uccide, oggi è il primo anniversario di matrimonio con Ron! –
- Dannazione, Luna, mi devi un favore enorme. – esclamò Hermione infilando il cappotto.
Lo stadio di Quidditch era gremito.
Si trattava della finale della Coppa del Mondo.
Hermione odiava essere di guardia durante questi grandi eventi mondani in quanto la gente era sempre troppa.
Da quando Voldemort era stato definitivamente sconfitto i suoi seguaci si erano dispersi, alcuni erano morti, altri erano rinchiusi in una cella nelle prigioni umide di Azkaban.
Salì lentamente gli spalti e rimase ad osservare la partita con finto interesse.
- Non le è mai interessato il Quidditch, non è così signorina Granger? – le chiese qualcuno nascosto nell’ombra dietro di lei.
Hermione si girò, senza capire chi fosse l’uomo che le aveva parlato, perlomeno fino a che questi non si spostò sotto la luce del lampione.
- Oh, signor Primo Ministro, non l’avevo riconosciuta! –
- Nh, e io che pensavo di averti già conquistata. –
- Mi sa che mi ha confuso con un'altra donna. – rise la riccia.
- Non credo, non dovevo venirti a prendere in ufficio? –
- Diciamo che c’è stato un contrattempo. -
Un boato invase lo stadio quando la partita si concluse, una serie di fuochi d’artificio partirono verso l’alto e colorarono il cielo.
- Primo Ministro, ehi! Draco! Guarda che io e Daphne andiamo a casa! –
- Andate pure, Blaise, io torno per i fatti miei. – rispose Malfoy con un mezzo sorriso sul volto.
Poi, si girò nuovamente verso Hermione.
- Dove ero rimasto? –
- Stavi cercando di sedurmi. –
- Oh, è vero... scommetto che ci riesco –
- E come fai a saperlo? –
- Temo di averlo già fatto una volta, Signora Malfoy. – le sussurrò dolcemente sulle labbra prima di sigillarle con un bacio.













Spazio Autore:
Ci credete? Sono finalmente arrivata alla fine. Questo quinto e ultimo capitolo è stato sofferto, lo ammetto. Non sapevo come concludere e in parte mi era anche passata la voglia, immaginatevi, all’inizio ero partita con 25 commenti di gente che mi incitava a continuare per arrivare al quarto capitolo con soli 9 commenti. Avevo pensato che forse potevo anche smettere, ma più che altro credo fosse una scusa per non concluderla. Adesso che finalmente è finita mi sento sollevata e soddisfatta. Davvero sono contenta di come l’ho conclusa. All’inizio doveva avere un finale aperto, non volevo farli mettere insieme così palesemente, mi sembrava scontato e anche un po’ OOC, poi ho inserito il 10 anni dopo e ho risolto la questione. Era uno sfizio che volevo togliermi. Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito fino qui, soprattutto a quelli che mi hanno commentata, le vostre recensioni mi hanno fatto un immenso piacere è per voi che questa fic si è evoluta come long ed è grazie voi che l’ho finita.
Soprattutto grazie a Ele, HermyKitty. Ti voglio bene tesoro, veramente tanto.
 
Queen Lillian: Elly (L) che ne dici, soddisfacente? Finalmente l’ho finita, mi sembra impossibile. Ricordati di farmi sapere quando sei libera che dobbiamo vederci, io sono ancora qui che mi trascino avanti e indietro il tuo regalo di compleanno! E soprattutto mi manchi!! Stupida Tonna!! A proposito se non commenti OP ti ammazzo di botte. Poi ti arriverà una mail, con i dettagli riguardo a quel famoso disegno, ricordi che ti dicevo dei personaggi ? Ecco necessiterò di una piccola manina <3 Ti voglio un casino di bene my amour!! Chappappa! (LLLL)
 
8marta8: Ciao bella, hai ragione, Ginny e Lavanda sono due megere ù.ù Mi serviva un capro espiatorio così ho preso Ginny, visto che tra lei e una capra non c’è tanta differenza. Non la odio……. Nooo. Grazie per avere avuto la pazionza di aspettare un anno bello e buono per cinque capitoli. Grazie infinite.
 
LizzieMalfoy_Dracolover:  alla fine è arrivato anche il finale. Sono contenta che il 4° ti sia piaciuto, ho cercato di evitare l’OOC con Draco, così come in questo capitolo ho cercato di evitarlo con Lucius. Grazie per avermi seguito e commentato fino a qui.
 
Joker666: tendenzialmente anche a me non piacciono le storie melense e spero di non avere reso questo capitolo eccessivamente patetico, soprattutto con l’ultimo pezzo. Grazie per i complimenti e per avermi seguito. ^^
 
Mary0094: ti dirò all’inizio non doveva finire così, volevo lasciare un finale aperto, poi ho cambiato idea. E’ classificata come Dramione dopotutto e questo è il finale che alla fine ho trovato più adatto. Spero sia soddisfacente.
 
Kassandra_Black: grazie mille ^^
 
Gaia: Ciao bella! Grazie per i complimenti sei stata gentilissima! Vero, con Piton Harry ha cannato di brutto, ma penso sia dovuto al fatto che i pregiudizi sono una cosa terribile e abbaterli spesso risulta molto complesso. Per il resto visto che l’idea di Lucius ti è piaciuta che ne pensi di come l’ho sviluppata? Avevo paura di andare OOC e spero di non averlo fatto xD Grazie per averla seguita tutta, finalmente siamo arrivati alla fine.
 
Livia: Moglie mia, ti è piaciuto l’MMS di ieri sera? Quando io e Cla abbiamo visto quella roba abbiamo pensato alla famosa frase sui topi. Ti giuro abbiamo riso per mezz’ora!! L’accenno Ron Pansy era voluto ù.ù E l’intervento del GoS aveva lo scopo di sconvolgere le vostre giovani menti, anche se ancora non sono pienamente convinta di avere saputo gestirlo bene. Ma ci credi luv? L’ho finita!! Quasi non ci credo!! Ti amo un casino. A proposito controlla sul mio profilo e leggi la fic di OP voglio, esigo ù.ù sapere che ne pensi! Ti adoro!! <3
 
Ste: Visto? Anche meno di un ora. Ovviamente puoi sputare Ginny! Finalmente ho finito questa “cosa” e sai qual è la cosa buffa? All’inizio non volevo farla come long cos quando scrissi il secondo capitolo iniziai a pensare di avere sbagliato tutto e che ne sarebbe uscito un obbrobrio, ma adesso ne sono soddisfatta. Sono veramente felice!! Grazie luv, perché hai iniziato a commentare che non mi conoscevi e hai continuato a seguirmi anche dopo. Ti adoro <3
 
Ringrazio anche tutte le 69 persone che hanno aggiunto la fic tra i preferiti anche se non hanno commentato hanno comunque letto. Grazie. [Anche se un commento fa piacere uguale]
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel Mihawk