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Autore: SamuelRoth93    28/10/2014    1 recensioni
"Salve a tutti! Mi chiamo Jade Alison, ho 17 anni e una profezia dice che sono la prescelta, la strega che salverà il mondo. Un uomo molto cattivo, però, minaccia la mia vita, perchè teme che io possa ostacolarlo in qualche modo, ma io non ne sono ancora consapevole. Ho visto la mia casa andare in fiamme e ben presto ho dovuto lasciare la città, gli amici e la mia vecchia vita. Fino a qui, tutto normale, tranne il fatto che non sono l'unica: la profezia, infatti, ha nominato anche un demone, un ragazzo che mi accompagnerà nel mio viaggio, durante il quale tre oggetti: un libro, una bussola e un amuleto, mi saranno utili per poter giungere alla battaglia finale.
Questa è la mia storia. Percorretela con me!"
Avvertimento: Questa storia era già presente sul sito, ma ho deciso di cancellarla e ricominciarla da capo, migliorata, soprattutto dal punto di vista grammaticale. Spero piaccia a chi ancora non la conosce e anche a chi l'ha amata e seguita gli anni scorsi.
N.B. La Prima stagione è composta da 22 episodi.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO VENTIDUE

"End Unrest"

 

                                                  

Morney Hill

 

 

Jade, sconfitta e sola nella caverna dei Creatori, decise che era il momento di fare ritorno dai suoi amici. Zack, impaziente, la sommerse di domande.

“Allora, Jade, cosa è successo?”

“Purtroppo – rispose, mortificata - è stato tutto inutile: Wolf ha bevuto dal calice dell’onniscienza e ora conosce ogni nostra mossa. Per di più, ha ucciso Heith in maniera davvero atroce”

“Quindi – intervenne Samuel - adesso ci troviamo contro un Wolf in versione potenziata?”

“Come fai ad essere certa che Wolf sappia quello che tu e Samuel dovete fare?” aggiunse l’altro.

“Mi ha detto che nasconderà la statua di Deimos. E, senza statua, non potremo attivare l’amuleto.”

“Poi c’è anche il problema del castello: non sappiamo nemmeno dove diavolo sia!”

“Aspettate! – iniziò a riflettere a voce alta il demone - se Wolf adesso è diventato potentissimo, perché vuole nascondere la statua? Questo vorrebbe dire che il suo padrone tornerebbe in vita e dovrebbe sottomettersi a lui.”

Fu Zack a rispondere: “Proprio perché è il suo padrone, dovrebbe continuare il suo compito e permettere così il suo ritorno. Perciò non capisco dove tu voglia arrivare con questo discorso!”

“No, Zack! Non devi ragionare come uno dei buoni, devi metterti nei suoi panni e pensare così: se io fossi malvagio e nelle mie mani avessi un potere immenso, perché mai dovrei permettere il ritorno di qualcuno che potrebbe ostacolarmi? Perché dovrebbe interessarmi il ritorno di Deimos?”

Finalmente, Jade riuscì a comprendere cosa intendeva dire l’amico: “Perché Deimos in passato aveva promesso ai servitori del caos salute e immortalità. Sì, ora ho capito: Wolf vuole rubare questo a Deimos, in modo da poter governare sul mondo in eterno!”

“Quindi, – aggiunse Zack - secondo voi è per questo che Terence ci sta aiutando? Perché ha fatto il vostro stesso ragionamento?”

“NO! Perché mia Nonna ha fatto questo ragionamento e poi deve averglielo detto!”

Samuel, per la prima volta da tanto tempo, sorrise: “Quindi non ci resta che aspettare. Terence aiuterà sicuramente tua Nonna a mandarci il segnale che ci condurrà al castello.”

 

 

Il Castello

 

Terence, ormai sicuro, liberò Dana dalle catene di Amarantio che inibivano i suoi poteri e lei, finalmente, riuscì a massaggiarsi i polsi doloranti.

“Ah... finalmente libera!”

“Non farmene pentire! Niente scherzi da strega, mi raccomando! Piuttosto, sbrigati, prima che Wolf se ne accorga!”

“D'accordo! Ora userò  un incantesimo per creare dei fuochi segnalatori, che permetteranno ai ragazzi di vedere dove ci troviamo.”

“E questi fuochi fanno rumore?” chiese l’uomo, perplesso e preoccupato.

“Questo incantesimo è geniale proprio perchè non fa rumore! Sai, in passato è stato molto utile ad altre streghe.”

“Streghe!” esclamò lui, disgustato.

La donna, allora, concentrò tutti i suoi poteri e, a occhi chiusi, iniziò a recitare: Anima incandescente, che arde fortemente, dal mio corpo vuoi uscire, sperando che il silenzio della notte ti possa udire. Su, presto, lanciati verso il cielo e risplendi agli occhi di chi ha uno sguardo puro e sincero...

Improvvisamente, una luce fuoriuscì dal suo corpo, lasciò il Castello e scoppiò nel cielo, senza emettere il minimo rumore.

 

A Morney Hill, intanto, Samuel fu il primo a vederli e, stupito per quello spettacolo, lo indicò agli altri.

“Wow! Guardate!”

“Non ci credo! – esclamò la ragazza, sorpresa - La Nonna ha avuto la mia stessa idea!”

Poi si voltò verso il demone e gli sorrise.

“Sai cosa vuol dire questo, Samuel? Che tu, senza dubbio, sei una persona buona e di questo non ne potrai mai più dubitare, perchè l’incantesimo può essere visto solo da chi ha l'animo puro.”

Il ragazzo rideva, ma gli occhi erano, stranamente, lucidi: “Sono buono…sono buono! Stavolta per davvero!”

“Zack! – esclamò Jade, rivolgendosi all’amico - Riesci a localizzare da dove partono i fuochi?”

“Certo! – replicò lui, già davanti al computer - Nulla, ormai, è impossibile per me da quando vi ho incontrati!”

 

Mentre lui cercava, il demone e la strega osservavano le luci nel cielo, sospesi fra le risate e il pianto per quanto stava succedendo.

Tempo qualche secondo e Zack riuscì a estrapolare le coordinate di cui avevano bisogno.

“Incredibile! Il castello si trova in una collina al confine fra gli Stati Uniti e il Canada, vicino alla città di Vancouver. Davvero pazzesco!”

“Perché, pazzesco?”

“E’ praticamente impossibile vedere dei fuochi d'artificio da così lontano!”

Jade lo guardò e sorrise: “Non è impossibile. È magia!”

 

 

Nel frattempo, in un’altra ala del Castello

 

Wolf era chiuso nelle sue stanze e, ad occhi chiusi, osservava impressionato nella sua mente tutto ciò che adesso conosceva.

“E’ incredibile quante cose esistano a questo mondo. E sono tutte qui, nella mia mente!”

In quel momento, Terence bussò alla porta, interrompendo i suoi pensieri.

“Come mai ti sei chiuso nelle tue stanze?”

“Avevo bisogno di rimanere un po' da solo. Hai spostato la statua?”

“Certo! Esattamente come mi avevi chiesto. Posso fare altro per te?”

“Attendi nella sala. Mancano poche ore a mezzanotte e i nostri ospiti faranno di tutto per essere qui per quell'ora.”

“Allora aspetterò!”

 

Wolf, allora, decise di attingere alle sue conoscenze di magia nera e iniziò a recitare.

Nelle notti più buie, dove le ombre si fanno più grandi, venite al mio cospetto, esseri ripugnanti....

Dal pavimento si innalzò del fumo nero, che si trasformò in tanti piccoli essere simili a zombie dall’aspetto, però, oscuro.

L’uomo lì guardò con soddisfazione, prima di rivolgersi a loro: “Salve! Voi siete i Blossex, giusto?”

Uno di loro, con voce mostruosa, rispose per tutti: “Sì! Siamo ai suoi ordini!”

“Bene! Voglio che circondiate il castello e che eliminiate chiunque tenti di entrare, apparte la strega che porta un amuleto al collo.”

“Agli ordini!” risposero tutti, in coro, per poi dissolversi in fumo, penetrando attraverso i muri per raggiungere l’esterno del Castello.

 

Intanto, poco lontano, si teletrasportarono i tre ragazzi e Zack si lamentò subito per la distanza che li separava dal loro obiettivo.

“Oh, accidenti, Jade, ci hai fatto ricomparire lontani dal castello!”

“Avanti! Che sarà mai una camminata!”

“Finalmente anche io lo vedo!”esclamò Samuel.

“Ah, già, tu sei l'unico che non ci è mai stato!”

“Bene, ragazzi, – sorrise Jade - Ci siamo! Dentro quel castello ci attende il nostro destino. Nonna, stiamo arrivando!”

E iniziarono a camminare verso l’edificio.

 

A un certo punto, Samuel si rivolse a Zack, chiedendogli l’ora.

“Che ore sono?”

“Le 23.04. Abbiamo solo 56 minuti per salvare il mondo. Non posso credere che uno come me sia qui! Peccato che chi mi conosce non saprà mai che ho salvato il mondo!”

“E perchè non dovrebbero crederti?”

“Perchè sono sempre stato il secchione della classe, l'imbranato nerd che ripara computer nel negozio dietro l'angolo. Chi mai potrebbe pensare che io possa salvare il mondo?”

“Io! – rispose lei – Io lo penso! Tu non sei più il ragazzo che ho conosciuto in quel supermercato. La verità è che questa notte, a salvare il mondo, ci sono le persone più impensabili: la ragazza superficiale, stupida e vanitosa che è diventata matura e forte, il demone scontroso, solitario e dal passato doloroso che si è scoperto buono e altruista. E poi ci sei tu, Zack, un ragazzo coraggioso e affidabile!”

“Il fatto è – aggiunse Samuel – che non siamo più gli stessi di quando siamo partiti e, se qualcuno dubita del fatto che noi non possiamo salvare il mondo, beh, sapete che vi dico? Noi lo faremo!” e continuarono a camminare, ridendo e scherzando.

 

Il Castello, ormai, era vicino e Jade, strizzando gli occhi, vide che c’era qualcosa che non andava.

“Ma... ma cosa sono quelle strane creature intorno al castello?”

“Sembrano... piccoli omini in decomposizione. Azzarderei che siano zombie!”

“Zombie?!? – chiese la ragazza, sconvolta -  Cosa ci fanno lì?”

“Io li conosco! – affermò deciso Samuel - Si chiamano Blossox, o almeno credo. Sono creature della notte devote al Male. Forse Wolf ha immaginato che stavamo per arrivare e li ha chiamati.”

Zack rimase sconvolto: “Quindi dovremo combattere contro tutti quelli?!? Ma sono tantissimi!”

Ma il demone, per nulla intimorito, stava già elaborando un piano: “Ho visto delle pietre lungo il sentiero: trasforma le tue mani in roccia e vedrai che i tuoi pugni, accompagnati dalle mie sfere di energia, saranno fatali per loro!”

“Perchè io non sono stata nominata?” si intromise Jade, perplessa.

“Perchè tu devi essere la prima ad entrare nel castello e qualcosa mi dice che Terence ci farà entrare subito!”

 

Intanto, all’interno dell’edificio, Terence e Dana si stavano avvicinando alle porte.

“Sei sicuro che Wolf non mi vedrà qui?”

“In questo momento è chiuso nelle sue stanze e non sospetta minimamente che io ti abbia liberato. Piuttosto, ti sei occupata della statua?”

“Tranquillo! Penserà che tu l'abbia spostata veramente.”

“Ottimo! Adesso, però, devi usare un po' dei tuo poteri anche qui, perchè il castello è inaccessibile per via di una potente magia messa da Wolf tempo fa. Dovrai contrastarla per abbassare il ponte levatoio e permettere a tua nipote e gli altri di entrare, ok?”

 

All'esterno, Zack e Samuel iniziarono il combattimento contro i Blossox, decisi ad avere la meglio, ma, prima, il demone riuscì a gridare qualche parola in direzione dell’amica.

“Avanza, Jade! Ci pensiamo noi a tenerli a bada. Avvicinati al ponte levatoio e aspetta che Terence ti apra. Noi ti raggiungeremo subito, d’accordo?”

E la ragazza iniziò ad avanzare, ma, improvvisamente, per la sorpresa di tutti, le creature si fecero da parte, lasciandola passare.

“Cosa significa?” mormorò fra sé e sé Samuel, mentre Jade si voltava verso di loro in cerca di spiegazioni.

“Non capisco... forse vogliono che entri?”

“Allora, sbrigati!” le urlò Zack, impegnato a combattere contro di loro.

 

In quel momento, il ponte levatoio si abbassò.

“Hai fatto in fretta, strega!” disse Terence a Dana, ammirato.

Ma la donna, in preda alla confusione, scosse la testa: “Non sono stata io! Non ho ancora mosso un dito!”

“Infatti sono stato io!” esclamò Wolf, comparendo alle loro spalle.

 

Jade entrò finalmente nel Castello e per prima cosa vide sua Nonna, correndole incontro felice.

“Nonna! Grazie al cielo!” e la abbracciò.

Wolf guardò Terence e, finalmente, capì: “Ma guarda, guarda! Il mio fedele alleato in combutta con le streghe!”

“Hai un bel coraggio ad usare quel tono con me! – replicò l’uomo, arrabbiato - Parli proprio tu che diventi il più potente del mondo ed elimini Heith alle mie spalle! Vuoi uccidere anche me, già che ci sei?”

Wolf rise. “Mettiti in fila, allora, ho altri di cui occuparmi al momento!”

Poi, con un solo gesto delle mani, chiuse il ponte levatoio, per poi rivolgersi a loro, arrogante: “Ho pensato che è meglio chiudere la porta, tanto gli ospiti che voglio sono tutti qui! Ops... ho lasciato fuori il demone. Peccato, senza di lui niente bacio, giusto, piccola Jade?”

“Va all'inferno!”

“Questo è l'inferno, tesoro!”

 

Intanto, all’esterno, infuriava il combattimento e perciò solo dopo qualche minuto Zack si accorse che il ponte era stato chiuso.

“Hey! – urlò all’amico - Siamo rimasti chiusi fuori!”

“Lo so, ma non posso muovermi: questi piccoli bastardi spuntano come i funghi!”

“Dannazione, anche io sono bloccato!”

 

All’interno, i tre, prigionieri di Wolf, osservarono l’uomo avvicinarsi lentamente a loro con aria minacciosa.

“Terence, Nonnina, non tremate di paura! Non siete la mia priorità, al momento.”

Ma Dana, nel sentirlo, gli lanciò un’occhiataccia: “E chi trema, mio caro! Se ti avvicini a mia nipote, ti assicuro che assaggerai per la prima volta i miei poteri. Sai, è un po’ che non mi sgranchisco le ossa, adesso che ci penso...”

“Non mi fai paura, strega! – replicò lui, sempre più sicuro di sè - Sei stata per un anno intero con le catene di Amarantio ai polsi, perciò, anche se te ne sei liberata, sai meglio di me che i tuoi poteri ritorneranno lentamente!”

“Ma che bravo! – sulle labbra della donna spuntò un sorrisino - Merito del calice dell'onniscienza, suppongo.”

“Potresti rimanere affascinata per quante cose conosco adesso!”

Poi, con la forza della mente, strappò l'amuleto dal collo di Jade e lo prese fra le mani.

“Ops... dicono che ascoltare qualcuno che parla abbassi la velocità dei propri riflessi. Ti sei distratta, cara Jade!”

Lei, accorgendosi di non avere più nulla intorno al collo, lo osservò sconvolta: “Oh, no! Nonna, non me ne sono proprio resa conto!”

“Tranquilla, tesoro. Ce lo riprenderemo!”

L’uomo la guardò e rise: “Stai scherzando, vero? Vediamo... mancano venti minuti alla mezzanotte e credete di riuscire a togliere l'amuleto dalle mani di un super demone in questo piccolo lasso di tempo? Anche se ci riusciste, come la mettete con il caro amico Samuel? ”

“Se fossi in te, non canterei vittoria, Wolf! Sta a vedere: Potere delle streghe vieni in nostro soccorso e scambiami con la persona fuoriposto...” e svanì, mentre Samuel compariva al suo posto.

“Ma... ma... come è possibile? – chiese lui, confuso, guardandosi intorno e accorgendosi di dov’era - Chi mi ha portato qui?”

Jade era felice di rivederlo sano e salvo: “E’ stata la Nonna: si è scambiata di posto con te.”

“Bene! Ero stanco di prendere a calci i Blossox, perchè desideravo tanto essere qui a farlo con te, Wolf!”

L’uomo sorrise nuovamente: “La nonnina si sarà anche scambiata con te, ma il problema rimane comunque.”

“Si è preso il mio amuleto” spiegò lei, voltandosi verso l’amico.

Il demone deciso, avanzò subito verso il suo avversario: “Vado subito a riprendertelo, allora, ma prima mi serve un potere da assorbire...”

In quel momento si accorse della presenza di Terence, finora silenzioso, e si voltò verso di lui: “Posso assorbire il tuo? Mi sono sempre chiesto che potere avessi.”

“Accomodati! Resterai sorpreso.”

Il ragazzo chiuse per qualche secondo gli occhi per potersi concentrare meglio e, quando li riaprì, si sollevò in aria, facendo un triplo salto mortale, per poi scendere in picchiata su Wolf e riempiendolo di calci. L’uomo, colpito al petto, iniziò a indietreggiare, finchè non ricevette un calcio al collo e cadde a terra.

Jade lo guardava a bocca aperta, perciò fu solo per caso che si accorse che l’amuleto era scivolato a terra, proprio a fianco del demone.

“L'amuleto! Samuel, prendilo!”

Lui lo afferrò e si avvicinò a lei per rimetterglielo al collo.

“Te l'avevo detto che l'avrei ripreso!”

“Grazie!” rispose Jade, arrossendo, imbarazzata.

Terence non riuscì a nascondere il suo disgusto: “Siete disgustosi, non vedo l'ora di tornare a darvi la caccia! Piuttosto, se volete andare nella sala della statua prima che Wolf si svegli, vi conviene sbrigarvi” e i due, rendendosi conto di avere tempo, corsero via.

 

Intanto, all’esterno, Dana aveva preso il posto di Samuel, e Zack, accortosi quasi subito del cambiamento, si avvicinò sorpreso all’anziana signora, ricordandosi di lei.

“Oh, signora Dana, che piacere rivederla!”

Lei sorrise, gentile come sempre: “Anche per me, giovanotto. Hai un gran da fare qui fuori, vero?”

“Forse è meglio che si allontani, signora. Stanno arrivando altri Blossox e sono molto violenti.”

Ma quella non lo ascoltò e, anzi, gridò talmente forte da genere un eco fra le montagne vicine: Incendio! e tutti i Blossox in pochi secondi morirono bruciati.

Zack si bloccò e la fissò, sconvolto e ammirato.

“Lei è ufficialmente il mio mito!”

“Lo so, caro.” sorrise, lei.

 

A qualche metro e diversi muri di distanza, Jade e Samuel aprivano le porte della sala della statua, ma, con loro grande sorpresa, la trovarono vuota.

Wolf, che nel frattempo aveva ripreso conoscenza, li raggiunse proprio in quel momento: “Spiacente, ragazzi, ma la statua è stata spostata dal qui presente Terence. Dico bene?”

Ma quello sorrise: “No, non è vero. Ti ho fatto credere di averla spostata, ma in realtà è ancora qui.”

“Dove? – chiese Jade, confusa - Io non la vedo.”

“Tua Nonna l’ha resa invisibile con un incantesimo, ma, se ti avvicini al centro della sala, la potrai sentire con le mani.”

Wolf, sentendosi preso in giro da quello che considerava il suo più fedele alleato, si infuriò come mai aveva fatto: “TU! – lo apostrofò - Sei un maledetto traditore! Hai voltato le spalle al signore del caos per aiutare i discendenti di chi l'hanno esiliato nella pietra!”

“No! – replicò l’altro, altrettanto arrabbiato - Sei tu il traditore! La strega mi ha mostrato una sua premonizione in cui tu permettevi il ritorno del nostro signore solo per rubargli l'immortalità e diventare un essere eterno e potente! Per quanto riguarda Deimos, lui è solo un folle, proprio come te: ha promesso potere e immortalità a noi servitori per secoli, ma, ormai, non è più credibile.”

“Come farai se loro annulleranno i disordini? Sai benissimo che noi servitori traiamo potere solo da quelli!”

Sorprendentemente, l’altro rispose con indifferenza: “Se fossi in te, questo sarebbe l'ultimo dei miei problemi!”

 

Nel frattempo, però, non vista, Jade si era mossa e, finalmente, era riuscita a toccare la statua.

“Eccola! – gridò, ridendo per la gioia - L'ho trovata, riesco a sentirla!”

“Bene! Posiziona l'amuleto, svelta!” la incitò Samuel.

Ma Wolf, ripresosi dalla discussione, iniziò ad avanzare verso di lei, intenzionato a fare di tutto per fermarli: “Non ve lo permetterò!”

Non riuscì a fare che un passo, però, perchè Terence si mise di fronte a lui, sbarrandogli la strada: “Prima di andare da loro, dovrai passare su di me!”

Poi si voltò verso i ragazzi: “Presto! Fate quello che dovete fare!”

 

Mentre i due servitori del Caos si scontravano, decisi a non lasciar vincere l’altro, Jade posizionò l’amuleto al collo della statua, per poi, sorridendo, avvicinarsi a Samuel.

“Bene! Eccoci qua!”

Anche lui iniziò a ridacchiare come uno stupido a causa del nervosismo: “Già, proprio per compiere ciò che doveva essere! Non so tu, ma io ho aspettato questo momento, questo bacio, per tanto, troppo tempo...”

Lei lo guardò intensamente per qualche secondo, per poi appoggiare le mani sul petto di lui:  “All'inizio ti ho odiato, ma credimi, se ti dico che ora non posso stare più senza di te. Io ti amo, Samuel Roth...”

Lui le lanciò uno sguardo intenso, carico di tutti sentimenti che provava per lei, poi, finalmente, riuscì a pronunciare le tre parole che non aveva mai avuto il coraggio di dire.

“Anche io, ti amo, Jade Alison...”

E, mentre l’orologio del castello batteva dodici rintocchi, i due, finalmente, si baciarono.

 

Come era stato predetto, il loro bacio attivò l’amuleto e da loro si generarono una serie di onde di energia circolari che, diffondendosi in tutto il mondo, annullarono tutti i disordini seminati dai servitori del Caos.

Ancora i due non si erano separati, quando, dalla statua, si levò, gridando, lo spirito di Deimos.

“NOOOO! Maledetta Annabelle!”

Si separarono, finalmente, e Jade, con un sorriso, si voltò verso di lui: “Non sono Annabelle, sono Jade Alison. Mi raccomando, salutami l'Inferno, quando ci arriverai!”

E, in pochi secondi, sia la statua che lo spirito sparirono, distrutti per sempre.

 

In quel momento, Terence riuscì finalmente a buttare a terra il suo avversario, ormai ridotto male.

Jade si avvicinò a lui: “Mi dispiace, ma è finita, Wolf! La nostra missione è terminata e tu hai perso.”

L’uomo, ansimando, con un ultimo sforzo riuscì a rialzarsi. “Allora lascia che ti dia un regalino di vittoria...”

E, con un ultimo sforzo, dalle sue mani lanciò una piccola sfera oscura che penetrò nella mente di Jade, che cadde a terra, priva di sensi.

Samuel corse subito verso di lei, preoccupato: “Che cosa le hai fatto?”

“Presto lo scoprirete!”

 

Improvvisamente, alle sue spalle, Zack tirò un pugno talmente forte che colpì la gabbia toracica dell’uomo e fuoriuscì dall’altra parte. Con gli occhi spalancati dalla sorpresa, l’uomo cadde a terra, morto.

“Questo è per aver rapito me, lei e sua Nonna e per tutto quello che ci hai fatto passare. Ecco il mio regalo, bastardo!”

 

Jade, riavutasi, lo guardò, sorpresa: “Come avete fatto ad entrare?”

Fu la Nonna a rispondere, però: “Avete distrutto la statua di Deimos e, quindi, annullato anche le difese del castello.”

La ragazza annuì, soddisfatta per la risposta, per poi voltarsi verso Terence: “Grazie per averci aiutato!”

“Statemi bene a sentire, adesso! Se vi ho aiutati, è stato soltanto perchè avevamo un nemico in comune e perchè mi serviva anche il vostro aiuto per sconfiggerlo. Ora che è finito tutto, però, io tornerò a fare ciò che ho sempre fatto fino ad ora. E’ chiaro?”

Dana gli lanciò uno strano sguardo: “E’ un vero peccato che giochi nell'altra squadra, sai? Non è mai troppo tardi per cambiare, comunque.”

Ma lui la ignorò, dirigendosi verso l’uscita: “Come vi ho già detto, tornerò a fare quello che ho sempre fatto e credo proprio che ci rivedremo presto. Ora, però, vi consiglio di lasciare il castello, perchè sta per crollare tutto. Arrivederci!”

 

Non appena se ne andò dalla stanza, dal soffitto iniziarono a cadere pezzi di pietra e intonaco e la Nonna, allarmata, avvertì tutti del pericolo.

“Presto, presto! Usciamo!”

Ma Zack, perplesso, la fermò: “Aspettate un attimo! Non vedo Samuel!”

Jade, voltandosi, si accorse che neanche riusciva a scorgerlo: “Dov'è? Era dietro di me un secondo fa!”

L’anziana signora, però, ignorò le loro perplessità e li strattonò: “Presto! Dobbiamo uscire, Jade! Vedrai che Samuel è fuori che ci aspetta.”

“No, no! Aspettate! – continuò a gridare, mentre gli altri due la trascinavano fuori - Samuel è ancora dentro, secondo me! Aspettate!”

 

Riuscirono appena a mettersi in salvo, che il castello, sotto i loro occhi, crollò.

“Dov'è Samuel? Qui fuori non c'è!”

La Nonna, mortificata, la guardò con tenerezza: “Dobbiamo tornare a casa, adesso, Jade.”

“Cosa stai dicendo? – chiese lei, sconvolta, senza muoversi di un millimetro – Nonna, dobbiamo cercare Samuel!”

“Samuel non è qui, perciò torniamo subito a casa.”

La ragazza, allora, guardò l’amico, altrettanto sconvolto per il comportamento dell’anziana signora, ma, alla fine, entrambi si arresero e se ne andarono.

 

~

 

Epilogo

 

Due giorni dopo

 

Jade e sua Nonna avevano fatto ritorno a Morney Hill e il Consiglio dei piani alti, per ricompensarle della vittoria ottenuta, avevano cancellato la memoria dei loro concittadini sulla loro morte e ricostruito la loro casa, in modo che potessero riprendere la vita di prima.

 

Jade uscì in veranda, raggiungendo sua Nonna, intenta a bere una tazza di caffè.

“Buono il caffè?”

“Non sai quanto! Mi era mancato tanto, quando ero reclusa. Tu, piuttosto, cosa stavi facendo? Ho visto che eri al telefono.”

“Stavo parlando con Zack. Mi ha raccontato che è riuscito a riprendere il suo vecchio lavoro.”

“Bene, mi fa davvero piacere saperlo. Spero ci verrà presto a trovare.”

 

Sulle due cadde il silenzio, rotto solo diversi minuti dopo dall’anziana signora.

“Scommetto che vuoi farmi tante domande. E’ così, vero?”

“In effetti, è proprio così! Mi chiedevo: anche la Mamma era una strega, quindi?”

“No, non lo era e non sapeva nulla di tutto questo. In genere, nella nostra famiglia, viene saltata una generazione.”

“Capisco! Comunque... – aggiunse, mortificata, pensando ad alcuni eventi del passato - volevo dirti che mi dispiace di non averti creduto fin dall'inizio. Sono stata una stupida!”

Dana rise, guardandola con tenerezza. “Tranquilla, tesoro! Al posto tuo, nemmeno io avrei creduto ad una vecchia pazza come me!”

Jade non aggiunse altro, ma, qualche minuto, non riuscì più a trattenere ciò che le si agitava dentro e, allora, guardò sua nonna, poi prese un respiro profondo e, finalmente, ebbe il coraggio di dirle ciò che le premeva di più.

“Ascolta, Nonna... io non posso continuare a fare finta di nulla. Ho capito che tu sai qualcosa sulla scomparsa di Samuel e io sto malissimo per questa situazione, perciò, ti prego, dimmi la verità...”

Dana si voltò verso di lei e, per qualche minuto, la osservò in silenzio, poi, finalmente, confessò la verità: “D'accordo, d’altronde non posso continuare a mentirti! Come ricorderai bene, Samuel era stato esiliato per le brutte cose che aveva fatto in passato e, in seguito, fu liberato per compiere la profezia. Ora che tutto è finito, però, il consiglio lo ha richiamato al suo cospetto ed entro un mese decideranno cosa fare di lui.”

“Ma è assurdo! – si ribellò la ragazza, sconvolta - Ormai sappiamo tutti che è stato Wolf a uccidere quella bambina, possedendo il suo corpo! Io non capisco....”

La Nonna le prese le mani e le strinse nelle sue: “Il Consiglio dei piani alti è molto rigido su queste cose e con loro è impossibile combattere. Mi dispiace tanto, tesoro... So perfettamente che perdere Samuel per te è come perdere i tuoi genitori per la seconda volta, ma non possiamo fare nulla per lui.”

Jade voltò la stessa verso il muro, per nascondere la lacrima che le stava scivolando lungo il volto, ma la voce tradì la sua angoscia: “Sai, oggi ho guardato la foto dei miei genitori e per un attimo, solo per un attimo, non gli ho riconosciuti. Il loro volto mi sembrava estraneo, così mi sono chiesta: e se tutto questo fosse dovuto a quello che Wolf mi ha fatto poco prima di morire?”

La Nonna le accarezzò il viso, sinceramente preoccupata: “Oh, tesoro…”

La ragazza, sentendo le parole dell’anziana signora e l’affetto con cui le aveva pronunciate, crollò e scoppiò a piangere: “Io voglio salvare Samuel, ma non posso farlo se inizio a dimenticare delle persone che amo. Aiutami, ti prego, perchè questa cosa comincia a farmi paura!”

 

                                        

FINE DELLA PRIMA STAGIONE

 

~

 

INTRODUZIONE ALLA SECONDA STAGIONE

 

 

Un mese dopo

 

Su un'isola sconosciuta e deserta, dove si sente solo il rumore triste e malinconico delle onde che si infrangono sugli scogli, un uomo vestito di nero, in piedi accanto a un santuario, è in attesa di un incontro importante. Ad un certo punto, entra nell’edificio e, pur sentendo una presenza dietro di sè, non si volta perchè conosce già la sua identità.

“Ti sto aspettando già da diversi minuti, ma vedo che, almeno, ti sei ricordato del nostro appuntamento.”

“Un mese fa mi hai chiesto di incontrarci qui e, come vedi, sono venuto.”

“Hai portato il cigno d'argento?”

“Ovviamente, altrimenti non sarei qui!” e consegnò all’altro una teca di legno con dentro qualcosa.

“Grazie, Terence, sapevo di potermi fidare di te” poi si girò e posizionò l’oggetto che gli era appena stato dato su una piattaforma alle sue spalle.

Terence, curioso, gli chiese spiegazioni: “Tu mi hai detto che quel cigno canterà, ma non cosa provocherà il suo canto.”

“Quel canto non solo ti restituirà il potere che hai perso, ma ci farà anche assistere ad uno spettacolo più unico che raro. E questo è solo l'inizio...”

                                              

CONTINUA....

 

ANGOLO AUTORE: L'avventura dei nostri prescelti è ormai giunta al termine, ma prima di aggiornarvi sul seguito volevo ringraziare la mia betareader, Lady Viviana, per aver curato tutti gli episodi di questa prima stagione e per il fantastico lalvoro fatto. Come ho detto, Demon & Witch non finisce qui, perchè da domani, 29 Ottobre, parte la seconda stagione con gli episodi 2x01 "Il canto del cigno" e 2x02 "Il fantasma rubacuori". Una nuova avventura è alle porte e l'introduzione alla seconda stagione fa presagire qualcosa di oscuro in arrivo per una lunga stagione che non dimenticherete tanto facilmente. Spero di ricevere numerose recensioni per questo ultimo episodio, perchè ci siamo davvero impegnati tanto. Grazie a tutti, a domani!

  
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