Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mash_Mallow    19/10/2008    2 recensioni
E se Hermione desiderasse per una volta essere completamente diversa? E se Lavanda, per vendetta, la accontentasse? E se Hermione, con la sua trasformazione, lasciasse tutti a bocca aperta? Ecco a voi la fan fiction più pazza del secolo...
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Too Many Admirers and Stupid Questions

 

“I'm a barbie girl, in a barbie world
Life in plastic, it's fantastic!
you can brush my hair, undress me everywhere
Imagination, life is your creation
Come on Barbie, let's go party!”

 

Aqua – Barbie Girl

 

 

Lavanda aprì gli occhi dopo una notte di meritato riposo.

Il sole splendeva fuori dalla finestra, gli uccellini cantavano felici e il suo Ronnuccio era finalmente libero dalla Granger.

Oh, quella giornata si prospettava meravigliosa.

Dopo essersi preparata di tutto punto senza lasciare nemmeno un centimetro della sua faccia libero dal trucco, saltellando tutta contenta per le scale, scese in Sala Comune e si accorse che qualcosina non andava.

Anche se normalmente a una persona, a capire che, effettivamente, forse c’era di più di qualcosa che non andava lì, ci andavano diciamo 3 secondi, a Lavanda ce ne vollero 3, ma di minuti.

Hermione era mezza nuda al centro della stanza, con in dosso una striminzita camicia da notte color prugna che non lasciava molto spazio all’immaginazione, con intorno tutti i ragazzi che facevano parte del Grifondoro, ma state certi, se lì fossero potuti entrare anche quelli delle altre case, di sicuro, non avrebbero esitato nemmeno un attimo.

E bhe, diciamo che la ragazza non tentava in alcun modo di fermare le molteplici avances.

In quel momento Lavanda dovette ammettere il suo “piccolissimo e trascurabile” errore nella pozione…

Dopo tutto mettere artigli di lucertola al posto di quelli di drago era un errore che tutti potevano commettere.

No???

Comunque Lavanda era decisa a parlare con Hermione in quel momento e di certo non glielo avrebbero impedito un esercito di ragazzi con gli ormoni in subbuglio.

Così la ragazza, con il suo solito fare altezzoso, iniziò a cercare di farsi spazio nella calca.

“Eh, Oh, permesso, me insomma!!” Ma la risposta che riceveva ripetutamente erano gomitate ben assestate.

‘Maledetti!!’ Lavanda iniziò a sfoderare le sue più temibili armi: le unghie finte più lunghe che si fossero mai viste nella storia e così a suon di graffiate e insulti riuscì a raggiungere Hermione, ma non prima di essere inciampata nei piedi di un ragazzetto che aveva avuto la fortuna di svegliarsi presto quel mattino per aggiudicarsi uno dei posti migliori.

Dopo essersi ricomposta in tre secondi Lavanda si trovò a fronteggiare Hermione che sembrò essersi accorta di lei solo in quel momento.

“Hermione, dobbiamo parlare.”

“Che vuoi??? Laodolinda??”

“Lavanda!!!” Ecco, l’immensa pazienza della ragazza stava già andando a farsi benedire.

“Comunque, io volevo sapere se per te va bene che io mi riprenda RonRon”

“Chi????” Di tutto si poteva dire di Lavanda tranne che non fosse una ragazza che manteneva la parola.

‘Ma Dio Santo!! A questa ce l’ho fatta diventare addirittura più scema di quello che fosse prima’ evidentemente Lavanda si riteneva una ragazza intelligente. Va’ a sapere…

Ma tornando a noi, LavLav aveva deciso che quella giornata splendida non gliela avrebbe rovinata nessuno.

Per questo fece un mega respiro e decise di sorridere.

“Ronald!”

La lotta interiore di Lavanda era durata anche troppo per i gusti della nuova Hermione, che si era già scordata dell’esistenza della sua interlocutrice, e aveva rivolto l’attenzione ai numerosi fan.

Ma Lavanda, ostinata più che mai quando si parla del suo Ronnuccio, non si perse d’animo.

“Allora non ti dà fastidio???” Aggiunse con un tono più alto del suo solito ( in pratica urlando)

“Ma no, no… Sei ancora qui tu????”

‘Brutta maledetta poco di buono!!!!’

Disse una scostumata a chi le rubava il lavoro.

Ma Lavy, soddisfatta per la risposta, aveva deciso che fosse meglio non litigare quel giorno. Così con la sua malfamata grazia sgusciò via come un anguilla per andare a trovare il suo amoruccio.

 

Ora, immaginatevi l’immensa, ma che dico? La sconfinata gioia di Ron nel rivedere, a distanza di poche ore, il suo peggiore incubo.

Non appena LavLav fece capolino dall’uscio della porta dell’infermeria, il nostro povero e caro ragazzo sgranò gli occhi incredulo. Dopo circa due secondi di shock, si alzò di scatto dal letto, raccolse velocemente le sue cose e scappò a gambe levate verso il dormitorio, mentre Lavanda lo inseguiva, convinta che il suo adorato amoruccio volesse giocare a rincorrersi, un tipico gioco che fanno tutti i diciassettenni al giorno d’oggi, ovviamente… Che c’era di strano?

“Oooooh Ronnuccio!! Amoreeee mioooooooo dove credi di scappare??? Tanto ti prendo!!!” La nostra best friend of our heart, si era messa ad urlare tra i corridoi di tutta la scuola, attirando gli sguardi divertiti di tutta Hogwarts…

Intanto, al solo pensiero di essere raggiunto da quella sottospecie di creatura antropomorfa, Ron accellerò la corsa ringraziando con tutto il cuore gli allenamenti extra di Quiddich.

Se avesse saputo che spettacolo lo attendeva in Sala Grande, probabilmente Ron non sarebbe stato così ansioso di raggiungere la sua amata stanza. E invece eccolo lì.

“Schiopodo Sparacoda!” Ron utilizzò il poco fiato rimastogli per dire la parola d’ordine del dormitorio di Grifondoro.

La signora Grassa sorrise e lo lasciò passare.

Per poco non gli prese un infarto…

“H-Hermione!!! Che diavolo…??”

Nemmeno l’ombra di una considerazione da parte della ragazza.

In quel momento Ron si sentì come invisibile agli occhi si tutti, ogni cosa gli parve ruotare per qualche secondo, finchè la rabbia che lo aveva assalito per qualche secondo non fu sostituita da un senso di frustrazione talmente forte da fargli mancare quasi il fiato.

Ancora ansimante per la corsa, si volse verso le scale, le percorse, lentamente e si sedette sul suo letto con il capo tra le mani, non prima di aver chiuso a chiave la porta del dormitorio.

Alla fine chi era lui per dire ad Hermione cosa doleva fare?

Perché mai si era dovuto illudere che l’avrebbe finalmente avuta tutta per sé?

L’aveva persa per sempre, oramai se ne sarebbe dovuto fare una ragione.

Doveva lasciarla libera.

Doveva lasciare che trovasse la sua felicità, che, evidentemente, non era accanto a lui.

 

Ginny aprì lentamente gli occhi, destata dal baccano che i ragazzi facevano in Sala Comune nel corteggiare la sua migliore amica.

Non essendo ancora a conoscenza di quello che stava succedendo, Ginny scese le scale per scoprire l’origine del rumore.

Prese un colpo pure a lei. D’accordo forse era giunto il momento che lei ed Hermione facessero un discorsetto. Ginny aveva invano creduto che il comportamento dell’amica fosse solo indirizzato all’ingelosire suo fratello.

Palesemente si sbagliava.

Si precipitò verso Hermione e si tuffò in mezzo alla folla, con indosso ancora un pigiama, comprendente, in pratica, una maglia lunga che le arrivava a mala pena alle cosce.

Sfruttando il momento di “distrazione” che le sue gambe avevano provocato ai ragazzi grifoncini e chiedendo mentalmente scusa a Harry, si fece strada tra la massa inferocita, afferrò per un braccio Hermione e la trascinò via.

 

Dopo aver richiuso dietro di sé la porta, Ginny si voltò verso la sua amica sospirando.

“D’accordo, il gioco è bello quando dura poco! Che diavolo ti sta succedendo???”

Hermione fissò Ginny con aria dubbiosa, quasi da cane bastonato.

Un’espressione che ricordò spaventosamente a Ginny quella di Lavanda Brown… Al solo pensiero, un brivido di disgusto le percorse la schiena.

“Eh dai!!! Adesso puoi anche smetterla con questa farsa! Ti stai rendendo ridicola davanti a tutta la scuola! Insomma ti stai comportando come… come una passeggiatrice di autostrade!!!”

Hermione alzò lentamente un sopracciglio.

Evidentemente la sua capacità di parola era scomparsa insieme al senso di pudore.

“Scusa?? Ma… Qualcuno ti ha chiesto qualcosa?”

Ok, quel genere di risposta, Ginny non se l’aspettava proprio.

“Senti amore, io non so che problemi tu abbia a rinchiudermi in una stanza e a darmi della poco di buono, ma devo confessarti che mi stai irritando alquanto, quindi se non ti dispiace avrei da fare. Au Revoir!”

E ciondolando il posteriore uscì dalla stanza per la gioia dei suoi pretendenti, mentre la mascella di Gin stava sfiorando il terreno.

‘Mi sa che ce la siamo giocata…’

 

Intanto Hermione, con uno schiocco di dita, si era liberata della mandria di ragazzi con la scusa che aveva bisogno di respirare un po’ e, ovviamente, quelli, abbindolati, avevano acconsentito senza tante proteste.

Così la ragazza, pensando a quale altro ritocco avrebbe potuto fare alla sua divisa da suora di clausura, stava scendendo le scale, quando, nello svoltare l’angolo andò a sbattere contro il petto di qualcuno.

Ovviamente Hermione non perse l’occasione di appiopparsi a questo ragazzo, ancor prima di conoscerne l’identità.

Infatti sperò ardentemente che non si trattasse di Neville Pachock.

Ma la sorpresa fu migliore di quello che si era aspettata.

“Oh, Granger! Mi cadi già tra le braccia! Non ho nemmeno bisogno di usare il mio fascino con te!”

“Oh, non ce n’è bisogno! Risparmialo pure per Pansy Parkinston… Lei ne sarà più contenta…”

Anche se questa battuta mi lascia un po’ perplessa, Draco sembrò apprezzare… Questi uomini! Mostri loro una gamba e perdono la testa! Comunque…

“Oh! Granger, non sei niente male per essere una mezzosangue dei Grifondoro…”

“Oh” Malfoy, non sei per niente male per essere un egocentrico bastardo!” Hermione disse queste parole dolcemente, come se gli stesse facendo un complimento (e non sono nemmeno sicura che non lo fosse), sfoderando uno dei sorrisi più sexy che le riuscì.

Draco sghignazzò.

“Da quando in qua sei così volgare? Mi deludi!”

“E da quando in qua tu stai a perdere tempo in queste stupidaggini, scusa??”

“In effetti, non lo so…”

E detto questo sparirono dentro una classe che da molto tempo non veniva utilizzata…

 

 

Salve!!

È da un po’ che non aggiorno, lo so… Scusateeee!!!!!

Sono successe un po’ di cose nel frattempo e poi è incominciata la scuola, abbiate pietà…

Bhe io non so se posso farmi pubblicità, però voi non ditelo a nessuno… XD

Sto scrivendo una fan fiction di mio pugno, originale, con l’account di Mallow92, si intitola Whispers, se avete voglia, dateci un’occhiata…

Grazie di cuore per le recensioni, non sapete quanto mi rendano felice!

Bhe spero di aggiornare più presto la prossima volta…

Un baciotto!!

 

Mallow

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mash_Mallow