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Autore: piccolamaforte    29/10/2014    0 recensioni
Loro non sono umani.
Sono cattivi, son spietati, sono senza cuore
Ma lui no, lui è buono.
Per lui c'è ancora una speranza.
Lo prometto, ti salverò.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~-Angel- (questo capitolo è narrato dalla protagonista femminile)

 

Davanti a me è comparso uno specchio.

 

Uno di quelli grandi e senza una fine, ho l'impressione di poterlo oltrepassare, di poter trovare qualcosa dietro.

Odio gli specchi, odio guardarmi e sentirmi imperfetta, capire di non essere abbastanza.

 

Vedo la mia immagine riflessa in quella superficie lucida.

 

Una ragazza semplice, una ragazza brutta.

 

Vorrei chiudere gli occhi e ridisegnare me stessa per essere perfetta come mia sorella.

Ma non lo sono.

Sarò sempre ricordata come la gemella brutta e goffa, come il brutto anatroccolo della famiglia Black.

Stringo i denti, cercando di trattenere le lacrime,poi prendo a pugni lo specchio fino a quando non rimangono milioni di schegge.

Mi sento meglio.

Anche se sanguino, se ho il fiatone e gli occhi annacquati, mi sento meglio.

Poi me ne accorgo, davanti a me, dove una volta c'era lo specchio, ora c'è il vuoto. Il buio. L'oscurità. Il nulla.

Sono a bocca aperta e indietreggio impaurita.

Ho paura, ho sempre avuto paura del buio, dei segreti che esso nascondeva.

Da piccola, controllavo sempre sotto il letto o dentro l'armadio prima di andare a dormire.

Poi ho capito che i veri mostri sono le persone.

Una mano mi afferra da dietro, bruscamente, portandomi sull'orlo del precipizio.

Un solo millimetro e potrei cadere nel vuoto, perdermi i quello spazio sconosciuto.

Urlo.

Grido di lasciarmi e di non lasciarmi cadere.

Tento di divincolarmi, impaurita, ma la presa dello sconosciuto è salda.

Sono intrappola, sono in gabbia come in animale pronto al macello.

Comincio a piangere e grida e lacrime si confondono tra loro.

Lo sconosciuto mi tappa la bocca mentre io continuo di nuovo a muovermi, sempre più freneticamente.

Poi guardo verso il nero.

E ho ancora più paura.

- Chiunque tu sia, non lasciarmi cadere, ti prego - piagnucolo, tremante.

Il panico più totale monta dentro di me, controllando la mia testa, i miei movimenti.

- Shh.. Se stai ferma non sarà terribile..- sussurrà lo sconosciuto nel mio orecchio.

Poi ride.

Io cerco di girarmi, di vedere chi è.

I nostri occhi si incrociano, prima che lui mi spinga nel vuoto.

Mi aggrappo, invano,al suo bracciale che si spezza

 E io cado

Non mi fermo più

I capelli mi coprono il viso, mossi dal vento

Urlo di paura

Non vedo niente solo nero

La fine del burrone non arriva mai

Poi mi sveglio.

Boccheggiando mi alzo di scatto dal letto, sono tutta sudata  e il mio corpo è aggrovigliato nelle coperte

Mi sento il viso appiccicoso e la bocca sa di lacrime.

La porta della mia camera si apre e mia madre entra.

Preoccupata, corre verso di me mentre si allaccia la cintura della vestaglia.

- cos'hai tesore? - mi chiede.

Mi accarezza la guancia e mi da un bacio sulla fronte.

L'abbraccio, il suo familiare profumo mi avvolge facendomi sentire meglio,  e sussurro: -Niente, è solo un incubo-

Mamma mi stringe a se riempiedomi di baci. Ho smesso di piangere e sono meno spavantata.

- Ne vuoi parlare? -

- No, mamma, stai traquilla. è tutto apposto -

A malincuore esce dalla stanza.

Mi rannicchio sotto le coperte poi mi accorgo di stringere qualcosa tra la mani.

è un bracciale.

Oh, merda.

Il cuore mi batte all'impazzata, andando ad un ritmo tutto suo.

Non è stato un sogno. Era tutto vero.

Ma è impossibile. Sono sempre stata in questa camera, in questo letto!

E poi in casa non abbiamo uno specchio come quello del sogno..

Tremando, accendo la luce per esaminare meglio in bracciale.

è d'acciaio con sopra un incisione.

Nightmare, c'è scritto.

- incubi..- sussurro.

Poi mi accorgo delle ferite che ho sulle mani.

Il cuore si ferma, smette di battere, provocando il mio collasso.

La testa si annebbia dalla paura e dai ricordi di quel non-sogno.

Rimembro i suoi occhi, neri come il carbone, e lui che sussurrava :- Incubi -.

Poi sono precipitata a caduta libera nel vuoto.

Porto le ginocchia al petto.

Mi accorgo delle lacrime solo quando bagnano il bracciale.

Non riesco a riprendere sonno, ho paura di sognarlo ancora e che stavolta mi faccia del male davvero..

Ho la testa piena di domande e sento che potrei scoppiare..

Chi è?

Perchè ho il suo bracciale?

Perchè continua a ripetere Incubi ? Cosa significa?

è stato tutto un sogno? O la realtà?

Cosa mi è successo?

Ma sopratutto, perchè non riesco a scordarmi dei suoi occhi?

 

   
 
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