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Autore: Afrodyte    29/10/2014    2 recensioni
Elisabeth è la sorella maggiore di Maria Antonietta.
Arrivata in Francia per una permanenza dalla sorella incontrerà il giovane conte di Fersen del quale si infatuerà e per questo motivo entrerà in un conflitto con la sorella
Tuttavia le loro vite si intrecceranno con quelle di Andrè , l'innamorato di madamigella Oscar, e Oscar la quale proverà un sincero affetto per il conte svedese.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mi trovavo nella carrozza in viaggio verso il palazzo del conte di Fersen.
Tuttavia , il percorso fu molto breve e dopo pochi minuti arrivai a destinazione.
Venni accolta da un maggiordomo che mi fece accomodare nel vistoso salotto della sua abitazione.
"Se volete scusarmi, principessa, vado ad avvisare il conte della vostra visita"
"Vi ringrazio"
Poco dopo, sentii dei passi provenire dal corridoio avvicinarsi sempre di più verso la stanza nella quale mi trovavo.
Iniziai ad agitarmi, cosa avrei potuto dirgli?
Come avrei giustificato il motivo della mia partenza se solo me lo avesse domandato?
Non avrei certo potuto dirgli la verità.
La porta si aprì:
"Oh Elisabeth, che gioia rivedervi!"
"Salve conte"
"E' da diverso tempo che non ho più avuto piacere di trascorrere il mio tempo con voi, mi fa piacere vedere che state bene"
"Vi ringrazio e mi fa piacere vedere che anche per voi è lo stesso"
"Si, io godo di ottima salute. Ma vi prego, accomodatevi. Gradite qualcosa da bere?"
"No, vi ringrazio. In realtà la mia sarà una visita breve. Vedete io sono solo venuta a salutarvi, conte di Fersen, poichè ho deciso di tornare in Austria"
"Come!? .. Oh scusatemi se ho alzato troppo la voce, ma ciò che ho udito mi ha colto di sorpresa, non vorrei che voi avesse deciso di partire a causa mia .. per il comportamento inappropriato che ho tenuto al ballo"
"Oh no, state pure tranquillo conte, la mia partenza è dovuta ad altro in realtà, ma per nulla che abbia a che fare con voi, non allarmatevi"
"Sono felice che non sia a causa mia, ma mi rattrista molto non potervi più vedere per chissà quanto tempo, non c'è proprio modo per convincervi a restare?"
Chiedetemi di restare, Fersen, basta solo questo e io resterei, perchè me lo avete domandato voi.
Non ho il coraggio di dirvelo, non potrei mai, ma nonostante questo in cuor mio spero che voi riusciate ad intuire i miei pensieri
"Credo proprio di no, conte"
"Mi addolora molto, ma se è così non insisto"
Mi rattristò molto udire queste ultime parole, furono un colpo al cuore.
Non fece altro per trattenermi, solo una frase di circostanza.
Già .. gli sarei mancata davvero poco.
Trascorsi piacevolmente le ultime ore in sua compagnia e, a malincuore, mi ritirai alla reggia per ora di pranzo.
Mia sorella aveva gentilmente organizzato un banchetto per la mia partenza, così avrei potuto salutare tutti gli altri nobili che avevo avuto il piacere di conoscere durante la mia permanenza.
Ero circondata da tante persone, eppure mi sentivo così sola.
Ero abbattuta, l'unica persona con la quale avrei volentieri trascorso altro tempo non era presente.
Fortunatamente il banchetto non finì nel tardo pomeriggio perchè avevo bisogno di stare sola fino all'ora della mia partenza, che sarebbe avvenuta domani mattina.
Come programmato, trascorsi il resto della giornata nella mia camera e non appena si fece buio andai a dormire poichè l'indomani mattina mi sarei dovuta svegliare molto presto.
Sembra quasi assurdo, ma non riuscii a chiudere occhio quella notte e l'ora del mio risveglio giunse rapidamente.
Mi alzai dal letto con molta fatica, non avrei mai immaginato che la mia permanenza quì in Francia sarebbe terminata in questo modo.
Avrei portato con me tanti ricordi, certo alcuni più belli e altri un pò meno, ma questo viaggio è riuscito ad aprirmi gli occhi su molte cose, ho imparato a conoscere meglio mia sorella, ma anche me stessa e ho potuto conoscere dei lati del mio carattere che fino a poco tempo prima mi erano sconosciuti.
Mi preparai con calma e prima della mia partenza andai a salutare mia sorella, la quale sembrava sinceramente dispiaciuta a causa della nostra separazione
"Spero di rivedervi presto"
"Anch'io Elisabeth, tornate pure quando volete, sarò felice di avervi quì"
"Vi ringrazio"
"Fate buon viaggio"
Ci abbracciammo.
Chissà quanto tempo avremmo trascorso lontane una dall'altra questa volta.
Salii sulla mia carrozza e, in lacrime, mi allontanai da Versailles.
   
 
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