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Autore: HeyFox    30/10/2014    3 recensioni
(Seguito di "Freckles", precendentemente intitolato "Here we go again")
Non l’avessi mai fatto.
I miei occhi incontrarono i suoi e cominciai a sentire un caldo strano, uno di quelli che ti fanno sudare freddo.
Erano rimasti uguali a quelli che avevo lasciato sei anni prima.
Erano caldi, sorridenti.
Ma questa volta erano spenti, con un non so che di triste in profondità, ben nascosto dal sorriso finto ma convincente che aveva dipinto sulle labbra.
Quel sorriso che, appena si rese conto di chi stava guardando, scomparve d’un tratto, lasciando posto a un’espressione tra lo stupore e la felicità.
In quel momento sentivo come se il mondo attorno a noi si fosse fermato, come se fossimo ritornati quei ragazzini che nell’ultima liceo non pensavano ad altro se non a divertirsi.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Logan, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mess'
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La portiera del passeggero si aprì e un'eccessivamente sorridente April si fiondò sul posto, con in baccio Fox che non stava un attimo fermo. Probabilmente percepiva anche lui la scarica di entusiasmo che trasmetteva la sua padrona.
-Ciao!- squittì lei, quasi saltellando sul posto.
Risi mentre mettevo in moto -Ciao anche a te. Poco entusiasta, mi dicono.- la presi in giro.
-Oh, smettila! Vorrei vedere te cosa faresti se non vedessi Ed per sei mesi consecutivi!- disse mentre permetteva a Fox di raggiungere Rob sui sedili posteriori, iniziando così subito a giocare con lui.
Poteva anche avere sette anni quel cane, ma quando di mezzo c'era Rob, diventava di nuovo cucciolo.
-Probabilmente cercherei di mascherare il mio entusiasmo- le feci notare facendole la linguaccia, ferma davanti ad un semaforo rosso.
Fece la faccia imbronciata, ma solo dopo avermi dato un pugno non molto convinto sulla spalla.
-T'avverto che se nell'aereoporto c'è troppa confusione, io aspetto fuori. Anche perchè ci deve essere qualcuno per tenere d'occhio Fox- dissi poco prima di parcheggiare.
Annuì -Sì, credo che in tal caso aspetto anch'io fuori-
Scendemmo dall'auto e vidi Rob prendere il guinzaglio di Fox, conducendolo accanto a se', fiero di poterlo fare.
Sorrisi e lo strinsi al mio fianco mentre lentamente ci avviavamo verso l'entrate est dell'aereoporto.
-Ma Carlos sa che ci dobbiamo incontrare qui?- chiesi una volta arrivata davanti alle grandi porte in vetro, senza trovare traccia dei nostri amici.
Lei si grattò la guancia -Pensavo l'avessi avvisato tu-
Mi sbattei una mano sulla fronte -Io dovevo venire a prenderti e tu dovevi avvisarlo!- dissi tirando fuori dalla tasca dei jeans il mio cellulare.
Sentii Rob ridere a questa scenetta mentre la mi amica fece un gesto che diede poca importanza a quello che avevo appena detto.
Scossi la testa e inviai un messaggio a Carlos e a Logan, il mio "ospite speciale".
Il primo arrivò praticamente subito, imprecando e ripetendo frasi come -Solo voi due pazze potevate scordarvi di dire il luogo dell'appuntamento! Dio, è da tre quarti d'ora che vi cercavo!-, mentre il secondo, dopo dieci minuti, non si era fatto ancora vedere.
Picchiettai con le dita sulla parte posteriore del cellulare, poi mi decisi a scrivergli.
"Ma dove sei? Mi hai promesso che saresti venuto. Sono sicura che a tutti farà piacere rivederti.
-Jennifer"

-Jen, ma quando ti decidi a riportare Sonic alla partia? Mi manca quella bestia che mi salta addosso ogni volta che entro a casa tua- disse Carlos guardandomi divertito mentre, seduto sul margine di un marciapiede insieme a Rob e Fox, giocavano tra di loro.
Le sue parole mi distrassero dall'assenza di Logan e sorrisi.
-Quando vado a portare Rob da papà, riporto anche Sonic, visto che papà avrà già da fare con Full. Quel cane è piccolo, ma è davvero impegnativo.- dissi ridendo, ricordandomi l'ultima volta che avevamo cercato di lavarlo, io, papà e Rob.
Alla fine, la doccia l'avevamo fatta noi, non il cane.
-Perfetto, così qualche volta io e l'ometto qui presente andremo a farci qualche bella passeggiata al parco. Che ne dici?- aggiunse riferito a Rob che accettò senza pensarci due  volte, annuendo vigorosamente con un gran bel sorriso sul visino.
Sorrisi anch'io, spostando poi la mia attenzione su April che usciva dalla porta dell'aereoporto visibilmente più rilassata.
-Sta atterrando. C'è stato un problema con le pista libere, ma è tutto a posto.- disse appoggiandosi al muro accanto a me, i muscoli del corpo rilassati.
Sorrisi anch'io nella sua direzione, felice che andasse tutto bene.
Spostai la mia attenzione sul cellulare: era passata mezz'ora dal momento in cui avevo mandato il messaggio a Logan.
Non credo che sarebbe venuto.
Sospirai.
Non aveva mantenuto la promessa. Di nuovo.
-James!-
Il grido della mia amica mi fece risvegliare.
Spostai lo sguardo all'entrata dell'aereoporto, dove c'era James con la divisa militare, il cappello calato sulla fronte, gli occhiali scuri sul naso e due borse nelle mani.
Si lanciò nella sua direzione e James riuscì solo a lasciar cadere le borse a terra, prima di stringerla forte nelle sue braccia, sollevandola senza sforzo e lasciandole baci sulla testa.
Le sussurrò qualcosa all'orecchio, qualcosa che la fece sorridere prima di baciarlo con decisione sulle labbra.
Sorrisi a quella vista.
L'ho sempre detto io che quei due si appartenevano. Erano terribilmente romantici e dolci insieme, come se fossero usciti da uno di quei romanzi rosa, quelli che ogni tanto mi ritrovo a leggere ancora adesso.
Fox doveva aver capito chi fosse il tipo che la sua padrona stringeva tra le braccia perchè abbandonò Carlos e Rob e corse furiosamente da loro, abbaiando in un modo veramente acuto, facendo di tutto per farsi notare.
Dopo poco April si staccò dal petto del ragazzo, permettendogli di abbassarsi e prendere Fox in braccio e lasciargli carezze da tutte le parti mentre sembrava che quest'ultimo fosse impazzito perchè si muoveva come un forsennato, a volte anche a scatti.
In tutto questo, Los e mio figlio si erano alzati dal marciapiede, rispettando pazientemente il loro turno di saluti.
Quando James si trovò ai piedi Rob, si aprì in un enorme sorriso e lo sollevò in alto, a mò di "Simba", il re leone, e gli disse ridendo -Ma guarda tu come è cresciuto il mio ometto preferito!- prima di stringerlo forte in un abbraccio, lasciandogli anche un bacio sulla guancia mentre il piccolo rideva, stringendo forte le braccine attorno al collo dell'uomo.
Dopo fu il turno di Carlos che strinse James in un abbraccio fraterno ma corto. Credo, però, che i loro sorrisi parlassero da se'. Quei due non avevano bisogno di parlarsi per far capire che erano felici di rivedersi vivi, sani e salvi.
Quando fu il mio turno, lo strinsi in un abbraccio, passandoli le braccia attorno al suo collo, agevolata dal fatto che si fosse abbassato un po' per abbracciarmi alla vita, appoggiando il mento sulla mia spalla.
-Ben tornato, stangone- gli sussurrai all'orecchio, un sorriso dipinto sulle labbra.
-Grazie, pulce- sussurrò anche lui, facendo scorrere sue e giù la sua mano destra sulla mia schiena.
Assaporai quel piccolo momento, stretta nel suo abbraccio.
Mi era mancato il mio migliore amico. Certo, non tanto quanto ad April, ma mi era mancato ed era bello poterlo riabbracciare sapendo che non fosse dissanguato da qualche parte in Israele.
-Ma che...?- lo sentii sussurrare piano -Logan?!- chiese questa volta più forte.
Mi staccai dal suo abbraccio e mi girai, trovandolo un po' più apparato dal nostro piccolo gruppo.
Leggero fiatone, guance arrossate, fronte leggermente sudata, capelli scompigliati.
Aveva corso?
Quando si girarono tutti nella sua direzione, si grattò nervosamente il collo, cercando di regolarizzare il respiro, obiettivo in cui stava miseramente fallendo.
-Oh, sei venuto allora! Avevo perso la speranza, ormai!- esclamai io, giusto per alleggerire l'atmosfera. 
Tutti si girarono confusi verso di me. Beh, tutti tranne Rob, naturalmente.
-Gli ho detto io di venire. Pensavo che vi avrebbe fatto piacere rivederlo, ecco.- spiegai, leggermente nervosa.
C'era troppa tensione nell'aria, per i miei gusti.
Grazie al cielo, Rob sorrise verso di lui e gli sorrise -Sai, Logan, che zio J è stato in guerra già tre volte e ne è sempre uscito salvo? Lui sì che è un vero super eroe, altro che Batman!- esclamò il piccolo, convinto, senza accorgersi di quanto in realtà fossero nervosi tutti.
Vidi Logan accennare un sorriso poco convinto -Cos'hai contro Batman? E' il mio super eroe preferito...- mormorò, forse timoroso di dire qualcosa che potresse peggiorare la situazione.
James mi sorpassò, con dei movimenti che non gli appartenevano, troppo meccanici, dirigendosi verso l'uomo che poco fa parlava a mio figlio.
Arrivato a uno sbuffo davanti a lui lo squadrò da capo a piedi, con lo sguardo impassibile, senza emozioni.
Pensai che lo volesse picchiare.
Già vedevo un suo pugno arrivare dritto sul naso di Logan, frantumandoglielo, mentre quest'ultimo non muoveva un solo muscolo per difendersi.
Ma, a sorpresa mia e, a giudicare, dalla sua espressione sbigottita, anche di Logan, James lo abbracciò, sussurrandogli non so cosa che però sembrò turbarlo, facendogli stringere le mani a pugno e scuotere la testa in senso di dignego, appena si furono staccati.
James annuì allegro, e, dopo avergli dato una pacca sulla spalla, gli posò un braccio sulle spalle, rivolgendosi poi a me -Grazie Jen per avergli detto di venire. Non sapevo che fosse in città. Mi ha fatto veramente piacere rivederti- conculse poi, rivolto verso il ragazzo al suo fianco.
Sorrisi -Grazie a Logan di essere venuto.-
Lui arrosì di nuovo -Scusate il ritardo, ma la moto non ha voluto saperne di accendersi e poi c'era traffico, molto e sono stato costretto a venire a piedi.- mormorò a mo' di scuse.
James gli diede un'altra pacca sulla spalla -Non ti preoccupare, basta che sei venuto- si guardò intorno, osservando lo sguardo attonito di April e Carlos -Che c'è, voi non siete felici di vederlo?- domandò ai due.
Mentre April si aprì in un dolce sorriso e andò verso quei due per salutare anche Logan con un abbraccio, Carlos, invece, lo guardò un attimo, un espressione vagamente infuriata e disgustata sul suo volto, poi girò i tacchi e senza dire una parola, se ne andò.
Spostai lo sguardo su Logan che, accortosi del movimento di Carlos, abbassò lo sguardo sulle sue Convers nere, visibilmente mortificato per aver rovinato quel momento.
-Logie, non preoccuparti. Zio Los ogni tanto è strano anche con me. Credo che troppo studio gli faccia male!- esclamò Rob con voce innocente, attaccandosi poi alla gamba di Logan -Ti va bene se lo rimpiazzo?- chiese dopo poco.
Logan sorrise dolcemente, passando la mano in mezzo ai capelli del piccolo -Ma certo che mi va bene! Anzi, forse è meglio!- esclamò con un sorriso, ma, a differenza di Rob, io notai che fosse comunque triste, si sentiva in colpa.
Vidi James ed April scambiarsi uno sguardo complice, abbracciati poco lontano dai due, fulminandomi poi con lo sguardo.
Alzai le spalle e mimai con le labbra -Che c'è?- anche se sapevo benissimo che mi stavano rimproverando per tenere segreto il fatto che Logan e Rob fossero padre e figlio.
Ma finchè Logan non se ne sarebbe accorto da solo e, sinceramente lo trovavo abbastanza difficile, considerato che Rob non avesse molte cose visibili che potrebbero ricordargli se stesso, io di certo non glielo avrei detto. Almeno non in un futuro immediato.
-Allora, che ne dite, torniamo a casa?- chiesi io, vagamente stanca per non aver quasi dormito di notte.
-Sì, andiamo. Voglio infilarmi sotto la doccia- disse James prendendo le sue borse, rimaste abbandonate accanto a me.
-Beh, è stato un piacere rivedervi tutti- iniziò Logan, cominciando già ad allontanarsi camminando all'indietro, ma lo fermai, dicendogli che lo avrei accompaganto a casa io -Oh, bene, grazie.- acconsentì.
Nella macchina si era creata un'atmosfera tranquilla, rilassante, anche se silenziosa.
Nei sedili posteriori, April e James stavano abbracciati, Rob seduto alla destra di quest'ultimo con Fox sulle ginocchia, mentre Logan era al posto del passeggero, intento ad osservare la città dal finestrino, tenendomi, comunque, sotto sguardo con la coda dell'occhio, convinto che io non me ne accorgessi.
Parcheggiai davanti alla casa dei due con un sorriso -Arrivati a destinazione, signori!- esclmanai.
Loro risero e, scendendo, mi ringraziarono.
Dopo averli salutati di nuovo con la mano, ripartii.
-Ti dispiace se passo un attimo da casa? Devo prendere delle cose per Rob- dissi guardando Logan con la coda dell'occhio.
Lui scosse la testa con un sorriso -No, tranquilla, tanto non saprei che fare a casa...-
Poi mi venne un dubbio -Ma dove abiti tu, adesso?- domandai incuriosita.
Lo vidi grattarsi il mento -Beh, hanno costriuto una villetta mono famigliare un po' fuori città, e l'ho voluta comprare a tutti i costi. Mi mancava tornare qui e volevo avere un alloggio fisso per poterci tornare ogni volta che volevo, senza avere troppi problemi- spiegò.
-Una villetta? Hai anche la piscina?- fu il turno di Rob di essere curioso.
Il ragazzo alla mia destra rise di gusto -Sì, ho anche la piscina! E il trampolino! E non sai quanti giochi per la consol che tengo!- continuò enfatizzando tutti i suoi possessi, facendomi ridere.
-Davvero?!- esclamò il piccolo facendo emergere la sua testa tra i due sedili, in modo da poter guardare direttamente il viso di Logan, il quale annuì vigorosamente.
-Sì sì! Se vuoi, un giorno puoi venire a casa mia con mamma e papà, così ci divertiamo a stracciargli ai videogmaes e poi andiamo a farci un bel tuffo in piscina!- propose Logan, guardandomi poi per chiedere il mio assenso.
-Papà?- chiese Rob, un po' spaesato, facendomi gelare il sangue.
-Ed. Si riferisce a Ed, Rob- spiegai al piccolo con un sussurro.
Logan mi guardò confuso -Perchè...?- non concluse la frase, ma fece comunque capire quel che aveva in mente.
Alzai le spalle con finta non curanza -Sinceramente non so perchè, ma si ostina a chiamare Edward per nome- dissi come se niente fosse, sperando che non faccesse ulteriori indagini.
E, grazie al cielo, non le fece ma sorrise leggermente, rimandendo comunque confuso.
Parcheggiai davanti casa e mi precipitai dentro, prendendo il borsone di Rob.
Quando tornai in macchina quei due parlavano allegramente della mascotte della squadra di Logan.
Solo quando eravamo a metà strada quei due finirono il loro discorso e io potei di nuovo parlare.
-Sto andando da mio padre per lasciare quell'ometto dietro di noi da lui. Ti va di accompagnarmi? Sono sicura che gli farà piacere rivederti- proposi.
Si trovò leggermente in difficoltà -Non vorrei dare fastidio...- mormorò come se fosse un bambino un po' intimidito.
-Tu devi conoscere nonno! E' fortissimo! Ti prego! Ti prego, ti pregto, ti prego!- lo implorò Rob, visibilmente emozionato per potergli presentare il suo "eroe personale", come gli piaceva chiamarlo.
Sentii Logan sospirare al mio fianco, una mano in mezzo ai capelli, un espressione indecisa in faccia.
-E va bene- sussurrò alla fine facendo sorridere Rob, come se fosse il bambino più felice del mondo.
Sorrisi anch'io, istintivamente e lanciai un'occhiata a Logan.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto mentre torturava il laccio del cappuccio della sua felpa verde.
Un nichelino per ogni tuo pensiero, Henderson.




Angolo autrice
No, non sono morta, giuro. Oltretutto, come farei a pubblicare se fossi morta?
Comunque, tralasciando i miei problemi molto filosofici, che ne dite, vi piace questo capitolo?
Naturalmente la reazione di Carlos si spiegherà più in avanti, ma per ora vi dovete accontentare.
Che dire... Finalmente abbiamo tra di noi James! 
Lo ammetto, gli altri saranno un po' meno presenti rispetto a Freckles, ma mi sembra normale, non sono più ragazzini e non hanno così tante cose in comune, ma saranno presenti comuque.
Che altro dire... Ah, sì, ringrazio TANTISSIMO le ragazze che hanno commentato e che continuano a farlo, riempiendomi di complimenti, immeritati, come al solito.
Siete una spinta che nemmeno immaginate, probabilmente la qualità della storia sarebbe ancora più scarsa se non ci foste voi.
Inoltre, ringrazio tutti coloro che mettono la storia tra preferiti/seguiti/ricordati e che leggono silenziosamente. E' sempre un gran piacere vedere che la storia è seguita da tanta gente.
Ultima cosa e vi lascio, giuro.
Se volete contattarmi per chiacchierare, per soddisfare qualche curiosità o semplicemente perchè non sapete che fare, oltre a scrivermi qui su EFP, potete chiedermi l'amicizia su facebook, sarò sempre ben disposta a soddisfare tutte le richieste.

Vi auguro buona giornata e buon Halloween. Occhio a non farvi mordere dai vampiri o a non farmi mangiare il cervello dagli zombie.
-HeyFox


Curiosità  

Sapevi che all'inizio doveva essere Carlos il ragazzo di cui si innamorava Jennifer? Lo era fino al nono capitolo, durante la stesura del quale mi sono resa conto che se avessi portato a termine l'idea iniziale, non avrei più potuto scrivere un sequel. Questo perchè il rapporto tra Jennifer e Carlos era troppo ottimo per poterlo spezzare, facendo partire quest'ultimo.



 
   
 
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