Ormai risulto talmente ridicola a scusarmi per l’ennesimo ritardo, ma giuro che c’è la metto tutta per aggiornare con frequenza ma sembra che forse superiori me lo impediscano =(
Infondo lo so che mi amate anche per questo ( eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee )
Per tutti/e quelle che hanno ancora la pazienza di seguire la mia storia, vi ringrazio dal profondo del cuore.
Come sempre passo a ringraziare le mie bimbe super speciali che mi sostengono con tanto affetto :
• Love_Sana_Akito
• LaSayuri10
• Grifondoro_Black
• MARIAfrancesca
• Bitch_00
• Brillante
• Valyna_
• Lolimik ( Tesoro aspetto con ansia il nuovo capitolo, e volevo complimentarmi in pubblico per la tua storia!,x chi non lo sapesse la bellissima storia Stefy “ Worderwall” è finita nella classifica delle 40 storie più lette, recensite e commentate del sito,un grande onore che ho avuto anche io per la mia storia precedente, sei bravissima e te lo supermeriti, passate a leggere la sua storia miraccomando)
• Lady11
• Love Kodocha
• Mari1983
• Chiara _chan
• Regina dei Sogni ( bimba ho aggiornato, in ritardo ma ci sono…ormai noi ci Whatsappiamo hihi )
• Arianna 980
• Akura
• Angel92
• Cicatrice92
• Lady Dark 93
• Terry001 ( Ho aggiornato come promesso, scusa per il ritardo)
• g_love_a
Grazie a tutti vi adorooooooooooooooooooooooooo e buon Halloween =)
A presto
Vi abbraccio e vi bacio
Lally Queen ( Alice)
Una trappola è un dispositivo od una tattica atta a recare ferite, catturare, rivelare o disturbare un intruso.
Le trappole possono essere oggetti fisici, come gabbie o tagliole, oppure concetti metaforici ed anche un antico gioco di carte.
Trappola, un meccanismo creato per catturare o ferire umani inconsapevoli.
La settimana passò più velocemente di quanto in realtà mi aspettassi.
I giorni volarono in un attimo, cercai di evitare con tutte le mie forze di vederlo, di vedere lui…Akito!
“ Tutto bene amore?”
“ Come?”, la voce di Nao mi riportò alla realtà
“ Ti vedo distratta?che succede?”
“Tutto bene, sono solo preoccupata per gli esami”, la mia capacità di mentire era aumentata a dismisura.
“ Andrà tutto bene…sei migliorata moltissimo a scuola, sarai perfetta”, oh Nao ero l’esatto opposto della perfezione.
“ Forse hai ragione”
“ Ne sono certo….vieni qui”, dovevo davvero avvicinarmi a lui?, infondo era lui il mio ragazzo!, mi siedo sulle sue ginocchia, e lo abbraccio.
“ Mi sei mancata terribilmente piccola”
“ Anche tu….tanto”
“ Io ti amo”e il modo in cui lo disse…cosi vero, cosi giusto, mi convisse che era la cosa migliore da fare, e in attimo le sue mani erano ovunque, i suoi occhi mi scrutavano con amore e possesso, oh Nao…mi dispiace cosi tanto, e mentre scivola fuori da me e si addormenta abbracciandomi io non posso fare altro che malidire il giorno in cui mi ero infilata in quel casino pazzesco!.
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La settimana volò in un maledetto secondo, da quando Tsu e Kamura avevano deciso per le nostre vacanze, non avevo fatto altro che pensare a come saremmo sopravvisuti a tutto questo.
L'idea di vivere tutti insieme per sette fottutissimi giorni sembrava un maledetto inferno.
Noi quattro costretti a vivere a stretto contanto 24 ore su 24, fingendo costantemente a noi stessi e a tutti gli altri...che schifo!
Da quando tutti gli accordi erano stati presi quel giorno a casa di Tsu non ho più avuto notizie di Sana, a scuola mi ignorava e non rispondeva a nessuna mia chiamata o messaggio.
Stavo male, mi mancava e la volevoe il solo pensiero che un altro potesse averla era come un coltello che lacerava la mia anima oscura
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Era tutto pronto! I bagagli, il passaporto e la mia ansia…
Non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte, l’idea di stare a stretto contatto con Fuka e Akito per una settimana mi fa impazzire.
Mando un veloce sms a tutti per ricordare le informazioni del volo, e la risposta di Aya mi colpisce come un pugno in pieno petto, < Non riuscirò mai a fingere…non per cosi tanto tempo!, dovevo dire di no>, amica mia come ti capisco, sono tentata di trovare una via di fuga per entrambe e non partire, ma non posso…non possiamo!< andrà tutto bene, te lo prometto>, potevo prometterglielo davvero?.
< Ok…a dopo>.
Sospiro e metto il telefono in borsa, sveglio Nao e mi butto subito sotta la doccia, il calore dell’acqua mi da per un attimo tregua dai miei pensieri e dalle mie preoccupazioni, dovevo farmi forza!per me, e per Aya…
In quaranta minuti riusciamo a partire per raggiungere l’aereoporto dove ovviamente trovo già lui…
“ Buongiorno Akito”, dice Nao prendendomi per mano.
“ Giorno”, e i suoi occhi saltano dai miei, alle nostre mani intrecciate, e vorrei potergli urlare che non ho altra scelta, che non ho altro modo.
Per fortuna questa tortura shekspiriana dura pochi minuti…Hisae, Gomi e Fuka sono in sala d’attesa, corro da loro come fossi matta, ma non importa…sarei corsa anche in braccio al diavolo pur di andarmene da quel soffocante mènage à trois.
La presenza di Hisae e Gomi rende tutto più facile, e dopo l’arrivo di Aya e Tsu il tempo passa in un lampo, e in men che non si dica siamo già seduti sull’aereo, mi guardo intorno e lo sguardo di Aya è il riflesso del mio!, panico, senso di colpa e voglia di lanciarsi verso il primo portellone con la scritta Exit, le sorrido e cerco di trasmetterle la più finta sicurezza che i miei anni di recitazione possano fare.
Nonostante gli iniziali attimi di ansia, dovuti al sobbalzamento dell’aereo arriviamo in perfetto orario e tutti interi a distazione, la casa di Nao è bellissima, anche se definirla casa è decisamente riduttivo!, una lussuosa villa in pieno stile occidentale, con un enorme salone e dei letti a baldacchino da fiaba.
“ Mio padre l’ha comprata per passarci le vacanze estive, ma non c’è ancora venuto nessuno, apparte la donna delle pulizie per sistemare”
“ Nao è bellissima”
“ Ne sono felice….venite vi faccio vedere le vostre stanze”, e la sua mano afferra automatica la mia, come vorrei potergli dire di lasciarmi in pace.
Dopo aver sistemato i bagagli decidiamo di uscire a pranzo e fare un primo giro dell’isola, tutto in quel luogo trasudava magia e bellezza, ogni centimentro di quell’acqua cristallina, ogni granello di sabbia, ogni foglia di albero…era tutto perfetto, se solo Fuka e Nao non fossero qui…scuoto la testa e rimuovo quel pensiero maligno dalla mia mente.
“ Sana?”
“ Si Tsu?”
“ Che ne dici se allestiamo un barbecue e ceniamo sulla terrazza?, le temperature sono più miti qui e poi…c’è un panorama cosi bello che è un peccato non goderselo”
“ Tsu sei un genio…che idea meravigliosa”
Lo prendo sottobraccio e raggiungiamo gli altri, so che saranno tutti entusiasti dell’idea.
La sera cala con calma all’orizzonte e i preparativi per la cena procedono tranquilli e in armonia.
“ Nao dove sono i piatti?”
“ Mmmm…nello scantinato credo”
“ Credi?”
“ Questa casa è nuova per te come lo è per me”
“ Va bene…vanno a dare un occhiata”
Accidenti a lui e a tutte queste cianfrulaglie, dove diavolo sono quei dannati piatti.
“ Nao non trov”
Due occhi ambra mi si materializzano di fronte e il mio cuore trema.
“ Non serviva che mi mandassero la scorta potevo trovarli anche da sola non sono cosi ton”, le parole mi muoiono in gola, le sue labbra trovano le mie e non c’è che dolore, possesso, rabbia, disperazione.
“ Aki…aki smettila, lasciami”e lo spingo via, non può farlo, non qui, non ora, non con tutti al piano di sopra.
“ Perchè?perchè Sana’ sono stanco!, non voglio, non posso…Sana ti prego io”
“ Hey”odio vederlo soffire cosi
“ Hey…guardami”e nel suo sguardo leggo dei sentimenti che non vorrei mai vedere.
“ Sono cosi stanco Sana”
“ Ti prego, non dire cosi”
“ Sana io…non voglio più”
“ Mi stai lasciando?”, non lo faccio finire la frase sento che il mio cuore si sta sgretolando
“ Mi stai lasciando?”, niente, dalla sua bocca non esce un fiato.
“ Akito cazzo rispondimi…mi stai lasciando?”
“ Non mi lasci altra scelta”, ed come uno schiaffo in pieno viso, una doccia gelata,il mio cuore accellera di colpo per poi fermarsi definitivamente.
“ Che…che stai dicendo?”
“ Sana non possiamo continuare cosi lo sai”no no no
“ Lo so, ma…ma non puoi lasciarmi”, qualcosa sfiora il mio viso…lacrime.
“ Hey…hey” mi afferra il volto con decisione, ha sempre odiato vedermi piangere, “ io ti amo, ti ho sempre amato e dio solo sa se non ti amerò ogni singolo giorno per sempre”
“ Ma mi stai lasciando!” e questa volta non è una domanda
“ Si” non è possibile
“ Io..”
“ Non serve dire niente Sana, tu non hai il coraggio di dire la verità a Fuka e Nao e io sono stanco, stanco di fingere, stanco di mentire, stanco di dover far finta di non amarti”
“ E per te questa è la soluzione migliore?”
“ Si lo è…se non posso averti alle mie condizioni, beh”
Prendo un profondo respiro e dico l’ultima cosa che nella mia vita avrei mai immaginato di dire, di dire a lui…”Hai ragione …è meglio finirla qui”
“ Mi dispiace”, e il modo in cui i suoi occhi incontrano i miei mi fanno solo venir voglia di morire
“ Lo so…non avrei mai voluto finisse cosi, ma se non sei più felice con me…perchè per me conta solo questo”
“ Hey!, ascoltami bene…io ti amo, come ti ho sempre amato nella mia vita”
“ Anche io ti amo…e ti amerò per sempre”.
“ Lo so…ciao Sana”, e mentre lo vedo andare via da quella stanza e dalla mia vita non posso non sentirmi un fallimento totale, lo avevo perso, forse per sempre…
“ Ciao Akito”