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Autore: Curly_crush    31/10/2014    2 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time



NEW SITUATIONS

 
Qualche giorno prima, Bailey aveva salutato Harry fuori dallo studio leggermente infastidita. L’incontro con i suoi compagni di band era andato bene, erano stati tutti gentili, l’avevano fatta ridere ed accolta subito come una di famiglia, quasi. Con loro non c’era stato nessun problema, se non qualche momento imbarazzante con Zayn all’inizio. Ma ciò che aveva irritato Bailey era stato il momento in cui era spuntato fuori Lucas all’improvviso e Harry l’aveva subito allontanata, quasi il suo responsabile fosse pronto ad estrarre una macchina fotografica per scattare loro una foto in cui si tenevano per mano e diffonderla in tutto il mondo. Avevano deciso di comune accordo di non rivelare la loro relazione, all’inizio, ma Bailey pensava che, anche se qualcuno avesse cominciato a vederli assieme, non sarebbe stato un gran problema, almeno per lei.
Invece, a quanto pareva, Harry ancora non era pronto a dichiararsi fuori dal mercato pubblicamente. Non era una questione di gelosia, Bailey sapeva che Harry aveva occhi solo per lei e non avrebbe mai approfittato di quella situazione per divertirsi con altre, ma a volte la vita nell’ombra diventava soffocante più di quanto sarebbe stato venire assillata ogni giorno da gente da ogni parte del mondo.
 
Si riscosse dai suoi pensieri con un sospiro arreso, poi si decise ad alzarsi dal divano per prepararsi. Quella sera, Niall aveva invitato i ragazzi e le rispettive ragazze a casa sua per guardare assieme l’amichevole tra Inghilterra e Irlanda e, più che altro, passare un po’ di tempo in allegria. Bailey aprì l’armadio in camera sua, osservandone annoiata il contenuto. Optò per un paio di jeans neri ed un maglioncino color panna, da abbinare agli stivaletti con il tacchetto basso. Non aveva né fantasia né troppo estro per vestirsi meglio, il malumore di qualche giorno prima era ancora presente, seppur in maniera leggera, e avrebbe rivisto Harry solo quella sera, per la prima volta dopo quella giornata. Uscì di casa chiedendosi se il ragazzo si fosse reso conto o meno del suo cambiamento, poi decise che era inutile iniziare con il piede sbagliato una serata che si prospettava divertente, e chiuse i suoi pensieri e le sue riserve in un angolo della testa.
 
“Bailey! Wow, sei più puntuale del tuo ragazzo, complimenti” Esclamò Niall aprendole la porta, per poi salutarla con un abbraccio.
“Harry non è ancora arrivato?” Domandò lei stupita, seguendo il biondo dentro casa sua.
“Mmh no”
Bailey estrasse il cellulare dalla borsa, notando un messaggio di Harry che la avvisava di essere leggermente in ritardo. Scosse la testa, e digitò velocemente una risposta intimandogli di muoversi, poi ributtò il telefono in borsa.
“Dice che è un po’ in ritardo, non so dove si sia perso” Informò Niall, prima di entrare nel salotto.
Era una stanza grande, sui toni del grigio, arredata in maniera moderna, e sulla parete più lunga era sistemato un televisore di ultima generazione, già sintonizzato sul canale della partita.
“Ciao a tutti” Salutò timidamente, passando in rassegna i vari volti già presenti nella stanza: Liam, la sua ragazza, Sophia, Louis, Eleanor e Zayn, distratto dal cellulare.
“Ciao Bailey” Risposero allegramente Louis e Liam, mentre Zayn alzava la testa lentamente per un cenno.
I primi due si alzarono dal divano, esortando le ragazze ad imitarli per poi presentarle a Bailey, leggermente imbarazzata dal fatto di essere lì senza Harry. Chiacchierò con le ragazze qualche minuto, parlando del più e del meno, poi le seguì verso il divano, notando l’unico posto libero accanto a Zayn.
“Ehm, posso sedermi qui?” Domandò, leggermente intimidita.
Quel ragazzo non le metteva tranquillità, sembrava talmente sulle sue che aveva la costante impressione di disturbarlo o, peggio, di stargli antipatica. Zayn alzò lo sguardo verso di lei, per accertarsi che stesse parlando con lui, poi annuì senza dire niente di più. Cominciamo bene, pensò Bailey, prendendo posto accanto al moro ma stando attenta a non sfiorarlo neanche per sbaglio. In quello stesso momento, qualcuno suonò il campanello, facendo tirare a Bailey un sospiro di sollievo fin troppo eloquente. Non poteva che essere Harry, mancava solo lui. Infatti, dopo pochi istanti, eccolo comparire dietro a Niall, lievemente affannato, ma sorridente come sempre.
 
Bailey si alzò rapidamente dal divano per raggiungerlo, ricevendo come saluto un bacio sulle labbra che provocò diversi fischi ed applausi da parte del resto del gruppo.
“Scusate, ho accompagnato Cara da un amico che abita qui vicino. Pensavo di riuscire ad arrivare prima, ma poi mi hanno fermato a chiacchierare” Spiegò Harry, levandosi la giacca.
“Tranquillo Haz, sei arrivato giusto in tempo, la partita inizia ora” Rispose Niall, lanciandosi accanto a Louis sul divano.
Bailey si morse appena le guance, nascondendo il disappunto che quella scoperta le aveva creato. Cara era un’amica, sì, Harry gliel’aveva detto un migliaio di volte, ma le seccava, o forse invidiava soltanto, il fatto che, con la scusa dell’amicizia, con la bionda potesse girare liberamente, mentre con lei non potevano nemmeno arrivare insieme nello stesso posto per non creare sospetti. Si allontanò da Harry, tornando a sedersi accanto a Zayn, che la stava fissando insistentemente con un’espressione indecifrabile sul viso. Ignorò l’occhiata, per rivolgere l’attenzione alla tv. Harry si sedette sul pavimento, appoggiando la schiena alle gambe di lei, per poi voltarsi.
“E’ tutto a posto?” Le domandò, a bassa voce.
“Certo” Rispose secca Bailey, guardando altrove.
Harry si alzò, facendole cenno di seguirlo fuori dal salotto. Lei, dopo un istante di esitazione, ubbidì.
“Ehi, dove pensate di andare voi due? Pensavamo di passare una serata in compagnia in salotto, non in camera!” Li richiamò Louis, facendo scoppiare a ridere il resto del gruppo.
“Torniamo subito, non vi preoccupate” Replicò Harry serio.
 
“Che c’è? Avevi voglia di attirare l’attenzione?” Domandò Bailey, non appena furono in cucina.
“Devi dirmi tu che succede, e non dirmi niente, perché si vede lontano kilometri che sei arrabbiata” Ribatté Harry.
“Non sono arrabbiata”
“Certo, come no”
“Sono solo infastidita – Sputò fuori Bailey infine, per poi aggiungere velocemente – E sai benissimo perché”
Harry si morse le labbra, incrociando le braccia al petto e guardandosi attorno.
“E’ per via di Cara, giusto?”
Bailey non aveva intenzione di rispondere, Harry ci sarebbe arrivato da solo, era abbastanza intelligente, così si chiuse in un ostinato silenzio e prese a fissarlo.
“Bay, lo sai benissimo che è solo un’amica” Iniziò lui, il tono quasi implorante.
La ragazza non fece altro che alzare le sopracciglia, come se la cosa non la riguardasse a pieno.
“Cosa devo fare? Non devo vedere più nessuno perché altrimenti escono nuovi rumors? Devo chiudermi in casa?”
“Harry, non fare la vittima, sai che non ti ho mai chiesto una cosa del genere!” Protestò Bailey, dimenticando di controllare il tono della voce.
“Vero. Però da come reagisci l’unica soluzione sembrerebbe quella” Replicò lui.
“Vorrei solo che ti ricordassi che ci sono anche io” Confessò Bailey, abbassando lo sguardo.
“Lo so! Bailey, che stai dicendo? Sei l’unica, e lo sai bene” Esclamò Harry, abbracciandola subito dopo.
Bailey sospirò piano, non sarebbe mai riuscita a fargli capire quello che davvero voleva dire, così, almeno per il momento, si limitò a ricambiare la stretta, adeguandosi ancora una volta a quella situazione di stallo. Il momento venne bruscamente interrotto dal boato proveniente dal salotto, un coro di applausi ed esultanze che avrebbe fatto invidia a quello di uno stadio. Pochi secondi dopo, Niall entrò in cucina, un’espressione tetra sul viso.
 
“Ehi ragazzi, tutto bene?” Chiese, guardando da Harry a Bailey.
“Certo,  certo, stavamo giusto tornando di là” Rispose Harry, portando un braccio sulle spalle della ragazza.
“Io prendo le birre e arrivo, ne avrò bisogno fin da subito” Li informò Niall, con tono piatto.
“Vuoi una mano?” Si offrì Bailey, ignorando l’occhiata di disappunto che Harry le lanciò.
“Va bene, grazie piccola. Harry, tu vai pure, arriviamo subito. Fidati” Replicò il biondo, ammiccando verso l’amico, che uscì dalla cucina facendo spallucce.
“Che succede Niall? Ti vedo giù” Domandò Bailey, prendendo metà delle birre che il ragazzo stava estraendo dal frigo.
“Punto per voi, urrà” Commentò senza guardarla.
Bailey non riuscì a trattenere una risata che, un po’ alla volta, coinvolse anche Niall, togliendogli il momentaneo malumore dovuto allo svantaggio dell’Irlanda. Tornarono in salotto dagli altri subito dopo, distribuendo le birre e appoggiando quelle avanzate sul tavolino al centro del salotto.
“Grazie per averci lasciato dei posti eh” Borbottò Niall, sedendosi a terra e venendo affiancato subito dopo da Bailey, che restò comunque nelle vicinanze di Harry.
“Non c’è di che, grazie per le birre a te, amico” Replicò svelto Louis, prendendo un sorso dalla sua ed esalare poi soddisfatto.
“Dolce il sapore della vittoria” Aggiunse poi il castano, guadagnandosi un’occhiataccia dall’irlandese.
“Non esultare troppo presto, Tommo”
 
Ma alla fine del primo tempo, l’Irlanda era sotto di due gol, così che Niall decise di cambiare piano per la serata, pur lasciando acceso il televisore.
“Harry, già che sei qui, vuoi che ti faccia vedere come risolvere quel problema di accordi?” Propose, attirando l’attenzione dell’amico con uno schiocco di dita.
Harry si voltò lentamente verso di lui, un’espressione confusa sul volto. Non appena comprese di cosa Niall gli stesse parlando, scosse la testa.
“Nah, stasera no, sono abbastanza fuso e vorrei continuare a seguire la partita in realtà” Rispose, un’occhiata colpevole rivolta al biondo.
“Va bene, tranquillo Haz. Io esco un po’ in giardino” Replicò Niall, alzandosi subito dopo.
“Se qualcuno segna ti avvisiamo eh!” Lo informò Louis a gran voce.
“Non serve, ho visto abbastanza, grazie Tommo” Sbraitò il biondo in risposta da un’altra stanza.
Bailey, dopo una rapida occhiata a Harry, imitò Niall. Si stava annoiando, il calcio non le era mai piaciuto più di tanto e un po’ d’aria fresca le avrebbe fatto bene, visto il nervosismo che ancora aveva attorno. Incrociò nuovamente lo sguardo con il suo ragazzo, che però non reagì, se non per una leggera smorfia di indifferenza. Bailey sbuffò appena, senza che nessuno se ne accorgesse, poi seguì gli accordi casuali di una chitarra fino a raggiungere Niall in giardino.
“Ehi, ragazza” La salutò lui con un mezzo sorriso.
“Ehi, biondo” Ricambiò lei, sedendosi su una delle sedie lì presenti.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, Niall pizzicava le corde della chitarra senza seguire un vero ritmo, e Bailey lo osservava, rapita. Ad un tratto, però, il ragazzo smise di osservare le corde dello strumento per rivolgere lo sguardo verso di lei.
“C’è qualcosa che non va con Harry?” Chiese, andando dritto al punto.
Bailey lo osservò un attimo, valutando se rispondergli o meno. Le avrebbe fatto bene sfogarsi con qualcuno di vicino a Harry, o, a dire la verità, sfogarsi e basta. Dato che nessuno sapeva di lei ed Harry, non aveva idea su a chi rivolgersi quando succedevano cose di quel genere, litigi, discussioni, dubbi, non aveva nessuno con cui confidarsi, fatto che le pesava molto. In quel momento, osservando gli occhi blu di Niall, così trasparenti e sinceri, sentì che avrebbe potuto fidarsi di lui, forse avrebbe potuto persino fornirle una qualche soluzione. Ma, per qualche motivo che nemmeno lei riusciva a comprendere, sorrise e scosse la testa.
“No, Niall, è tutto a posto. Grazie per averlo chiesto” Rispose infine.
 
Era facile capire che Niall non se l’era bevuta, così Bailey distolse lo sguardo per posarlo sulla chitarra.
“Harry dice che hai imparato a suonare da solo, è vero?” Domandò, tentando di cambiare discorso.
Niall indugiò ancora un momento, poi prese a raccontarle di come aveva iniziato, dei vari progressi e delle emozioni che provava ogni qualvolta suonasse da solo o con i ragazzi. Si stava aprendo a lei, come se la conoscesse da mesi e non solo da pochi giorni, parlava e sorrideva continuamente, trasferendo un po’ alla volta il suo buonumore a Bailey, che si scoprì a sua volta a raccontargli alcuni episodi della sua vita, alcuni talmente buffi che si ritrovarono a tenersi la pancia dalle risate.
“Ehi, vedo che vi state divertendo qui” Li raggiunse una terza voce, bassa e quasi timida.
“Zayn! Bailey mi stava raccontando di quanto sia divertente la sua vita” Spiegò Niall, rivolgendosi al moro, ancora scosso da qualche risatina.
“Beh oddio, alcune cose sono divertenti” Commentò Bailey, ricomponendosi.
“Sicuramente più coinvolgenti della partita, comunque” Affermò Zayn, sedendosi a terra con le gambe incrociate.
“Come siamo presi?” Domandò Bailey, giusto per continuare la conversazione.
Zayn era l’unico con il quale ancora non riusciva a parlare normalmente, era fin troppo chiuso in se stesso, e il fatto che fosse stato lui ad intraprendere una conversazione la meravigliò non poco.
“Non so se Niall voglia saperlo” Borbottò lui, lanciando uno sguardo ilare all’amico.
“Fa niente, sputa il rospo Zayn” Replicò Niall svelto.
“Come prima, in realtà, ma hanno annullato un gol…” Spiegò il moro, venendo interrotto a metà frase.
“Ah, meno male, vorrei ben vedere! Neanche gli altri due erano troppo regolari secondo me!” Protestò Niall, mentre Zayn e Bailey si scambiavano un sorriso quasi complice.
“Nialler, lasciami finire – Disse Zayn, per poi aggiungere – All’Irlanda. Hanno annullato un gol a voi”
L’espressione che prese posto sul viso del biondo inizialmente quasi spaventò Bailey e Zayn, che si alzarono velocemente, pronti a scappare in qualsiasi direzione sembrasse sicura, ma poi, il rossore sulle guance di Niall, unito al blu degli occhi spalancati, li fece scoppiare a ridere, mentre l’amico iniziava ad imprecare, prima sottovoce, poi senza più trattenersi. Lo osservarono mentre si alzava di scatto e prendeva a camminare su e giù lungo il perimetro del giardino, prendendo respiri profondi per sbollire.
 
“Ma fa sempre così?” Domandò Bailey, dando di gomito a Zayn.
“Più che altro quando è una partita contro l’Inghilterra. Niall è parecchio patriottico, e Louis non perde occasione per sfotterlo quando succedono queste cose. Penso sia soprattutto una questione di orgoglio” Spiegò Zayn, tenendo lo sguardo fisso su di lei.
Bailey sorrise appena e scosse la testa, spostando poi gli occhi su Niall. Si sentiva imbarazzata ad avere lo sguardo di Zayn addosso: non era una brutta sensazione, il sorriso del ragazzo aveva una dolcezza particolare, ma aveva degli occhi troppo profondi, troppo capaci di vedere fin nell’intimo. Un po’ come quelli di Harry, ma non nello stesso modo, c’era una sottile differenza tra i due che però Bailey non riuscì a focalizzare.
“Torniamo dentro, comincia a fare freddo” Decise Niall improvvisamente, avvicinandosi a loro.
“Sicuro di volerlo fare?” Lo punzecchiò Zayn.
“Non voglio diventare un pollo surgelato” Ribatté il biondo, aprendo la porta scorrevole ed entrando velocemente.
Zayn lanciò un ultimo sguardo verso Bailey, poi alzò le spalle e si fece da parte per farla entrare e seguirla subito dopo. Rientrati in salotto, scoprirono con sollievo che la partita era finita, e che l’Irlanda era riuscita a segnare almeno una rete valida, facendo tirare un sospiro a Niall. Bailey spostò lo sguardo attorno a lei, scoprendo Eleanor e Sophia addormentate l’una sull’altra sul divano, mentre Louis e Liam stavano sicuramente complottando per svegliarle in qualche modo brusco. Harry non era lì.
“Posso accompagnarti a casa?” Sentì chiedere alle sue spalle in un sussurro che la fece sobbalzare, mentre sulla sua vita venivano posate delle mani.
Respirò a fondo, voltando il viso verso Harry, dietro di lei, e un sorriso le sfuggì.
“Sono venuta in macchina” Disse, senza pensarci troppo.
“Okay, guido io”
“E la tua?”
“La lascerò qui e verrò a prenderla più tardi o domani”
“A piedi?”
“Insomma, Bailey, voglio solo accompagnarti a casa, posso?” Sbottò Harry, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Bailey si morse le labbra, dandosi della stupida per aver cercato tutte quelle scuse e senza riuscire a trovare un motivo per averlo fatto. Portò le braccia attorno al collo di Harry, stringendolo a sé.
“Certo che puoi, scusami, sono solo un po’ stanca” Mormorò, realizzando che probabilmente Harry voleva solo stare un po’ da solo con lei, vista la serata che avevano passato.
 
Il viaggio verso casa di Bailey era stato silenzioso, nessuno dei due aveva trovato un argomento che permettesse più di uno scambio di battute ciascuno, così, quando Harry fermò la macchina nel parcheggio ed entrambi scesero, la ragazza non seppe cosa dire.
“Beh, buonanotte” Riuscì a mormorare, senza voltarsi per guardarlo negli occhi.
“Vieni qui” Sussurrò lui, prendendole una mano per avvicinarla a sé.
Portò l’altra sul viso di Bailey per accarezzarle delicatamente una guancia, poi si avvicinò e le sfiorò le labbra con un bacio altrettanto leggero.
“Scusami. Lo sai che ti amo, vero?”
Bailey riuscì finalmente ad alzare lo sguardo per fissare i suoi occhi in quelli di lui, stanchi eppure attenti ad ogni suo minimo cenno. Era sincero, si sentiva in colpa, sentiva il bisogno che lei lo perdonasse. Riusciva a leggere tutto questo soltanto nel suo sguardo, una preghiera silenziosa che solo lei avrebbe potuto capire.
“Harry, non importa, non sono arrabbiata” Riuscì a dire.
Era quello l’effetto che gli occhi di Harry le facevano: bastava uno sguardo di quel genere, e lei crollava, non aveva più motivo di provare rancore, non ricordava quasi più il motivo per cui se l’era presa con lui. E ciò che la stupiva fin quasi ad infastidirla, era che Harry non ne era cosciente, non lo faceva apposta. Harry era sincero e basta, non sarebbe riuscito a mentirle su una cosa del genere. E come reagire a tutta quella trasparenza se non con il perdono?
“No, davvero. Avrei dovuto avvisarti che ero con Cara, ho sbagliato – Insistette Harry, per poi fare una pausa ed aggiungere – Ti prometto che un po’ alla volta usciremo allo scoperto, d’accordo? Ho solo paura che non capiscano cosa significhi per me, Bailey, ho paura che tu soffra. Nient’altro”
“Harry, va bene così, stai tranquillo” Replicò Bailey dolcemente, ricacciando giù il nodo che le si stava formando in gola.
Portò le braccia attorno al suo collo, stringendolo quanto più forte a lei, poi si abbandonò a quelle di Harry che la strinsero a sua volta per iniziare poi a cullarla piano. Sorrise, nascosta sul suo petto, e si sentì più leggera, confortata dal pensiero che Harry aveva capito realmente cosa la turbasse.
“Ti amo Styles” Mormorò, continuando a stringerlo, come se, ritrovata la pace, temesse di vederlo scomparire a causa di una nuova bufera.




Curly space
Cicciniiiiiiiiiiiii :3 cari questi due, che prima litigano e poi fanno le coccole aweeeeee anche io voglio! <3
Bene, come promesso, dovevo farmi perdonare, quindi eccomi qui con il nuovo capitolo, questa volta puntuale! :)
Che dire? Una Bailey incazzatina, un Niall tifoso permaloso, uno Zayn carino e un Harry che, mannaggia a lui, fa arrabbiare la morosetta. Però poi si fa perdonare. Styles è sempre Styles, non c'è altro da dire ;)
Grazie a itstimetobegintodream per aver aggiunto la storia alle Preferite e a tutte quelle che sono passate :) Se vi va di lasciare un commentino, sarò felice di leggerlo ;)
A presto, bacioni

Curly crush x
 
  
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