Forse era il fatto che tutto ciò era semplicemente –ed evidentemente- stupido e ridicolo o il fatto che stavano entrambi facendo una strana danza con le mani –però Michael sembrava divertirsi- o qualunque cosa fosse, Rosie la trovò esilerante. Scoppiò in una fragorosa risata e dovette tenersi lo stomaco quando si inginocchiò a terra. Perché, insomma, cosa diamine stava succedendo?
-Perché ridi? Perché sta ridendo’?- il ragazzo con i capelli verdi chiese al ragazzo con gli occhi azzurri che semplicemente scrollò le spalle continuando a guardarsi le unghie.
Tra una risatina e qualche respiro profondo Rosie riuscì a dire –Che stronzata è questa? Siete ubriachi o qualcosa di simile?- Luke inarcò un sopracciglio e fece un sorrisetto mentre Michael non era molto felice del suo linguaggio.
-Questo non è un gioco!- parlò lui senza pensare –Siamo Michael e Luke e siamo i tuoi dannati fanta-genitori-
Per ora Rosie era spaventata da questi ragazzi, chi mai metterebbe in scena una cosa simile in mezzo alla strada alle 14:34 di un lunedì pomeriggio? Pensò un attimo a quello che le avevano detto, ma quando si girò intorno tutti erano ancora congelati, potrebbe essere uno scherzo ma una di quelle persona stava cadendo faccia atterra.
-Di cosa state parlando?-
Il ragazzo con gli occhi azzurri sogghignò –Come ha detto il mio compagno, qua, siamo i tuoi fanta-genitori-
La sua giornata era cominciata normalmente. I suoi genitori erano nella loro bolla piena d’amore –come sempre- e lei doveva stare con sua sorella che la prendeva in giro e la trattava male. Ed ora era in mezzo alla strada con due sconosciuti –davvero strani- che facevano finta di essere una qualche sorta di creatura magica.
Non sembravano creature magiche, sembravano due semplici ragazzi.
-Okay amici, ascoltate, non so cosa voi vogliate fare o stiate facendo delle vostre vite in questo momento, ma lasciatemi fottutamente sola- disse Rosie.
-Siamo seriamente i tuoi fanta-genitori- Michael urlò –Vedi, Ashton –che è davvero molto muscoloso e grida davvero molto forte- ci ha detto che la tua vita è tristemente triste –ad essere onesto non sapevo che queste due parole di potessero mettere insieme fino a questo momento- e poi ci ha fatto vedere come tua sorella, Faye penso, ti tratta e come i tuoi genitori ti ignorano e come la gente a scuola ti stressa, soprattutto il tuo professore, Mr. Greenwood –non posso credere che lui creda in noi! E’ il primo adulto a farlo- In ogni caso, il ragazzo che ci avevano assegnato prima di te, Evan, è morto e ci ha lasciato qui al posto di portarci con lui. E…-
-Michael, per favore, stringi!- Urlò Luke esausto al suo compagno più vecchio.
-Ed ora tu sei bloccata qui con noi, che ti piaccia  o meno- Disse alla ragazza, sotto shock, che stava ancora cercando di elaborare tutto ciò che il ragazzo pallido le aveva appena detto.
-Si, scusa- Michael si scusò guardando la ragazza. Aveva le lentiggini solo sulla guancia destra. Era una cosa di lei che le piaceva.
-Ma, com’è possibile? Ho sedici anni per l’amor del cielo. Non dovrei avere tipo dieci anni?-
I due ragazzi scossero leggermente la testa.
-E’ solo una leggende, amore, i fanta-genitori devono portare gioia e felicità a qualunque età- disse Luke sorridente.






EEEE MACARENAAAA
ok basta, mi do un contegno che è meglio.
Non ho niente da dire hahaha che triste ):
AL PROSSIMO