The club Ashton Me ne stavo fermo a picchiettare le dita su Tim. Tra poco mia madre mi avrebbe portato a quel gruppo di sostegno morale per le malattie apparentemente incurabili,tipo la mia. Arrivati davanti al grande portone grigio scuro venne ad aprirci una ragazza bionda dagli occhi azzurri..Sasha! “Ciao Sasha” “Ciao Ashton! Frequenti anche tu questo gruppo di supporto?” “Bhe diciamo che mia madre mi costringe a venire qui ogni venerdi’ “ Dissi sbuffando. Intanto mia madre era imbambolata e stava sorridendo a Sasha,che era in evidente imbarazzo. “Ah,mamma,lei e’ Sasha ,Sasha lei e’ mia madre,Marie” “Ciao tesoro! Sono la mamma di Ash,chiamami pure Mary! Dunque,Ashton ,non mi avevi detto di conoscere questa bella ragazza! Quanti anni hai ,cara?Come mai sei qui?” “Mamma!” urlai. Ecco che partiva con uno dei suoi stupidi interrogatori. “Bhe ho 19 anni e sono qui perche’ mio fratello e’ il migliore amico del fondatore di questo gruppo di sostegno,quindi vengo qui per aiutare ad intrattenere i componenti del gruppo” disse sorridendo. Era cosi’ bella la piccola Sasha Hemmings,cosi ‘ piena di vita. Mi ritrovai a fissarla insistentemente e a sorridere come un ebete. “Perche’ mi fissi?” chiese ridendo Sgamato. “Perche’ sei bella”. Dissi,ed era vero. Lei sorrise timidamente e distolse lo sguardo fissando le punte delle sue convers consumate. Non mi ero nemmeno accorto che mia madre era andata via fin quando non vidi un ragazzo biondo abbracciare Sasha e baciarle la testa,spero solo che non sia il suo fidanzato. “Luke lui e’ Ashton,Ashton lui e’ Luke,mio fratello”. Il ragazzo era lo stesso che accompagnava Sasha per i vicoli di Sydney giorni fa’. Mi sorrise e mi strinse la mano. Sembrava simpatico. Cominciammo a salire le scale per arrivare alla sala principale di questa specie di club. Vidi pero’ Sasha fermarsi a fissare una fotografia appesa al muro per poi sedersi sul davanzale della finestra e tenere fra le labbra una sigaretta spenta con quel suo solito fare misterioso. Sasha Hemmings era diversa dalle altre ragazze e questo lo sapevo fin troppo bene. Nessuna ragazza si sarebbe mai avvicinato ad un malato come me,nessuna ragazza si sarebbe mai offerta di sprecare il proprio tempo in un gruppo di sostegno. Eppure lei era avvolta da un alone di mistero,riservatezze e grigio. Perche’ Sasha era grigio,un grigio che emanava una luce tutta sua. Sasha Hemmings era il disastro piu’ perfetto che Ashton avesse mai incontrato. Sasha Hemmings era puro mistero,e in qualche modo quel mistero mi piaceva.