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Autore: Aliak    01/11/2014    2 recensioni
Giappone, epoca attuale. La storia sembra che sta per ripetersi.. Una comune ragazza di 15 anni, la Shikon no Tama è ricomparsa. Kagome, ignara di tutto questo, sarà coinvolta in una guerra che esiste da secoli, nascosta e celata all'occhio umano, di cui solo pochi conoscono la verità. Il pozzo mangia ossa è ormai sigillato, l'accesso all'epoca Sengoku non esiste più. Eppure una figura proveniente dal passato si riaffaccerà, nella vita dell'unica donna che abbia mai amato. Inuyasha inaspettatamente ritroverà Kagome, che credeva ormai persa per sempre. I ricordi di una vita passata insieme torneranno, potrà un'amore che trascende il tempo, superare anche questa ennesima prova? Ormai Inuyasha è un demone completo, potrà provare gli stessi sentimenti verso di lei?
NB: Questa è una fiction Kagome/Inuyasha, ma non saranno presenti Sango Miroku e Koga (non prendetela a male) ma ci saranno presenti personaggi, che sono comparsi nelle altre due mie fiction, in realtà questo è il seguito di Rift, anche se sarà anche una storia completamente a parte.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Shippou | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Ci incamminammo verso la palestra , dove si sarebbe tenuto il discorso di inizio anno per i nuovi studenti, la palestra era ghermita di studenti, a mala pena sembrava contenerli in quella folla quasi subito notai la figura di quel ragazzo misterioso affiancato da una affascinante ragazza dai capelli di un colore innaturale, sembravano fatti di filamento di argento puro, di spalle notava ben poco, e quel poco che vedeva visto che molti occhi di molti studenti erano proprio puntati su di loro, doveva essere anche lei estremamente bella. Possibile che fosse la sua ragazza? Da come parlavano tra di loro tranquilli sembrava esserci un legame abbastanza intimo tra i due, le mie guance si colorirono un po' possibile che fossi invidiosa e poi di che? Non era di certo il mio ragazzo, ma aveva un qualcosa di estremamente familiare, forse quegli occhi ambrati, che mi ricordavano quel ragazzo strano dei miei sogni.

- Kagome tutto bene? - mi voltai lentamente verso Yuka, sembrava preoccupata forse aveva visto le mie guance tingersi di quel rosso imbarazzante, annui lentamente con il capo, mentre la figura del rappresentante di istituto, affiancó quella del preside, che gli lascio la postazione, di colpo in sala calo il silenzio, che fino a ora non c'era stato, le parole dei due rimbombavano in quella piccola sala, quasi facendo eco, uno strano brivido mi percorse la schiena avevo una strana sensazione, non sapevo bene come definirla, eppure mi sembrava quasi che l'aria si stesse facendo sempre più pesante quasi impossibile da respirare, la voce del rappresentante diventava sempre più lontana un flebile sussurro quasi impercettibile, mentre la testa sentivo che stava quasi per scoppiarmi, avevo bisogno di uscire di corsa da quel luogo, ma come potevo farlo senza dare nell'occhio. Tutti avrebbero notato la figura di una studentessa allontanarsi dalla palestra nel bel mezzo di quel discorso, avrei fatto una brutta figura.

" Ti abbiamo trovata Sacerdotessa, la sfera sarà finalmente nostra, nulla potrà fermarci questa volta. " mi guardai intorno sembrava che gli altri non si fossero accorti di nulla, ne di quella voce, ne tanto meno di quella risata malefica che era scaturita poco dopo che aveva pronunciato quelle parole, il mio corpo senza motivo tremava, avevo la sensazione sempre più forte di dover scappare il più velocemente possibile da quel luogo, prima che succedesse qualcosa di irrimediabile. Cominciai a muovermi tra quella folla, chiedendo permesso per uscire, gli alunni mi guardavano malamente, sapevo che d'ora in poi non avrei di certo avuto una ottima reputazione, ma non mi importava, bastava che mi sbrigassi il più velocemente possibile, di scappare da lì. Raggiunta la porta sorprendentemente mi ritrovai la figura di quel ragazzo misterioso davanti alla stessa, con una mano poggiata sulla stessa per tenerla aperta, in modo che potessi uscire da li.

- Come sei riuscito a arrivare fin qui, quando eri fra le prime file. - lo guardavo estremamente sorpresa era molto lontano da lei, era a pochi passi dal piccolo palco, ed era arrivato alla porta prima ancora che io riuscissi nell'intento, non mi rispose semplicemente mi dono un radioso sorriso, uscì lentamente da li, trovandomi quindi nel giardino, mi guardai intorno cautamente come se mi aspettassi che da un momento all'altro fossi attaccata da qualcosa o qualcuno, sussultai quando avverti la mano di lui sulla mia spalla.

- Tranquilla con me sei al sicuro. - mi rassicurarono quelle parole, sospirai e mi accostai lentamente alla parete dell'edificio cercando supporto, avevo l'impressione che le mie gambe non avrebbero retto il mio peso, mi tremavano leggermente e quella strana sensazione non era per niente passata, anzi sembrava essersi accentuata, ora che ero li fuori. Lo guardo del ragazzo sembrava guardingo, si spostava lentamente lungo tutto il giardino, e sul cielo come se qualcosa da li a poco potesse comparire dallo stesso.

- Posso sapere il tuo nome, visto che tu sembra che già lo conosci? -
-​ Sean, attento!!! -  
una voce dolce e femminile pronuncio quel nome, mentre all'improvviso qualcosa colpi il terreno, non avevo avuto il tempo di reagire, che mi ritrovai a librarmi nell'aria sorretta dal braccio di lui, che mi tratteneva a se in una morsa salda e sicura, nella mano libera tratteneva una lama che era comparsa dal nulla, ero sicura che prima non c'era e ora era li. Sopra le nostre teste una serie, infinita di strane creature che avevano albergato nei miei incubi fin da bambina, ci stavano attaccando. Sollevó la spada e libro un fendente invisibile che ne abbatte un centinaio, ma non sembrava bastare, erano tantissimi il cielo lentamente si era oscurato, e le nubi si erano fatte nere violacee nulla che presagiva qualcosa di buono. Notai la figura della ragazza che poco prima avevo visto parlare con lui, a sua volta spazzare via quei demoni lasciando solo qualche essere pian piano, sembrava che    diminuissero sotto gli attacchi simultanei da entrambe le parti. Toccata di nuovo terra, mi scostai subito da lui, imbarazzata, per quanto lo avesse fatto per proteggermi, non riuscivo a non essere imbarazzata da quel contatto così intimo, aveva sentito sotto la divisa i muscoli scolpiti di lui, che guizzavano a ogni movimento, era scesa anche lei, e come avevo immaginato era di una bellezza straordinaria, stavo per prepararmi a una reazione sconsiderata degna di qualsiasi ragazza che vede il suo ragazzo abbracciare un'altra invece,  nulla lo sguardo cobalto si spostava tra me è lui.

- Dobbiamo avvertire il preside di quello che è successo, potrebbero anche esserci altri attacchi. -
- Ma, cosa è successo? Che cos'erano quegli esseri? Cosa volevano da me? - 
domandai, volevo delle risposte,  non sapevo se loro le avessero ma se qualcosa o qualcuno mi voleva morto, per non si sa quale motivo dovevo comunque prepararmi, non sapevo come o quando ma comunque una soluzione dovevo trovarla.

- Andiamo prima dal preside, e cerchiamo una soluzione, poi ti spiegheremo. Ormai  sarà finita l'assemblea - infatti non si sentivano più voci provenire dall'interno della palestra, dovevano essere anche cominciate le lezioni, probabilmente le mie amiche si stavano preoccupando e io ero li, con quei due ragazzi potevo realmente fidarmi di loro due? Avevo l'impressione di si, ma quelle strane creature, qualunque cosa fossero se sarebbero tornati sarebbero stati di nuovo capaci di affrontarli senza nessuna paura? Non avevo mai provato una tale paura in vita mia, prima d'ora sembravano gli esseri di quei maledetti incubi possibile che fossero diventati realtà,. Senti di colpo le gambe cedermi senza nessun preavviso, sentivo le forze abbandonare il mio corpo, il tempo di veder Sean afferrarmi e sollevarmi di peso come se non pesassi per niente, e poi non vidi più nulla i sensi si attutirono del tutto.
 
Note dell'Autore: Ecco qua il secondo capitolo, spero di non aver fatto attendere tanto scusate se magari è corto, o ci sono errori comunque, un grazie a chi nello scorso capitolo mi aveva recensito Diamond Style, e rossyrider, spero ci piaccia anche questo capitolo, un bacio a tutti da Lucca
   
 
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