Nel momento in cui aprì un ragazzino alto quanto lui, dagli occhi neri e i capelli rossi tenuti scalati e un po’ lunghi, raccolti in piccolo codino, gli si presentò davanti.

- Oddio non ci posso credere, sei Jonghyun! Mi avevano detto che nel dormitorio affianco al mio ci vivevano gli Shinee ma non ci avevo creduto fino ad ora! Piacere sono il vostro nuovo vicino! Mi chiamo Ray!-

Detto ciò il ragazzo afferrò la mano del biondissimo Jonghyun e cominciò ad agitarla su e giù in maniera molto energica. L’idol rimase per un attimo interdetto, poi, rielaborando le parole del ragazzo nella sua mente, si illuminò in un colpo e con un sorriso entusiasta esclamò:

-OH! Ma tu sei quel RAY?? Oh cielo finalmente riesco a vederti in faccia! Non hai idea di quante volte avrei voluto incontrarti per chiederti qual è la tua tecnica per prendere note così alte! Sono un tuo fan amo le tue canzoni! Amo il tuo look! Ti fa proprio figo! E poi adoro il fatto che sei alto esattamente quanto me! Non mi fai sentire solo in questa lotta contro tutti gli idol altissimi!- E piacevolmente sorpreso dalla situazione creatasi  Jonghyun cominciò a parlare a raffica con un altrettanto felice Ray che continuava a rispondergli, incalzandone i discorsi.

Attratti dal baccano Onew, Key , che intanto era arrivato nel salone, e poi Minho e Taemin, che avevano messo in pausa il loro videogames, si diressero verso la porta e trovarono i due intenti ancora a parlare.

-Ehi  Jjong! Con chi stai..?- Esclamò Minho che si bloccò per un attimo non appena l’idol biondo si girò, mostrando la figura ancora alla porta. Era finalmente di fronte a lui. L’idol che stava in cima a tutte le classifiche, l’idol invisibile che nessuno aveva ancora avuto modo di incontrare alla sede dell’SM. Ma quello che lo lasciò più di tutti spiazzato fu il suo sorriso quando i loro sguardi si incontrarono. Ecco: era identico a quello di lei. Alla ragazza che aveva in tutti i modi cercato di dimenticare. Eppure non poteva essere. Istintivamente portò lo sguardo sugli occhi del rosso. Neri. No. Lei aveva dei bellissimi occhi verdi. E poi era un maschio.

-OH! Salve mi chiamo Ray! Piacere di conoscerti- esclamò il nuovo arrivato porgendo la mano a Minho.

Eccolo. Di nuovo quel deja-vù. Non era possibile. Aveva fatto di tutto per dimenticarla e adesso quel tizio venuto fuori dal nulla stava facendo di tutto inconsapevolmente per riportagliela alla mente.

Notando lo stato confusionario in cui verteva Minho, il leader afferrò la mano del ragazzo al suo posto e inchinandosi profondamente si presentò e presentò anche i restanti membri del gruppo.

-Non ci posso ancora credere! Sono il vicino degli Shinee! Che fortuna! Vi seguo dal vostro debutto e se ora sono quì è perché mi avete trasmesso la voglia di andare avanti e non rinunciare al mio sogno! E di questo non vi ringrazierò mai abbastanza!-

-Non ce n’è bisogno!- esclamò un orgoglioso Jonghyun che incoraggiato dalle parole del ragazzo in uno slancio di entusiasmo esclamò: - Vuoi entrare? Non rimanere sulla porta!-

-Non vorrei creare disturbo, inoltre vi ho portato un piccolo omaggio di presentazione- disse Ray porgendo al biondo una basta che aveva tenuto per tutto il tempo nella mano sinistra.

-Oh ma sono torte! Bè allora sei obbligato a entrare per mangiarle insieme!-

-Sul serio? Domani dovete lavorare non vorrei che per colpa mia andaste a letto tardi..-

-Ma figurati sei il benvenuto e poi ci stavamo annoiando a vedere Minho battere per l’ennesima volta Taemin- disse Key accompagnando il tutto con un gesto eloquente della mano.

-Ehi! Non stavo perdendo ancora! E poi tu non eri nemmeno con noi!- disse un pizzicato Taemin.

-Proprio perché so già come vanno a finire tutte le vostre partite!- rispose un concitato Key -…Prego accomodati farò io gli onori di casa…Ogni tanto è bello avere una compagnia diversa dalla solita…ma dimmi- e mise la mano dietro la schiena del ragazzo conducendolo verso il salotto-…Come fai ad avere gli occhi così grandi? non sono grandi come quelli di Minho ma sono poco asiatici.. Hai fatto qualche intervento?- e dicendo ciò gli indicò dove sedersi.

-Nono assolutamente! Solo che non sono proprio coreano: mia nonna era coreana ma il resto della mia famiglia è inglese.-

Jonghyun posò le torte sul tavolino, Taemin portò piatti, tovaglioli posate e bevande e le distribuì a tutti. Minho sembrava sempre più sulle sue mentre ascoltava quel discorso e l’unica persona che se ne era accorta fino ad allora sembrava Onew che non lo perdeva un attimo di vista. Tutti gli Shinee conoscevano quello che Minho aveva passato e la storia del suo amore impossibile, ma in quel momento erano troppo presi dal nuovo arrivato da non accorgersi delle condizioni di Minho.

-Io ADORO l’Inghilterra! È la patria del mio film preferito! E anche Minho ci è stato con me, non è vero?- e Key rivolse un rapido sguardo al rapper.-… Ma quindi Ray è un nome d’arte oppure è proprio il tuo?- continuò l’idol dai capelli violacei, portandosi alla bocca un boccone di quelle torte squisite che Taemin aveva distribuito a ognuno di loro.

-Si è proprio il mio…il mio nome intero è Ray Park.-

Minho tossì violentemente. Tutti quanti si girarono verso di lui, non tanto perché spaventati dall’atto improvviso, quanto perché quel cognome era noto a tutti. E in quel momento avevano collegato tutto. Minho che non stringeva la mano, Minho che non parlava a raffica come al suo solito a vedere una nuova persona, Minho che aveva lasciato il suo cuore legato solo a un ricordo che aveva il nome di Sarah Park. Stesso cognome. Stesse origini.

-Ehi Minho tutto apposto?- esclamò Jinki di fianco al ragazzo, evidentemente preoccupato.

- Sisi…tutto apposto…ho solo deglutito male…non preoccupatevi è passato tutto- e il suo volto si aprì in un alquanto falso e tirato sorriso.

-Sei sicuro?- disse Ray anche lui preoccupato come gli altri.

-Sisi, perdonami, continuate pure vado un attimo in bagno.- E lasciando un Key che aveva abilmente riportato il discorso su altri argomenti , bombardando il nuovo arrivato di domande, Minho si diresse in bagno, aprì l’acqua del lavandino e la lasciò scorrere, quasi a voler incitare i suoi pensieri a seguirne il decorso e a lasciarlo in pace. Alzò lo sguardo sullo specchio e si portò una mano sul cuore stringendola poi a pugno. Era notevolmente agitato. Un mare di pensieri vorticavano nella sua mente mandandolo sempre più in confusione.

Onew lo raggiunse in quel momento e appoggiandosi alla porta disse:

-Che farai ora?-

-Che posso fare Onew, niente! Di Park ne stanno a migliaia in Inghilterra, sarà sicuramente una casualità…- e dicendo ciò prese un po’ d’acqua e si sciacquò il viso.

-Si? E come mi spieghi il fatto che le somigli terribilmente?-

-Sarà coincidenza Onew…Come gli stranieri vedono noi asiatici tutti uguali anche noi vediamo loro così…mi avrà tratto in inganno questo fatto…-

-Sai benissimo che stai sparando una cavolata in questo momento vero?- disse Onew –Tu non l’hai dimenticata affatto, non è così?-

-…Credo di no…Fino a un attimo fa credevo che non esistesse più nei miei ricordi…in realtà…non l’ho mai dimenticata…e me ne rendo conto solo adesso, quando mi ritrovo una persona che ha il suo sorriso, i suoi lineamenti e il suo cognome.- disse chiudendo il rubinetto e asciugandosi il volto con un asciugamano.  -…due anni Jinki…come si fa a pensare costantemente a una persona che ho conosciuto appena per così tanto tempo? Non so cosa faccia, non so dove sia, non so nemmeno se sia  rimasta così o se sia cambiata, non so nemmeno cosa dirle se la dovessi incontrare e soprattutto non so nemmeno se lei si ricordi di me… Sono un caso disperato non è vero?- disse con un sorriso ironico voltandosi verso il leader.

-No  non lo sei… sei soltanto innamorato… -

-Non so se lo sono ancora Jinki…è vero non l’ho dimenticata ma non so se effettivamente mi piaccia ancora o se sono solo legato al ricordo di una persona che non ho smesso di cercare perchè mi ha lasciato con una speranza nel rivederci un giorno…Aish non so che accidenti fare!-

-Intanto torniamo di là e magari proviamo a conoscere questo Ray…So che è difficile ma posso dirti solo questo: non farti speranze…non sappiamo se sia o meno un parente di Sarah e se non lo è, e quindi la loro somiglianza è solo una casualità, evita la depressione per favore o sarò costretto a prenderti a pallonate in faccia per il resto della tua vita!-disse un sorridente Onew. – Quindi muovi le tue gambe e torna a gustarti quella torta deliziosa che ci ha portato…gli altri saranno preoccupati per te!-

Dicendo questo Jinki seguito da un più sorridente Minho tornarono nel salone e appena rientrarono gli sguardi di tutti furono su di lui.

La serata passò allegramente: Ray era veramente di compagnia e scherzava in continuazione animando l’oretta passata insieme. Minho più passava il tempo e più si convinceva, a dispetto delle parole di Onew, che quel ragazzo avesse in qualche modo a che fare con Sarah. E anche se non lo avrebbe mai ammesso stava sperando con tutto se stesso che questa sensazione fosse in qualche modo reale, perché significava che dopo due anni di agonia finalmente avrebbe potuto se non reincontrarla almeno sapere dove fosse.

Arrivarono le 11 e mezza e Ray decise che era l’ora di togliere il disturbo. Prima di andarsene ringraziò e salutò tutti, questa volta inchinandosi. Quando arrivò il turno di Minho, lo sguardo del rapper si incatenò per un attimo in quello del ragazzo dai capelli rossi che subito gli rivolse un sorriso. Minho lo ricambiò un po’ incerto e nel momento in cui chiusero la porta del loro appartamento decise di fiondarsi subito nella sua camera. Tanto ci avrebbe pensato Onew a mettere al corrente gli altri di tutta la situazione che lo stava riguardando in quel momento.

Una volta nel suo letto il moro cominciò a pensare: pensava a tutto e niente nello stesso momento ma non poteva fare a meno di farlo. Si sentiva tremendamente confuso. E nel suo cuore cominciò a farsi strada una speranza e una idea. Sapeva che avrebbe deluso Onew perché se la risposta fosse stata negativa lui sarebbe di nuovo sprofondato in quel baratro di tristezza da cui era già passato tempo prima, ma doveva assolutamente provarci o non si sarebbe dato pace.

Quella notte, ovviamente, Minho non riuscì minimamente a chiudere occhio.

Eccomi tornata con un nuovo capitolo J Saranno capitoli brevi (purtroppo la sessione invernale di esami non mi da molto tempo per scrivere) ma cercherò di aggiornarli con una certa frequenza. Ditemi cosa ne pensate :D spero di aver reso bene i sentimenti di Minho nell’incontrare Ray >.<   Ray sarà sul serio un parente di Sarah? Lo scoprirete continuando a leggere la mia storia :D nel frattempo recensiteeeeeeee

Sakura hime