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Autore: needacurlyboy    03/11/2014    5 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Crediti: Sara Scrive 
 
“Perciò tesoro, ora
Prendimi tra le tue amorevoli braccia
Baciami sotto la luce di mille stelle
Posa la tua testa sul mio cuore che batte
E sto pensando ad alta voce che
Forse abbiamo trovato l'amore proprio dove siamo”
Ed Sheeran – Thinking Out Loud.
 
Capitolo Ventitré.
 
La cena è andata benissimo. Mi hanno fatto sentire a mio agio, la cena preparata da Anne era assolutamente deliziosa e hanno gradito il dolce al cioccolato che ho preparato.
 
Credevo prendessero la notizia in un modo diverso –quasi come aveva previsto Celine-, invece hanno accolto me i bambini come se facessimo già parte della famiglia e ne sono molto felice.
 
Ora sto lavando i piatti con Anne mentre chiacchieriamo tranquillamente. Asciugo un altro piatto con lo straccio, mi alzo sulle punte e lo rimetto al suo posto nella credenza.
 
“Che lavoro fai?” Chiede la donna al mio fianco sorridendo dolcemente.
 
Sto per risponderle, ma vengo bloccata da qualcuno che mi tira la manica della maglia. Abbasso lo sguardo e vedo Leonardo, che sbadiglia e si stropiccia un occhio con la mano chiusa in un pugno.
 
“Mamma, tanto sonno.” Dice allungando le braccia verso di me.
 
“Vieni qui.” Lo prendo in braccio, dopo aver appoggiando lo straccio accanto al lavandino. “Porto Leonardo a dormire, torno subito.” Mi giro verso Anne sorridendo.
 
“Va’ pure. Continuiamo dopo la nostra chiacchierata.” Mi fa cenno di andare, senza smettere di sorridere.
 
“Certo.” Annuisco ed esco dalla cucina per andare al piano di sopra, dove si trovano le stanze.
 
Cammino per il corridoio fino ad arrivare alla stanza degli ospiti, dove dormiranno i bambini, apro la porta e vedo Harry steso sul letto con Lorenzo al suo fianco che dorme beatamente.
 
“Hey.” Sussurro, attirando la sua attenzione.
 
“Hey.” Sorride mentre ci guarda. “Anche lui sta per crollare, finalmente.” Dice indicando Leonardo.
 
“Già.” Mi avvicino e mi stendo al suo fianco mettendo Leo tra di noi.
 
Il piccolo si rannicchia più vicino ad Harry e poco a poco il suo respiro diventa regolare e lento, segno che finalmente dorme.
 
Ci alziamo silenziosamente dal letto e mettiamo due cuscini ai loro lati, per evitare che durante la notte cadano.
 
Accostiamo la porta e scendiamo al piano di sotto. Gemma, Ashton, Robin e Anne si trovano in soggiorno mentre intrattengo una conversazione. Harry si siede sulla poltrona a destra del divano e mi prende per i fianchi, facendomi sedere sulle sue gambe.
 
“Allora, stavamo dicendo del tuo lavoro.” Dice Anne concentrando l’attenzione su di me.
 
“Bè, lavoro semplicemente come cameriera da Nando’s.” Alzo le spalle.
 
“E’ comunque un lavoro.” Ribatte Gemma con una risata.
 
“Sei venuta qui solo con i bambini?” Chiede Robin.
 
“No, sono qui con delle amiche. Chiara, elisa e Celine, quest’ultima lavora con me mentre Elisa lavora nell’asilo in cui vanno Lorenzo e Leonardo, Chiara studia ancora, si deve diplomare.” Spiego brevemente.
 
“Tu sei diplomata?” Chiede ancora.
 
“Si, io e Celine abbiamo frequentato una scuola alberghiera professionale.” Sorrido.
 
“Quindi siete delle cuoche.” Afferma Ashton.
 
“Già, invece siamo finite a fare le cameriere.” Ridacchio.
 
“Invece dei tuoi genitori che ci dici? Come hanno preso la notizia della gravidanza?” Domanda Anne.
 
Cazzo! Speravo non mi facessero mai questa domanda.
 
Mi irrigidisco e nel frattempo mi torturo le mani nervosamente. Harry deve accorgersene perché mi stringe per la vita in modo rassicurante.
 
“Loro… diciamo che l’hanno presa… abbastanza bene.” Sforzo un sorriso.
 
“Potremmo invitarli al matrimonio.” Propone Gemma. “Così avremo anche l’opportunità di conoscerli.”
 
“Questa è un’ottima idea.” Concorda Anne.
 
Merda.
 
“Saranno sicuramente felici di venire.” Sorrido forzatamente.
 
 
Fare di nuovo l’amore con Harry dopo esserci rincontrati è una delle cose più belle che mi siano mai successe in questi ultimi mesi. È come essere tornati indietro di due anni in quella stanza d’albergo a Milano, ma tutto è diverso.
 
Non ho più quell’ansia che mi divorava, non sono più inesperta e non ho paura di svegliarmi il giorno dopo senza di lui al mio fianco.
 
Il pensiero che la sua famiglia possa sentirci compare nella mia mente e apro gli occhi.
 
“Harry.” Gemo mentre conficco le unghie nella pelle della sua schiena. “Ci sentiranno.” Ansimo.
 
“No, se… fai piano.” Dice tra una spinta e l’altra.
 
“Come faccio?” Borbotto con il fiatone.
 
Mi bacia con trasporto e affonda di nuovo in me prima di venire con un gemito prolungato che si spenge sulle mie labbra, io vengo subito dopo con un sospiro.
 
Rimane dei minuti al mio interno mentre ci baciamo, così, uniti.
 
“Ora togliti Harry, mi pesi.” Rido.
 
Sbuffa scocciato e si sfila da me, si toglie il preservativo, lo annoda e lo getta via.
 
Torna sul letto, si stende sotto le coperte, appoggia la testa sul mio seno e circonda la mia vita con un braccio, stringendomi a lui.
 
Infilo una mano tra i suoi capelli e comincio a intrecciarli alle mie dita.
 
“Quando mamma ha chiesto dei tuoi genitori, ti sei irrigidita, è successo qualcosa?” Dice rompendo il silenzio che si era creato cogliendomi di sorpresa.
 
Alza i suoi occhioni smeraldi su di me ed io sobbalzo leggermente, distogliendo lo sguardo.
 
Deglutisco. Come faccio a dirgli che papà non l’ha presa molto bene quando gli ho detto della mia gravidanza, soprattutto di chi fossi incinta?
 
Non si sarebbe mai aspettato che la sua “bambina” sarebbe tornata dal viaggio a Milano incinta di una pop star.
 
“Papà, lui…” Sospiro riportando lo sguardo su di lui, che non ha smesso un secondo di guardarmi. “Non ha preso molto bene la notizia della gravidanza. Era arrabbiato, soprattutto con te.” Borbotto l’ultima frase sperando che non mi senta.
 
“Cosa?!” Sbotta tirandosi su a sedere, in modo che le coperte scivolino a coprirgli la vita, e si copre il viso con le mani.
 
“N-Non devi preoccuparti, sono passati due anni ormai Harry. Adora i bambini, sa che sei con noi e che vuoi prenderti cura di loro. Gli passerà.” Lo seguo coprendomi il seno con la coperta e appoggio una mano sulla sua spalla sorridendo, per rassicurarlo.
 
“Merda!” Impreca sbattendosi una mano sulla fronte. “Non lo conosco nemmeno, se ha già questa impressione di me, non immagino cosa penserà dopo il nostro incontro.” Borbotta passandosi una mano tra i capelli.
 
“Mio padre non è così tanto male.” Faccio una smorfia e scrollo le spalle. “È solo un po’ protettivo nei miei confronti. Vedrai che gli piacerai, ne sono sicura.” Gli faccio l’occhiolino e lascio un bacio sulla sua guancia.
 
“Lo spero.” Sospira abbassando lo sguardo.
 
Mi metto seduta sulle sue gambe, prendo il suo viso tra le mani e alzo il suo sguardo, facendolo incrociare con il mio. “Ti amo.” Dico, prima di baciarlo sulle labbra a stampo.
 
“Ridillo.” Dice contro le mie labbra appoggiando le mani sui miei fianchi.
 
“Ti amo così tanto.” Sussurro prima di ribaciarlo, ma stavolta con più passione.
 
Picchietta con la lingua sulle mie labbra, le dischiudo e le nostre lingue entrano in contatto.
 
Senza interrompere il bacio si stende sul morbido materasso facendomi stendere sopra di lui.
 
Ci allontaniamo per riprendere fiato, una sua mano si allunga verso il mio viso, mi accarezza una guancia e sposta i ciuffi di capelli che sono caduti sui miei occhi.
 
“Ti amo.” Dice con voce roca sorridendo.
 
Ricambio il sorriso e riporto le mie labbra sulle sue.
 
Prendo i bordi della coperta e la trascino sopra di noi, per ripararci dal freddo.
 
Circonda la mia vita con le braccia e in un batter d’occhio mi ritrovo stesa sotto di lui.
 
Ridacchio contro le sue labbra, riprendo a baciarlo e infilo le mani tra i suoi capelli.
 
Le sue labbra passano a baciarmi il collo ed entra dentro di me, di nuovo, riprendendo a fare l’amore.



Angolo autrice,
buonasera a tutte.
Comincio col dire che mi dispiace per questo lunghissimo ritardo, ma la scuola è ricominciata e sono stata sommersa da verifiche e interrogazioni di ogni materia. Questo non è un buon periodo per me, sto poco bene e sto traslocando perciò se non aggiorno più quasi tutti i giorni, vi prego, capitemi. Sono riuscita a trovare un po’ di tempo solo ora perché ci tenevo a postare questo capitolo – che spero vi piaccia- . beh, ora parliamo del capitolo, sono sicura che non vi interessa la storia della mia vita, perciò… che ne pesante di questo capitolo? A me piace molto. Gli ‘Heronica’ mi piacciono sempre di più e a voi? E di ciò che ha detto Veronica ad Harry di suo padre che ne pensate? Lasciate una recensione, mi raccomando. Anche voi lettori/lettrici silenziosi lasciatene una, mi fa piacere ricevere nuovi commenti per sapere che cosa ne pensate della storia e, se volete, datemi anche dei consigli per migliorare il mio modo di scrivere. (:
Per questo capitolo ho ascoltato la canzone di Ed Sheeran, mi piace da moire e il testo è davvero bello. **
Ringrazio tutte quelle che seguono la storia, siete dolcissime nelle recensioni. Grazie! :* <3
Ora devo andare,
alla prossima (che spero sia al più presto).
Reds xx 



  
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