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Autore: Kary91    04/11/2014    1 recensioni
{Raccolta di 4 drabbles da 110 parole}
Jack non conosce i nomi delle stagioni, ma è molto bravo a indovinare quando una nasce e l’altra appassisce; le osserva rincorrersi ogni anno, nel mondo fuori, quello dove tutti possono vederlo.
In primavera Jack è fatto di fiori che sbocciano e cantilene ininterrotte: è il pianoforte di fronte a cui siede per ore e ore, inseguendo con le dita una melodia che solo lui conosce.
Il ciclo delle quattro stagioni filtrato attraverso lo sguardo di un bambino affetto da autismo
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le Stagioni di Jack

 Il Mondo Fuori

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Autunno

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L’autunno è da sempre la stagione preferita di Jack.

Capisce che è arrivato quando il mondo fuori abbassa la voce: i colori sono meno brillanti e perfino il sole si spegne un po’,  smettendo di urlargli negli occhi.

È felice, quando i suoni e le luci diminuiscono: si distrae di meno, sorride di più.

In autunno Jack è fatto di foglie e castagne; di venti che lo accarezzano piano, perché non vogliono fargli del male.

Sembra Peter Pan, ma senza tutti quei pirati intorno.

E mentre nel mondo fuori strizza gli occhi e si copre le orecchie, in quello dentro sta volando; e ride, nella sua Isola che non c’è.

 

 

 

Note.

Qui fa comparsa la mia ossessione per la favola di Peter Pan, che inserisco un po’ da tutte le parti. L’autunno è la stagione preferita di Jack, perché è meno “estrema” rispetto all’estate e all’inverno. Fa freddo, ma non troppo e il sole è meno abbagliante. Al tempo stesso, tuttavia, ci sono diversi stimoli sensoriali che potrebbero risultare piacevoli, per lui, come i colori delle foglie autunnali. Leggendo il libro “la voce di Carly”, di Arthur e Carly Fleishmann, ho scoperto che secondo Carly (una ragazzina autistica) spesso le persone affette da autismo hanno bisogno di isolare alcuni suoni, per esempio coprendosi le orecchie. Non lo fanno perché non vogliono sentire, ma perché sentono ‘troppo’ e hanno quindi bisogno di ‘filtrare’ i rumori per ascoltare e recepire meglio il messaggio di chi sta parlando. Ed è questo che sta facendo Jack nell’ultima parte della drabble. La prossima drabble è l’ultima e per Jack arriva l’inverno!

 

 

   
 
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